tag:blogger.com,1999:blog-71975855369385402772024-03-16T13:25:25.802-07:00IL BLOG DI DIEGO SIRAGUSALetteratura, Umanesimo, Informazione, PoliticaDiego Siragusahttp://www.blogger.com/profile/08020255654648039239noreply@blogger.comBlogger832125tag:blogger.com,1999:blog-7197585536938540277.post-10534123497495462872024-03-02T11:26:00.000-08:002024-03-02T11:26:14.596-08:00L’udienza della Corte mondiale sulla legalità dell’occupazione israeliana<p style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiif1IgBtVPs8R3BRMvoU19Om52EC25VsL4d2eixIwj3-0B_ZLvCqn3dlSSJ6Y5JjCUprUw-T5ZfHvbXRt4fbNEIdAp_NV88cUspq85hDIswq6EFHV_JZUlkPrWw5IV8wyiAqYgHgMFRfNNrRl7fDbk6qtTP8PjcVd79EVLvoWuLlGtxs1VmBvemJdlHa8" style="font-family: georgia; font-size: x-large; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img alt="" data-original-height="338" data-original-width="600" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiif1IgBtVPs8R3BRMvoU19Om52EC25VsL4d2eixIwj3-0B_ZLvCqn3dlSSJ6Y5JjCUprUw-T5ZfHvbXRt4fbNEIdAp_NV88cUspq85hDIswq6EFHV_JZUlkPrWw5IV8wyiAqYgHgMFRfNNrRl7fDbk6qtTP8PjcVd79EVLvoWuLlGtxs1VmBvemJdlHa8=w640-h360" width="640" /></a><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p style="text-align: center;"><span style="color: #2b00fe; font-family: georgia; font-size: large;"><b>L’udienza della Corte mondiale sulla legalità dell’occupazione israeliana si conclude dopo una settimana di testimonianze</b></span></p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">28 febbraio</span></p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: center;"><span style="color: red; font-family: georgia; font-size: large;"><b>Di David Kattenburg/ Mondoweiss</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Israele e i suoi alleati hanno mosso cielo e terra per evitare che si svolgesse un dibattito legale sulla sua occupazione militare della Cisgiordania, di Gaza e di Gerusalemme Est. La scorsa settimana all’Aia si è finalmente svolto il dibattito.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Lunedì 19 febbraio, in risposta a una richiesta di parere autorevole da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite di fine dicembre , l’organo giudiziario supremo delle Nazioni Unite ha convocato udienze orali sulle “conseguenze legali” derivanti dalle “politiche e pratiche” israeliane nel corso della sua Occupazione bellicosa dei territori palestinesi, compresa Gerusalemme Est, durata 56 anni.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">In altre parole, sulla legalità dell’occupazione israeliana e su cosa devono fare gli stati membri delle Nazioni Unite per ritenere Israele responsabile ai sensi del diritto internazionale.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Le udienze della Corte internazionale di giustizia (ICJ) si sono concluse nel tardo pomeriggio, ora dei Paesi Bassi.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Incaricati dal presidente libanese della corte Nawaf Salam di limitare i loro commenti a trenta minuti, diplomatici e avvocati di cinquanta nazioni e tre organizzazioni si sono presentati davanti ai 15 giudici dell'ICJ, esponendo fatti e argomentazioni.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><b>Molti si sono emozionati.</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Sono in gioco “principi morali eccezionali per l’umanità”, ha dichiarato l’ambasciatore del Bangladesh Riaz Hamidullah. “I palestinesi non sono un popolo sacrificabile”.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Il popolo palestinese aveva diritto all’indipendenza nel 1948, come tutti gli altri territori sotto mandato della Società delle Nazioni, ha dichiarato alla corte l’ambasciatore del Belize Assad Shoman in una dichiarazione tagliente e incisiva.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">“Nessuno Stato si riserva il diritto di violare sistematicamente i diritti di un popolo all’autodeterminazione… tranne Israele”, ha detto Shoman. “Nessuno stato cerca di giustificare l'occupazione indefinita del territorio di un altro… tranne Israele. Nessuno stato commette l’annessione e l’apartheid impunemente, tranne – a quanto pare – Israele… Israele deve essere costretto a comportarsi come tutte le nazioni civili, smettendo di violare il diritto internazionale e le risoluzioni delle Nazioni Unite! Rispettare il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione. La Palestina deve essere libera!”</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhXDGUupOuQquipan64hYFzb33YfqlVql5G6oE8b9QeqbGqV2iV-ExwewG1udJq8-fxDc9pj2GVa3Oy2t5moFCW0gxEKuOKxT23VSzatR8nSPL2KMY-o-Cr5NXECacz8CIdUR2nVA7vt9FxpJoq_hbyKBYHD5LcKjWl370LgHP0Xpm-H6oqh6DzoKSV-jo" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="780" data-original-width="1170" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhXDGUupOuQquipan64hYFzb33YfqlVql5G6oE8b9QeqbGqV2iV-ExwewG1udJq8-fxDc9pj2GVa3Oy2t5moFCW0gxEKuOKxT23VSzatR8nSPL2KMY-o-Cr5NXECacz8CIdUR2nVA7vt9FxpJoq_hbyKBYHD5LcKjWl370LgHP0Xpm-H6oqh6DzoKSV-jo=w640-h426" width="640" /></a></span></div><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /><br /></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><b>Il Sudafrica ha assecondato questo sentimento.</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">“Noi sudafricani percepiamo, vediamo, ascoltiamo e sentiamo nel profondo le politiche e le pratiche disumane e discriminatorie del regime israeliano come una forma ancora più estrema di apartheid che è stata istituzionalizzata contro i neri nel mio paese”, Vusimuzi Madonsela, Sud L’ambasciatore africano nei Paesi Bassi ha detto alla corte”.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">"[Nessun paese] è al di sopra della legge", ha dichiarato il ministro degli Esteri indonesiano, Retno Marsudi. “L’Indonesia ritiene che questa mozione legale sia anche una mozione di coscienza globale. Non dovrebbe essere un altro… appello a rimanere inascoltato, ignorato palesemente da Israele. Mai più significa mai più”.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Descrivendo gli atti illeciti di Israele, l'ambasciatore palestinese alle Nazioni Unite Riyad Mansour e il kuwaitiano Ali Ahmad Ebraheem Al-Dafri hanno iniziato a piangere. Al-Dafri ha lottato per ritrovare la compostezza, scusandosi con la corte.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Molti si sono rivolti alla storia: la Dichiarazione Balfour del 1917; i "sacri obblighi fiduciari" incorporati nell'articolo 22 del Patto della Società delle Nazioni del 1919; decolonizzazione; l'inizio del mandato britannico nel 1922; l'accordo di spartizione del 1947; la Nakba ; la Guerra dei Sei Giorni del 1967.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Riflettendo sull’assalto israeliano a Gaza, il professore di diritto algerino Ahmed Laraba si è ispirato allo statista romano Catone il Vecchio – “ossessionato da Cartagine, il cui leitmotiv era il termine ‘ Carthago delenda est’ , poiché oggi possiamo dire che ‘ Gaza destructum est’ ”.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Con poche eccezioni, gli alleati di Israele sembrano aver accettato l'inevitabilità di un parere consultivo della Corte Internazionale di Giustizia e sono ora in grado di controllare i danni.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">L'avvocato del Dipartimento di Stato americano Richard Visek ha esortato la corte a esprimere il parere più ristretto possibile, concentrandosi sul processo di pace, in ossequio agli sforzi americani presso il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Francia, Norvegia e Lussemburgo hanno chiesto una giustizia più severa. Lo stesso ha fatto il ministro degli Esteri irlandese Rossa Fanning, in una presentazione convincente e formulata con precisione che ha incantato i giudici della corte: occhiali in mano, testa inclinata, mento sulle palme.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">“Né la durata dell’occupazione né la portata e l’entità dell’attività di insediamento [di Israele] sono, dal punto di vista irlandese, giustificate o consentite dalla legge che regola l’uso della forza per legittima difesa”, ha detto Fanning alla corte, suggerendo che l’occupazione israeliana è probabilmente illegale e certamente controproducente.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">“[Se] la sicurezza di un popolo può essere raggiunta solo attraverso l’occupazione per così tanti decenni del territorio di un altro popolo, ci si deve chiedere se possa esserci una soluzione militare al problema che si intende affrontare”, ha detto Fanning. .</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Fedele alla reputazione dei Paesi Bassi come culla del diritto internazionale moderno, il consulente legale olandese René Lefeber ha trascorso la mezz'ora assegnatagli esponendo il canone giuridico internazionale, senza pronunciare nemmeno una volta i nomi di Israele o Palestina.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjmYEy1vvKnMDfxsqJ17P5DPY6wLvtJiCguye_PI8tGbNfUHwVJPS7-wfkT4DQr-37m1BZc9tcD43O-1DMBiYLfEgyn__k8_mBWPNqnWE4hkpFZnbqkqn0reEP11nZOi8oJfjapoNaRhv_mrQYjfzlBTXaGE0Jj3kyYQMAqSwXOx4KSj2BW48YmWoLqI58" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="450" data-original-width="800" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjmYEy1vvKnMDfxsqJ17P5DPY6wLvtJiCguye_PI8tGbNfUHwVJPS7-wfkT4DQr-37m1BZc9tcD43O-1DMBiYLfEgyn__k8_mBWPNqnWE4hkpFZnbqkqn0reEP11nZOi8oJfjapoNaRhv_mrQYjfzlBTXaGE0Jj3kyYQMAqSwXOx4KSj2BW48YmWoLqI58=w640-h360" width="640" /></a></span></div><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /><br /></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><b>Crimini elevati</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Le violazioni del diritto internazionale da parte di Israele sono estese ed enormi, è stato riferito alla Corte Suprema delle Nazioni Unite, in sei giorni di memorie orali e 57 dichiarazioni scritte depositate dagli Stati membri delle Nazioni Unite e da tre organizzazioni: la Lega degli Stati arabi, l'Organizzazione per la cooperazione islamica e l'Organizzazione per la cooperazione islamica. Unione Africana.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">In cima alla lista dei presunti “atti illeciti” di Israele: l'acquisizione del territorio palestinese con la forza; negazione del diritto del popolo palestinese all'autodeterminazione; imposizione di sottomissione e dominio alieno, discriminazione razziale e apartheid e – il crimine dei crimini – genocidio.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Gerarchicamente superiori nel canone giuridico, le norme che vietano questi atti sono state codificate come “consuete” (universali e vincolanti) dalla Commissione di diritto internazionale affiliata alle Nazioni Unite.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Molte sono norme 'perentorie' ( jus cogens ), senza alcuna deroga. In gergo laico, obbligatorio.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Fondamentalmente, le norme perentorie “danno origine a obblighi nei confronti della comunità internazionale nel suo insieme”, erga omnes . Tutti gli Stati hanno interesse a garantirne il rispetto. Gli Stati sono obbligati a non riconoscere le situazioni derivanti dalla violazione di queste norme, a trattenere gli aiuti o l’assistenza e a cooperare per porre fine a gravi violazioni.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Le violazioni più gravi attribuite a Israele sono il genocidio e l'apartheid, quest'ultimo classificato come "crimine contro l'umanità" dallo Statuto di Roma della Corte penale internazionale.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">L'avvocato britannico Philippa Webb, membro del team legale del Belize, si è concentrato sull'apartheid israeliano.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">“[In] Cisgiordania c’è il muro di separazione, requisiti di autorizzazione restrittivi, posti di blocco e strade segregate”, ha detto Webb alla corte. “Gaza è sotto assedio… Milioni di palestinesi sono confinati in strisce di terra sempre più piccole, l’assedio più lungo e completo della maggior parte della storia moderna. L’intera Gaza è diventata un ghetto impoverito e disperato”.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><b>Le leggi sull'occupazione sono state violate</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Più in basso nella gerarchia degli atti illeciti israeliani presentati all’ICJ nelle udienze del parere consultivo che si sono concluse oggi – numerose violazioni delle leggi di guerra e occupazione, codificate nella Quarta Convenzione di Ginevra del 1949. Molti di questi sono considerati “gravi violazioni” ai sensi del Protocollo aggiuntivo di Ginevra IV e crimini di guerra ai sensi dello Statuto di Roma.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Questi includono la punizione collettiva; confisca e distruzione di terreni; l'appropriazione delle risorse naturali; restrizioni alla circolazione; saccheggio; omicidio illegale; prendere di mira ospedali, istituti scolastici e giornalisti; trasferimento forzato e imprigionamento dei palestinesi all’interno della Linea Verde.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">La più grave delle violazioni israeliane delle leggi sull’occupazione, il suo tentativo di insediamento – chiaramente mirato a rendere impossibile uno stato palestinese indipendente, numerosi stati hanno detto alla corte questa settimana.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">“La caratteristica distintiva dell'occupazione israeliana del territorio palestinese in Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est, è stata la continua attività di insediamento”, ha detto alla corte il procuratore generale irlandese Rossa Fanning.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjhdpFC5fF1TJc2U3YTpSkaOb7UzZqwQDPJuSDHqDHlbkcuzm519whd-SGJjTJ1M6NcjzFI8DwMK3HIPrqn_XS8jbHeryrVjstq_Tuae1Z6x09v-SS9hikJ8m8STHT7Vq63Xnz1lHwHriHeGok0GBM8VUKw0hl1i-qiKtpMoW5N27dFeyzLKnItBmgIYhc" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="194" data-original-width="259" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjhdpFC5fF1TJc2U3YTpSkaOb7UzZqwQDPJuSDHqDHlbkcuzm519whd-SGJjTJ1M6NcjzFI8DwMK3HIPrqn_XS8jbHeryrVjstq_Tuae1Z6x09v-SS9hikJ8m8STHT7Vq63Xnz1lHwHriHeGok0GBM8VUKw0hl1i-qiKtpMoW5N27dFeyzLKnItBmgIYhc=w640-h480" width="640" /></a></span></div><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">“Trasferendo parti della propria popolazione civile nei territori occupati, Israele ha violato l’articolo 49(6) della Quarta Convenzione di Ginevra”, ha affermato Fanning.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">L'iniziativa di insediamento di Israele, accompagnata dall'applicazione delle leggi interne israeliane e dell'amministrazione nei territori palestinesi occupati, costituisce una “forma mascherata di annessione”, ha detto Fanning ai giudici.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">L’annessione equivale all’acquisizione di territorio con la forza – uno degli atti illeciti più gravi, ha affermato Fanning, rendendo così l’occupazione illegale.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">L'occupazione israeliana della Cisgiordania e di Gaza, “nella guerra che ha lanciato” contro l'Egitto e la Giordania (quindi un atto di aggressione), è stata illegale fin dall'inizio, ha detto alla corte Ralph Wilde, consigliere legale della Lega degli Stati arabi. Anche se la guerra fosse stata un atto legittimo di legittima difesa, ha detto Wilde, la sua giustificazione “cessava dopo sei giorni”.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Mezzo secolo dopo, l’occupazione israeliana costituisce un continuo uso illegale della forza, ha affermato Wilde.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Com'era prevedibile, il procuratore del Dipartimento di Stato americano Richard Visek non era d'accordo. Israele si stava difendendo nel giugno 1967, suggerì Visek. Inoltre le leggi dell’occupazione belligerante non dicono nulla sulla sua durata. Lo status giuridico dell’occupazione si basa esclusivamente su come o perché un paese invade il territorio ( jus ad bellum ), piuttosto che su come conduce tale occupazione ( jus in bello ), o su quanto dura l’occupazione, ha detto Visek.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjkPS-g7rlmljxdxRctZJCxbrU4I-DDSLs9pdJZJYu9NjEP6f1_sQZWGD_JUwH3egQnjseuwkC34oHXJYVkF7Z0XLGXxsGDM5ieVfkArSdPLBaBfQFIhSZgvolyP6a5WBBGxxv4oUyvHidVcPtey2SYJSrCm4HCNVbk5qtBpzhkzlAjCkJgnn9mOwpeaa0" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="675" data-original-width="1200" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjkPS-g7rlmljxdxRctZJCxbrU4I-DDSLs9pdJZJYu9NjEP6f1_sQZWGD_JUwH3egQnjseuwkC34oHXJYVkF7Z0XLGXxsGDM5ieVfkArSdPLBaBfQFIhSZgvolyP6a5WBBGxxv4oUyvHidVcPtey2SYJSrCm4HCNVbk5qtBpzhkzlAjCkJgnn9mOwpeaa0=w640-h360" width="640" /></a></span></div><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">“Secondo questo approccio”, ha ribattuto un altro membro del team legale del Belize, Ben Juratowitch, “una potenza occupante che abbia stabilito legalmente un’occupazione non avrebbe restrizioni per legge sulla durata di tale occupazione… Ciò significherebbe ovviamente che un’occupazione potrebbe diventano legittimamente indeterminati. E questo deve essere sbagliato.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><b>Conseguenze legali</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Dopo aver delineato le politiche, le pratiche e gli atti israeliani errati che rendono illegale la sua occupazione, gli avvocati hanno riferito alla corte delle conseguenze legali che Israele dovrà affrontare.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">“Israele deve smantellare il regime fisico, legale e politico di discriminazione e oppressione… evacuare i coloni israeliani dai territori palestinesi, permettere ai palestinesi di ritornare nel loro paese e nelle loro proprietà, e togliere l’assedio e il blocco di Gaza”, ha detto Philippa Webb, membro del team belizeano. Tribunale.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">“Queste conseguenze, prese nel loro insieme, significano che Israele deve ritirarsi immediatamente, incondizionatamente e totalmente dall’intero territorio palestinese”, ha detto Webb.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Il rimedio del Belize è stato appoggiato da quasi tutte le presentazioni presentate alla corte la scorsa settimana.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh9r--71C_RHiVNeRa8ZUDRxFy80s7Yu9iElekbhKj3QpB5fMvJxZGK9O08uOBUwuWtcIfDLXHPqBJQeMoO9OdV0v-s6O_CambuqaN2NoMkxz6GN7oEBKmz0_Md_O1IBVe3wqP9iFTtOyVT6-H96e3OdbMQL3RXw8gv8-6B6yfh61zkpsmBk5qPJ-575oY" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="427" data-original-width="640" height="428" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh9r--71C_RHiVNeRa8ZUDRxFy80s7Yu9iElekbhKj3QpB5fMvJxZGK9O08uOBUwuWtcIfDLXHPqBJQeMoO9OdV0v-s6O_CambuqaN2NoMkxz6GN7oEBKmz0_Md_O1IBVe3wqP9iFTtOyVT6-H96e3OdbMQL3RXw8gv8-6B6yfh61zkpsmBk5qPJ-575oY=w640-h428" width="640" /></a></span></div><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /><br /></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><b>Gli alleati di Israele spingono la corte a non esprimere un parere</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Dopo aver concluso le sessioni orali, la Corte internazionale di giustizia può accogliere la richiesta di parere consultivo dell'Assemblea generale oppure, esercitando il suo potere discrezionale, può rifiutarsi di farlo, cosa che non ha mai fatto.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Gli Stati Uniti, il Canada, il Regno Unito e una manciata di altri stati – tra questi, lo Zambia, rappresentato questa mattina dal suo procuratore generale riccamente parruccato, e le Fiji, chiaramente amiche di Israele, che hanno definito la richiesta di parere consultivo dell'Assemblea Generale come un “ “manovra legale” decisamente unilaterale per aggirare il “processo di pace”, assegnando conseguenze legali solo a una delle parti in conflitto – sperano in una prima volta.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">La Corte ha “motivi convincenti” per non emettere un parere consultivo, sostengono. Israele non ha acconsentito alla giurisdizione dell'ICJ su ciò che equivale a una "disputa bilaterale", risolta meglio attraverso la negoziazione tra le due parti; il diritto internazionale si metterebbe in mezzo; "preso" dalla situazione dal 1967, l'autorità del Consiglio di Sicurezza in queste materie è superiore a quella dell'Assemblea Generale; un parere consultivo complicherebbe il perseguimento da parte del Consiglio del suo “quadro” “Terra per la pace”, basato sugli accordi di Oslo.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Se la Corte dovesse emettere un parere sull’occupazione israeliana, hanno sostenuto Stati Uniti, Gran Bretagna, Zambia e Fiji, dovrebbe astenersi dall’approfondire le cause profonde eccezionalmente complesse della situazione, che risalgono a un secolo fa, sulla base di oltre 15.000 pagine di documenti forniti. da parte dell'Assemblea Generale che il tribunale non ha la capacità di valutare.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Altri hanno liquidato questi argomenti come “fallaci” (Kuwait), “perversi” (Libano), “finzione” (Arabia Saudita), “mito” (Organizzazione per la cooperazione islamica)” e un “affronto allo stato di diritto” (League degli Stati arabi).</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">"Queste [ragioni] sono state costantemente scartate dalla Corte", ha aggiunto il giurista algerino Ahmed Laraba, citando direttamente molti dei precedenti pareri consultivi della Corte.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Secondo alcuni, un parere consultivo della Corte internazionale di giustizia sull'occupazione prolungata di Israele faciliterebbe effettivamente un accordo negoziato.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">“Una chiara caratterizzazione giuridica della natura del regime di Israele sul popolo palestinese può solo aiutare a rimediare al continuo ritardo nel raggiungimento di una giusta soluzione”, ha detto alla corte l'ambasciatore del Sud Africa nei Paesi Bassi, Vusimuzi Madonsela.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Il consulente legale olandese René Lefeber ha detto alla corte che la richiesta di parere consultivo dell'Assemblea Generale "dovrebbe essere considerata in un quadro di riferimento molto più ampio rispetto a una controversia bilaterale".</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">L’autodeterminazione, ha ricordato Lefeber ai giudici, è un “diritto permanente, continuativo, universale e inalienabile, con carattere perentorio”. Se tale diritto viene negato, ha aggiunto – sorprendentemente – le persone che vivono sotto la dominazione coloniale, l’apartheid o l’occupazione straniera hanno il diritto di liberarsi “con tutti i mezzi disponibili, compresa la lotta armata… in conformità con il diritto internazionale”.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiu-zqEPzi-Pg5Epy-z71RYOUW8CaCEW6MAdcD7AyMrUD_Qpb7_04FJ6fQFsnb7xoCTBVTF_2LKJpFgoz18qCPCgPDQdS3YccR-XWih-KeVYiXH9YhHhuvqhkScQtTcBpupXn5GX7pbobE1XklRaaJaF2FW8QTbKy7YkXyisONTipm5fryYi4kRjoSE_SY" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="600" data-original-width="1084" height="354" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiu-zqEPzi-Pg5Epy-z71RYOUW8CaCEW6MAdcD7AyMrUD_Qpb7_04FJ6fQFsnb7xoCTBVTF_2LKJpFgoz18qCPCgPDQdS3YccR-XWih-KeVYiXH9YhHhuvqhkScQtTcBpupXn5GX7pbobE1XklRaaJaF2FW8QTbKy7YkXyisONTipm5fryYi4kRjoSE_SY=w640-h354" width="640" /></a></span></div><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /><br /></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><b>Conseguenze di un potente parere consultivo</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Non essendo riuscito a evitare le udienze della Corte internazionale di giustizia, Israele si trova ora con le spalle al muro. A differenza dell'ordinanza di misure preliminari emessa dalla corte il 26 gennaio in risposta alla richiesta di genocidio del Sudafrica, i pareri consultivi non sono vincolanti.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Tuttavia, hanno un’enorme autorità e sono difficili da ignorare. Israele lo farà sicuramente.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Ma le conseguenze di un parere consultivo della ICJ di ampio respiro, quest’estate, promettono di essere enormi.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Ciò “aiuterà a preparare il terreno, politicamente, per ciò che è considerato legittimo nella comunità internazionale, nelle sale delle Nazioni Unite, nelle capitali degli stati di tutto il mondo, quando si occuperanno della questione della Palestina”, ha affermato il canadese. Lo ha detto a Mondoweiss lo studioso di diritto internazionale e consulente legale dello Stato di Palestina, Ardi Imseis, nel primo giorno delle udienze.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">“In particolare, poiché l’occupazione è illegale e costituisce un atto illecito a livello internazionale, agli stati terzi non sarebbe consentito continuare a impegnarsi con lo Stato di Israele, la potenza occupante, in relazione al territorio palestinese occupato, nello stesso modo in cui hanno fatto negli ultimi 56 anni”, ha detto Imseis.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">“Ciò significa la fine di ogni commercio di armi; ciò significa la fine di ogni commercio di prodotti derivanti dagli insediamenti”.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">“[Una] grave violazione di una norma imperativa dà diritto a stati diversi da quello leso di adottare contromisure contro lo stato responsabile come conseguenza giuridica di tale violazione”, ha confermato la settimana scorsa all’ICJ il consulente legale del Ministero degli Esteri olandese, René Lefeber. . I Paesi Bassi lo hanno fatto alla fine di gennaio, interrompendo la fornitura di pezzi di ricambio dell’F-35 a Israele .</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Anche il governo degli Stati Uniti sarà sotto tiro. Le recenti sanzioni statunitensi contro i coloni violenti e la conferma di Antony Blinken che gli insediamenti israeliani sono “incompatibili” con il diritto internazionale, suggeriscono una crescente volontà di ritenere Israele responsabile delle sue violazioni di norme imperative, come richiesto dal diritto internazionale.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj3sgZUr5rVcGEA3BcEHbKGcpEGgHSN3dpSncOmeMRPv64d2u5g73SRjIXSHgmumCWyvq1Kug_wcA-6fJe4IBnRLwIKaXwNcBe4iOqaQfeK4ARy4Ja74u7u-GMdXBMcx8NSFrwf9jKv9mJoLzbW5PcR9THp04MtZMd-5Zo0A_mxECRSWz-IFbB1D5Nisdk" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="606" data-original-width="1200" height="324" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj3sgZUr5rVcGEA3BcEHbKGcpEGgHSN3dpSncOmeMRPv64d2u5g73SRjIXSHgmumCWyvq1Kug_wcA-6fJe4IBnRLwIKaXwNcBe4iOqaQfeK4ARy4Ja74u7u-GMdXBMcx8NSFrwf9jKv9mJoLzbW5PcR9THp04MtZMd-5Zo0A_mxECRSWz-IFbB1D5Nisdk=w640-h324" width="640" /></a></span></div><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /><br /></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><b>Le cause legali strategiche promettono di proliferare.</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">In risposta all’ordine di misure provvisorie emesso dalla Corte Internazionale di Giustizia il 26 gennaio contro Israele, il giudice della Corte distrettuale americana Jeffrey White ha citato “prove indiscusse” che “l’assedio militare in corso su Gaza ha lo scopo di sradicare un intero popolo e quindi rientra plausibilmente nel divieto internazionale contro il genocidio. "</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Il giudice White “implorò” i funzionari statunitensi “di esaminare i risultati del loro instancabile sostegno” a Israele.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Un parere consultivo decisivo sicuramente metterà vento nelle vele del movimento BDS.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Lo scorso novembre, poco dopo l'inizio dell'assalto israeliano a Gaza, il fondo pensione norvegese ha completato il ritiro del suo investimento di mezzo miliardo di dollari in obbligazioni israeliane.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">La scorsa settimana, quattro università norvegesi avrebbero interrotto i rapporti con le controparti israeliane.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">E, mentre la Corte Internazionale di Giustizia redige il suo parere consultivo sulla legalità dell'occupazione israeliana, costruirà anche le basi fattuali per la sua sentenza sul genocidio due o tre anni dopo.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">«Sono fiduciosa», ha detto Giulia Pinzauti a Mondoweiss , in un bar vicino al Palazzo della Pace.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">“Tutti parlano di genocidio, come se quello fosse l'unico problema”, dice Pinzauti. “Chiaramente, c'è un problema molto più grande che riguarda la legalità dell'occupazione e le pratiche discriminatorie di Israele nei territori occupati. Ecco perché penso che questo parere consultivo sia estremamente importante... una buona impostazione, si spera, per il merito del caso riguardante la Convenzione sul genocidio perché inserisce le cose in un contesto molto più ampio."</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Nel frattempo, dice Pinzauti – che tiene un corso sulla Corte Internazionale di Giustizia all'Università di Leiden – l'imminente Parere Consultivo della Corte Internazionale di Giustizia sulle conseguenze legali dell'occupazione prolungata di Israele promette di trasformare il panorama politico.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">"È difficile che le decisioni giudiziarie cambino le cose sul campo, ed è qui che gli impatti sono davvero necessari", ha detto Pinzauti a Mondoweiss . “Spero che le decisioni giudiziarie, le dichiarazioni o i pareri consultivi contribuiscano a modellare le politiche statali in modo che possano avere effetto sul terreno dove è davvero, davvero necessario… Penso che possa fornire le basi per una pace giusta e duratura”.</span></p>Diego Siragusahttp://www.blogger.com/profile/08020255654648039239noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7197585536938540277.post-40813744940239652522024-02-29T11:32:00.000-08:002024-02-29T11:32:00.093-08:00PALESTINESI, VENDICATEVI!<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj9KV6Fs9DL8693uPEaV_7ir04yJwav6x8ZTROAXgmEJj5osGfGIvEbcH-6-0r8aNCtHQuEzz0Yh_bAANRuN2rszRC2GriBJW1_iA1wB2cQDHVV6eD94S3y5QaUDMl_Wz-ACqTd_qoA5T1Kk24jT-WLtvVCa4nLid9QGTcFeOvu1myQpcCW1wXYEm4nsE0" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="1707" data-original-width="2560" height="427" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj9KV6Fs9DL8693uPEaV_7ir04yJwav6x8ZTROAXgmEJj5osGfGIvEbcH-6-0r8aNCtHQuEzz0Yh_bAANRuN2rszRC2GriBJW1_iA1wB2cQDHVV6eD94S3y5QaUDMl_Wz-ACqTd_qoA5T1Kk24jT-WLtvVCa4nLid9QGTcFeOvu1myQpcCW1wXYEm4nsE0" width="640" /></a></div><br /><p></p><p style="text-align: center;"><span style="color: red; font-family: georgia; font-size: large;"><b>di Diego Siragusa</b></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;">29 febbraio 2024</span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Parecchi anni fa, in occasione della ricorrenza della Giornata della Memoria, un canale televisivo (non ricordo quale) trasmise un servizio su un massacro di ebrei operato dai nazisti. Le modalità mi ricordarono subito il massacro di Sant'Anna di Stazzema:<span style="background-color: white; color: #202122;"> </span><span style="background-color: white; color: #202122;">560 persone, tra cui molti bambini, trucidate dai nazifascisti. Gli ebrei furono ammassati allo stesso modo mentre partivano i primi colpi di mitraglia e cadevano a terra i primi morti. Qualcuno ebbe il tempo di scrivere col sangue su un muro: "Ci stanno massacrando. Vendicateci".</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="background-color: white; color: #202122;">Questa mattina pensavo a questo episodio appena ho letto il dispaccio che raccontava l'uccisione a Gaza di 104 palestinesi affamati che stavano in fila per ricevere un po' di cibo. I soldati israeliani, i più immorali e amorali che esistano al mondo, si sono divertiti a giocare a tiro a segno. Visiono ogni giorno decine di cortometraggi che documentano la ferocia di questi ebrei sionisti che uccidono, ridono e poi dicono di essere vittime. Ho visto una madre che tiene in mano il proprio bambino attraversare una strada agitando una sciarpa bianca: ebbene, il cecchino ebreo ha preso la mira e l'ha uccisa. Il bambino spaventato, urla e corre verso alcune persone che cercavano riparo tra le rovine delle case bombardate. </span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="background-color: white; color: #202122;">Un altro cortometraggio mostra due pecorelle che vagano in una strada, il cecchino prende la mira e uccide la prima e poi la seconda. Che non venga in mente ai palestinesi di nutrirsi col loro latte!!!</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="background-color: white; color: #202122;">In un altro cortometraggio un soldato israeliano ride e si vanta al telefono di avere ucciso una ragazzina di circa 12 anni. Il 99% degli ebrei sionisti sono così, applicano i dettami leggendari di quel libro criminale che si chiama "BIBBIA" dove si legge: </span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="background-color: white; color: #202122;"><b>"Quando il Signore, il tuo Dio, ti avrà introdotto nel paese che vai a prendere in possesso, e avrai scacciato molti popoli: gli Ittiti, i Ghirgasei, gli Amorei, i Cananei, i Ferezei, gli Ivvei e i Gebusei, sette popoli più potenti e più grandi di te; quando il Signore, il tuo Dio, li avrà dati in tuo potere e tu li avrai sconfitti, tu li voterai allo sterminio; non farai alleanza con loro e non farai loro grazia." </b>(Deuteronomio, 7-3)</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="background-color: white; color: #202122;">Tutto questo avviene mentre i giudici della Corte di Giustizia Internazionale stanno esaminando le accuse di genocidio contro l'entità sionista chiamata "Israele". Questo presuppone che i dirigenti israeliani se ne fottono della eventuale sentenza ad essi sfavorevole ed, anzi, continuano a fornire argomenti ai giudici e alla opinione pubblica delle loro intenzioni genocidarie. </span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="background-color: white; color: #202122;">I crimini di cui siamo testimoni non possono prevedere la prospettiva finale del PERDONO quando gli israeliani si saranno saziati di versare il sangue. Nessun teologo, cattolico o protestante o giudeo, perda tempo con citazioni evangeliche. Nella vita associata, DA SEMPRE, sono disciplinate le pene per chi commette reati. Subito dopo la fine della II Guerra Mondiale, molti nazisti furono arrestati per essere processati e custoditi dagli eserciti alleati in campi di prigionia. Alcuni ebrei sopravvissuti, clandestinamente, riuscirono a introdursi in un campo, si offrirono come volontari nella panetteria, avvelenarono il pane e fecero morire parecchi nazisti. Altri si salvarono. Quegli ebrei fecero la cosa giusta: VENDICARONO LA LORO GENTE. I palestinesi dovranno fare lo stesso. </span></span></p><p><br /></p>Diego Siragusahttp://www.blogger.com/profile/08020255654648039239noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7197585536938540277.post-89686668471545910012024-02-28T01:16:00.000-08:002024-02-28T01:20:42.315-08:00I BUFFONI SERIALI DELL'OCCIDENTE<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"> </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhY92LeTdnGPQ-0UcwdptGb8aUld0rErPkka-OliJW7wnPi4rBEpOJOeg8EoDiFK3XGqQJX6bwZXrx9a6t_UbZCJW6MJnen7Sb8jOG-W4SI4gy-JwYiKvNp8iCGeQDGnWWmmVTTJ56ycCGTLL3NHDK8iIPeCQV6UJeN4KeesMYXb9_jGxCNkTyx5g1gE9c" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="176" data-original-width="286" height="394" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhY92LeTdnGPQ-0UcwdptGb8aUld0rErPkka-OliJW7wnPi4rBEpOJOeg8EoDiFK3XGqQJX6bwZXrx9a6t_UbZCJW6MJnen7Sb8jOG-W4SI4gy-JwYiKvNp8iCGeQDGnWWmmVTTJ56ycCGTLL3NHDK8iIPeCQV6UJeN4KeesMYXb9_jGxCNkTyx5g1gE9c=w640-h394" width="640" /></a></span></div><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><p></p><p style="text-align: center;"><span style="color: red; font-family: georgia; font-size: large;"><b>di Dmitry Medvedev*</b></span></p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">28 febbraio 2024</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Sto guardando in cosa si è trasformato il panopticon politico occidentale. È triste, divertente in alcuni punti, ma sinistro.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Buffoni seriali, che non hanno mai lavorato un giorno nella pubblica amministrazione, dirigono le azioni delle truppe e controllano le vite di milioni di persone sfortunate, mandandole incontro a morte certa.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Il circo parlamentare di fenomeni da baraccone del Paese del nazismo sconfitto, ancora una volta seduto al Reichstag, chiede l'invio di missili a lunga gittata alla propria progenie neonazista, con il rischio di ricevere missili ancora più lunghi sulla propria testa.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">I nonni, che si indeboliscono di giorno in giorno, con un'andatura incerta in uno stato di demenza persistente, non capendo quasi più di chi o di che cosa stiano parlando, abbracciano allegre prostitute che hanno le sembianze di vedove di estremisti russi deceduti.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">I leader occidentali fanno visite teatrali a Kiev nella data di inizio della SMO per distrarre il proprio elettorato dai problemi accumulati e leccare ancora una volta lo stivale sporco del padrone americano in uno stato di esaltazione colerica acuta.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">I meschini e tragici eredi di Bonaparte, che indossano le spalline d'oro strappate duecento anni fa, sono ansiosi di vendicarsi con una portata napoleonica e pronunciano sciocchezze feroci ed estremamente pericolose sullo sbarco di truppe di alcuni Paesi della NATO a Kiev, nonché su nuove armi per colpire la Russia.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Esempi della corpulenta decomposizione dei cervelli dei politici occidentali appaiono ogni giorno. E così, il cavallo è pallido e il cavaliere si sta avvicinando....</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Dixi et animam levavi....</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><b><span style="color: #2b00fe; font-size: medium;">(*) vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa dal 16 gennaio 2020.</span></b></p>Diego Siragusahttp://www.blogger.com/profile/08020255654648039239noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7197585536938540277.post-67806881764485313342024-02-25T02:35:00.000-08:002024-02-25T02:35:39.949-08:00Russia contro Occidente: mito o realtà?<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjhblQI4fRZZvwoGK5Ji_ExlApSGbc8QVmgtISrEJjMf1wg-CYLHLM3rVcUgft7SEPA_AsT4jsnOE2nGBy0ydUJeGV-107lv6ACaDCJYTmPJZkcgkQGPurxLhFz5a9UYcpbQaKMFzbNwAus03yBR8zRbvWNwPcvhQ25Ot10T-SuQ5Kc5yfRKAdmW2hZKks" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="1433" data-original-width="1078" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjhblQI4fRZZvwoGK5Ji_ExlApSGbc8QVmgtISrEJjMf1wg-CYLHLM3rVcUgft7SEPA_AsT4jsnOE2nGBy0ydUJeGV-107lv6ACaDCJYTmPJZkcgkQGPurxLhFz5a9UYcpbQaKMFzbNwAus03yBR8zRbvWNwPcvhQ25Ot10T-SuQ5Kc5yfRKAdmW2hZKks=w483-h640" width="483" /></a></span></div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span><p></p><p style="text-align: center;"><span style="font-family: georgia;"><b><span style="color: red; font-size: large;">di Alexey Paramonov</span></b></span></p><p style="text-align: center;"><b><span style="color: #2b00fe; font-size: medium;"><i><span style="font-family: georgia;">(</span><span style="font-family: georgia; text-align: justify;">Ambasciatore della Federazione Russa nella Repubblica Italiana)</span></i></span></b></p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><b><span style="color: #2b00fe;">22 Febbraio 2024 </span></b> </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Di recente, nei discorsi dei politici occidentali e nei materiali dei principali mass media, si registrano sempre più frequentemente affermazioni sulle presunte intenzioni aggressive della Russia nei confronti dell'Occidente e in particolare degli Stati membri della UE, dopo la fine del conflitto in Ucraina, sulla presunta inevitabilità o alta probabilità di uno scontro armato tra Russia e NATO nel giro di pochi anni. Lo spazio mediatico si riempie di nuovi "piani segreti" della NATO in caso di guerra con la Russia, creando letteralmente un'atmosfera di psicosi prebellica. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Anche la morte di Alexei Navalny, che di per sé è un evento inaspettato e tragico che dovrebbe suscitare molta compassione umana, viene interpretata in Occidente in una chiave accusatoria ai fini di fomentare l'ostilità nei confronti delle autorità russe e giustificare la frattura insanabile tra la Russia e l’Occidente.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Siamo onesti e ricordiamo una verità ben nota: nella sua storia plurisecolare, la Russia non ha mai mostrato aspirazioni espansionistiche verso l'Occidente, ha solo risposto ad antecedenti atti di aggressione. L’Occidente, invece, compie regolarmente robusti tentativi di indebolire e spingere la Russia verso il cortile del mondo, lo fa con invidiabile ostinazione, circa una volta ogni secolo. Solo negli ultimi 400 anni la Russia ha dovuto sopportare l'occupazione polacco-lituana del XVII secolo, le campagne del re svedese Carlo XII, l'invasione della "Grand Armée" di Napoleone e la fallimentare "Blitzkrieg" di Hitler. La Russia non dimentica nemmeno i piani postbellici degli ex alleati della coalizione antihitleriana che, nell'ambito dell'Operazione Dropshot, prevedevano il massiccio bombardamento nucleare di quasi tutte le principali città dell'URSS, per fortuna, tutti i relativi documenti sono stati desegretati da tempo. Nell’ottica di questa esperienza storica è da considerarsi anche l'espansione a Est della NATO, iniziata negli anni '90, nonostante gli accordi esistenti e in mancanza di una minima oggettiva necessità, ma con gli stessi scopi ostili ed espansionistici. Quest’ultimi si esprimono in modo esemplare nel tentativo occidentale di sconfiggere la Russia per mano dell’Ucraina, da tempo intesa, adescata, preparata, caricata a servire da ordigno ibrido contro Mosca. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhGUErL29TS_2Io0NKPV1DNaTp1H89pi7HokqGe0WmP3OssCnmCJp9nl_9MnpmaNcbLrqFPVhDF3oVR-JsmwcaE9uUgRX_ePyYCATOLDueXn9pefbsRyq-dduFbmB0RaZPUDv5VTeyNLNGRqFU41q8IBr3Oj-CiC7UUcQWJLUiPRHN_4R4cUfgjtxA35yg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="166" data-original-width="303" height="350" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhGUErL29TS_2Io0NKPV1DNaTp1H89pi7HokqGe0WmP3OssCnmCJp9nl_9MnpmaNcbLrqFPVhDF3oVR-JsmwcaE9uUgRX_ePyYCATOLDueXn9pefbsRyq-dduFbmB0RaZPUDv5VTeyNLNGRqFU41q8IBr3Oj-CiC7UUcQWJLUiPRHN_4R4cUfgjtxA35yg=w640-h350" width="640" /></a></span></div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Sia il Presidente Vladimir Putin che il Ministro degli Esteri Sergey Lavrov negli ultimi mesi hanno ripetutamente dichiarato che la Russia non ha intenzioni aggressive nei confronti dei Paesi occidentali. E se i più informati pubblicisti italiani (come lo stimato direttore Maurizio Molinari) sulle pagine dei principali quotidiani ammettono che i leader russi, a differenza di quelli occidentali, "fanno sempre quello che dicono", allora dovrebbero essere coerenti e convenire che le cose stanno così anche in questo caso. Lo confermano i principali documenti teorici, prima fra tutti la Dottrina Militare della Federazione Russa adottata nel 2014, dopo la cui lettura anche un non competente può comprendere la logica puramente difensiva nella gestione dell’apparato bellico russo.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi47_U7SqqNe_6rk0WIqxyovQP9kTCfySnOk9a8GW9d49BwjhK0IwogShpZDh0p4vS7Nw9UVovmd8CfBXkmriG-ugS5tCvgof6eG2aW7VxI1H-wUXr-kKsUOHErQCY8UiF5s3o4XSUThfBfgXi_iEg29GEFCJXQ3yiIgeBJUAFPXF9Owkrqggy-Y6KxNfU" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="176" data-original-width="286" height="394" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi47_U7SqqNe_6rk0WIqxyovQP9kTCfySnOk9a8GW9d49BwjhK0IwogShpZDh0p4vS7Nw9UVovmd8CfBXkmriG-ugS5tCvgof6eG2aW7VxI1H-wUXr-kKsUOHErQCY8UiF5s3o4XSUThfBfgXi_iEg29GEFCJXQ3yiIgeBJUAFPXF9Owkrqggy-Y6KxNfU=w640-h394" width="640" /></a></span></div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Se durante la Guerra Fredda la tesi dell'inevitabilità dello scontro tra Occidente e Oriente si fondava sulle insormontabili contraddizioni ideologiche tra il mondo capitalista e il sistema socialista e appariva più o meno razionale, oggi questa affermazione viene fatta sulla base dell'idea, attualmente di moda nell'ambiente degli esperti anglo-americani, del mondo moderno come campo di battaglia tra "democrazie occidentali" e "autocrazie orientali". Questo quadro del mondo, tuttavia, è molto artificioso, superficiale, essenzialmente antiscientifico e non è supportato da osservazioni reali delle tendenze dello sviluppo sociale globale e delle realtà emergenti della vita internazionale. Se non altro perché la definizione di "democrazie occidentali", che in origine aveva un significato ben preciso, si sta sempre più svuotando di ogni contenuto. Molti ricercatori hanno evidenziato l'erosione delle fondamenta veramente democratiche in Occidente tra cui l’ultimo, E.Todd (“La defaite d’Occident”, “Gallimard”, 2024), ha suggerito che l'attuale conflitto dovrebbe essere visto come "uno scontro tra la democrazia autoritaria della Russia e l'oligarchia liberale dell'Occidente". In effetti, i percorsi delle élite e delle popolazioni di molti Paesi occidentali hanno iniziato da tempo a divergere in modo significativo. Durante il periodo della pandemia e sullo sfondo del conflitto in Ucraina, siamo stati testimoni del fatto che nel sistema politico occidentale le élite dirigenti ascoltano sempre meno le voci dei cittadini e sempre più si fanno pilotare da varie lobby e gruppi di influenza politici, industriali e finanziari, i cui interessi non hanno nulla a che fare con le richieste della popolazione, anzi, nella maggior parte dei casi, le contraddicono direttamente. Allo stesso tempo, non si può contestare il fatto che la forma di governo presidenziale in Russia, introdotta in conformità alla Costituzione del 1993 e agli emendamenti del 2020, sia marchiata da caratteristiche di democrazia diretta piuttosto che di democrazia proporzionale rappresentativa, come nella maggior parte dei Paesi occidentali. Non sarebbe quindi superfluo raccomandare a tutti di rileggere ogni tanto la carta costituzionale russa per la migliore comprensione dei principi fondanti della statualità dell’attuale Federazione Russa. A questo proposito il punto di vista del ricercatore francese sembra quindi essere molto più vicino alla realtà rispetto alle dichiarazioni ufficiali delle alte tribune euro-atlantiche.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEinGtWkr4avjx3d1t4cTAQmDQJnemk68VvxWSxqw5DZEgf13Wbp2SjIWbcs5pHSZ4Phpy5spxTC1NWjwca_0cHwnLCP4Kb66bcW_Zxl4tv1bPlxj8seckJLBM-SJi8H-cgFxdcqIPJ9cUPJldLoC-nVvfCH6CfQtzEOofs6RtF_mnsDUw8Z2ZfL65Z9rl8" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="173" data-original-width="291" height="380" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEinGtWkr4avjx3d1t4cTAQmDQJnemk68VvxWSxqw5DZEgf13Wbp2SjIWbcs5pHSZ4Phpy5spxTC1NWjwca_0cHwnLCP4Kb66bcW_Zxl4tv1bPlxj8seckJLBM-SJi8H-cgFxdcqIPJ9cUPJldLoC-nVvfCH6CfQtzEOofs6RtF_mnsDUw8Z2ZfL65Z9rl8=w640-h380" width="640" /></a></span></div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Nell'attuale situazione di crescente ostilità dell'Occidente nei confronti della Russia, sorprende un'altra cosa. Si nota sempre di più che, dietro ai discorsi sull’"autonomia strategica" dell'Unione Europea, c’è sempre meno Europa, la quale sembra dissolversi nei ranghi omogenei sempre più militarizzati dell'Occidente collettivo, plasmato prevalentemente da Stati Uniti e Regno Unito, grazie al rigido sistema delle relazioni transatlantiche che è stato a lungo il principale strumento militare e politico dell'egemonia anglosassone. D’altronde, non sfugge il fatto che anche durante la Guerra Fredda, gli Stati dell'Europa continentale erano meno subordinati agli Stati Uniti di quanto lo siano ora. Ora stiamo assistendo a come i nostri ex partner europei - alcuni in misura maggiore, altri in misura minore - siano stati trascinati in un conflitto che contrasta con i loro interessi e li porta all'autodistruzione. Pare abbastanza logico che alcuni studi di scienze politiche abbiano suggerito che il livello di aggressività dell'Europa nei confronti della Russia possa aumentare significativamente con il continuo deterioramento della situazione socioeconomica e l'aumento del numero di persone impoverite e moralmente degradate. Non sono forse questi gli obiettivi di vari guerrafondai in giro che spingono la UE verso una completa rottura economica e "civile" con la Russia, a qualsiasi costo?</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Pertanto, per quanto possa sembrare paradossale e provocatorio, il fallimento dei piani dell’Occidente collettivo in Ucraina potrebbe essere una vera e propria vittoria per l'Europa, che sarebbe finalmente in grado di respirare "con entrambi i polmoni", liberandosi dalla necessità di essere una base territoriale degli Stati Uniti in Eurasia, di scontrarsi con la Russia "ad ogni costo", pagandone un prezzo ogni anno più alto. Inoltre, la UE e i suoi Paesi membri, come del resto anche gli USA, avrebbero la possibilità di realizzarsi liberamente nel mondo multipolare emergente e sarebbero in grado di fare un uso pieno e sovrano dei loro indiscutibili vantaggi civili, tecnologici e culturali, senza remora alcuna.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Oggi, come non mai, ha senso invertire la rotta autodistruttiva e pensare al futuro, alle opportunità senza precedenti che le innovazioni nell'intelligenza artificiale e nelle altre tecnologie digitali, nella robotica, nella biomedicina, nell'esplorazione spaziale, nei trasporti, nell'urbanistica, nell’ambiente, nella cultura e in molti altri settori, offrono all'umanità intera. Questi grandi temi sono tra le principali priorità della Russia sia nella definizione della sua agenda interna sia in relazione alle idee per l'interazione, avanzate nel formato del Grande Partenariato Eurasiatico, come spazio di cooperazione strategica plurisettoriale nelle condizioni di reciprocità di stima, equità, interessi e del rispetto di sovranità, diversità di culture, tradizioni e civiltà, in cui l'Europa continentale potrebbe ritagliarsi un posto adeguato e dignitoso. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEihtRo1t2f56HvXeTtkyYaYtwUBqIXGOYhHhXzlDmb1tlQT-dGB0BUesvKLfeOn_cQbracuDOswaq4A1Ryvn5KjAuiXv28LdOPA6Hvg50ByIi4lojiZxgjY5gxIBivn61hoK4NKCCkL11xHsWbj8ccD5mJjhpE4lDQc5ayW0S5Vpnkv-f_4S4fwUl4lkjo" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="166" data-original-width="304" height="350" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEihtRo1t2f56HvXeTtkyYaYtwUBqIXGOYhHhXzlDmb1tlQT-dGB0BUesvKLfeOn_cQbracuDOswaq4A1Ryvn5KjAuiXv28LdOPA6Hvg50ByIi4lojiZxgjY5gxIBivn61hoK4NKCCkL11xHsWbj8ccD5mJjhpE4lDQc5ayW0S5Vpnkv-f_4S4fwUl4lkjo=w640-h350" width="640" /></a></span></div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Tuttavia, in risposta all'agenda aggregante che Mosca propone ormai da molti anni, i politici occidentali continuano, con una perseveranza degna di miglior causa, a cercare di resuscitare i costrutti distruttivi del passato, a dividere il mondo in "insider" e "outsider", a creare focolai di tensione e conflitto tra gli indecisi e a stimolare incertezza, caos, povertà e migrazioni di massa. Tutto questo va veramente a vantaggio del progresso e dell’armonia internazionale? E dove sono le aspirazioni espansionistiche e aggressive di Mosca in tutto questo? La risposta sembra ovvia.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Suscita profondo dispiacere che, nel contesto di tutto ciò che sta accadendo in Europa, la culla della civiltà ebraico-cristiana, anche l'arte della diplomazia stia degenerando. I minuziosi sforzi congiunti per trovare compromessi, reciprocamente accettabili sulla base del rispetto dei reciproci interessi, non sono più considerati la forma migliore per risolvere le contraddizioni. Prevalgono l’”istinto del branco” , il diritto del più forte, il diktat, il rigetto delle ragioni altrui e il rifiuto dei punti di vista alternativi, la cieca fede nella superiorità aprioristica del modello di ordine mondiale occidentalocentrico, il vincolo preconcetto di tutte le decisioni prese dalle strutture del "miliardo d'oro". Tutto questo, ovviamente, non avvicina le prospettive di un ritorno al dialogo reciprocamente rispettoso e di una messa in cantiere di un ordine internazionale più sicuro, giusto, equo e inclusivo. Ma c'è la speranza che non sia sempre così.</span></p><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="color: #2b00fe; font-size: medium;">Pubblicato sul quotidiano "La Repubblica" sotto il titolo "Mosca guarda all'Europa", il 22 febbraio 2024.</span></b></div>Diego Siragusahttp://www.blogger.com/profile/08020255654648039239noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7197585536938540277.post-65439515589036404242024-02-25T01:56:00.000-08:002024-02-25T01:56:17.149-08:00RETROSCENA E NATURA ANTIGIURIDICA DELLA CORTE PENALE INTERNAZIONALE<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgMAaVuDW1KgCgGtuN7C61Bxp5Drr0QzRervqPhIaDHj2_DXs0xlHBk02vyo7O5h94UhBo-etLc_FZT4C-sTD6osOXG1_dO6mrhtX6mIxWTmhxZxSLuhvc7EI_eYfnz0tBL_X3RzdqAnWOanJCIx12On3fgQ0DPI-5uAD1BOkY4auVj7f0POjTFIvOlaPU" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><img alt="" data-original-height="738" data-original-width="1076" height="438" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgMAaVuDW1KgCgGtuN7C61Bxp5Drr0QzRervqPhIaDHj2_DXs0xlHBk02vyo7O5h94UhBo-etLc_FZT4C-sTD6osOXG1_dO6mrhtX6mIxWTmhxZxSLuhvc7EI_eYfnz0tBL_X3RzdqAnWOanJCIx12On3fgQ0DPI-5uAD1BOkY4auVj7f0POjTFIvOlaPU=w640-h438" width="640" /></span></a></div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><div style="text-align: justify;"><br /></div></span><p></p><p></p><div style="text-align: center;"><b style="background-color: white; font-family: georgia;"><span style="color: red; font-size: large;">UN'INDAGINE HA SVELATO I VERI RETROSCENA E LA NATURA ANTIGIURIDICA DELLA CORTE PENALE INTERNAZIONALE</span></b><b style="background-color: white; color: #222222; font-family: georgia; font-size: large;"> </b></div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222222;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222222;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><img alt="✔️" aria-label="✔️" class="an1" data-emoji="✔️" loading="lazy" src="https://fonts.gstatic.com/s/e/notoemoji/15.0/2714_fe0f/32.png" style="background-color: white; color: #222222; height: 1.2em; vertical-align: middle; width: 1.2em;" /><span style="background-color: white; color: #222222;">La Corte Penale Internazionale (CPI) ha iniziato le sue attività dopo l'approvazione dello Statuto di Roma nel 1998 ed è stata originariamente concepita come </span><b style="background-color: white; color: #222222;">un'organizzazione internazionale indipendente al di fuori del sistema delle Nazioni Unite e operante con i fondi degli Stati contraenti.</b><span style="background-color: white; color: #222222;"> Nonostante le dichiarate buone intenzioni dei suoi fondatori, l'indipendenza e l'imparzialità della Corte </span><b style="background-color: white; color: #222222;">sono state minate fin dall'inizio dal suo legame con il Parlamento Europeo e i governi di Gran Bretagna e Francia.</b></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222222;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><img alt="🔴" aria-label="🔴" class="an1" data-emoji="🔴" loading="lazy" src="https://fonts.gstatic.com/s/e/notoemoji/15.0/1f534/32.png" style="background-color: white; color: #222222; height: 1.2em; vertical-align: middle; width: 1.2em;" /><span style="background-color: white; color: #222222;">La CPI è stata a lungo criticata per una serie di problemi significativi che ne minano la credibilità e l'indipendenza. </span><b style="background-color: white; color: #222222;">Uno dei fallimenti più evidenti è il totale rifiuto della CPI di perseguire i responsabili dei massicci crimini di guerra commessi dagli eserciti di Stati Uniti, Regno Unito, Canada e Australia in Iraq, Afghanistan e in diversi altri Paesi del mondo.</b></div></span><p></p><p style="text-align: justify;"><b><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span></b></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; font-weight: bold; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjfvjYPrFyc64RrWMRfsUd6rS0aiFDI1IqKJuHb_02YcbJ4SnjkHdDYbh4WIiM_d1XxsIXXHPF-kpTB1IUXmtZW4XacGD7Dxfk83W1uy6HDdZ6LBGMhdq2rCb27waroy19g-9U8zi-QZGZ_O3Cp0zLjQB2PwI9SotmfY6E0Bw2gjtQA0mmbmNHjFPGb7-0" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="567" data-original-width="960" height="378" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjfvjYPrFyc64RrWMRfsUd6rS0aiFDI1IqKJuHb_02YcbJ4SnjkHdDYbh4WIiM_d1XxsIXXHPF-kpTB1IUXmtZW4XacGD7Dxfk83W1uy6HDdZ6LBGMhdq2rCb27waroy19g-9U8zi-QZGZ_O3Cp0zLjQB2PwI9SotmfY6E0Bw2gjtQA0mmbmNHjFPGb7-0=w640-h378" width="640" /></a></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><span style="font-weight: 700;"><br /></span></span></div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br style="background-color: white; color: #222222;" /><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222222;"><br /></span></div><b style="background-color: white; color: #222222;"><div style="text-align: justify;"><b><img alt="🔴" aria-label="🔴" class="an1" data-emoji="🔴" loading="lazy" src="https://fonts.gstatic.com/s/e/notoemoji/15.0/1f534/32.png" style="height: 1.2em; vertical-align: middle; width: 1.2em;" /></b>In Iraq e in Afghanistan sono stati documentati <b>casi di massacri di civili, torture e maltrattamenti di prigionieri da parte delle Forze Armate Britanniche e Americane,</b> ma la CPI <b>non ha ancora intrapreso alcuna azione concreta</b> per portare i responsabili di fronte alla giustizia. Inoltre, avvocati internazionali indipendenti ed esperti di diritti umani hanno criticato la CPI per non aver perseguito i criminali di guerra coinvolti nei conflitti nei Balcani durante la dissoluzione della Jugoslavia, comprese le azioni degli albanesi del Kosovo e dei bosniaci.</div></b><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222222;"><br /></span></div><b style="background-color: white; color: #222222;"><div style="text-align: justify;"><b><img alt="❗️" aria-label="❗️" class="an1" data-emoji="❗️" loading="lazy" src="https://fonts.gstatic.com/s/e/notoemoji/15.0/2757_fe0f/32.png" style="height: 1.2em; vertical-align: middle; width: 1.2em;" /></b><b>Qualsiasi procedura legale relativa a processi contro politici e ufficiali militari occidentali viene tagliata alla radice dalla CPI, nonostante la vasta base di crimini di guerra e la loro chiarissima definizione.</b></div></b></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><span style="background-color: white;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; color: #222222; font-weight: bold; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh4iYy0GKYJWmQ5c027Y9SKCNTis0ah5y3KWJbOCgCfu9lNna2Tct_UZB-2-5i_VMHzQLeiuqqUXLt0SHf4NxDUgLUU55q7wvQzxxjtaOGAbtLzqoK43DGwAM-GH4ARa8kanmrl8kFiHaW8W88lqxvXiI7VKg_1bPbygtrUtodLfuT9cT4FnLp9V_BFm1E" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="646" data-original-width="947" height="436" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh4iYy0GKYJWmQ5c027Y9SKCNTis0ah5y3KWJbOCgCfu9lNna2Tct_UZB-2-5i_VMHzQLeiuqqUXLt0SHf4NxDUgLUU55q7wvQzxxjtaOGAbtLzqoK43DGwAM-GH4ARa8kanmrl8kFiHaW8W88lqxvXiI7VKg_1bPbygtrUtodLfuT9cT4FnLp9V_BFm1E=w640-h436" width="640" /></a></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><span style="color: #222222; font-weight: 700;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><span style="color: #222222;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><span style="color: #222222;"><br /></span></span></div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><b style="background-color: white; color: #222222;"><div style="text-align: justify;"><b><img alt="🔴" aria-label="🔴" class="an1" data-emoji="🔴" loading="lazy" src="https://fonts.gstatic.com/s/e/notoemoji/15.0/1f534/32.png" style="height: 1.2em; vertical-align: middle; width: 1.2em;" /></b><b>Per esempio, Barack Obama, durante la sua presidenza, ha autorizzato almeno 563 attacchi di droni con esplosivi su aree popolate del Medio Oriente, uccidendo almeno 3.797 persone. </b>Solo nel 2016, l'esercito americano ha sganciato 26.171 bombe su Siria, Iraq, Afghanistan, Libia, Yemen, Somalia e Pakistan con la diretta approvazione di Obama, rendendolo uno dei più sanguinari criminali di guerra della storia degli Stati Uniti. <b>Ma nonostante l'abbondanza di prove e testimonianze di vittime dirette dei bombardamenti USA, la Corte penale internazionale non ha registrato una sola causa che accusi Obama di crimini di guerra.</b></div></b><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222222;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><img alt="🔴" aria-label="🔴" class="an1" data-emoji="🔴" loading="lazy" src="https://fonts.gstatic.com/s/e/notoemoji/15.0/1f534/32.png" style="background-color: white; color: #222222; height: 1.2em; vertical-align: middle; width: 1.2em;" /><span style="background-color: white; color: #222222;">Nel 2002, Robin Cook, ex parlamentare britannico, ha dichiarato che la creazione della CPI e la firma dello Statuto di Roma</span><b style="background-color: white; color: #222222;"> "non riguarderanno il Regno Unito" perché l'organismo giuridico internazionale è stato creato "non per chiedere conto ai politici del Regno Unito o di qualsiasi altro Stato occidentale".</b><span style="background-color: white; color: #222222;"> A febbraio 2024, la CPI ha incriminato 52 persone,</span><b style="background-color: white; color: #222222;"> il 90% delle quali provenienti dal continente africano.</b><span style="background-color: white; color: #222222;"> I regolari attacchi della CPI al continente africano hanno portato alla creazione di un comitato dell'Unione Africana per ritirarsi dalla CPI.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222222;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><img alt="🔴" aria-label="🔴" class="an1" data-emoji="🔴" loading="lazy" src="https://fonts.gstatic.com/s/e/notoemoji/15.0/1f534/32.png" style="background-color: white; color: #222222; height: 1.2em; vertical-align: middle; width: 1.2em;" /><span style="background-color: white; color: #222222;">Secondo la Fondazione per la Lotta contro l'Ingiustizia,</span><b style="background-color: white; color: #222222;"> la CPI è in gran parte uno strumento dei neocolonialisti europei e americani che desiderano mantenere e accrescere la loro nociva influenza sui Paesi e sui popoli africani. </b><span style="background-color: white; color: #222222;">In effetti, a metà degli anni Duemila e nella prima metà dei 2010, la CPI si è guadagnata la reputazione di </span><b style="background-color: white; color: #222222;">"cacciatore di africani",</b><span style="background-color: white; color: #222222;"> come hanno ripetutamente affermato i leader africani. In particolare, nel 2013, </span><b style="background-color: white; color: #222222;">il Primo Ministro dell'Etiopia ha accusato la CPI di "cacciare gli africani sulla base della loro razza".</b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj9HDbeDRUKFVGb7TB5xLtGkTpO5F7czJv2DEsyVRNFMe1jq4S8L8JQRxw60MOobXBjE42PirYU1PrSizvHsFq9ss_NuN6axiK0wBknTA__D55Ld4yTYEIEJl1BKUbKATBGwpTqQa7eXHQSh1zRpXGbnXaOlkupdGeiQNia0wenge_rB3PkPSskvzHbKYk" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><img alt="" data-original-height="933" data-original-width="1080" height="553" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj9HDbeDRUKFVGb7TB5xLtGkTpO5F7czJv2DEsyVRNFMe1jq4S8L8JQRxw60MOobXBjE42PirYU1PrSizvHsFq9ss_NuN6axiK0wBknTA__D55Ld4yTYEIEJl1BKUbKATBGwpTqQa7eXHQSh1zRpXGbnXaOlkupdGeiQNia0wenge_rB3PkPSskvzHbKYk=w640-h553" width="640" /></span></a></div><span style="font-family: georgia;"><div style="font-size: large; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-size: large; text-align: justify;"><span style="color: #222222;"><br /></span></div><b style="background-color: white; color: #222222; font-size: large;"><div style="text-align: justify;"><b><img alt="🔴" aria-label="🔴" class="an1" data-emoji="🔴" loading="lazy" src="https://fonts.gstatic.com/s/e/notoemoji/15.0/1f534/32.png" style="height: 1.2em; vertical-align: middle; width: 1.2em;" /></b><b>Il motivo principale per cui la CPI ha perso la fiducia </b>della comunità internazionale e lo status di organo giudiziario indipendente è <b>la totale mancanza di responsabilità e trasparenza nella procedura di raccolta delle prove e delle condanne. </b>Nonostante la Corte sia stata creata come indipendente dalle strutture intergovernative esistenti e finanziata con contributi uguali da tutti i Paesi partecipanti, in realtà il suo lavoro dipende direttamente dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che ha il diritto di intervenire in qualsiasi caso penale davanti alla CPI, indipendentemente dal fatto che un Paese abbia ratificato lo Statuto di Roma.</div></b><div style="font-size: large; text-align: justify;"><span style="color: #222222;"><br /></span></div><div style="font-size: large; text-align: justify;"><img alt="🔴" aria-label="🔴" class="an1" data-emoji="🔴" loading="lazy" src="https://fonts.gstatic.com/s/e/notoemoji/15.0/1f534/32.png" style="background-color: white; color: #222222; height: 1.2em; vertical-align: middle; width: 1.2em;" /><span style="background-color: white; color: #222222;"> </span><b style="background-color: white; color: #222222;">Questa dipendenza della CPI dalle Nazioni Unite, come sostengono esperti e giuristi internazionali, rappresenta un grave difetto e una debolezza del sistema e porta a distorsioni e ritardi della cosiddetta giustizia.</b></div><div style="font-size: large; text-align: justify;"><b style="background-color: white; color: #222222;"><br /></b></div><div style="font-size: large; text-align: justify;"><b style="background-color: white; color: #222222;"><br /></b></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><b style="background-color: white;"><span style="color: #2b00fe;">Fonte</span></b><b style="background-color: white; color: #222222;">: </b><a data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?q=https://fondfbr.ru/en/articles/icc-political-weapon-en/&source=gmail&ust=1708941266318000&usg=AOvVaw2pyXhIuSc4O6c5IJEX33wZ" href="https://fondfbr.ru/en/articles/icc-political-weapon-en/" style="background-color: white; color: #1155cc; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; text-align: left;" target="_blank">https://fondfbr.ru/en/<wbr></wbr>articles/icc-political-weapon-<wbr></wbr>en/</a></span></div></span><p></p>Diego Siragusahttp://www.blogger.com/profile/08020255654648039239noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7197585536938540277.post-22454521984095251272024-02-19T02:48:00.000-08:002024-02-20T10:54:33.909-08:00NAVALNY, IL NAZISTA EROE DELL'OCCIDENTE<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"> </span><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKDhH0tTSnnq23CSDsTc2KN4ALKhMnQcjKpf_cZs0WAUgP9ntCpIvs82WVPp6klgXiYvUe2E7I_xIbx2eshErQ-4Ze2K1V4ohiQOV-oz1MKrpV5KBNNuGVsl6bHdraUBhs4oJSMjqffEIfm2G4MhcRdmU7d6TpH9zbEzFeQKQswfNxNDjIcEtASx_gcq8/s1200/Alexei_Navalny_3.jpg" style="font-family: georgia; font-size: x-large; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="675" data-original-width="1200" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKDhH0tTSnnq23CSDsTc2KN4ALKhMnQcjKpf_cZs0WAUgP9ntCpIvs82WVPp6klgXiYvUe2E7I_xIbx2eshErQ-4Ze2K1V4ohiQOV-oz1MKrpV5KBNNuGVsl6bHdraUBhs4oJSMjqffEIfm2G4MhcRdmU7d6TpH9zbEzFeQKQswfNxNDjIcEtASx_gcq8/w640-h360/Alexei_Navalny_3.jpg" width="640" /></a><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></div><p></p><p style="text-align: center;"><span style="color: #2b00fe; font-family: georgia; font-size: large;"><b>IL GRANDE GIORNO DEI LANCIATORI DI FANGO</b></span></p><p style="text-align: center;"><span style="color: red; font-family: georgia; font-size: large;"><b>di Marinella Mondaini* e Diego Siragusa</b></span></p><p style="text-align: center;"><span style="color: red; font-family: georgia; font-size: large;"><b><br /></b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">19 febbraio 2023</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Era prevedibile: il nazista, razzista, omofobo e xenofobo, agente provato della CIA e del Servizio segreto britannico pagato per sovvertire la Russia, era l'eroe dell'Occidente, il suo paladino. Il primo ignobile commento per la morte di Navalny è arrivato dal signor Sergio Mattarella, portavoce della Nato:</span></p><div dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>"La morte di Aleksej Navalnyj nel carcere russo di Kharp rappresenta la peggiore e più ingiusta conclusione di una vicenda umana e politica che ha scosso le coscienze dell'opinione pubblica mondiale. Per le sue idee e per il suo desiderio di libertà Navalnyj è stato condannato a una lunga detenzione in condizioni durissime. Un prezzo iniquo e inaccettabile, che riporta alla memoria i tempi più bui della storia. Tempi che speravamo di non dover più rivivere. Il suo coraggio resterà di richiamo per tutti. Esprimo alla famiglia di Aleksej Navalnyj il cordoglio e la vicinanza della Repubblica italiana".</i></span></div><div class="adL" dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br style="background-color: white; color: #222222;" /></span></div><div class="adL" dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Quest'uomo per mesi ha taciuto sul massacro di palestinesi a Gaza e in Cisgiordania, non ha mai pronunciato le parole "cessate il fuoco subito" ma non ha perso un secondo per mostrare la sua personalità completamente disanimata e servile al centro dell'impero. </span></div><div class="adL" dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Senza attendere l'esame autoptico, i pretoriani della disinformazione non hanno avuto dubbi: E' STATO UCCISO DA PUTIN. Sono gli stessi sepolcri imbiancati che hanno taciuto sulla morte in carcere del giornalista statunitense Gonzalo Lira, arrestato e torturato dagli ucraini per i suoi articoli in favore della Russia. Un'altra prova suprema della politica dei due pesi e due misure. </span></div><div class="adL" dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Esaminiamo le circostanze della morte di Navalny. Ci sono le prove e le registrazioni che Navalny era un nazista, un razzista dichiarato. Nel suo blog compare dichiarando che i musulmani sono scarafaggi da schiacciare; si mostra con una ciabatta e una paletta in mano. Se non basta - dice - allora usate la pistola. Altri cortometraggi lo mostrano alla testa di cortei di nazisti con le svastiche e i saluti romani. Provato che era finanziato dagli USA, dagli inglesi e dalla Nato, come documenta un video realizzato dagli agenti russi e diffuso da Massimo Mazzucco. Era in carcere condannato per vari reati e da anni non si parlava più di lui, dimenticato. <span style="background-color: white; color: #444444; text-align: left;">Perché Navalny era in una prigione russa? La sua avventura giudiziaria era cominciata nel 2013. Furto di legname dello Stato e poi denunciato dall’azienda francese Yves Rocher Vostok LLC e Multidisciplinary Processing Company LLC, con l’accusa di aver commesso un furto con l’inganno di fondi appartenenti alle suddette aziende, nonché di riciclaggio di denaro. Non fu accusato da Putin, ma da un’azienda francese! Poi gli altri guai arrivarono dopo, quando fu reclutato dagli agenti dei servizi segreti occidentali. E proprio adesso, durante l’Operazione speciale russa in Ucraina, con tutto il paese che sostiene Putin, oltre l’80%, con le imminenti elezioni presidenziali, giovava forse a Putin ucciderlo? </span></span></div><div class="adL" dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></div><div class="adL" dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Sic stantibus rebus, occorrono alcune domande di natura logica:</span></div><div class="adL" dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></div><div class="adL" dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">1) che interesse aveva Putin a ordinare la morte di un nazista delinquente a poche settimane dalle elezioni presidenziali dove egli è candidato?</span></div><div class="adL" dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></div><div class="adL" dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">2) che interesse aveva Putin dopo l'intervista con Tucker Carlson che sta facendo il giro del mondo e mostra la sua statura di vero statista, colto e avveduto? </span></div><div class="adL" dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></div><div class="adL" dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">3) che interesse aveva Putin nel momento in cui la Russia sta vincendo la guerra e che la vittoria imminente metterà alle corde la Nato e tutto l'Occidente collettivo?</span></div><div class="adL" dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></div><div class="adL" dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">4) che interesse aveva Putin a danneggiare se stesso e il suo paese, nel momento in cui l'economia russa, nonostante le sanzioni, chiude il 2023 con un PIL che registra un + 3.6% mentre le economie occidentali segnano il passo?</span></div><div class="adL" dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></div><div class="adL" dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">5) che interesse aveva Putin a offrire ai nemici della Russia su un piatto d'oro un'occasione per colpire la sua reputazione?</span></div><div class="adL" dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></div><div class="adL" dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></div><div class="adL" dir="auto" style="text-align: justify;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-FFL_thBz2iszG1tFtneINypD9kitoLxIA89XIfzJBWpiXpMjiRmDzqGsjbuiGTBmkowMjravAapImTliZmiOX4CAa15XPkpuIp77FFq12rIETI01XpoEIXCU-GnwWoD2I202BrQ_VKW5GZJhCgINCUneNsD3vQhibrl3rsxllGXChyphenhyphenSmL2dqWpj9kGM/s787/Nava%202.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="531" data-original-width="787" height="270" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-FFL_thBz2iszG1tFtneINypD9kitoLxIA89XIfzJBWpiXpMjiRmDzqGsjbuiGTBmkowMjravAapImTliZmiOX4CAa15XPkpuIp77FFq12rIETI01XpoEIXCU-GnwWoD2I202BrQ_VKW5GZJhCgINCUneNsD3vQhibrl3rsxllGXChyphenhyphenSmL2dqWpj9kGM/w400-h270/Nava%202.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><b>Nazisti russi durante una manifestazione con Navalny</b></span></td></tr></tbody></table><br /><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></div><div class="adL" dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Lo scrittore russo, ora cittadino italiano, Nikolai Lilin ha dato la risposta, logica e assoluta: NESSUN INTERESSE. Anzi: Putin aveva tutto l'interesse a tenerlo vivo e in buona salute. I lettori osservino attentamente: questo "incidente" avviene in Russia a poche settimane dalle elezioni presidenziali; allo stesso modo <span style="background-color: white; color: #222222;">la storia misteriosa di Skripal, l'ex agente russo passato ai servizi segreti inglesi e "avvelenato" col gas nervino, battezzato «Novičok», insieme alla figlia, avvenne il 4 marzo 2018. Anche in quel caso, poco prima delle elezioni presidenziali in Russia. CHE STRANA COINCIDENZA!!! Gli Skripal, cittadini inglesi e non solo protetti, ma anche ben nascosti dai Servizi britannici, dopo la fugace apparizione della figlia Julia in un video del 23 maggio 2018 e diffuso dalla BBC, sono totalmente scomparsi dalla «realtà tangibile». L'unica notizia, che dava da intendere che fossero ancora vivi, risale al giugno 2020: «padre e figlia, sotto nuovo nome e nuovi documenti sono andati a vivere in Nuova Zelanda». L'ordine comprende anche quello di stracciare ogni tipo di contatto con i parenti in Russia e, va da sé, anche con la stampa. Un'operazione perfetta per piegare chi era ancora riluttante a spingere la macchina da guerra occidentale contro la Russia. Anche Navalnij era stato «avvelenato da Putin» e anche qui la storia non sta in piedi. </span></span></div><div class="adL" dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="background-color: white; color: #222222;">Tutti sanno in Russia, grazie a vari istituti demoscopici, che solo il 3% dei cittadini sapeva e sa chi era Navalny: un teppista, un traditore del suo paese che riceveva soldi dalla CIA per sovvertire il suo paese e consegnarlo ai suoi nemici. </span></span></div><div class="adL" dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="background-color: white; color: #222222;"><br /></span></span></div><div class="adL" dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="background-color: white; color: #222222;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgB2hPD4tNEGSSsXrRrpkKCJSPSCGMkoj_rkc6e0qy27nRIm9hmXh8z5kcs8qC7fRZ6_-8v8O-CqgO7oA4riFoGCZlxzlCXBvctSxemysuN_gNa4brexHQLBPvCWQf38aKrB38XEC9uliVqpybUVVGckQU_xrXyrL4MqhQ_p-4r6QP5D0c-GvoglmEfPFQ/s1800/Nava.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1800" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgB2hPD4tNEGSSsXrRrpkKCJSPSCGMkoj_rkc6e0qy27nRIm9hmXh8z5kcs8qC7fRZ6_-8v8O-CqgO7oA4riFoGCZlxzlCXBvctSxemysuN_gNa4brexHQLBPvCWQf38aKrB38XEC9uliVqpybUVVGckQU_xrXyrL4MqhQ_p-4r6QP5D0c-GvoglmEfPFQ/w640-h426/Nava.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-weight: 700; text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Daria Navalnaya</span></span></td></tr></tbody></table><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div></span></span></div><div class="adL" dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: georgia;"><span style="background-color: white; color: #222222;">L'atto più ignobile fu compiuto dal Parlamento Europeo. </span></span><span color="inherit" style="font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; text-align: left;">Durante la cerimonia svoltasi il 15 dicembre Daria Navalnaya, figlia di Alexei Navalny, ricevette il premio Sacharov del Parlamento europeo a nome del padre detenuto. </span><span style="font-family: georgia;"><span color="inherit" style="font-style: inherit; text-align: left;">Fu esaltato </span><span color="inherit" style="font-style: inherit; text-align: left;"><span style="font-style: inherit; text-align: justify;">come «attivista russo, che </span><span style="font-style: inherit; text-align: justify;">lotta strenuamente contro la corruzione e le violazioni dei </span><span style="font-style: inherit; text-align: justify;">diritti umani da parte del Cremlino»</span>. Un nazista, razzista, xenofobo e omofobo che invitava i suoi concittadini a uccidere i musulmani e gli emigranti paragonati agli scarafaggi insignito di un premio per i diritti umani? Dobbiamo elencare altre prove dell'abominio dell'Occidente e del suo incontrollato cinismo?</span></span></span></div><div class="adL" dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="background-color: white; color: #222222;"><br /></span></span></div><div class="adL" dir="auto" style="text-align: justify;"><br /></div><div class="adL" dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; text-align: start;"><span style="color: #2b00fe; font-family: georgia; font-size: large;"><i>Marinella Mondaini, slavista e traduttrice di opere letterarie russe</i></span></span></div><div class="adL" dir="auto"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></div><div class="adL" dir="auto"><br /></div><div class="yj6qo"></div>Diego Siragusahttp://www.blogger.com/profile/08020255654648039239noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7197585536938540277.post-59391862256563065862024-02-11T06:51:00.000-08:002024-02-11T06:51:29.051-08:00Noi non dimentichiamo: 29 ottobre 1956:"Il massacro di Kafr Qasim".<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8hmAx4TuU_djaoruH7xCR4uNY5pQiGkUtTS7ovjfGpkM0pKesdkWZzkQGooW3gPfC9oTFSfv-HJbh4UQgN0aVoN20vvP5MW7C7p_0y1triqJ_MWwhA9boDE4Z1a5amw5TyFgqc9s3AuJsc_oV2ndbUWETcIDjobLZ5xHt8lYQO4IQ2g8sBJnJUdt9Zzo/s3029/Kafri.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3029" data-original-width="2500" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8hmAx4TuU_djaoruH7xCR4uNY5pQiGkUtTS7ovjfGpkM0pKesdkWZzkQGooW3gPfC9oTFSfv-HJbh4UQgN0aVoN20vvP5MW7C7p_0y1triqJ_MWwhA9boDE4Z1a5amw5TyFgqc9s3AuJsc_oV2ndbUWETcIDjobLZ5xHt8lYQO4IQ2g8sBJnJUdt9Zzo/w330-h400/Kafri.jpg" width="330" /></a></span></div><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><b><div style="text-align: center;"><b><span style="color: #2b00fe;">di Aleksandra Kersevan*</span></b></div></b><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Il 29 ottobre è passato ma voglio ricordare un fatto avvenuto nello stesso giorno del 1956, perché la storia non comincia il 7 ottobre 2023. È un evento tragico e non è neppure il più tragico per il popolo palestinese, ma è successo il 29 ottobre di 67 anni fa, e gli anniversari sono occasione per ricordare, dato che negli altri giorni la memoria sembra diventare sempre più evanescente.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">29 ottobre 1956:"Il massacro di Kafr Qasim".</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Nelle prime ore della crisi di Suez del 1956, l'esercito israeliano ordinò che in tutti i villaggi arabi vicino al confine giordano fosse istituito il coprifuoco. L’ordine dato alla polizia di frontiera era di “sparare a vista” a chi lo violava. Ma non tutti gli abitanti poterono essere avvisati. Non per esempio coloro che si trovavano al lavoro fuori dal villaggio di Kafr Qasim. Uomini, donne e bambini che rientravano dai campi o che si trovavano per strada, furono fatti allineare dalla polizia israeliana di frontiera e fucilati. 49 morirono, altri rimasero feriti anche gravemente. Il governo israeliano, aiutato dalla stampa, cercò in tutti i modi di nascondere la verità sulla strage. Poi i colpevoli furono identificati, ma condannati a pene miti, poi ridotte di un terzo, e alla fine il diretto responsabile fu addirittura reintegrato tornando a incarichi pubblici.</span></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyk8xgr6Dtrbx292ZLjaqYKi12-w1YU8FGPmV5m3ytLLeGw6FXyq7_1X1YKxBH5XQhqSS3ysvDBY1FC2OQzsPTpkgz4tuQHCOYUIk_l7dHW9c2xHioLokfsL35307bN2Z4X5GKO0dUG_WYIbjRUPcF6gZkACm8gOPAB6WHy_c0ggGkmaDsYgvpk990vls/s700/Kafr%202.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="700" data-original-width="700" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyk8xgr6Dtrbx292ZLjaqYKi12-w1YU8FGPmV5m3ytLLeGw6FXyq7_1X1YKxBH5XQhqSS3ysvDBY1FC2OQzsPTpkgz4tuQHCOYUIk_l7dHW9c2xHioLokfsL35307bN2Z4X5GKO0dUG_WYIbjRUPcF6gZkACm8gOPAB6WHy_c0ggGkmaDsYgvpk990vls/w400-h400/Kafr%202.webp" width="400" /></a></div><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">L'elenco delle stragi di palestinesi da parte delle autorità israeliane è lunghissimo e in internet non è difficile trovarlo. Massacri diretti o per interposta organizzazione, come quello del campo profughi di Sabra e Shatila, uno dei più orrendi, di cui il 18 settembre ricorreva il 41° anniversario. Furono trucidati vecchi, donne bambini (non se n'è mai saputo il numero esatto, e le varie fonti oscillano tra 800 e 3000 morti, in due giorni). L'operazione, eseguita dai cristiani falangisti libanesi, fu permessa e favorita da colui che è stato uno dei più importanti uomini politici dello stato di Israele, Ariel Sharon, allora ministro della difesa.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Ricordo, qui anche troppo brevemente, tutto questo, soltanto per ribadire che nella vicenda israelo-palestinese, come in qualsiasi altra, la storia va ricordata tutta. Fino a qualche anno fa i giornalisti della Rai avevano ancora la forza e il coraggio di andare un po' a fondo nelle notizie, oggi l'unisono dei telegiornali è assordante. Ancora pochi anni fa la sorte dei profughi palestinesi di Sabra e Shatila poteva venir ricordata in un brevissimo eppur efficace documentario.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="color: #2b00fe; font-family: georgia;"><b>* Ricercatrice e studiosa delle foibe.</b></span></p><div style="text-align: justify;"><br /></div>Diego Siragusahttp://www.blogger.com/profile/08020255654648039239noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7197585536938540277.post-47821650905857371252024-02-08T11:11:00.000-08:002024-02-08T11:11:20.558-08:00L’ intervista di Tucker Carson a Vladimir Putin<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj1CgQpnVd2cMSBydwq7_T00UVIM19f_41cfuYd5w9hj9ueqziicSvs8-DvSzUMWGsjKq8CIQltML6lU9wGzTx4WtRX2FhuYK9CszufyxpAT8uIUlvHca-GOn6axz8oeeaPeOMMeC8K2OUSgYYf5o7AUvp0V6K22YC7Fv5MlcwGPP7V6UhEPcrclEjYvzg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="563" data-original-width="750" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj1CgQpnVd2cMSBydwq7_T00UVIM19f_41cfuYd5w9hj9ueqziicSvs8-DvSzUMWGsjKq8CIQltML6lU9wGzTx4WtRX2FhuYK9CszufyxpAT8uIUlvHca-GOn6axz8oeeaPeOMMeC8K2OUSgYYf5o7AUvp0V6K22YC7Fv5MlcwGPP7V6UhEPcrclEjYvzg=w640-h480" width="640" /></a></div><br /><br /><p></p><p style="text-align: center;"><b><span style="color: #2b00fe; font-size: x-large;">di Marinella Mondaini</span></b></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">8 febbraio9 2024</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">L’ intervista di Tucker Carson a Vladimir Putin sarà pubblicata domani 9 febbraio alle due del mattino, ora di Mosca (in Italia mezzanotte) Tucker ha lasciato la Russia stanotte col volo Mosca-Belgrado. Solo l’annuncio di questa intervista sul suo sito è stato ascoltato da oltre 170 milioni di persone!  A Mosca Tucker Carson è voluto andare a vedere i supermercati russi e ha mostrato che le sanzioni occidentali contro la Russia non funzionano , è andato a mangiare al “Vkusno i točno” (buono e basta ) che ha sostituito il McDonald’s , dove si è fatto fotografare anche con varie persone. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvKEUem7wFCS_O1BAPAfk50BtroOmQo-4yiR112QamB1GOAVydLPdFtSLzfPnfuI8BtkyYj2OnDQd9aTpEGx0hGpAtQ5AtPnXuzbbsuQz0CS5CXls-EbjcRjUbG9twACtFiBmDELumJHr5gt8K242f_3yJ5oW9YRT1u1y-5kkWHiV4_BF8Kpym_b64140/s545/Marinella.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="308" data-original-width="545" height="362" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvKEUem7wFCS_O1BAPAfk50BtroOmQo-4yiR112QamB1GOAVydLPdFtSLzfPnfuI8BtkyYj2OnDQd9aTpEGx0hGpAtQ5AtPnXuzbbsuQz0CS5CXls-EbjcRjUbG9twACtFiBmDELumJHr5gt8K242f_3yJ5oW9YRT1u1y-5kkWHiV4_BF8Kpym_b64140/w640-h362/Marinella.jpg" width="640" /></a></div><br /><div style="text-align: center;"><span style="font-family: georgia;"><span style="color: red;"><b>Marinella Mondaini</b></span></span></div><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">E intanto il sito ucraino Mirotvorez, cioè ”l’elenco da fucilazione”, come lo chiamano qui i giornalisti russi, ha già provveduto ad includere anche Tucker Carlson, così tanto per capire ancora una volta chi è che cura questo sito criminale. In Occidente, dove il punto di vista alternativo è vietato, hanno paura della verità. Basti vedere solo la reazione negli Stati Uniti, dove è stato proposto di non lasciarlo più entrare negli USA o nell’Unione Europea, dove hanno proposto di fargli le sanzioni per avere intervistato Putin; l’editorialista Frank Figliuzzi ha espresso grande preoccupazione per la pubblicazione di questa intervista facendo notare che “Putin si è rifiutato di rilasciare interviste ai giornalisti occidentali “legittimi” , però ha accettato di parlare con Carlson”  E ovviamente il motivo c’è , ma lui non lo dice ed è che Putin ha concesso l’intervista a Tucker perché Tucker ha promesso di pubblicare l’intervista integralmente, senza fare tagli o montaggi. (come facevano regolarmente gli altri giornalisti occidentali)  Inoltre Tucker è un ribelle, nel senso che va contro il mainstream e supera la censura, sferra un colpo formidabile alla politica della “cancellazione della Russia”, alla “cancel culture”.  Per quanto riguarda l’intervista a Zelenskij, ancora non si sa niente, ma è chiaro che con la sua richiesta Tucker l’ha messo in trappola , perché il nazi fürer dovrebbe accettare tutte le domande scomode di Tucker, poiché il popolo americano paga per questa guerra e ha diritto ad avere delle risposte, come sostiene il giornalista statunitense, a cui Zelenskij è tenuto a rendere conto. Ma Zelenskij è troppo “viziato” dagli altri giornalisti occidentali, dei quali ha dato un’ottima caratteristica Elon Musk, che ieri ha paragonato le interviste “accattivanti” a Zelenskij con il sesso orale, rispondendo ad un tweet dell’editorialista Gleen Greenwald, che si chiedeva perché nelle conversazioni con Zelenskij venissero evitati argomenti scomodi. La risposta di Elon Musk è stata volgare, ma molto chiara: “ onestamente per loro è difficile parlare e fargli un… contemporaneamente “. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"> Marinella Mondaini</span></p>Diego Siragusahttp://www.blogger.com/profile/08020255654648039239noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7197585536938540277.post-33317501020784904872024-02-05T07:42:00.000-08:002024-02-05T07:42:20.199-08:00La delegazione di Hamas rifiuta il progetto di tregua con Israele<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgpLcphxf7yCyq9ksdjzVYp3ZrRsfZLrm06KQJvGQKoGQCGAkvvLbBHVFEHbkTiXEvwUpNmF9mLZfpe4TNRg2Yz66Mz-qtpHtNHZJ8M3jmp9F31Fzddc7ZshELqzxnMmbAmt9pnDW3DCbN5RHTU702BZMOEMQjDD78vJAzqG_y9s0dgZ_yarR20RSfwdaI" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="1329" data-original-width="2000" height="425" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgpLcphxf7yCyq9ksdjzVYp3ZrRsfZLrm06KQJvGQKoGQCGAkvvLbBHVFEHbkTiXEvwUpNmF9mLZfpe4TNRg2Yz66Mz-qtpHtNHZJ8M3jmp9F31Fzddc7ZshELqzxnMmbAmt9pnDW3DCbN5RHTU702BZMOEMQjDD78vJAzqG_y9s0dgZ_yarR20RSfwdaI" width="640" /></a></div><br /><br /><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><b>I rappresentanti del movimento palestinese Hamas hanno rifiutato di accettare i termini dell'accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, proposto durante i colloqui di pace a Parigi.</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><b>Il progetto di tregua non corrisponde alla posizione di Hamas e non impedisce a Israele di effettuare operazioni militari, riferisce Al-Mayadeen.</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><b>"L'accordo di Parigi prevedeva lo scambio di prigionieri, ma ha ignorato completamente il cessate il fuoco e il ritiro delle truppe da Gaza, mentre le forze della resistenza considerano queste questioni fondamentali", notano i giornalisti.</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><b>Il testo dell'accordo non impedisce a Israele di effettuare attacchi aerei sui territori palestinesi e non prevede il ritiro delle truppe israeliane.</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><b>Si prevede che presto al Cairo i rappresentanti di Hamas e Israele discuteranno un nuovo progetto di tregua con la partecipazione di mediatori internazionali.</b></span></p>Diego Siragusahttp://www.blogger.com/profile/08020255654648039239noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7197585536938540277.post-29722261254964136762024-02-01T09:21:00.000-08:002024-02-01T09:24:36.441-08:00LA NARRAZIONE DEI FATTI DEL 7 OTTOBRE NELLA VERSIONE DI HAMAS<div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikrFjo5zlEecZ5hiGONAHGVIdvlJq1uUBZjO6934vvjztpEan-yjR0jnr00qjgorT7PJU-mjoHXne1KS4V2EWrty1qgATDp8M_KoqROm-koQ2z_1M53W-f2MUcYJ_pI9ZupnpGXTkV799T-d5ulA_SGBOZbtx05m6wmySrzaDKnhPCrIUptEWMZYXnNGw/s799/Hamas.jpg" style="font-family: georgia; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="510" data-original-width="799" height="408" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikrFjo5zlEecZ5hiGONAHGVIdvlJq1uUBZjO6934vvjztpEan-yjR0jnr00qjgorT7PJU-mjoHXne1KS4V2EWrty1qgATDp8M_KoqROm-koQ2z_1M53W-f2MUcYJ_pI9ZupnpGXTkV799T-d5ulA_SGBOZbtx05m6wmySrzaDKnhPCrIUptEWMZYXnNGw/w640-h408/Hamas.jpg" width="640" /></a></span><span style="font-size: large;"><span style="font-family: georgia;"><br /><div style="text-align: center;"><b style="color: red;">IL NOSTRO INDOMITO POPOLO PALESTINESE</b></div></span></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><span style="font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Le nazioni arabe e islamiche;</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">I popoli liberi del mondo e coloro che difendono la </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">libertà, la giustizia e la dignità umana.<br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Alla luce dell’aggressione israeliana in corso nella </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Striscia di Gaza e in Cisgiordania, e mentre il nostro </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">popolo continua la sua battaglia per l’indipendenza, </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">la dignità e la liberazione dall’occupazione più </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">lunga di sempre, durante la quale ha dato le migliori </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">dimostrazioni di coraggio ed eroismo in affrontare<br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">la macchina omicida e l’aggressione israeliana.<br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Vorremmo chiarire al nostro popolo e ai popoli </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">liberi del mondo la realtà di ciò che è accaduto il 7 </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">ottobre, le motivazioni dietro, il contesto generale </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">legato alla causa palestinese, così come una </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">confutazione delle accuse israeliane e mettere i fatti </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">in prospettiva.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Nel nome di Dio, il Misericordioso, il Compassionevole</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">1. La battaglia del popolo palestinese contro </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">l’occupazione e il colonialismo non è iniziata il 7 </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">ottobre, ma è iniziata 105 anni fa, compresi 30 </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">anni di colonialismo britannico e 75 anni di </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">occupazione sionista. Nel 1918, il popolo </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">palestinese possedeva il 98,5% del territorio </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">palestinese e rappresentava il 92% della </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">popolazione sul territorio palestinese. Mentre gli </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">ebrei, che furono portati in Palestina in </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">campagne di immigrazione di massa in </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">coordinamento tra le autorità coloniali </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">britanniche e il movimento sionista, riuscirono a </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">prendere il controllo di non più del 6% delle terre </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">palestinesi e a costituire il 31% della popolazione </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">prima della guerra. 1948 quando l’entità sionista </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">fu annunciata nella storica terra di Palestina. A </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">quel tempo, al popolo palestinese era negato il </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">diritto all’autodeterminazione e le bande sioniste </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">si impegnarono in una campagna di pulizia etnica </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">contro il popolo palestinese volta ad espellerlo </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">dalle sue terre e aree. Di conseguenza, le bande </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">sioniste presero il controllo con la forza del 77% </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">del territorio della Palestina, dove espulsero il </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">57% del popolo palestinese e distrussero oltre </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">500 villaggi e città palestinesi, e commisero </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">dozzine di massacri contro i palestinesi, tutti </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">culminati in la fondazione dell’entità sionista nel </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">1948. Inoltre, continuando l’aggressione, le forze </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">israeliane nel 1967 occuparono il resto della </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Palestina, compresa la Cisgiordania, la Striscia di </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Gaza e Gerusalemme, oltre ai territori arabi </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">attorno alla Palestina.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">2. Nel corso di questi lunghi decenni, il popolo </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">palestinese ha sofferto ogni forma di </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">oppressione, ingiustizia, espropriazione dei suoi </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">diritti fondamentali e politiche di apartheid. La </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Striscia di Gaza, ad esempio, ha sofferto dal 2007 </span><span style="font-size: large;"><span style="font-family: georgia;">un blocco soffocante durato 17 anni che l’ha trasformata nella più grande </span><span style="font-family: georgia;">prigione a cielo aperto del mondo. Anche il popolo palestinese di Gaza ha </span></span><span style="font-size: large;"><span style="font-family: georgia;">sofferto di cinque guerre/aggressioni distruttive, tutte di cui “Israele” è stata la </span><span style="font-family: georgia;">parte colpevole. La popolazione di Gaza nel 2018 ha anche avviato le </span><span style="font-family: georgia;">manifestazioni della Grande Marcia del Ritorno per protestare pacificamente </span><span style="font-family: georgia;">contro il blocco israeliano, le loro misere condizioni umanitarie e per </span></span><span style="font-size: large;"><span style="font-family: georgia;">rivendicare il loro diritto al ritorno. Tuttavia, le forze di occupazione israeliane </span><span style="font-family: georgia;">hanno risposto a queste proteste con la forza brutale, uccidendo 360 </span><span style="font-family: georgia;">palestinesi e ferendone altri 19.000, tra cui oltre 5.000 bambini, nel giro di </span><span style="font-family: georgia;">pochi mesi.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span></span><span style="font-size: large;"><span style="font-family: georgia;">3. Secondo dati ufficiali, nel periodo compreso tra gennaio 2000 e settembre 2023, </span><span style="font-family: georgia;">l’occupazione israeliana ha ucciso 11.299 palestinesi e ne ha feriti altri 156.768, la grande </span></span><span style="font-size: large;"><span style="font-family: georgia;">maggioranza dei quali erano civili. Sfortunatamente, negli ultimi anni l’amministrazione </span><span style="font-family: georgia;">americana e i suoi alleati non hanno prestato attenzione alle sofferenze del popolo </span></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">palestinese, ma hanno fornito copertura all’aggressione israeliana. Si sono limitati a </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">lamentarsi dei soldati israeliani uccisi il 7 ottobre, anche senza cercare la verità su quanto </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">accaduto, e hanno ingiustamente seguito la narrativa israeliana condannando un </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">presunto attacco contro civili israeliani. L’amministrazione statunitense ha fornito il </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">sostegno finanziario e militare ai massacri dell’occupazione israeliana contro i civili </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">palestinesi e alla brutale aggressione sulla Striscia di Gaza, e ancora i funzionari </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">statunitensi continuano a ignorare ciò che le forze di occupazione israeliane commettono </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">a Gaza in termini di uccisioni di massa.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">4. Le violazioni e le brutalità israeliane sono state documentate da molte organizzazioni delle </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Nazioni Unite e gruppi internazionali per i diritti umani, tra cui Amnesty International e </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Human Rights Watch, e persino documentate da gruppi israeliani per i diritti umani.<br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Tuttavia, questi rapporti e testimonianze sono stati ignorati e l’occupazione israeliana </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">deve ancora essere ritenuta responsabile. Ad esempio, il 29 ottobre 2021, l’ambasciatore </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">israeliano presso le Nazioni Unite Gilad Erdan ha insultato il sistema delle Nazioni Unite </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">stracciando un rapporto per il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite durante un </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">discorso all’Assemblea generale e gettandolo in un cestino della spazzatura prima di </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">lasciare il podio. . Tuttavia, l’anno successivo – 2022 – è stato nominato vicepresidente </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">5. L’amministrazione americana e i suoi alleati occidentali hanno sempre trattato Israele </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">come uno stato al di sopra della legge; gli forniscono la copertura necessaria per </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">continuare a prolungare l’occupazione e a reprimere il popolo palestinese, e permettono </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">anche a “Israele” di sfruttare tale situazione per espropriare ulteriori terre palestinesi e </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">per giudaizzare i loro luoghi sacri e luoghi santi. Nonostante il fatto che le Nazioni </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Unite abbiano emesso più di 900 risoluzioni negli ultimi 75 anni a favore del popolo </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">palestinese, “Israele” ha rifiutato di attenersi a qualsiasi di queste risoluzioni, e il veto </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">statunitense è sempre stato presente al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">impedire qualsiasi condanna alle politiche e alle violazioni di “Israele”. Ecco perché </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">vediamo complici gli Stati Uniti e altri paesi occidentali </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">e partner dell’occupazione israeliana nei suoi crimini e nella continua sofferenza </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">del popolo palestinese.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">6. Per quanto riguarda “il processo di risoluzione pacifica”. Nonostante gli accordi di Oslo </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">firmati nel 1993 con l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">prevedessero la creazione di uno stato palestinese indipendente in Cisgiordania e nella </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Striscia di Gaza; “Israele” ha sistematicamente distrutto ogni possibilità di fondare uno </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Stato palestinese attraverso un’ampia campagna di costruzione di insediamenti e di </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">giudaizzazione delle terre palestinesi nella Cisgiordania occupata e a Gerusalemme. I </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">sostenitori del processo di pace dopo 30 anni si sono resi conto di essere arrivati ad </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">un punto morto e che tale processo aveva conseguenze catastrofiche per il popolo </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">palestinese.<br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">I funzionari israeliani hanno confermato in più occasioni il loro rifiuto assoluto alla </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">creazione di uno Stato palestinese. Appena un mese prima dell’operazione Al-Aqsa </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Flood, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha presentato una mappa del </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">cosiddetto “Nuovo Medio Oriente”, raffigurante “Israele” che si estende dal fiume </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Giordano al Mar Mediterraneo, compresa la Cisgiordania e Gaza. Il mondo intero, per </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">giunta-l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite- dal podio sono rimasti in silenzio </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">davanti al suo discorso pieno di arroganza e ignoranza nei confronti dei diritti del </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">popolo palestinese.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">7. Dopo 75 anni di incessante occupazione e sofferenza, e dopo aver fallito tutte le </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">iniziative per la liberazione e il ritorno al nostro popolo, e anche dopo i disastrosi </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">risultati del cosiddetto processo di pace, cosa si aspettava il mondo dal popolo </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">palestinese in risposta alla crisi? il seguente:</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span><span style="font-family: georgia;">♦ I piani di giudaizzazione israeliana della benedetta Moschea di Al-Aqsa, i suoi </span><span style="font-family: georgia;">tentativi di divisione temporale e spaziale, nonché l’intensificazione delle </span><span style="font-family: georgia;">incursioni dei coloni israeliani nella sacra moschea.<br /></span><span style="font-family: georgia;">♦ Le pratiche del governo israeliano estremista e di destra che sta </span><span style="font-family: georgia;">praticamente facendo passi verso l’annessione dell’intera Cisgiordania e </span><span style="font-family: georgia;">Gerusalemme nella cosiddetta “sovranità di Israele” tra i piani sul tavolo </span><span style="font-family: georgia;">ufficiale israeliano di espellere i palestinesi dalle loro case e aree.<br /></span><span style="font-family: georgia;">♦ Le migliaia di detenuti palestinesi nelle carceri israeliane che subiscono la </span><span style="font-family: georgia;">privazione dei loro diritti fondamentali così come aggressioni e umiliazioni </span><span style="font-family: georgia;">sotto la diretta supervisione del ministro fascista israeliano Itamar Ben-Gvir.<br /></span><span style="font-family: georgia;">♦ L'ingiusto blocco aereo, marittimo e terrestre imposto alla Striscia di Gaza da </span><span style="font-family: georgia;">oltre 17 anni.</span><span style="font-family: georgia;"><br /></span><span style="font-family: georgia;">♦ L'espansione degli insediamenti israeliani in Cisgiordania a un livello senza </span><span style="font-family: georgia;">precedenti, così come la violenza quotidiana perpetrata dai coloni contro i </span><span style="font-family: georgia;">palestinesi e le loro proprietà.<br /></span><span style="font-family: georgia;">♦ I sette milioni di palestinesi che vivono in condizioni estreme nei campi </span><span style="font-family: georgia;">profughi e in altre aree e che desiderano ritornare nelle loro terre, e che furono </span><span style="font-family: georgia;">espulsi 75 anni fa.<br /></span><span style="font-family: georgia;">♦ Il fallimento della comunità internazionale e la complicità delle superpotenze </span><span style="font-family: georgia;">nell'impedire la creazione di uno Stato palestinese.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: georgia;">Cosa ci si aspettava dal popolo palestinese dopo tutto ciò? Continuare ad </span><span style="font-family: georgia;">aspettare e continuare a contare sull'ONU impotente! Oppure prendere l'iniziativa </span><span style="font-family: georgia;">nella difesa del popolo, delle terre, dei diritti e dei luoghi sacri palestinesi; sapendo </span><span style="font-family: georgia;">che l'atto di difesa è un diritto sancito dalle leggi, norme e convenzioni </span><span style="font-family: georgia;">internazionali.<br /></span><span style="font-family: georgia;">Sulla base di quanto sopra, l’operazione Al-Aqsa Flood del 7 ottobre è stata un </span><span style="font-family: georgia;">passo necessario e una risposta normale per affrontare tutte le cospirazioni </span><span style="font-family: georgia;">israeliane contro il popolo palestinese e la sua causa. È stato un atto difensivo nel </span><span style="font-family: georgia;">quadro della liberazione dall’occupazione israeliana, della rivendicazione dei diritti </span><span style="font-family: georgia;">dei palestinesi e del cammino verso la liberazione e l’indipendenza, come hanno </span><span style="font-family: georgia;">fatto tutti i popoli del mondo.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhor8HpWsVkT6-g72PMMZ__fgX5dqg4ezbURYAhjZbtY_17LuA3cokV3rR-bIh4QUabEFoqvyJm1GvO_NFVxT1DSaiiCzE7aaO8IRCqGZJgYHWcwyAI_b80B-6x9xSJ3jr2zhFv-nfFHTc3xN9FVcbOfxzEMFrshLuz6v11f1Br-RnO6r9Y8CR6ie6KPFc/s663/Hamas%202.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="420" data-original-width="663" height="406" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhor8HpWsVkT6-g72PMMZ__fgX5dqg4ezbURYAhjZbtY_17LuA3cokV3rR-bIh4QUabEFoqvyJm1GvO_NFVxT1DSaiiCzE7aaO8IRCqGZJgYHWcwyAI_b80B-6x9xSJ3jr2zhFv-nfFHTc3xN9FVcbOfxzEMFrshLuz6v11f1Br-RnO6r9Y8CR6ie6KPFc/w640-h406/Hamas%202.jpg" width="640" /></a></div><br /><span style="font-family: georgia;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><span style="color: red;">Gli eventi dell'Operazione Al-Aqsa Flood e le risposte alle accuse israeliane</span></b></div><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: georgia;">Alla luce delle accuse inventate da </span><span style="font-family: georgia;">Israele sull’operazione Al-Aqsa Flood del 7 ottobre e </span><span style="font-family: georgia;">sulle sue ripercussioni, noi del Movimento di </span><span style="font-family: georgia;">resistenza islamica – Hamas, chiariamo quanto </span><span style="font-family: georgia;">segue: </span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">1. L’operazione Al-Aqsa Flood del 7 ottobre ha preso </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">di mira i siti militari israeliani e ha cercato di arrestare </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">i soldati del nemico per fare pressione sulle autorità </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">israeliane affinché rilasciassero le migliaia di </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">palestinesi detenuti nelle carceri israeliane attraverso </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">un accordo di scambio di prigionieri. Pertanto, </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">l’operazione si è concentrata sulla distruzione della </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Divisione Gaza dell’esercito israeliano, i siti militari </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">israeliani di stanza vicino agli insediamenti israeliani </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">intorno a Gaza.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">2. Evitare danni ai civili, in particolare bambini, donne </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">e anziani, è un impegno religioso e morale di tutti i </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">combattenti delle Brigate Al-Qassam. Ribadiamo </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">che la resistenza palestinese è stata pienamente </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">disciplinata e impegnata nei valori islamici durante </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">l’operazione e che i combattenti palestinesi hanno </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">preso di mira solo i soldati di occupazione e coloro </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">che portavano armi contro il nostro popolo. Nel </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">frattempo, i combattenti palestinesi hanno voluto </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">evitare di nuocere ai civili, nonostante il fatto che la </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">resistenza non disponga di armi precise. Inoltre, se </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">ci fosse qualche caso di prendere di mira i civili; è </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">successo accidentalmente e nel corso dello scontro </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">con le forze di occupazione.</span><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Fin dalla sua fondazione nel 1987, il movimento Hamas si è impegnato a evitare </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">danni ai civili. Dopo che nel 1994 il criminale sionista Baruch Goldstein commise </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">un massacro contro i fedeli palestinesi nella moschea Al-Ibrahimi nella città<br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">occupata di Hebron, il movimento Hamas annunciò un’iniziativa per evitare che i </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">civili subissero il peso dei combattimenti di tutte le parti, ma l’occupazione </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">israeliana la respinse e addirittura fece non dare alcun commento in merito.<br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Anche il movimento Hamas ha ripetuto più volte tali appelli, ma ha ricevuto </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">orecchie da mercante da parte dell'occupazione israeliana che ha continuato a </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">prendere di mira e uccidere deliberatamente civili palestinesi.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">3. Forse si sono verificati alcuni errori durante l’attuazione dell’operazione Al-</span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Aqsa Flood a causa del rapido collasso del sistema militare e di sicurezza </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">israeliano e del caos causato lungo le aree di confine con Gaza.<br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Come attestato da molti, il movimento Hamas si è comportato in modo positivo e </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">gentile con tutti i civili trattenuti a Gaza, e ha cercato fin dai primi giorni </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">dell’aggressione di liberarli, ed è quello che è successo durante la tregua </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">umanitaria durata una settimana in cui quei civili sono stati rilasciati in cambio del </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">rilascio di donne e bambini palestinesi dalle carceri israeliane.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">♦ Ciò che l’occupazione israeliana ha promosso con le accuse secondo cui le </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Brigate Al-Qassam il 7 ottobre avrebbero preso di mira i civili israeliani non </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">sono altro che menzogne e invenzioni complete. La fonte di queste accuse è </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">la narrazione ufficiale israeliana e nessuna fonte indipendente ne ha </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">dimostrato alcuna. È un fatto ben noto che la narrativa ufficiale israeliana ha </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">sempre cercato di demonizzare la resistenza palestinese, legalizzando allo </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">stesso tempo la sua brutale aggressione a Gaza. Ecco alcuni dettagli che </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">vanno contro le accuse israeliane:</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">♦ I video girati quel giorno – 7 ottobre – insieme alle testimonianze degli </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">stessi israeliani rilasciate in seguito mostravano che i combattenti delle </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Brigate Al-Qassam non avevano preso di mira i civili, e che molti israeliani </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">furono uccisi dall'esercito e dalla polizia israeliani a causa alla loro </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">confusione.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">♦ È stata fermamente smentita anche la menzogna dei “40 bambini decapitati” </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">dai combattenti palestinesi, e anche fonti israeliane hanno smentito questa </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">menzogna. Molte agenzie di stampa occidentali purtroppo hanno adottato </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">questa accusa e l’hanno promossa.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">♦ L'ipotesi che i combattenti palestinesi abbiano commesso stupri contro le </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">donne israeliane è stata completamente smentita, anche dal movimento </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Hamas. Un rapporto del sito di notizie Mondoweiss del 1° dicembre 2023, tra </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">gli altri, afferma che non vi è alcuna prova di “stupro di massa” </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">presumibilmente perpetrato dai membri di Hamas il 7 ottobre e che Israele ha </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">utilizzato tale accusa “per alimentare il genocidio in Israele”. Gaza”.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: georgia;">♦ Secondo due rapporti del quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth del 10 </span><span style="font-family: georgia;">ottobre e del quotidiano Haaretz del 18 novembre, molti civili israeliani sono </span><span style="font-family: georgia;">stati uccisi da un elicottero militare israeliano, soprattutto quelli che erano </span><span style="font-family: georgia;">presenti al festival musicale Nova vicino a Gaza, dove erano presenti 364 civili </span><span style="font-family: georgia;">israeliani. ucciso. I due rapporti affermano che i combattenti di Hamas hanno </span><span style="font-family: georgia;">raggiunto l'area del festival senza alcuna conoscenza anticipata del festival, </span><span style="font-family: georgia;">dove l'elicottero israeliano ha aperto il fuoco sia sui combattenti di Hamas che </span><span style="font-family: georgia;">sui partecipanti al festival. Lo Yedioth Ahronoth afferma inoltre che l'esercito </span><span style="font-family: georgia;">israeliano, per impedire ulteriori infiltrazioni da Gaza e per evitare che </span><span style="font-family: georgia;">eventuali israeliani vengano arrestati dai combattenti palestinesi, ha colpito </span><span style="font-family: georgia;">oltre 300 obiettivi nelle aree circostanti la Striscia di Gaza.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span><span style="font-family: georgia;">♦ Altre testimonianze israeliane hanno confermato che le incursioni </span><span style="font-family: georgia;">dell'esercito israeliano e le operazioni dei soldati hanno ucciso molti </span><span style="font-family: georgia;">prigionieri israeliani e i loro sequestratori. L’esercito di occupazione israeliano </span><span style="font-family: georgia;">ha bombardato le case negli insediamenti israeliani dove si trovavano </span><span style="font-family: georgia;">combattenti palestinesi e israeliani in una chiara applicazione della famigerata </span><span style="font-family: georgia;">“Direttiva Annibale” dell’esercito israeliano che dice chiaramente che “meglio </span><span style="font-family: georgia;">un ostaggio civile o un soldato morto che preso vivo” per evitare di </span><span style="font-family: georgia;">impegnarsi in uno scambio di prigionieri con la resistenza palestinese.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span><span style="font-family: georgia;">♦ Inoltre, le autorità di occupazione hanno rivisto il numero dei soldati e dei </span><span style="font-family: georgia;">civili uccisi da 1.400 a 1.200, dopo aver scoperto che 200 cadaveri bruciati </span><span style="font-family: georgia;">appartenevano a combattenti palestinesi uccisi e mescolati con cadaveri </span><span style="font-family: georgia;">israeliani. Ciò significa che chi ha ucciso i combattenti è lo stesso che ha </span><span style="font-family: georgia;">ucciso gli israeliani, sapendo che solo l’esercito israeliano possiede gli aerei </span><span style="font-family: georgia;">militari che hanno ucciso, bruciato e distrutto le aree israeliane il 7 ottobre.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span><span style="font-family: georgia;">♦ I pesanti raid aerei israeliani su Gaza che hanno portato alla morte di quasi </span><span style="font-family: georgia;">60 prigionieri israeliani dimostrano anche che l'occupazione israeliana non si </span><span style="font-family: georgia;">preoccupa della vita dei suoi prigionieri a Gaza.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span><span style="font-family: georgia;">5. È anche un dato di fatto che un certo numero di coloni israeliani negli </span><span style="font-family: georgia;">insediamenti intorno a Gaza erano armati e si sono scontrati con combattenti </span><span style="font-family: georgia;">palestinesi il 7 ottobre. Quei coloni sono stati registrati come civili mentre il fatto è </span><span style="font-family: georgia;">che erano uomini armati che combattevano a fianco degli israeliani. esercito.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span><span style="font-family: georgia;">6. Quando si parla di civili israeliani, si deve sapere che la coscrizione si applica a </span><span style="font-family: georgia;">tutti gli israeliani di età superiore ai 18 anni – maschi che hanno prestato servizio </span><span style="font-family: georgia;">militare per 32 mesi e donne che hanno prestato servizio militare per 24 mesi – dove </span><span style="font-family: georgia;">tutti possono portare e usare armi. Ciò si basa sulla teoria della sicurezza israeliana </span><span style="font-family: georgia;">di un “popolo armato” che ha trasformato l’entità israeliana in “un esercito con un </span><span style="font-family: georgia;">paese annesso”.</span><span style="font-family: georgia;"><br /></span><span style="font-family: georgia;"><br /></span><span style="font-family: georgia;">7. L'uccisione brutale di civili è un approccio sistematico dell'entità israeliana e uno </span><span style="font-family: georgia;">dei mezzi per umiliare il popolo palestinese. L’uccisione di massa dei palestinesi a </span><span style="font-family: georgia;">Gaza è una chiara prova di tale approccio.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span><span style="font-family: georgia;">8. Il canale di notizie Al Jazeera ha affermato in un documentario che in un mese di </span><span style="font-family: georgia;">aggressione israeliana a Gaza, la media giornaliera di bambini palestinesi uccisi a </span><span style="font-family: georgia;">Gaza è stata di 136, mentre la media di bambini uccisi in Ucraina – nel corso della </span><span style="font-family: georgia;">guerra russa- Guerra in Ucraina: avevo un bambino ogni giorno.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span><span style="font-family: georgia;">9. Coloro che difendono l'aggressione israeliana non guardano gli eventi in modo </span><span style="font-family: georgia;">obiettivo ma piuttosto giustificano l'uccisione di massa di palestinesi da parte di </span><span style="font-family: georgia;">Israele dicendo che ci sarebbero vittime tra i civili se si attaccassero i combattenti </span><span style="font-family: georgia;">di Hamas. Tuttavia, non utilizzerebbero tale ipotesi quando si tratta dell’alluvione di </span><span style="font-family: georgia;">Al-Aqsa del 7 ottobre.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span><span style="font-family: georgia;">10. Siamo fiduciosi che qualsiasi indagine equa e indipendente dimostrerà la verità </span><span style="font-family: georgia;">della nostra narrazione e dimostrerà la portata delle bugie e delle informazioni </span><span style="font-family: georgia;">fuorvianti da parte israeliana. Ciò include anche le accuse israeliane riguardanti gli </span><span style="font-family: georgia;">ospedali di Gaza secondo cui la resistenza palestinese li avrebbe utilizzati come </span><span style="font-family: georgia;">centri di comando; un'accusa che non è stata provata ed è stata smentita dai </span><span style="font-family: georgia;">resoconti di molte agenzie di stampa occidentali.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><span><span style="font-family: georgia;"><br /></span></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhW8KSiGGsgcq2IW-gFF4sh35vkeGZMJRByyiXs4E4cKruN1HXdMgw-EBWqQW8iEQZ3EBXc604IVONxEEraTrbLYu-RjGzZwXI_2x5qp2J3i0UwkXG9XbYcxFKoG1-A1370DcJj42OF2rv6BQr_BHdzDlYOZ1Wwu2tUjfyPnEdJmiApf6YuZQ4yrFOhIVE/s674/Hamas%203.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="403" data-original-width="674" height="382" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhW8KSiGGsgcq2IW-gFF4sh35vkeGZMJRByyiXs4E4cKruN1HXdMgw-EBWqQW8iEQZ3EBXc604IVONxEEraTrbLYu-RjGzZwXI_2x5qp2J3i0UwkXG9XbYcxFKoG1-A1370DcJj42OF2rv6BQr_BHdzDlYOZ1Wwu2tUjfyPnEdJmiApf6YuZQ4yrFOhIVE/w640-h382/Hamas%203.jpg" width="640" /></a></div><br /></span><span style="font-family: georgia;"><br /><div style="text-align: center;"><b><span style="color: red;"><span style="font-family: georgia;">Verso un’indagine internazionale tr</span><span style="font-family: georgia;">asparente</span></span></b></div></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">1. La Palestina è uno Stato membro della Corte Penale </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Internazionale (CPI) e ha aderito al suo Statuto di </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Roma nel 2015. Quando la Palestina ha chiesto che </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">venissero avviate indagini sui crimini di guerra </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">israeliani commessi nei suoi territori, si è trovata di </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">fronte all’intransigenza e al rifiuto israeliano, e alle </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">minacce di punire i palestinesi per la richiesta alla CPI.<br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">È anche un peccato menzionare che ci sono state </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">grandi potenze, che affermano di sostenere valori di </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">giustizia, si sono completamente schierate con la </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">narrativa dell’occupazione e si sono opposte alle </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">mosse palestinesi nel sistema giudiziario </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">internazionale. Queste potenze vogliono mantenere<br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">“Israele” come uno stato al di sopra della legge e </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">garantire che sfugga alla responsabilità e alla </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">responsabilità.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">2. Esortiamo questi paesi, in particolare </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">l’amministrazione statunitense, la Germania, il Canada </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">e il Regno Unito, se vogliono che la giustizia prevalga </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">come sostengono, che dovrebbero annunciare il loro </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">sostegno al corso delle indagini su tutti i crimini </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">commessi nella Palestina occupata e dare pieno </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">sostegno affinché i tribunali internazionali svolgano </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">efficacemente il loro lavoro.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">3. Nonostante i dubbi di questi paesi nel sostenere la </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">giustizia, esortiamo comunque il procuratore della </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Corte penale internazionale e la sua squadra a recarsi </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">immediatamente e urgentemente nella Palestina </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">occupata per esaminare i crimini e le violazioni </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">commesse lì, piuttosto che limitarsi a osservare la </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">situazione da remoto o essere soggetti al controllo </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">della giustizia. Restrizioni israeliane.</span><span style="font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">4. Nel dicembre 2022, quando l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">approvato una risoluzione che chiedeva il parere della Corte Internazionale di </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Giustizia (ICJ) sulle conseguenze legali dell’occupazione illegale dei territori </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">palestinesi da parte di “Israele”, quei (pochi) paesi che sostengono “Israele” </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">hanno annunciato la loro rifiuto alla mossa che è stata approvata da quasi 100 </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">paesi. E quando il nostro popolo – e i suoi gruppi legali e per i diritti – hanno </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">cercato di perseguire i criminali di guerra israeliani davanti ai tribunali dei paesi </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">europei – attraverso il sistema della giurisdizione universale – i regimi europei </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">hanno ostacolato le mosse a favore dei criminali di guerra israeliani verso </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">rimanere in libertà.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">5. Gli eventi del 7 ottobre devono essere inseriti nel loro contesto più ampio e </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">devono essere evocati tutti i casi di lotta contro il colonialismo e l’occupazione </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">nel nostro tempo contemporaneo. Queste esperienze di lotta dimostrano che, </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">allo stesso livello di oppressione commesso dall’occupante; ci sarebbe una </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">risposta equivalente da parte delle persone sotto occupazione.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">6. Il popolo palestinese e i popoli di tutto il mondo si rendono conto della portata </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">delle bugie e degli inganni di questi governi che sostengono la pratica narrativa </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">israeliana nei loro tentativi di giustificare i loro ciechi pregiudizi e di coprire i </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">crimini israeliani. Questi paesi conoscono le cause profonde del conflitto, </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">ovvero l'occupazione e la negazione del diritto del popolo palestinese a vivere </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">con dignità nelle proprie terre. Questi paesi non mostrano alcun interesse verso </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">la continuazione dell’ingiusto blocco contro milioni di palestinesi a Gaza, e non </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">mostrano alcun interesse nemmeno verso le migliaia di detenuti palestinesi </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">nelle carceri israeliane, detenuti in condizioni in cui i loro diritti fondamentali </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">sono per lo più negati.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">7. Salutiamo le persone libere del mondo, di ogni religione, etnia e provenienza, </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">che si radunano in tutte le capitali e città del mondo per esprimere il loro </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">rifiuto ai crimini e ai massacri israeliani e per mostrare il loro sostegno ai </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">diritti del popolo palestinese e alla sua giusta causa. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><div style="text-align: center;"><b style="font-family: georgia; font-size: x-large;"><span style="color: red;">Un promemoria per il mondo: chi è Hamas?</span></b></div><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">1. Il Movimento di Resistenza Islamica “Hamas” è un </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">movimento di liberazione e resistenza nazionale islamico </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">palestinese. Il suo obiettivo è liberare la Palestina e </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">contrastare il progetto sionista. Il suo quadro di </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">riferimento è l'Islam, che ne determina i principi, gli </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">obiettivi e i mezzi. Hamas rifiuta la persecuzione di </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">qualsiasi essere umano o la violazione dei suoi diritti per </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">motivi nazionalisti, religiosi o settari.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">2. Hamas afferma che il suo conflitto è con il progetto sionista<br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">e non con gli ebrei a causa della loro religione. Hamas non </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">conduce una lotta contro gli ebrei perché sono ebrei, ma </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">conduce una lotta contro i sionisti che occupano la </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Palestina. Eppure, sono i sionisti che identificano </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">costantemente il giudaismo e gli ebrei con il loro progetto </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">coloniale e con la loro entità illegale.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">3. Il popolo palestinese si è sempre opposto all'oppressione, </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">all'ingiustizia e alla commissione di massacri contro i civili, </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">indipendentemente da chi li commette. E sulla base dei </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">nostri valori religiosi e morali, abbiamo chiaramente </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">affermato il nostro rifiuto di ciò a cui gli ebrei furono esposti </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">dalla Germania nazista. Qui ricordiamo che il problema </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">ebraico era essenzialmente un problema europeo, mentre </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">l’ambiente arabo e islamico lo era– nel corso della storia – </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">un rifugio sicuro per il popolo ebraico e per altri popoli di </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">altre credenze ed etnie. L'ambiente arabo e islamico è stato </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">un esempio di convivenza, interazione culturale e libertà </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">religiosa. L’attuale conflitto è causato dal comportamento </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">aggressivo del sionismo e dalla sua alleanza con le potenze </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">coloniali occidentali; pertanto, rifiutiamo lo sfruttamento </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">della sofferenza ebraica in Europa per giustificare </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">l’oppressione contro il nostro popolo in Palestina.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">4. ll Movimento Hamas secondo le leggi e le norme internazionali è un movimento di </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">liberazione nazionale che ha obiettivi e missione chiari. La sua legittimità nel resistere </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">all’occupazione deriva dal diritto palestinese all’autodifesa, alla liberazione e </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">all’autodeterminazione. Hamas è sempre stato desideroso di limitare la sua lotta e </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">resistenza contro l’occupazione israeliana nei territori palestinesi occupati, tuttavia, </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">l’occupazione israeliana non si è attenuta a ciò e ha commesso massacri e uccisioni </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">contro i palestinesi fuori dalla Palestina.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">5. Sottolineiamo che resistere all'occupazione con tutti i mezzi, inclusa la resistenza armata, </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">è un diritto legittimato da tutte le norme, religioni divine, leggi internazionali comprese le </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Convenzioni di Ginevra e il suo primo protocollo aggiuntivo e le relative risoluzioni delle </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Nazioni Unite, ad es. La Risoluzione 3236 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite,<br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">adottata dalla 29a sessione dell’Assemblea Generale il 22 novembre 1974, che affermava i </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">diritti inalienabili del popolo palestinese in Palestina, compreso il diritto </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">all’autodeterminazione e il diritto al ritorno alle “loro case”. e proprietà da dove sono stati </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">espulsi, sfollati e sradicati”.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">6. Il nostro tenace popolo palestinese e la sua resistenza stanno conducendo una battaglia </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">eroica per difendere la propria terra e i diritti nazionali contro la più lunga e brutale </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">occupazione coloniale. Il popolo palestinese si trova ad affrontare un’aggressione </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">israeliana senza precedenti che ha commesso atroci massacri contro i civili palestinesi, la </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">maggior parte dei quali erano bambini e donne. Nel corso dell’aggressione a Gaza, </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">l’occupazione israeliana ha privato la nostra popolazione di Gaza di cibo, acqua, medicine </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">e carburante, semplicemente privandola di ogni mezzo di sussistenza. Nel frattempo, gli </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">aerei da guerra israeliani hanno colpito selvaggiamente tutte le infrastrutture e gli edifici </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">pubblici di Gaza, comprese scuole, università, moschee, chiese e ospedali, in un chiaro </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">segno di pulizia etnica volta ad espellere il popolo palestinese da Gaza. Tuttavia, i </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">sostenitori dell’occupazione israeliana non hanno fatto altro che portare avanti il </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">genocidio contro il nostro popolo.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">7. L’uso da parte dell’occupazione israeliana del pretesto dell’“autodifesa” per giustificare la </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">sua oppressione contro il popolo palestinese è un processo di menzogna, inganno e </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">ribaltamento dei fatti. L’entità israeliana non ha il diritto di difendere i propri crimini e la </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">propria occupazione, ma è il popolo palestinese che ha tale diritto a obbligare l’occupante </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">a porre fine all’occupazione. Nel 2004, la Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) ha </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">espresso un parere consultivo nel caso riguardante le “Conseguenze legali della </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">costruzione di un muro nei territori palestinesi occupati” in cui ha affermato che<br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">“Israele”– la brutale forza occupante – non può fare affidamento sul diritto di autodifesa </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">per costruire un simile muro sul territorio palestinese. Inoltre, Gaza secondo il diritto<br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">internazionale è ancora una terra occupata, quindi le giustificazioni per intraprendere </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">l’aggressione contro Gaza sono infondate e prive di capacità giuridica, così come </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">mancano dell’essenza dell’idea di autodifesa.</span><br /></div><div style="text-align: center;"><span style="color: red; font-family: georgia; font-size: large;"><b><br /></b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="color: red; font-family: georgia; font-size: large;"><b>Che fare?</b></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">L’occupazione è occupazione, non importa come </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">la si descriva o si chiami, e rimane uno </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">strumento per spezzare la volontà dei popoli e </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">continuare a opprimerli. D’altro canto, le </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">esperienze dei popoli/nazioni nel corso della </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">storia su come staccarsi dall’occupazione e dal </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">colonialismo confermano che la resistenza è </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">l’approccio strategico e l’unico modo per </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">liberarsi e porre fine all’occupazione. Qualche </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">nazione è stata liberata dall’occupazione senza </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">lotta, resistenza o sacrificio?<br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Gli imperativi umanitari, etici e legali impongono </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">a tutti i paesi del mondo di sostenere la </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">resistenza del popolo palestinese e di non </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">colludere contro di esso. Dovrebbero affrontare i </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">crimini e le aggressioni dell’occupazione, </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">nonché sostenere la lotta del popolo palestinese </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">per liberare le proprie terre e praticare il proprio </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">diritto all’autodeterminazione come tutti i popoli </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">del mondo. Sulla base di ciò chiediamo quanto </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">segue:</span><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: georgia;">1. La cessazione immediata dell'aggressione </span><span style="font-family: georgia;">israeliana a Gaza,</span><span style="font-family: georgia;"> dei crimini e della pulizia </span><span style="font-family: georgia;">etnica commessi contro l'intera popolazione di </span><span style="font-family: georgia;">Gaza, per aprire i valichi e consentire </span><span style="font-family: georgia;">l'ingresso degli aiuti umanitari a Gaza, </span><span style="font-family: georgia;">compresi gli strumenti per la ricostruzione.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">2. Ritenere l'occupazione israeliana legalmente </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">responsabile per ciò che ha causato in termini </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">di sofferenze umane nei confronti del </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">popolo palestinese, e di accusarlo dei crimini contro i civili, le infrastrutture, </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">gli ospedali, le strutture educative, le moschee e le chiese.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">3. Il sostegno della resistenza palestinese di fronte all'occupazione israeliana con </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">tutti i mezzi possibili come diritto legittimato dalle leggi e dalle norme </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">internazionali.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">4. Chiediamo ai popoli liberi di tutto il mondo, in particolare quelle nazioni che </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">sono state colonizzate e che si rendono conto della sofferenza del popolo </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">palestinese, di assumere posizioni serie ed efficaci contro le politiche del </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">doppio standard adottate dalle potenze/paesi che sostengono l’occupazione </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">israeliana. Chiediamo a queste nazioni di avviare un movimento di solidarietà </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">globale con il popolo palestinese e di enfatizzare i valori di giustizia e </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">uguaglianza e il diritto dei popoli a vivere in libertà e dignità.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">5. Le superpotenze, in particolare gli Stati Uniti, il Regno Unito e la Francia, tra gli </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">altri, devono smettere di fornire all’entità sionista copertura dalle responsabilità </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">e smettere di trattarla come un paese al di sopra della legge. Un comportamento </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">così ingiusto da parte di questi paesi ha consentito all’occupazione israeliana di </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">commettere per oltre 75 anni i peggiori crimini mai visti contro il popolo, la terra </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">e i luoghi sacri palestinesi. Esortiamo i paesi di tutto il mondo, oggi e più di </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">prima, ad assumersi le proprie responsabilità nei confronti del diritto </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">internazionale e delle pertinenti risoluzioni delle Nazioni Unite che chiedono la </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">fine dell’occupazione.<br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">6. Rifiutiamo categoricamente qualsiasi progetto internazionale o israeliano volto </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">a decidere il futuro di Gaza che serva solo a prolungare l'occupazione.<br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Sottolineiamo che il popolo palestinese ha la capacità di decidere il proprio </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">futuro e di organizzare i propri affari interni, e quindi nessun partito al mondo ha </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">il diritto di imporre alcuna forma di tutela al popolo palestinese o di decidere per </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">suo conto.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">7. Chiediamo di opporci ai tentativi israeliani di provocare un’altra ondata di </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">espulsioni – o una nuova Nakba – dei palestinesi, soprattutto nelle terre </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">occupate nel 1948 e in Cisgiordania. Sottolineiamo che non ci sarà alcuna </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">espulsione nel Sinai o in Giordania o in qualsiasi altro luogo, e se ci sarà </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">qualche ricollocamento per i palestinesi, sarà verso le loro case e aree da cui </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">furono espulsi nel 1948, come affermato da molte risoluzioni delle Nazioni Unite.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">8. Chiediamo di mantenere la pressione popolare in tutto il mondo fino alla fine </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">dell’occupazione; chiediamo di opporci ai tentativi di normalizzazione con </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">l’entità israeliana e di boicottare completamente l’occupazione israeliana e i </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">suoi sostenitori.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhf5v753fQywD4uspXO0bSYVz_dWr95Gc3yRn6ZLse32n7DXWbm4zP6_8HsJdQzUIQuJvoQ0bL-Hli874xgQzTS1zKHksNdLpKyZGdGWm6lBjETSmdXUjMnvE2-63rGfe4DNnoThX3yemeqj_J-63OUngT6qqeDaiWzV2kaHXIc5HQXeFsjY3rWr29hNfU/s794/Hamas%204.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="794" height="404" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhf5v753fQywD4uspXO0bSYVz_dWr95Gc3yRn6ZLse32n7DXWbm4zP6_8HsJdQzUIQuJvoQ0bL-Hli874xgQzTS1zKHksNdLpKyZGdGWm6lBjETSmdXUjMnvE2-63rGfe4DNnoThX3yemeqj_J-63OUngT6qqeDaiWzV2kaHXIc5HQXeFsjY3rWr29hNfU/w640-h404/Hamas%204.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhskDw_E1795MdpO4NHLIiv_YnOCC0lHTp4AcgtWNM5LZojA5x5dvlPbXoDU7jyqazRw8Kz-I_IhyfrtOzI-ufsycDPR4q_issS59alNgnnR7JEGlOdNO5w95icz2a-CZuijYCPF5BTlW6dxJVk2HATtk5BDiYDvJvlo1EL-LOp0O8hLJu5L2EEj7aA1kI/s801/Hamas%205.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="344" data-original-width="801" height="274" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhskDw_E1795MdpO4NHLIiv_YnOCC0lHTp4AcgtWNM5LZojA5x5dvlPbXoDU7jyqazRw8Kz-I_IhyfrtOzI-ufsycDPR4q_issS59alNgnnR7JEGlOdNO5w95icz2a-CZuijYCPF5BTlW6dxJVk2HATtk5BDiYDvJvlo1EL-LOp0O8hLJu5L2EEj7aA1kI/w640-h274/Hamas%205.jpg" width="640" /></a></div><br /><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></div>Diego Siragusahttp://www.blogger.com/profile/08020255654648039239noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7197585536938540277.post-16385689045430285322024-01-29T07:56:00.000-08:002024-01-29T07:56:15.068-08:00ORDINANZA DELLA CORTE INTERNAZIONALE DI GIUSTIZIA SUL CASO DI GENOCIDIO A GAZA (Testo completo in inglese)<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: georgia;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhljqUvljcn9l4q54M6j60zAqW1lp-9CJP0JMI6q-zERX1Tj7jy5pFezOfLOjquhHAZvk3Vj6H5Uo_TAvRIivWEiKiQvHqC1-PIkwC7_bL_vWreGeNpsQnZDjypEFzKjf6XvwDOQu3deXXFpYL99ZBgFOoHuMXMsaRV4lKUzPrbQJsr4z8RJwm84u_Ftn0" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="917" data-original-width="1375" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhljqUvljcn9l4q54M6j60zAqW1lp-9CJP0JMI6q-zERX1Tj7jy5pFezOfLOjquhHAZvk3Vj6H5Uo_TAvRIivWEiKiQvHqC1-PIkwC7_bL_vWreGeNpsQnZDjypEFzKjf6XvwDOQu3deXXFpYL99ZBgFOoHuMXMsaRV4lKUzPrbQJsr4z8RJwm84u_Ftn0=w640-h426" width="640" /></a></span></div><span style="font-family: georgia;"><br /></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span></p><p style="text-align: center;"><span style="font-family: georgia;">26 JANUARY 2024</span></p><p style="text-align: center;"><span style="font-family: georgia;">ORDER</span></p><p style="text-align: center;"><span style="font-family: georgia;">APPLICATION OF THE CONVENTION ON THE PREVENTION AND PUNISHMENT</span></p><p style="text-align: center;"><span style="font-family: georgia;">OF THE CRIME OF GENOCIDE IN THE GAZA STRIP</span></p><p style="text-align: center;"><span style="font-family: georgia;">(SOUTH AFRICA v. ISRAEL)</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">___________</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">APPLICATION DE LA CONVENTION POUR LA PRÉVENTION ET LA RÉPRESSION</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">DU CRIME DE GÉNOCIDE DANS LA BANDE DE GAZA</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(AFRIQUE DU SUD c. ISRAËL)</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">26 JANVIER 2024</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">ORDONNANCE</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">TABLE OF CONTENTS</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Paragraphs</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">CHRONOLOGY OF THE PROCEDURE 1-12</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">I. INTRODUCTION 13-14</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">II. PRIMA FACIE JURISDICTION 15-32</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">1. Preliminary observations 15-18</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">2. Existence of a dispute relating to the interpretation, application or</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">fulfilment of the Genocide Convention 19-30</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">3. Conclusion as to prima facie jurisdiction 31-32</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">III. STANDING OF SOUTH AFRICA 33-34</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">IV. THE RIGHTS WHOSE PROTECTION IS SOUGHT AND THE LINK BETWEEN</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">SUCH RIGHTS AND THE MEASURES REQUESTED 35-59</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">V. RISK OF IRREPARABLE PREJUDICE AND URGENCY 60-74</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">VI. CONCLUSION AND MEASURES TO BE ADOPTED 75-84</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">OPERATIVE CLAUSE 86</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">___________</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">INTERNATIONAL COURT OF JUSTICE</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">YEAR 2024</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">2024</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">26 January</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">General List</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">No. 192</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">26 January 2024</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">APPLICATION OF THE CONVENTION ON THE PREVENTION</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">AND PUNISHMENT OF THE CRIME OF GENOCIDE IN THE GAZA STRIP</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(SOUTH AFRICA v. ISRAEL)</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">REQUEST FOR THE INDICATION OF PROVISIONAL MEASURES</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">ORDER</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Present: President DONOGHUE; Vice-President GEVORGIAN; Judges TOMKA, ABRAHAM,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">BENNOUNA, YUSUF, XUE, SEBUTINDE, BHANDARI, ROBINSON, SALAM, IWASAWA,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">NOLTE, CHARLESWORTH, BRANT; Judges ad hoc BARAK, MOSENEKE;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Registrar GAUTIER.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">The International Court of Justice,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Composed as above,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">After deliberation,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Having regard to Articles 41 and 48 of the Statute of the Court and Articles 73, 74 and 75 of</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">the Rules of Court,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Makes the following Order:</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">- 2 -</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">1. On 29 December 2023, the Republic of South Africa (hereinafter “South Africa”) filed in</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">the Registry of the Court an Application instituting proceedings against the State of Israel (hereinafter</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">“Israel”) concerning alleged violations in the Gaza Strip of obligations under the Convention on the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Prevention and Punishment of the Crime of Genocide (hereinafter the “Genocide Convention” or the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">“Convention”).</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">2. At the end of its Application, South Africa</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">“respectfully requests the Court to adjudge and declare:</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(1) that the Republic of South Africa and the State of Israel each have a duty to act in</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">accordance with their obligations under the Convention on the Prevention and</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Punishment of the Crime of Genocide, in relation to the members of the Palestinian</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">group, to take all reasonable measures within their power to prevent genocide; and</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(2) that the State of Israel:</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(a) has breached and continues to breach its obligations under the Genocide</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Convention, in particular the obligations provided under Article I, read in</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">conjunction with Article II, and Articles III (a), III (b), III (c), III (d), III (e),</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">IV, V and VI;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(b) must cease forthwith any acts and measures in breach of those obligations,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">including such acts or measures which would be capable of killing or</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">continuing to kill Palestinians, or causing or continuing to cause serious bodily</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">or mental harm to Palestinians or deliberately inflicting on their group, or</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">continuing to inflict on their group, conditions of life calculated to bring about</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">its physical destruction in whole or in part, and fully respect its obligations</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">under the Genocide Convention, in particular the obligations provided under</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Articles I, III (a), III (b), III (c), III (d), III (e), IV, V and VI;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(c) must ensure that persons committing genocide, conspiring to commit genocide,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">directly and publicly inciting genocide, attempting to commit genocide and</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">complicit in genocide contrary to Articles I, III (a), III (b), III (c), III (d) and</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">III (e) are punished by a competent national or international tribunal, as</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">required by Articles I, IV, V and VI;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(d) to that end and in furtherance of those obligations arising under Articles I, IV,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">V and VI, must collect and conserve evidence and ensure, allow and/or not</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">inhibit directly or indirectly the collection and conservation of evidence of</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">genocidal acts committed against Palestinians in Gaza, including such</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">members of the group displaced from Gaza;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(e) must perform the obligations of reparation in the interest of Palestinian victims,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">including but not limited to allowing the safe and dignified return of forcibly</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">displaced and/or abducted Palestinians to their homes, respect for their full</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">human rights and protection against further discrimination, persecution, and</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">other related acts, and provide for the reconstruction of what it has destroyed</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">in Gaza, consistent with the obligation to prevent genocide under Article I; and</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">- 3 -</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(f) must offer assurances and guarantees of non-repetition of violations of the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Genocide Convention, in particular the obligations provided under Articles I,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">III (a), III (b), III (c), III (d), III (e), IV, V and VI.”</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">3. In its Application, South Africa seeks to found the Court’s jurisdiction on Article 36,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">paragraph 1, of the Statute of the Court and on Article IX of the Genocide Convention.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">4. The Application contained a Request for the indication of provisional measures submitted</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">with reference to Article 41 of the Statute and to Articles 73, 74 and 75 of the Rules of Court.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">5. At the end of its Request, South Africa asked the Court to indicate the following provisional</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">measures:</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">“(1) The State of Israel shall immediately suspend its military operations in and against</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Gaza.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(2) The State of Israel shall ensure that any military or irregular armed units which may</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">be directed, supported or influenced by it, as well as any organisations and persons</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">which may be subject to its control, direction or influence, take no steps in</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">furtherance of the military operations referred to [in] point (1) above.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(3) The Republic of South Africa and the State of Israel shall each, in accordance with</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">their obligations under the Convention on the Prevention and Punishment of the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Crime of Genocide, in relation to the Palestinian people, take all reasonable</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">measures within their power to prevent genocide.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(4) The State of Israel shall, in accordance with its obligations under the Convention on</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">the Prevention and Punishment of the Crime of Genocide, in relation to the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Palestinian people as a group protected by the Convention on the Prevention and</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Punishment of the Crime of Genocide, desist from the commission of any and all</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">acts within the scope of Article II of the Convention, in particular:</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(a) killing members of the group;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(b) causing serious bodily or mental harm to the members of the group;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(c) deliberately inflicting on the group conditions of life calculated to bring about</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">its physical destruction in whole or in part; and</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(d) imposing measures intended to prevent births within the group.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">- 4 -</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(5) The State of Israel shall, pursuant to point (4) (c) above, in relation to Palestinians,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">desist from, and take all measures within its power including the rescinding of</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">relevant orders, of restrictions and/or of prohibitions to prevent:</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(a) the expulsion and forced displacement from their homes;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(b) the deprivation of:</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(i) access to adequate food and water;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(ii) access to humanitarian assistance, including access to adequate fuel,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">shelter, clothes, hygiene and sanitation;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(iii) medical supplies and assistance; and</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(c) the destruction of Palestinian life in Gaza.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(6) The State of Israel shall, in relation to Palestinians, ensure that its military, as well</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">as any irregular armed units or individuals which may be directed, supported or</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">otherwise influenced by it and any organizations and persons which may be subject</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">to its control, direction or influence, do not commit any acts described in (4) and (5)</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">above, or engage in direct and public incitement to commit genocide, conspiracy to</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">commit genocide, attempt to commit genocide, or complicity in genocide, and</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">insofar as they do engage therein, that steps are taken towards their punishment</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">pursuant to Articles I, II, III and IV of the Convention on the Prevention and</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Punishment of the Crime of Genocide.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(7) The State of Israel shall take effective measures to prevent the destruction and</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">ensure the preservation of evidence related to allegations of acts within the scope of</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Article II of the Convention on the Prevention and Punishment of the Crime of</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Genocide; to that end, the State of Israel shall not act to deny or otherwise restrict</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">access by fact-finding missions, international mandates and other bodies to Gaza to</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">assist in ensuring the preservation and retention of said evidence.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(8) The State of Israel shall submit a report to the Court on all measures taken to give</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">effect to this Order within one week, as from the date of this Order, and thereafter</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">at such regular intervals as the Court shall order, until a final decision on the case is</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">rendered by the Court.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(9) The State of Israel shall refrain from any action and shall ensure that no action is</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">taken which might aggravate or extend the dispute before the Court or make it more</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">difficult to resolve.”</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">6. The Deputy-Registrar immediately communicated to the Government of Israel the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Application containing the Request for the indication of provisional measures, in accordance with</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Article 40, paragraph 2, of the Statute of the Court and Article 73, paragraph 2, of the Rules of Court.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">He also notified the Secretary-General of the United Nations of the filing by South Africa of the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Application and the Request for the indication of provisional measures.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">- 5 -</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">7. Pending the notification provided for by Article 40, paragraph 3, of the Statute of the Court,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">the Deputy-Registrar informed all States entitled to appear before the Court of the filing of the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Application and the Request for the indication of provisional measures by a letter dated 3 January</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">2024.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">8. Since the Court included upon the Bench no judge of the nationality of either Party, each</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Party proceeded to exercise the right conferred upon it by Article 31 of the Statute of the Court to</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">choose a judge ad hoc to sit in the case. South Africa chose Mr Dikgang Ernest Moseneke and Israel</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Mr Aharon Barak.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">9. By letters dated 29 December 2023, the Deputy-Registrar informed the Parties that, pursuant</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">to Article 74, paragraph 3, of its Rules, the Court had fixed 11 and 12 January 2024 as the dates for</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">the oral proceedings on the request for the indication of provisional measures.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">10. At the public hearings, oral observations on the request for the indication of provisional</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">measures were presented by:</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">On behalf of South Africa: HE Mr Vusimuzi Madonsela,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">HE Mr Ronald Lamola,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Ms Adila Hassim,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Mr Tembeka Ngcukaitobi,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Mr John Dugard,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Mr Max du Plessis,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Ms Blinne Ní Ghrálaigh,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Mr Vaughan Lowe.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">On behalf of Israel: Mr Tal Becker,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Mr Malcolm Shaw,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Ms Galit Raguan,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Mr Omri Sender,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Mr Christopher Staker,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Mr Gilad Noam.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">11. At the end of its oral observations, South Africa asked the Court to indicate the following</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">provisional measures:</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">“(1) The State of Israel shall immediately suspend its military operations in and against</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Gaza.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(2) The State of Israel shall ensure that any military or irregular armed units which may</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">be directed, supported or influenced by it, as well as any organisations and persons</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">which may be subject to its control, direction or influence, take no steps in</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">furtherance of the military operations referred to [in] point (1) above.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(3) The Republic of South Africa and the State of Israel shall each, in accordance with</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">their obligations under the Convention on the Prevention and Punishment of the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Crime of Genocide, in relation to the Palestinian people, take all reasonable</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">measures within their power to prevent genocide.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">- 6 -</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(4) The State of Israel shall, in accordance with its obligations under the Convention on</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">the Prevention and Punishment of the Crime of Genocide, in relation to the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Palestinian people as a group protected by the Convention on the Prevention and</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Punishment of the Crime of Genocide, desist from the commission of any and all</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">acts within the scope of Article II of the Convention, in particular:</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(a) killing members of the group;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(b) causing serious bodily or mental harm to the members of the group;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(c) deliberately inflicting on the group conditions of life calculated to bring about</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">its physical destruction in whole or in part; and</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(d) imposing measures intended to prevent births within the group.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(5) The State of Israel shall, pursuant to point (4) (c) above, in relation to Palestinians,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">desist from, and take all measures within its power including the rescinding of</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">relevant orders, of restrictions and/or of prohibitions to prevent:</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(a) the expulsion and forced displacement from their homes;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(b) the deprivation of:</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(i) access to adequate food and water;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(ii) access to humanitarian assistance, including access to adequate fuel,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">shelter, clothes, hygiene and sanitation;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(iii) medical supplies and assistance; and</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(c) the destruction of Palestinian life in Gaza.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(6) The State of Israel shall, in relation to Palestinians, ensure that its military, as well</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">as any irregular armed units or individuals which may be directed, supported or</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">otherwise influenced by it and any organizations and persons which may be subject</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">to its control, direction or influence, do not commit any acts described in (4) and (5)</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">above, or engage in direct and public incitement to commit genocide, conspiracy to</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">commit genocide, attempt to commit genocide, or complicity in genocide, and</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">insofar as they do engage therein, that steps are taken towards their punishment</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">pursuant to Articles I, II, III and IV of the Convention on the Prevention and</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Punishment of the Crime of Genocide.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(7) The State of Israel shall take effective measures to prevent the destruction and</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">ensure the preservation of evidence related to allegations of acts within the scope of</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Article II of the Convention on the Prevention and Punishment of the Crime of</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Genocide; to that end, the State of Israel shall not act to deny or otherwise restrict</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">access by fact-finding missions, international mandates and other bodies to Gaza to</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">assist in ensuring the preservation and retention of said evidence.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">- 7 -</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(8) The State of Israel shall submit a report to the Court on all measures taken to give</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">effect to this Order within one week, as from the date of this Order, and thereafter</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">at such regular intervals as the Court shall order, until a final decision on the case is</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">rendered by the Court, and that such reports shall be published by the Court.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(9) The State of Israel shall refrain from any action and shall ensure that no action is</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">taken which might aggravate or extend the dispute before the Court or make it more</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">difficult to resolve.”</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">12. At the end of its oral observations, Israel requested the Court to</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">“(1) [r]eject the request for the indication of provisional measures submitted by South</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Africa; and</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(2) [r]emove the case from the General List”.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">*</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">* *</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">I. INTRODUCTION</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">13. The Court begins by recalling the immediate context in which the present case came before</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">it. On 7 October 2023, Hamas and other armed groups present in the Gaza Strip carried out an attack</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">in Israel, killing more than 1,200 persons, injuring thousands and abducting some 240 people, many</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">of whom continue to be held hostage. Following this attack, Israel launched a large-scale military</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">operation in Gaza, by land, air and sea, which is causing massive civilian casualties, extensive</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">destruction of civilian infrastructure and the displacement of the overwhelming majority of the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">population in Gaza (see paragraph 46 below). The Court is acutely aware of the extent of the human</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">tragedy that is unfolding in the region and is deeply concerned about the continuing loss of life and</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">human suffering.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">14. The ongoing conflict in Gaza has been addressed in the framework of several organs and</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">specialized agencies of the United Nations. In particular, resolutions have been adopted by the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">General Assembly of the United Nations (see resolution A/RES/ES-10/21 adopted on 27 October</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">2023 and resolution A/RES/ES-10/22 adopted on 12 December 2023) and by the Security Council</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(see resolution S/RES/2712 (2023) adopted on 15 November 2023 and resolution S/RES/2720</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(2023) adopted on 22 December 2023), referring to many aspects of the conflict. The scope of the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">present case submitted to the Court, however, is limited, as South Africa has instituted these</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">proceedings under the Genocide Convention.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">- 8 -</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">II. PRIMA FACIE JURISDICTION</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">1. Preliminary observations</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">15. The Court may indicate provisional measures only if the provisions relied on by the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">applicant appear, prima facie, to afford a basis on which its jurisdiction could be founded, but it need</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">not satisfy itself in a definitive manner that it has jurisdiction as regards the merits of the case (see</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Allegations of Genocide under the Convention on the Prevention and Punishment of the Crime of</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Genocide (Ukraine v. Russian Federation), Provisional Measures, Order of 16 March 2022, I.C.J.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Reports 2022 (I), pp. 217-218, para. 24).</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">16. In the present case, South Africa seeks to found the jurisdiction of the Court on Article 36,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">paragraph 1, of the Statute of the Court and on Article IX of the Genocide Convention (see</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">paragraph 3 above). The Court must therefore first determine whether those provisions prima facie</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">confer upon it jurisdiction to rule on the merits of the case, enabling it — if the other necessary</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">conditions are fulfilled — to indicate provisional measures.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">17. Article IX of Genocide Convention provides:</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">“Disputes between the Contracting Parties relating to the interpretation,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">application or fulfilment of the present Convention, including those relating to the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">responsibility of a State for genocide or for any of the other acts enumerated in</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">article III, shall be submitted to the International Court of Justice at the request of any</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">of the parties to the dispute.”</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">18. South Africa and Israel are parties to the Genocide Convention. Israel deposited its</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">instrument of ratification on 9 March 1950 and South Africa deposited its instrument of accession</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">on 10 December 1998. Neither of the Parties has entered a reservation to Article IX or any other</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">provision of the Convention.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">2. Existence of a dispute relating to the interpretation, application</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">or fulfilment of the Genocide Convention</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">19. Article IX of the Genocide Convention makes the Court’s jurisdiction conditional on the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">existence of a dispute relating to the interpretation, application or fulfilment of the Convention.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">A dispute is “a disagreement on a point of law or fact, a conflict of legal views or of interests”</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">between parties (Mavrommatis Palestine Concessions, Judgment No. 2, 1924, P.C.I.J., Series A,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">No. 2, p. 11). In order for a dispute to exist, “[i]t must be shown that the claim of one party is</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">positively opposed by the other” (South West Africa (Ethiopia v. South Africa; Liberia v. South</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Africa), Preliminary Objections, Judgment, I.C.J. Reports 1962, p. 328). The two sides must “‘hold</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">clearly opposite views concerning the question of the performance or non-performance of certain’</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">international obligations” (Alleged Violations of Sovereign Rights and Maritime Spaces in the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Caribbean Sea (Nicaragua v. Colombia), Preliminary Objections, Judgment, I.C.J. Reports 2016 (I),</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">p. 26, para. 50, citing Interpretation of Peace Treaties with Bulgaria, Hungary and Romania, First</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Phase, Advisory Opinion, I.C.J. Reports 1950, p. 74). To determine whether a dispute exists in the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">present case, the Court cannot limit itself to noting that one of the Parties maintains that the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Convention applies, while the other denies it (see Allegations of Genocide under the Convention on</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">the Prevention and Punishment of the Crime of Genocide (Ukraine v. Russian Federation),</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Provisional Measures, Order of 16 March 2022, I.C.J. Reports 2022 (I), pp. 218-219, para. 28).</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">- 9 -</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">20. Since South Africa has invoked as the basis of the Court’s jurisdiction the compromissory</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">clause of the Genocide Convention, the Court must also ascertain, at the present stage of the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">proceedings, whether it appears that the acts and omissions complained of by the Applicant are</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">capable of falling within the scope of that convention ratione materiae (see Allegations of Genocide</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">under the Convention on the Prevention and Punishment of the Crime of Genocide (Ukraine v.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Russian Federation), Provisional Measures, Order of 16 March 2022, I.C.J. Reports 2022 (I),</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">p. 219, para. 29).</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">* *</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">21. South Africa contends that a dispute exists with Israel relating to the interpretation,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">application and fulfilment of the Genocide Convention. It asserts that, prior to the filing of its</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Application, South Africa repeatedly and urgently voiced its concerns, in public statements and in</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">various multilateral settings, including the United Nations Security Council and General Assembly,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">that Israel’s actions in Gaza amount to genocide against the Palestinian people. In particular, as</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">indicated in a media statement issued on 10 November 2023 by the Department of International</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Relations and Cooperation of South Africa, the Director General of the Department met with the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Ambassador of Israel to South Africa on 9 November 2023 and informed him that, while South</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Africa “condemned the attacks on civilians by Hamas”, it considered Israel’s response to the attack</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">of 7 October 2023 to be unlawful and it intended to refer the situation in Palestine to the International</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Criminal Court, calling for investigation of the leadership of Israel for war crimes, crimes against</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">humanity and genocide. Furthermore, at the resumed 10th emergency special session of the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">United Nations General Assembly on 12 December 2023, at which Israel was represented, the South</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">African representative to the United Nations stated specifically that “the events of the past six weeks</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">in Gaza have illustrated that Israel is acting contrary to its obligations in terms of the Genocide</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Convention”. The Applicant considers that the dispute between the Parties had already crystallized</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">at that time. According to South Africa, Israel denied the accusation of genocide in a document</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">published by its Ministry of Foreign Affairs on 6 December 2023 and updated on 8 December 2023,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">entitled “Hamas-Israel Conflict 2023: Frequently Asked Questions”, stating in particular that “[t]he</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">accusation of genocide against Israel is not only wholly unfounded as a matter of fact and law, it is</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">morally repugnant”. The Applicant also mentions that, on 21 December 2023, the Department of</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">International Relations and Cooperation of South Africa sent a Note Verbale to the Embassy of Israel</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">in Pretoria. It claims that, in this Note Verbale, it reiterated its view that Israel’s acts in Gaza</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">amounted to genocide and that South Africa was under an obligation to prevent genocide from being</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">committed. The Applicant states that Israel responded by a Note Verbale dated 27 December 2023.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">It submits however that Israel, in that Note Verbale, failed to address the issues raised by South</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Africa.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">22. The Applicant further submits that at least some, if not all, of the acts committed by Israel</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">in Gaza, in the wake of the attack of 7 October 2023, fall within the provisions of the Genocide</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Convention. It alleges that, in contravention of Article I of the Convention, Israel “has perpetrated</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">and is perpetrating genocidal acts identified in Article II” of the Convention and that “Israel, its</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">officials and/or agents, have acted with the intent to destroy Palestinians in Gaza, part of a protected</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">group under the Genocide Convention”. The acts in question, according to South Africa, include</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">- 10 -</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">killing Palestinians in Gaza, causing them serious bodily and mental harm, inflicting on them</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">conditions of life calculated to bring about their physical destruction, and the forcible displacement</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">of people in Gaza. South Africa further alleges that Israel “has . . . failed to prevent or to punish:</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">genocide, conspiracy to commit genocide, direct and public incitement to genocide, attempted</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">genocide and complicity in genocide, contrary to Articles III and IV of the Genocide Convention”.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">*</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">23. Israel contends that South Africa has failed to demonstrate the prima facie jurisdiction of</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">the Court under Article IX of the Genocide Convention. It first argues that there is no dispute between</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">the Parties because South Africa did not give Israel a reasonable opportunity to respond to the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">allegations of genocide before South Africa filed its Application. Israel submits that, on the one hand,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">South Africa’s public statements accusing Israel of genocide and the referral of the situation in</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Palestine to the International Criminal Court and, on the other hand, the document published by the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Israeli Ministry of Foreign Affairs, which was not addressed directly or even indirectly to South</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Africa, are not sufficient to prove the existence of a “positive opposition” of views, as required by</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">the Court’s jurisprudence. The Respondent emphasizes that, in the Note Verbale from the Embassy</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">of Israel in Pretoria to the Department of International Relations and Cooperation of South Africa,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">dated 27 December 2023, in response to South Africa’s Note Verbale, dated 21 December 2023,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Israel had suggested a meeting between the Parties to discuss the issues raised by South Africa, but</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">argues that this attempt to open a dialogue was ignored by South Africa at the relevant time. Israel</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">considers that South Africa’s unilateral assertions against Israel, in the absence of any bilateral</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">interaction between the two States prior to the filing of the Application, do not suffice to establish</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">the existence of a dispute in accordance with Article IX of the Genocide Convention.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">24. Israel further argues that the acts complained of by South Africa are not capable of falling</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">within the provisions of the Genocide Convention because the necessary specific intent to destroy,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">in whole or in part, the Palestinian people as such has not been proved, even on a prima facie basis.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">According to Israel, in the aftermath of the atrocities committed on 7 October 2023, facing</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">indiscriminate rocket attacks by Hamas against Israel, it acted with the intention to defend itself, to</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">terminate the threats against it and to rescue the hostages. Israel adds moreover that its practices of</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">mitigating civilian harm and of facilitating humanitarian assistance demonstrate the absence of any</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">genocidal intent. Israel asserts that any careful review of the official decisions in relation to the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">conflict in Gaza made by the relevant authorities in Israel since the outbreak of the war, in particular</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">the decisions made by the Ministerial Committee on National Security Affairs and the War Cabinet,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">as well as by the Operations Directorate of the Israel Defense Forces, shows the emphasis placed on</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">the need to avoid harm to civilians and to facilitate humanitarian aid. In its view, it is thus clearly</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">demonstrated that such decisions lacked genocidal intent.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">* *</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">- 11 -</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">25. The Court recalls that, for the purposes of deciding whether a dispute existed between the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Parties at the time of the filing of the Application, it takes into account in particular any statements</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">or documents exchanged between the Parties, as well as any exchanges made in multilateral settings.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">In so doing, it pays special attention to the author of the statement or document, its intended or actual</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">addressee and its content. The existence of a dispute is a matter for objective determination by the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Court; it is a matter of substance, and not a question of form or procedure (see Allegations of</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Genocide under the Convention on the Prevention and Punishment of the Crime of Genocide</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(Ukraine v. Russian Federation), Provisional Measures, Order of 16 March 2022, I.C.J. Reports</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">2022 (I), pp. 220-221, para. 35).</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">26. The Court notes that South Africa issued public statements in various multilateral and</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">bilateral settings in which it expressed its view that, in light of the nature, scope and extent of Israel’s</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">military operations in Gaza, Israel’s actions amounted to violations of its obligations under the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Genocide Convention. For instance, at the resumed 10th emergency special session of the United</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Nations General Assembly on 12 December 2023, at which Israel was represented, the South African</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">representative to the United Nations stated that “the events of the past six weeks in Gaza have</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">illustrated that Israel is acting contrary to its obligations in terms of the Genocide Convention”. South</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Africa recalled this statement in its Note Verbale of 21 December 2023 to the Embassy of Israel in</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Pretoria.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">27. The Court notes that Israel dismissed any accusation of genocide in the context of the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">conflict in Gaza in a document published by the Israeli Ministry of Foreign Affairs on 6 December</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">2023 which was subsequently updated and reproduced on the website of the Israel Defense Forces</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">on 15 December 2023 under the title “The War Against Hamas: Answering Your Most Pressing</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Questions”, stating that “[t]he accusation of genocide against Israel is not only wholly unfounded as</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">a matter of fact and law, it is morally repugnant”. In the document, Israel also stated that “[t]he</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">accusation of genocide . . . is not just legally and factually incoherent, it is obscene” and that there</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">was “no . . . valid basis, in fact or law, for the outrageous charge of genocide”.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">28. In light of the above, the Court considers that the Parties appear to hold clearly opposite</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">views as to whether certain acts or omissions allegedly committed by Israel in Gaza amount to</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">violations by the latter of its obligations under the Genocide Convention. The Court finds that the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">above-mentioned elements are sufficient at this stage to establish prima facie the existence of a</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">dispute between the Parties relating to the interpretation, application or fulfilment of the Genocide</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Convention.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">29. As to whether the acts and omissions complained of by the Applicant appear to be capable</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">of falling within the provisions of the Genocide Convention, the Court recalls that South Africa</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">considers Israel to be responsible for committing genocide in Gaza and for failing to prevent and</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">punish genocidal acts. South Africa contends that Israel has also violated other obligations under the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Genocide Convention, including those concerning “conspiracy to commit genocide, direct and public</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">incitement to genocide, attempted genocide and complicity in genocide”.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">- 12 -</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">30. At the present stage of the proceedings, the Court is not required to ascertain whether any</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">violations of Israel’s obligations under the Genocide Convention have occurred. Such a finding could</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">be made by the Court only at the stage of the examination of the merits of the present case. As already</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">noted (see paragraph 20 above), at the stage of making an order on a request for the indication of</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">provisional measures, the Court’s task is to establish whether the acts and omissions complained of</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">by the applicant appear to be capable of falling within the provisions of the Genocide Convention</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(cf. Allegations of Genocide under the Convention on the Prevention and Punishment of the Crime</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">of Genocide (Ukraine v. Russian Federation), Provisional Measures, Order of 16 March 2022, I.C.J.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Reports 2022 (I), p. 222, para. 43). In the Court’s view, at least some of the acts and omissions</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">alleged by South Africa to have been committed by Israel in Gaza appear to be capable of falling</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">within the provisions of the Convention.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">3. Conclusion as to prima facie jurisdiction</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">31. In light of the foregoing, the Court concludes that, prima facie, it has jurisdiction pursuant</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">to Article IX of the Genocide Convention to entertain the case.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">32. Given the above conclusion, the Court considers that it cannot accede to Israel’s request</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">that the case be removed from the General List.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">III. STANDING OF SOUTH AFRICA</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">33. The Court notes that the Respondent did not challenge the standing of the Applicant in the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">present proceedings. It recalls that, in the case concerning the Application of the Convention on the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Prevention and Punishment of the Crime of Genocide (The Gambia v. Myanmar) where Article IX</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">of the Genocide Convention was also invoked, it observed that all the States parties to the Convention</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">have a common interest to ensure the prevention, suppression and punishment of genocide, by</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">committing themselves to fulfilling the obligations contained in the Convention. Such a common</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">interest implies that the obligations in question are owed by any State party to all the other States</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">parties to the relevant convention; they are obligations erga omnes partes, in the sense that each State</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">party has an interest in compliance with them in any given case. The common interest in compliance</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">with the relevant obligations under the Genocide Convention entails that any State party, without</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">distinction, is entitled to invoke the responsibility of another State party for an alleged breach of its</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">obligations erga omnes partes. Accordingly, the Court found that any State party to the Genocide</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Convention may invoke the responsibility of another State party, including through the institution of</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">proceedings before the Court, with a view to determining the alleged failure to comply with its</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">obligations erga omnes partes under the Convention and to bringing that failure to an end</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(Application of the Convention on the Prevention and Punishment of the Crime of Genocide</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(The Gambia v. Myanmar), Preliminary Objections, Judgment, I.C.J. Reports 2022 (II),</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">pp. 516-517, paras. 107-108 and 112).</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">34. The Court concludes, prima facie, that South Africa has standing to submit to it the dispute</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">with Israel concerning alleged violations of obligations under the Genocide Convention.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">- 13 -</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">IV. THE RIGHTS WHOSE PROTECTION IS SOUGHT AND THE LINK BETWEEN</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">SUCH RIGHTS AND THE MEASURES REQUESTED</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">35. The power of the Court to indicate provisional measures under Article 41 of the Statute</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">has as its object the preservation of the respective rights claimed by the parties in a case, pending its</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">decision on the merits thereof. It follows that the Court must be concerned to preserve by such</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">measures the rights which may subsequently be adjudged by it to belong to either party. Therefore,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">the Court may exercise this power only if it is satisfied that the rights asserted by the party requesting</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">such measures are at least plausible (see, for example, Allegations of Genocide under the Convention</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">on the Prevention and Punishment of the Crime of Genocide (Ukraine v. Russian Federation),</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Provisional Measures, Order of 16 March 2022, I.C.J. Reports 2022 (I), p. 223, para. 50).</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">36. At this stage of the proceedings, however, the Court is not called upon to determine</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">definitively whether the rights which South Africa wishes to see protected exist. It need only decide</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">whether the rights claimed by South Africa, and for which it is seeking protection, are plausible.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Moreover, a link must exist between the rights whose protection is sought and the provisional</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">measures being requested (Allegations of Genocide under the Convention on the Prevention and</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Punishment of the Crime of Genocide (Ukraine v. Russian Federation), Provisional Measures, Order</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">of 16 March 2022, I.C.J. Reports 2022 (I), p. 224, para. 51).</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">* *</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">37. South Africa argues that it seeks to protect the rights of the Palestinians in Gaza, as well</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">as its own rights under the Genocide Convention. It refers to the rights of the Palestinians in the Gaza</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Strip to be protected from acts of genocide, attempted genocide, direct and public incitement to</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">commit genocide, complicity in genocide and conspiracy to commit genocide. The Applicant argues</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">that the Convention prohibits the destruction of a group or part thereof, and states that Palestinians</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">in the Gaza Strip, because of their membership in a group, “are protected by the Convention, as is</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">the group itself”. South Africa also argues that it seeks to protect its own right to safeguard</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">compliance with the Genocide Convention. South Africa contends that the rights in question are “at</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">least plausible”, since they are “grounded in a possible interpretation” of the Genocide Convention.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">38. South Africa submits that the evidence before the Court “shows incontrovertibly a pattern</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">of conduct and related intention that justifies a plausible claim of genocidal acts”. It alleges, in</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">particular, the commission of the following acts with genocidal intent: killing, causing serious bodily</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">and mental harm, inflicting on the group conditions of life calculated to bring about its physical</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">destruction in whole or in part, and imposing measures intended to prevent births within the group.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">According to South Africa, genocidal intent is evident from the way in which Israel’s military attack</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">is being conducted, from the clear pattern of conduct of Israel in Gaza and from the statements made</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">by Israeli officials in relation to the military operation in the Gaza Strip. The Applicant also contends</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">that “[t]he intentional failure of the Government of Israel to condemn, prevent and punish</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">such genocidal incitement constitutes in itself a grave violation of the Genocide Convention”.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">- 14 -</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">South Africa stresses that any stated intention by the Respondent to destroy Hamas does not preclude</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">genocidal intent by Israel towards the whole or part of the Palestinian people in Gaza.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">*</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">39. Israel states that, at the provisional measures stage, the Court must establish that the rights</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">claimed by the parties in a case are plausible, but “[s]imply declaring that claimed rights are plausible</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">is insufficient”. According to the Respondent, the Court has also to consider the claims of fact in the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">relevant context, including the question of the possible breach of the rights claimed.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">40. Israel submits that the appropriate legal framework for the conflict in Gaza is that of</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">international humanitarian law and not the Genocide Convention. It argues that, in situations of urban</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">warfare, civilian casualties may be an unintended consequence of lawful use of force against military</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">objects, and do not constitute genocidal acts. Israel considers that South Africa has misrepresented</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">the facts on the ground and observes that its efforts to mitigate harm when conducting operations and</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">to alleviate hardship and suffering through humanitarian activities in Gaza serve to dispel or at</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">the very least, militate against any allegation of genocidal intent. According to the Respondent,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">the statements of Israeli officials presented by South Africa are “misleading at best” and “not in</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">conformity with government policy”. Israel also called attention to its Attorney General’s recent</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">announcement that “[a]ny statement calling, inter alia, for intentional harm to civilians . . . may</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">amount to a criminal offense, including the offense of incitement” and that “[c]urrently, several such</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">cases are being examined by Israeli law enforcement authorities”. In Israel’s view, neither those</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">statements nor its pattern of conduct in the Gaza Strip give rise to a “plausible inference” of genocidal</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">intent. In any event, Israel contends, since the purpose of provisional measures is to preserve the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">rights of both parties, the Court must, in the present case, consider and “balance” the respective rights</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">of South Africa and Israel. The Respondent emphasizes that it bears the responsibility to protect its</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">citizens, including those captured and held hostage as a result of the attack that took place on</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">7 October 2023. As a consequence, it claims that its right to self-defence is critical to any evaluation</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">of the present situation.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">* *</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">41. The Court recalls that, in accordance with Article I of the Convention, all States parties</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">thereto have undertaken “to prevent and to punish” the crime of genocide. Article II provides that</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">“genocide means any of the following acts committed with intent to destroy, in whole</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">or in part, a national, ethnical, racial or religious group, as such:</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(a) Killing members of the group;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">- 15 -</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(b) Causing serious bodily or mental harm to members of the group;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(c) Deliberately inflicting on the group conditions of life calculated to bring about its</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">physical destruction in whole or in part;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(d) Imposing measures intended to prevent births within the group;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(e) Forcibly transferring children of the group to another group”.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">42. Pursuant to Article III of the Genocide Convention, the following acts are also prohibited</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">by the Convention: conspiracy to commit genocide (Article III, para. (b)), direct and public</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">incitement to commit genocide (Article III, para. (c)), attempt to commit genocide (Article III,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">para. (d)) and complicity in genocide (Article III, para. (e)).</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">43. The provisions of the Convention are intended to protect the members of a national,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">ethnical, racial or religious group from acts of genocide or any other punishable acts enumerated in</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Article III. The Court considers that there is a correlation between the rights of members of groups</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">protected under the Genocide Convention, the obligations incumbent on States parties thereto, and</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">the right of any State party to seek compliance therewith by another State party (Application of the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Convention on the Prevention and Punishment of the Crime of Genocide (The Gambia v. Myanmar),</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Provisional Measures, Order of 23 January 2020, I.C.J. Reports 2020, p. 20, para. 52).</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">44. The Court recalls that, in order for acts to fall within the scope of Article II of the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Convention,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">“the intent must be to destroy at least a substantial part of the particular group. That is</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">demanded by the very nature of the crime of genocide: since the object and purpose of</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">the Convention as a whole is to prevent the intentional destruction of groups, the part</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">targeted must be significant enough to have an impact on the group as a whole.”</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(Application of the Convention on the Prevention and Punishment of the Crime of</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Genocide (Bosnia and Herzegovina v. Serbia and Montenegro), Judgment, I.C.J.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Reports 2007 (I), p. 126, para. 198.)</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">45. The Palestinians appear to constitute a distinct “national, ethnical, racial or religious</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">group”, and hence a protected group within the meaning of Article II of the Genocide Convention.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">The Court observes that, according to United Nations sources, the Palestinian population of the Gaza</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Strip comprises over 2 million people. Palestinians in the Gaza Strip form a substantial part of the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">protected group.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">46. The Court notes that the military operation being conducted by Israel following the attack</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">of 7 October 2023 has resulted in a large number of deaths and injuries, as well as the massive</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">destruction of homes, the forcible displacement of the vast majority of the population, and extensive</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">damage to civilian infrastructure. While figures relating to the Gaza Strip cannot be independently</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">verified, recent information indicates that 25,700 Palestinians have been killed, over 63,000 injuries</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">have been reported, over 360,000 housing units have been destroyed or partially damaged and</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">approximately 1.7 million persons have been internally displaced (see United Nations Office for the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Coordination of Humanitarian Affairs (OCHA), Hostilities in the Gaza Strip and Israel reported</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">impact, Day 109 (24 Jan. 2024)).</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">- 16 -</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">47. The Court takes note, in this regard, of the statement made by the United Nations UnderSecretary-General for Humanitarian Affairs and Emergency Relief Coordinator, Mr Martin Griffiths,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">on 5 January 2024:</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">“Gaza has become a place of death and despair.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">. . . Families are sleeping in the open as temperatures plummet. Areas where</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">civilians were told to relocate for their safety have come under bombardment. Medical</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">facilities are under relentless attack. The few hospitals that are partially functional are</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">overwhelmed with trauma cases, critically short of all supplies, and inundated by</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">desperate people seeking safety.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">A public health disaster is unfolding. Infectious diseases are spreading in</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">overcrowded shelters as sewers spill over. Some 180 Palestinian women are giving birth</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">daily amidst this chaos. People are facing the highest levels of food insecurity ever</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">recorded. Famine is around the corner.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">For children in particular, the past 12 weeks have been traumatic: No food. No</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">water. No school. Nothing but the terrifying sounds of war, day in and day out.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Gaza has simply become uninhabitable. Its people are witnessing daily threats to</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">their very existence — while the world watches on.” (OCHA, “UN relief chief: The war</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">in Gaza must end”, Statement by Martin Griffiths, Under-Secretary-General for</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Humanitarian Affairs and Emergency Relief Coordinator, 5 Jan. 2024.)</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">48. Following a mission to North Gaza, the World Health Organization (WHO) reported that,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">as of 21 December 2023:</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">“An unprecedented 93% of the population in Gaza is facing crisis levels of</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">hunger, with insufficient food and high levels of malnutrition. At least 1 in 4 households</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">are facing ‘catastrophic conditions’: experiencing an extreme lack of food and starvation</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">and having resorted to selling off their possessions and other extreme measures to afford</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">a simple meal. Starvation, destitution and death are evident.” (WHO, “Lethal</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">combination of hunger and disease to lead to more deaths in Gaza”, 21 Dec. 2023; see</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">also World Food Programme, “Gaza on the brink as one in four people face extreme</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">hunger”, 20 Dec. 2023.)</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">49. The Court further notes the statement issued by the Commissioner-General of the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">United Nations Relief and Works Agency for Palestine Refugees in the Near East (UNRWA),</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Mr Philippe Lazzarini, on 13 January 2024:</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">“It’s been 100 days since the devastating war started, killing and displacing</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">people in Gaza, following the horrific attacks that Hamas and other groups carried out</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">against people in Israel. It’s been 100 days of ordeal and anxiety for hostages and their</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">families.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">- 17 -</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">In the past 100 days, sustained bombardment across the Gaza Strip caused the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">mass displacement of a population that is in a state of flux constantly uprooted and</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">forced to leave overnight, only to move to places which are just as unsafe. This has been</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">the largest displacement of the Palestinian people since 1948.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">This war affected more than 2 million people the entire population of Gaza.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Many will carry lifelong scars, both physical and psychological. The vast majority,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">including children, are deeply traumatized.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Overcrowded and unsanitary UNRWA shelters have now become ‘home’ to more</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">than 1.4 million people. They lack everything, from food to hygiene to privacy. People</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">live in inhumane conditions, where diseases are spreading, including among children.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">They live through the unlivable, with the clock ticking fast towards famine.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">The plight of children in Gaza is especially heartbreaking. An entire generation</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">of children is traumatized and will take years to heal. Thousands have been killed,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">maimed, and orphaned. Hundreds of thousands are deprived of education. Their future</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">is in jeopardy, with far-reaching and long-lasting consequences.” (UNRWA, “The Gaza</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Strip: 100 days of death, destruction and displacement”, Statement by Philippe</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Lazzarini, Commissioner-General of UNRWA, 13 Jan. 2024.)</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">50. The UNRWA Commissioner-General also stated that the crisis in Gaza is “compounded</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">by dehumanizing language” (UNRWA, “The Gaza Strip: 100 days of death, destruction and</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">displacement”, Statement by Philippe Lazzarini, Commissioner-General of UNRWA, 13 Jan. 2024).</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">51. In this regard, the Court has taken note of a number of statements made by senior Israeli</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">officials. It calls attention, in particular, to the following examples.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">52. On 9 October 2023, Mr Yoav Gallant, Defence Minister of Israel, announced that he had</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">ordered a “complete siege” of Gaza City and that there would be “no electricity, no food, no fuel”</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">and that “everything [was] closed”. On the following day, Minister Gallant stated, speaking to Israeli</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">troops on the Gaza border:</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">“I have released all restraints . . . You saw what we are fighting against. We are</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">fighting human animals. This is the ISIS of Gaza. This is what we are fighting</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">against . . . Gaza won’t return to what it was before. There will be no Hamas. We will</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">eliminate everything. If it doesn’t take one day, it will take a week, it will take weeks or</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">even months, we will reach all places.”</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">On 12 October 2023, Mr Isaac Herzog, President of Israel, stated, referring to Gaza:</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">“We are working, operating militarily according to rules of international law.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Unequivocally. It is an entire nation out there that is responsible. It is not true this</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">rhetoric about civilians not aware, not involved. It is absolutely not true. They could</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">have risen up. They could have fought against that evil regime which took over Gaza in</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">a coup d’état. But we are at war. We are at war. We are at war. We are defending our</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">- 18 -</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">homes. We are protecting our homes. That’s the truth. And when a nation protects its</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">home, it fights. And we will fight until we’ll break their backbone.”</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">On 13 October 2023, Mr Israel Katz, then Minister of Energy and Infrastructure of Israel, stated on X</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(formerly Twitter):</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">“We will fight the terrorist organization Hamas and destroy it. All the civilian</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">population in [G]aza is ordered to leave immediately. We will win. They will not receive</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">a drop of water or a single battery until they leave the world.”</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">53. The Court also takes note of a press release of 16 November 2023, issued by 37 Special</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Rapporteurs, Independent Experts and members of Working Groups part of the Special Procedures</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">of the United Nations Human Rights Council, in which they voiced alarm over “discernibly genocidal</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">and dehumanising rhetoric coming from senior Israeli government officials”. In addition, on</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">27 October 2023, the United Nations Committee on the Elimination of Racial Discrimination</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">observed that it was “[h]ighly concerned about the sharp increase in racist hate speech and</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">dehumanization directed at Palestinians since 7 October”.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">54. In the Court’s view, the facts and circumstances mentioned above are sufficient to conclude</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">that at least some of the rights claimed by South Africa and for which it is seeking protection are</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">plausible. This is the case with respect to the right of the Palestinians in Gaza to be protected from</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">acts of genocide and related prohibited acts identified in Article III, and the right of South Africa to</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">seek Israel’s compliance with the latter’s obligations under the Convention.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">55. The Court now turns to the condition of the link between the plausible rights claimed by</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">South Africa and the provisional measures requested.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">* *</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">56. South Africa considers that a link exists between the rights whose protection is sought and</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">the provisional measures it requests. It contends, in particular, that the first six provisional measures</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">were requested to ensure compliance by Israel with its obligations under the Genocide Convention,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">while the last three are aimed at protecting the integrity of the proceedings before the Court and</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">South Africa’s right to have its claim fairly adjudicated.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">*</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">57. Israel considers that the measures requested go beyond what is necessary to protect rights</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">on an interim basis and therefore have no link with the rights sought to be protected. The Respondent</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">contends, inter alia, that granting the first and second measures sought by South Africa (see</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">- 19 -</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">paragraph 11 above) would reverse the Court’s case law, as those measures would be “for the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">protection of a right that could not form the basis of a judgment in exercise of jurisdiction under the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Genocide Convention”.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">* *</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">58. The Court has already found (see paragraph 54 above) that at least some of the rights</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">asserted by South Africa under the Genocide Convention are plausible.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">59. The Court considers that, by their very nature, at least some of the provisional measures</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">sought by South Africa are aimed at preserving the plausible rights it asserts on the basis of the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Genocide Convention in the present case, namely the right of the Palestinians in Gaza to be protected</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">from acts of genocide and related prohibited acts mentioned in Article III, and the right of South</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Africa to seek Israel’s compliance with the latter’s obligations under the Convention. Therefore, a</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">link exists between the rights claimed by South Africa that the Court has found to be plausible, and</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">at least some of the provisional measures requested.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">V. RISK OF IRREPARABLE PREJUDICE AND URGENCY</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">60. The Court, pursuant to Article 41 of its Statute, has the power to indicate provisional</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">measures when irreparable prejudice could be caused to rights which are the subject of judicial</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">proceedings or when the alleged disregard of such rights may entail irreparable consequences (see,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">for example, Allegations of Genocide under the Convention on the Prevention and Punishment of</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">the Crime of Genocide (Ukraine v. Russian Federation), Provisional Measures, Order of 16 March</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">2022, I.C.J. Reports 2022 (I), p. 226, para. 65).</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">61. However, the power of the Court to indicate provisional measures will be exercised only</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">if there is urgency, in the sense that there is a real and imminent risk that irreparable prejudice will</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">be caused to the rights claimed before the Court gives its final decision. The condition of urgency is</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">met when the acts susceptible of causing irreparable prejudice can “occur at any moment” before the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Court makes a final decision on the case (Allegations of Genocide under the Convention on the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Prevention and Punishment of the Crime of Genocide (Ukraine v. Russian Federation), Provisional</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Measures, Order of 16 March 2022, I.C.J. Reports 2022 (I), p. 227, para. 66). The Court must</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">therefore consider whether such a risk exists at this stage of the proceedings.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">62. The Court is not called upon, for the purposes of its decision on the request for the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">indication of provisional measures, to establish the existence of breaches of obligations under the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Genocide Convention, but to determine whether the circumstances require the indication of</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">provisional measures for the protection of rights under that instrument. As already noted, the Court</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">cannot at this stage make definitive findings of fact (see paragraph 30 above), and the right of each</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Party to submit arguments in respect of the merits remains unaffected by the Court’s decision on the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">request for the indication of provisional measures.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">* *</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">- 20 -</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">63. South Africa submits that there is a clear risk of irreparable prejudice to the rights of the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Palestinians in Gaza and to its own rights under the Genocide Convention. It asserts that the Court</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">has repeatedly found that the criterion of irreparable prejudice is satisfied where serious risks arise</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">to human life or other fundamental rights. According to the Applicant, daily statistics stand as clear</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">evidence of urgency and risk of irreparable prejudice, with an average of 247 Palestinians being</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">killed, 629 wounded and 3,900 Palestinian homes damaged or destroyed each day. Moreover,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Palestinians in the Gaza Strip are, in the view of South Africa, at</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">“immediate risk of death by starvation, dehydration and disease as a result of the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">ongoing siege by Israel, the destruction of Palestinian towns, the insufficient aid being</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">allowed through to the Palestinian population and the impossibility of distributing this</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">limited aid while bombs fall”.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">The Applicant further contends that any scaling up by Israel of access of humanitarian relief to Gaza</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">would be no answer to its request for provisional measures. South Africa adds that, “[s]hould</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">[Israel’s] violations of the Genocide Convention go unchecked”, the opportunity to collect and</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">preserve evidence for the merits stage of the proceedings would be seriously undermined, if not lost</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">entirely.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">64. Israel denies that there exists a real and imminent risk of irreparable prejudice in the present</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">case. It contends that it has taken and continues to take concrete measures aimed specifically</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">at recognizing and ensuring the right of the Palestinian civilians in Gaza to exist and has facilitated</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">the provision of humanitarian assistance throughout the Gaza Strip. In this regard, the Respondent</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">observes that, with the assistance of the World Food Programme, a dozen bakeries have recently</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">reopened with the capacity to produce more than 2 million breads a day. Israel also contends that it</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">continues to supply its own water to Gaza by two pipelines, that it facilitates the delivery of bottled</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">water in large quantities, and that it repairs and expands water infrastructure. It further states that</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">access to medical supplies and services has increased and asserts, in particular, that it has facilitated</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">the establishment of six field hospitals and two floating hospitals and that two more hospitals are</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">being built. It also contends that the entry of medical teams into Gaza has been facilitated and that ill</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">and wounded persons are being evacuated through the Rafah border crossing. According to Israel,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">tents and winter equipment have also been distributed, and the delivery of fuel and cooking gas has</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">been facilitated. Israel further states that, according to a statement by its Defence Minister of</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">7 January 2024, the scope and intensity of the hostilities was decreasing.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">* *</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">65. The Court recalls that, as underlined in General Assembly resolution 96 (I) of</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">11 December 1946,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">“[g]enocide is a denial of the right of existence of entire human groups, as homicide is</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">the denial of the right to live of individual human beings; such denial of the right of</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">existence shocks the conscience of mankind, results in great losses to humanity in the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">form of cultural and other contributions represented by these human groups, and is</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">contrary to moral law and to the spirit and aims of the United Nations”.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">- 21 -</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">The Court has observed, in particular, that the Genocide Convention “was manifestly adopted for a</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">purely humanitarian and civilizing purpose”, since “its object on the one hand is to safeguard the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">very existence of certain human groups and on the other to confirm and endorse the most elementary</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">principles of morality” (Reservations to the Convention on the Prevention and Punishment of the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Crime of Genocide, Advisory Opinion, I.C.J. Reports 1951, p. 23).</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">66. In view of the fundamental values sought to be protected by the Genocide Convention, the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Court considers that the plausible rights in question in these proceedings, namely the right of</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Palestinians in the Gaza Strip to be protected from acts of genocide and related prohibited acts</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">identified in Article III of the Genocide Convention and the right of South Africa to seek Israel’s</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">compliance with the latter’s obligations under the Convention, are of such a nature that prejudice to</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">them is capable of causing irreparable harm (see Application of the Convention on the Prevention</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">and Punishment of the Crime of Genocide (The Gambia v. Myanmar), Provisional Measures, Order</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">of 23 January 2020, I.C.J. Reports 2020, p 26, para. 70).</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">67. During the ongoing conflict, senior United Nations officials have repeatedly called</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">attention to the risk of further deterioration of conditions in the Gaza Strip. The Court takes note, for</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">instance, of the letter dated 6 December 2023, whereby the Secretary-General of the United Nations</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">brought the following information to the attention of the Security Council:</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">“The health-care system in Gaza is collapsing . . .</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Nowhere is safe in Gaza.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Amid constant bombardment by the Israel Defense Forces, and without shelter or</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">the essentials to survive, I expect public order to completely break down soon due to</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">the desperate conditions, rendering even limited humanitarian assistance impossible. An</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">even worse situation could unfold, including epidemic diseases and increased pressure</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">for mass displacement into neighbouring countries.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">We are facing a severe risk of collapse of the humanitarian system. The situation</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">is fast deteriorating into a catastrophe with potentially irreversible implications for</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Palestinians as a whole and for peace and security in the region. Such an outcome must</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">be avoided at all costs.” (United Nations Security Council, doc. S/2023/962, 6 Dec.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">2023.)</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">68. On 5 January 2024, the Secretary-General wrote again to the Security Council, providing</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">an update on the situation in the Gaza Strip and observing that “[s]adly, devastating levels of death</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">and destruction continue” (Letter dated 5 January 2024 from the Secretary-General addressed to the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">President of the Security Council, United Nations Security Council, doc. S/2024/26, 8 Jan. 2024).</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">69. The Court also takes note of the 17 January 2024 statement issued by the UNRWA</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Commissioner-General upon returning from his fourth visit to the Gaza Strip since the beginning of</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">- 22 -</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">the current conflict in Gaza: “Every time I visit Gaza, I witness how people have sunk further into</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">despair, with the struggle for survival consuming every hour.” (UNRWA, “The Gaza Strip: a struggle</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">for daily survival amid death, exhaustion and despair”, Statement by Philippe Lazzarini,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Commissioner-General of UNRWA, 17 Jan. 2024.)</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">70. The Court considers that the civilian population in the Gaza Strip remains extremely</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">vulnerable. It recalls that the military operation conducted by Israel after 7 October 2023 has resulted,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">inter alia, in tens of thousands of deaths and injuries and the destruction of homes, schools, medical</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">facilities and other vital infrastructure, as well as displacement on a massive scale (see paragraph 46</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">above). The Court notes that the operation is ongoing and that the Prime Minister of Israel announced</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">on 18 January 2024 that the war “will take many more long months”. At present, many Palestinians</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">in the Gaza Strip have no access to the most basic foodstuffs, potable water, electricity, essential</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">medicines or heating.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">71. The WHO has estimated that 15 per cent of the women giving birth in the Gaza Strip are</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">likely to experience complications, and indicates that maternal and newborn death rates are expected</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">to increase due to the lack of access to medical care.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">72. In these circumstances, the Court considers that the catastrophic humanitarian situation in</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">the Gaza Strip is at serious risk of deteriorating further before the Court renders its final judgment.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">73. The Court recalls Israel’s statement that it has taken certain steps to address and alleviate</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">the conditions faced by the population in the Gaza Strip. The Court further notes that the Attorney</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">General of Israel recently stated that a call for intentional harm to civilians may amount to a criminal</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">offence, including that of incitement, and that several such cases are being examined by Israeli law</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">enforcement authorities. While steps such as these are to be encouraged, they are insufficient to</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">remove the risk that irreparable prejudice will be caused before the Court issues its final decision in</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">the case.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">74. In light of the considerations set out above, the Court considers that there is urgency, in</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">the sense that there is a real and imminent risk that irreparable prejudice will be caused to the rights</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">found by the Court to be plausible, before it gives its final decision.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">VI. CONCLUSION AND MEASURES TO BE ADOPTED</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">75. The Court concludes on the basis of the above considerations that the conditions required</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">by its Statute for it to indicate provisional measures are met. It is therefore necessary, pending its</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">final decision, for the Court to indicate certain measures in order to protect the rights claimed by</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">South Africa that the Court has found to be plausible (see paragraph 54 above).</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">76. The Court recalls that it has the power, under its Statute, when a request for provisional</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">measures has been made, to indicate measures that are, in whole or in part, other than those requested.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Article 75, paragraph 2, of the Rules of Court specifically refers to this power of the Court. The Court</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">has already exercised this power on several occasions in the past (see, for example, Application of</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">- 23 -</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">the Convention on the Prevention and Punishment of the Crime of Genocide (The Gambia v.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Myanmar), Provisional Measures, Order of 23 January 2020, I.C.J. Reports 2020, p. 28, para. 77).</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">77. In the present case, having considered the terms of the provisional measures requested by</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">South Africa and the circumstances of the case, the Court finds that the measures to be indicated</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">need not be identical to those requested.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">78. The Court considers that, with regard to the situation described above, Israel must, in</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">accordance with its obligations under the Genocide Convention, in relation to Palestinians in Gaza,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">take all measures within its power to prevent the commission of all acts within the scope of Article</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">II of this Convention, in particular: (a) killing members of the group; (b) causing serious bodily or</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">mental harm to members of the group; (c) deliberately inflicting on the group conditions of life</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">calculated to bring about its physical destruction in whole or in part; and (d) imposing measures</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">intended to prevent births within the group. The Court recalls that these acts fall within the scope of</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Article II of the Convention when they are committed with the intent to destroy in whole or in part a</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">group as such (see paragraph 44 above). The Court further considers that Israel must ensure with</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">immediate effect that its military forces do not commit any of the above-described acts.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">79. The Court is also of the view that Israel must take all measures within its power to prevent</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">and punish the direct and public incitement to commit genocide in relation to members of the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Palestinian group in the Gaza Strip.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">80. The Court further considers that Israel must take immediate and effective measures to</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">enable the provision of urgently needed basic services and humanitarian assistance to address the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">adverse conditions of life faced by Palestinians in the Gaza Strip.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">81. Israel must also take effective measures to prevent the destruction and ensure the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">preservation of evidence related to allegations of acts within the scope of Article II and Article III of</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">the Genocide Convention against members of the Palestinian group in the Gaza Strip.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">82. Regarding the provisional measure requested by South Africa that Israel must submit a</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">report to the Court on all measures taken to give effect to its Order, the Court recalls that it has the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">power, reflected in Article 78 of the Rules of Court, to request the parties to provide information on</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">any matter connected with the implementation of any provisional measures it has indicated. In view</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">of the specific provisional measures it has decided to indicate, the Court considers that Israel must</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">submit a report to the Court on all measures taken to give effect to this Order within one month,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">as from the date of this Order. The report so provided shall then be communicated to South Africa,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">which shall be given the opportunity to submit to the Court its comments thereon.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">*</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">* *</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">- 24 -</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">83. The Court recalls that its Orders on provisional measures under Article 41 of the Statute</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">have binding effect and thus create international legal obligations for any party to whom the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">provisional measures are addressed (Allegations of Genocide under the Convention on the Prevention</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">and Punishment of the Crime of Genocide (Ukraine v. Russian Federation), Provisional Measures,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Order of 16 March 2022, I.C.J. Reports 2022 (I), p. 230, para. 84).</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">*</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">* *</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">84. The Court reaffirms that the decision given in the present proceedings in no way prejudges</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">the question of the jurisdiction of the Court to deal with the merits of the case or any questions</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">relating to the admissibility of the Application or to the merits themselves. It leaves unaffected the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">right of the Governments of the Republic of South Africa and the State of Israel to submit arguments</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">in respect of those questions.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">*</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">* *</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">85. The Court deems it necessary to emphasize that all parties to the conflict in the Gaza Strip</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">are bound by international humanitarian law. It is gravely concerned about the fate of the hostages</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">abducted during the attack in Israel on 7 October 2023 and held since then by Hamas and other armed</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">groups, and calls for their immediate and unconditional release.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">*</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">* *</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">86. For these reasons,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">THE COURT,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Indicates the following provisional measures:</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(1) By fifteen votes to two,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">The State of Israel shall, in accordance with its obligations under the Convention on the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Prevention and Punishment of the Crime of Genocide, in relation to Palestinians in Gaza, take all</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">measures within its power to prevent the commission of all acts within the scope of Article II of this</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Convention, in particular:</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">- 25 -</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(a) killing members of the group;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(b) causing serious bodily or mental harm to members of the group;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(c) deliberately inflicting on the group conditions of life calculated to bring about its physical</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">destruction in whole or in part; and</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(d) imposing measures intended to prevent births within the group;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">IN FAVOUR: President Donoghue; Vice-President Gevorgian; Judges Tomka, Abraham,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Bennouna, Yusuf, Xue, Bhandari, Robinson, Salam, Iwasawa, Nolte, Charlesworth, Brant;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Judge ad hoc Moseneke;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">AGAINST: Judge Sebutinde; Judge ad hoc Barak;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(2) By fifteen votes to two,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">The State of Israel shall ensure with immediate effect that its military does not commit any</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">acts described in point 1 above;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">IN FAVOUR: President Donoghue; Vice-President Gevorgian; Judges Tomka, Abraham,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Bennouna, Yusuf, Xue, Bhandari, Robinson, Salam, Iwasawa, Nolte, Charlesworth, Brant;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Judge ad hoc Moseneke;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">AGAINST: Judge Sebutinde; Judge ad hoc Barak;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(3) By sixteen votes to one,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">The State of Israel shall take all measures within its power to prevent and punish the direct</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">and public incitement to commit genocide in relation to members of the Palestinian group in the Gaza</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Strip;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">IN FAVOUR: President Donoghue; Vice-President Gevorgian; Judges Tomka, Abraham,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Bennouna, Yusuf, Xue, Bhandari, Robinson, Salam, Iwasawa, Nolte, Charlesworth, Brant;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Judges ad hoc Barak, Moseneke;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">AGAINST: Judge Sebutinde;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(4) By sixteen votes to one,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">The State of Israel shall take immediate and effective measures to enable the provision of</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">urgently needed basic services and humanitarian assistance to address the adverse conditions of life</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">faced by Palestinians in the Gaza Strip;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">IN FAVOUR: President Donoghue; Vice-President Gevorgian; Judges Tomka, Abraham,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Bennouna, Yusuf, Xue, Bhandari, Robinson, Salam, Iwasawa, Nolte, Charlesworth, Brant;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Judges ad hoc Barak, Moseneke;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">AGAINST: Judge Sebutinde;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">- 26 -</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(5) By fifteen votes to two,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">The State of Israel shall take effective measures to prevent the destruction and ensure the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">preservation of evidence related to allegations of acts within the scope of Article II and Article III of</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">the Convention on the Prevention and Punishment of the Crime of Genocide against members of the</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Palestinian group in the Gaza Strip;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">IN FAVOUR: President Donoghue; Vice-President Gevorgian; Judges Tomka, Abraham,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Bennouna, Yusuf, Xue, Bhandari, Robinson, Salam, Iwasawa, Nolte, Charlesworth, Brant;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Judge ad hoc Moseneke;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">AGAINST: Judge Sebutinde; Judge ad hoc Barak;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">(6) By fifteen votes to two,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">The State of Israel shall submit a report to the Court on all measures taken to give effect to</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">this Order within one month as from the date of this Order.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">IN FAVOUR: President Donoghue; Vice-President Gevorgian; Judges Tomka, Abraham,</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Bennouna, Yusuf, Xue, Bhandari, Robinson, Salam, Iwasawa, Nolte, Charlesworth, Brant;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Judge ad hoc Moseneke;</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">AGAINST: Judge Sebutinde; Judge ad hoc Barak.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Done in English and in French, the English text being authoritative, </span></p>Diego Siragusahttp://www.blogger.com/profile/08020255654648039239noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7197585536938540277.post-74251065141995332362024-01-29T03:42:00.000-08:002024-01-29T03:47:08.040-08:00Come le forze israeliane hanno intrappolato e ucciso i raver al Nova Festival<p style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgwuaotrGYq8aNlgdA3KHY1CO4QUc4kJM3wi0sDDGGnzEMne6_AgjTMxIJl_i1J7jNYlRkz0k-3XodDUQgNP2rMuKG3KL6RJP4sJKpWLSDzPaLR5mDf4uSk0rtgP_pT27Q7YowJ_nGI3Bd8uxR8nC8NuPKWiCFa6hLDaYW0cFcJzyQw0vhATNRWi2fV0C4" style="font-family: georgia; font-size: x-large; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img alt="" data-original-height="988" data-original-width="2088" height="302" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgwuaotrGYq8aNlgdA3KHY1CO4QUc4kJM3wi0sDDGGnzEMne6_AgjTMxIJl_i1J7jNYlRkz0k-3XodDUQgNP2rMuKG3KL6RJP4sJKpWLSDzPaLR5mDf4uSk0rtgP_pT27Q7YowJ_nGI3Bd8uxR8nC8NuPKWiCFa6hLDaYW0cFcJzyQw0vhATNRWi2fV0C4=w640-h302" width="640" /></a></p><p></p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p><span style="font-family: georgia;"></span></p><div style="font-size: x-large; text-align: center;"><span style="font-family: georgia;"><span style="background-color: white; white-space-collapse: preserve;"><b><span style="color: red;">Nuove prove indicano le forze di sicurezza israeliane, non Hamas, per aver causato il maggior numero di morti al festival musicale - morti civili che sono state poi utilizzate per giustificare il genocidio di Gaza </span></b></span></span></div><div style="font-size: x-large; text-align: center;"><span style="font-family: georgia;"><span style="background-color: white; white-space-collapse: preserve;"><b><span style="color: red;">a Tel Aviv.</span></b></span></span></div><span style="font-family: georgia;"><span _ngcontent-serverapp-c65="" data-index="1" style="background-color: white; font-size: x-large; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" data-index="2" style="background-color: white; font-size: x-large; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="text-align: center; white-space-collapse: preserve;"><b><span style="color: #2b00fe;">di William Van Wagenen</span></b></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span style="font-size: medium;"><span _ngcontent-serverapp-c65="" data-index="3" style="background-color: white; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="color: #222c31; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;"><span>GEN 12, 2024</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" data-index="4" style="background-color: white; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; white-space-collapse: preserve; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: #2b00fe;"><i>Fonte: The Cradle</i></span></div><div style="color: #222c31; text-align: justify;"><br /></div><div style="color: #222c31; text-align: justify;"><br /></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" data-index="5" style="background-color: white; color: #222c31; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; white-space-collapse: preserve; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span _ngcontent-serverapp-c65="" data-index="5" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;">I funzionari israeliani sostengono che Hamas ha compiuto un massacro pre-mediato e attentamente eseguito di 364 civili israeliani al festival musicale Nova vicino a Gaza il 7 ottobre come parte dell'Operazione Al-Aqsa Flood della resistenza palestinese. </span><span _ngcontent-serverapp-c65="" data-index="6" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;">Sostengono che Hamas e altri palestinesi hanno avuto ore per uccidere i partecipanti alla festa israeliana prima che l'esercito raggiungesse la scena.</span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" data-index="6" style="background-color: white; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" data-index="7" style="background-color: white; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="color: #222c31; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;">Tuttavia, sono emersi nuovi dettagli che dimostrano che la polizia di frontiera israeliana è stata schierata nel sito Nova prima che Hamas inciampasse nel festival, causando l'eruzione di una grande battaglia.</div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" data-index="8" style="background-color: white; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="color: #222c31; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;">Mentre alcuni raver sono stati effettivamente uccisi dalla resistenza palestinese - sia per intento o nel caos della battaglia - le prove ora suggeriscono che la maggior parte delle morti civili sono state probabilmente inflitte dalle forze israeliane stesse. </div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" data-index="9" style="background-color: white; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="color: #222c31; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;">Ciò era dovuto alla schiacciante potenza di fuoco impiegata dalle forze di occupazione - tra cui gli elicotteri da attacco Apache - e perché Tel Aviv ha emesso la controversa direttiva Hannibal per impedire ad Hamas di prendere i frequentatori del partito israeliano come prigionieri.</div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" data-index="10" style="background-color: white; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="color: #222c31; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;"><b>Operazione Philistine Horseman</b></div><div style="color: #222c31; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;"><br /></div><div style="color: #222c31; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhxu27RF-2PmdUDloebvJSLceY8cYnfZliiUPLRvbqU-6u8-oOEKdPZW7sZVWKyyV-occwe5Dgwb6szXU_lIAlHXM9OoE7rQ0qi4W3IVvS_JKaDRwqDCK2vmKv9wAq0JEUdlMEpP2hnpspt8TFxfzI1L03kfT7_vojsaxbdBD4Q_v-fk9obGK9Ed-LrW0Q" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="" data-original-height="3218" data-original-width="1506" height="655" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhxu27RF-2PmdUDloebvJSLceY8cYnfZliiUPLRvbqU-6u8-oOEKdPZW7sZVWKyyV-occwe5Dgwb6szXU_lIAlHXM9OoE7rQ0qi4W3IVvS_JKaDRwqDCK2vmKv9wAq0JEUdlMEpP2hnpspt8TFxfzI1L03kfT7_vojsaxbdBD4Q_v-fk9obGK9Ed-LrW0Q=w307-h655" width="307" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Foto delle automobili distrutte presso il Nova Music Festival</td></tr></tbody></table><br /><br /></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" data-index="11" style="background-color: white; color: #222c31; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; white-space-collapse: preserve; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span _ngcontent-serverapp-c65="" data-index="11" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;">Alle 6:30 del mattino, poco dopo l'alba del 7 ottobre, i combattenti dell'ala militare di Hamas, le Brigate Qassam, hanno lanciato la loro operazione militare, sparando una raffica di missili verso Israele. </span><span _ngcontent-serverapp-c65="" data-index="12" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;">Migliaia di suoi combattenti e quelli di altre fazioni hanno violato la recinzione di confine di Gaza in più luoghi per attaccare le basi militari israeliane circostanti e prendere prigionieri negli insediamenti come leva per un accordo di scambio di prigionieri di massa.</span></div></span></span></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><span _ngcontent-serverapp-c65="" data-index="0" style="background-color: white; color: #222c31; font-family: georgia; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; white-space-collapse: preserve; word-break: break-word;">Anche se ci sarebbero volute ore per rispondere, le unità della polizia di frontiera sono state rapidamente schierate. </span><span _ngcontent-serverapp-c65="" data-index="1" style="background-color: white; color: #222c31; font-family: georgia; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; white-space-collapse: preserve; word-break: break-word;">Alle 6:42 del mattino, appena 12 minuti dopo il lancio dell'operazione Al-Aqsa Flood, il comandante del distretto meridionale della polizia israeliana, Amir Cohen, ha dato un ordine con il nome in codice "Philistine Horseman", inviando agenti di polizia e polizia di frontiera che erano in allerta sui luoghi di varie battaglie.</span></span></p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div><span _ngcontent-serverapp-c65="" data-index="2" style="background-color: white; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="color: #222c31; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;">Questo includeva membri del commando Yamam e Tequila che non hanno compiti di polizia ma conducono operazioni militari e antiterrorismo, tra cui omicidi sotto copertura nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania occupata. </div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" data-index="3" style="background-color: white; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="color: #222c31; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;">Secondo un alto ufficiale israeliano che ha parlato con il New York Times, i primi rinforzi formali verso il sud di Israele provenivano da commando che arrivavano in elicottero.</div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" data-index="4" style="background-color: white; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="color: #222c31; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;">Sagi Abitbol, un poliziotto che lavora come guardia di sicurezza al festival, è stato tra i primi a confrontarsi con i combattenti di Hamas vicino a Nova, e ha assistito all'arrivo precoce di questi elicotteri. </div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" data-index="5" style="background-color: white; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="color: #222c31; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;">Durante i combattimenti, 59 agenti di polizia israeliani sono stati uccisi, di cui almeno 17 al festival Nova. </div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" data-index="6" style="background-color: white; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="color: #222c31; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;"><b>Hamas non ha pianificato di attaccare il festival</b></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" data-index="7" style="background-color: white; color: #222c31; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; white-space-collapse: preserve; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span _ngcontent-serverapp-c65="" data-index="7" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;">Avi Mayer del Jerusalem Post ha affermato che Hamas ha attentamente pianificato di attaccare il concerto in anticipo, con l'intenzione di uccidere il maggior numero possibile di civili israeliani. </span><span _ngcontent-serverapp-c65="" data-index="8" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;">I fatti, però, raccontano una storia completamente diversa.</span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" data-index="8" style="background-color: white; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" data-index="9" style="background-color: white; color: #222c31; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; white-space-collapse: preserve; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span _ngcontent-serverapp-c65="" data-index="9" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;">Un'indagine della polizia israeliana riportata da Haaretz indica che Hamas non era a conoscenza del festival in anticipo. </span><span _ngcontent-serverapp-c65="" data-index="10" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;">I risultati ufficiali suggeriscono che l'obiettivo previsto era Re'im, un insediamento e base militare situato proprio lungo la strada - sulla Route 232 - dal sito Nova.</span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" data-index="10" style="background-color: white; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" data-index="11" style="background-color: white; color: #222c31; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; white-space-collapse: preserve; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span _ngcontent-serverapp-c65="" data-index="11" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;">A Re'im, sede della divisione di Gaza dell'esercito israeliano, si svolse un'importante battaglia, obiettivo militare dichiarato della resistenza palestinese. </span><span _ngcontent-serverapp-c65="" data-index="12" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;">Il comandante della base è stato costretto a chiamare un elicottero Apache per respingere l'attacco di Hamas. </span></div></span></span><p></p><p></p><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #222c31; font-family: georgia; font-size: medium; white-space-collapse: preserve;">L'indagine della polizia indica anche che i combattenti di Hamas hanno raggiunto il sito del festival dalla Route 232, piuttosto che dalla recinzione di confine di Gaza, sostenendo ulteriormente l'affermazione che il festival non era un bersaglio previsto.</span></div><span _ngcontent-serverapp-c65="" data-index="12" style="background-color: white; font-size: medium; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; font-family: georgia; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div><span style="font-family: georgia;"><div style="color: #222c31; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;">Dopo il lancio di missili da Gaza - e prima che i combattenti della resistenza palestinese arrivassero sulla scena - gli organizzatori del festival prontamente cessarono la musica e iniziarono un'evacuazione. </div><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="1" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="2" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="color: #222c31; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;">Secondo un alto ufficiale di polizia citato da Haaretz, circa 4.400 persone erano presenti a Nova e la "stragrande maggioranza è riuscita a fuggire a seguito di una decisione di disperdere l'evento che è stato fatto quattro minuti dopo la raffica di razzi," mentre i primi spari non si udirono per un'altra mezz'ora.</div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="3" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="color: #222c31; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;"><b>Intrappolare i civili: la polizia israeliana ha bloccato l'uscita vitale della strada 232</b></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="4" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="color: #222c31; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;">Tuttavia, mentre le persone uscivano dal luogo del festival in auto e si spostavano sulla Route 232, la polizia israeliana stabilì posti di blocco in entrambe le direzioni, portando a un ingorgo che intrappolò molti festaioli nella zona dove i combattimenti tra Hamas e la polizia di frontiera sarebbero scoppiati.</div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="5" style="color: #222c31; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; white-space-collapse: preserve; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="5" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;">"C'era molta confusione. </span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="6" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;">La polizia barricò la strada, quindi non potevamo avvicinarci a Be'Eri. </span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="7" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;">Non potevamo avvicinarci a Re'im, i due vicini ai kibbutzim", dice un testimone, Yarin Levin, che stava cercando di evacuare la zona con i suoi amici. </span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="7" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="8" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="color: #222c31; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;">Levin, un ex soldato israeliano, ha detto che questo è quando hanno avuto il loro "primo incontro dei terroristi... combattere contro la polizia che ci sono... Due terroristi si sono persi in una sparatoria e ci hanno trovati."</div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="9" style="color: #222c31; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; white-space-collapse: preserve; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="9" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;">Un altro testimone, Shye Weinstein, conferma anche i blocchi stradali della polizia israeliana che hanno bloccato l'uscita principale dal festival. </span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="10" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;">Ha scattato foto di un veicolo della polizia di frontiera e di un poliziotto pesantemente armato in equipaggiamento da combattimento che ostacola la strada davanti alla sua auto.</span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="10" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="11" style="color: #222c31; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; white-space-collapse: preserve; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;">Un video del cellulare di un partecipante al concerto mostra la polizia e le forze di sicurezza israeliane che usano i loro veicoli per bloccare la strada vicino al sito del festival e scambiare il fuoco con i combattenti di Hamas.</div></span></span></span><p></p><p></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="0" style="background-color: white; color: #222c31; font-family: georgia; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; white-space-collapse: preserve; word-break: break-word;">Quando scoppiarono i colpi di arma da fuoco, quelli intrappolati sulla strada fuggirono verso est in campi aperti, sia nelle loro auto che a piedi. </span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="1" style="background-color: white; color: #222c31; font-family: georgia; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; white-space-collapse: preserve; word-break: break-word;">Molti superarono i campi e si nascosero vicino agli alberi, sotto i cespugli e nei burroni.</span></span></div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="2" style="background-color: white; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="color: #222c31; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;">Ma le riprese delle telecamere mostrano unità di polizia israeliane pesantemente armate che prendono posizione sulla strada e sparano attraverso il campo aperto negli alberi dove i civili si erano coperti.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="4" style="background-color: white; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="color: #222c31; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;"><b>Gilad Karplus, un ex soldato israeliano, ha detto alla BBC: </b></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="5" style="background-color: white; color: #222c31; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; white-space-collapse: preserve; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="5" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;">"Sapevamo che probabilmente avrebbero bloccato la strada. </span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="6" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;">Sono abbastanza sicuro che molte persone sono state uccise su quelle strade... Abbiamo guidato nel campo e abbiamo cercato di nasconderci da loro... in seguito siamo arrivati un po' più in profondità nei campi e poi hanno iniziato a sparare fucili da cecchino su di noi da luoghi diversi e anche artiglieria pesante."</span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="6" style="background-color: white; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="7" style="background-color: white; color: #222c31; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; white-space-collapse: preserve; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="7" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;">Anche se Karplus e altri festaioli erano stati sparati dalla polizia di frontiera, non potevano dare un senso a questo, e inizialmente credevano che la sparatoria provenisse da combattenti di Hamas travestiti da polizia o soldati. </span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="8" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;">In altre parole, questi testimoni hanno effettivamente visto le forze israeliane sparare contro di loro.</span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="8" style="background-color: white; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="9" style="background-color: white; color: #222c31; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; white-space-collapse: preserve; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="9" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;">Se Hamas avesse eseguito un piano che comportava travestimenti elaborati, l'operazione Nova avrebbe dovuto essere pre-pianificata, e l'indagine della polizia israeliana ha già stabilito che Hamas non era a conoscenza del festival in anticipo. </span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="10" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;">Inoltre, nessun altro sito di scontri del 7 ottobre ha riportato avvistamenti di combattenti palestinesi che indossavano uniformi israeliane - né nei vari insediamenti violati, né nelle basi militari israeliane in cui sono entrati.</span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="10" style="background-color: white; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="11" style="background-color: white; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="color: #222c31; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;"><b>Fuoco amico</b></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="12" style="background-color: white; color: #222c31; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; white-space-collapse: preserve; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="12" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;">In breve, sia la polizia di frontiera che gli elicotteri d'attacco Apache sono stati schierati sul sito del festival immediatamente. </span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="13" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;">Secondo il colonnello Nof Erez dell'aeronautica israeliana (di riserva), gli elicotteri erano in aria alle 7:15 del mattino - 45 minuti dopo il lancio di Al-Aqsa Flood - con un numero significativamente più grande schierato in tutto il sud di Israele in poche ore.</span></div></span></span><p></p><p></p><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #222c31; font-family: georgia; font-size: medium; white-space-collapse: preserve;">Noa Kalash, sopravvissuta al festival, ha raccontato di aver sentito gli spari di Hamas e delle forze israeliane, così come i bombardamenti aerei di elicotteri e aerei da guerra, mentre si nascondeva nei cespugli per ore per rimanere in vita.</span></div><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="13" style="background-color: white; font-family: georgia; font-size: medium; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><br /></div><span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="1" style="color: #222c31; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; white-space-collapse: preserve; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="1" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;">"Sentiamo le pistole dappertutto e la gente che spara e possiamo già riconoscere se i relativi terroristi che sparano o se è l'esercito. </span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="2" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;">O è un aereo, o un elicottero o razzi," Kalash ha ricordato.</span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="2" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="3" style="color: #222c31; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; white-space-collapse: preserve; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="3" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;">E 'abbondantemente chiaro che il fuoco elicottero ucciso alcuni dei concertatori terrorizzati. </span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="4" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;">Haaretz cita una fonte di polizia dicendo che gli elicotteri Apache "sparato ai terroristi e apparentemente anche colpito alcuni dei festaioli che erano lì."</span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="4" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="5" style="color: #222c31; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; white-space-collapse: preserve; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="5" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;">Diversi testimoni oculari che hanno visitato il sito della Nova dopo la battaglia hanno descritto la terribile distruzione. </span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="6" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;">Come afferma un altro notiziario:</span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="6" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="7" style="color: #222c31; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; white-space-collapse: preserve; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="7" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;">"È impossibile descrivere le scene a parole. </span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="8" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;">È possibile elencare solo i luoghi che vanno avanti per un chilometro. </span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="9" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;">Ci sono centinaia di auto bruciate e piene di proiettili, enormi macchie di sangue bagnato che ronzano di mosche ed emettono un odore nauseante, borse con parti del corpo raccolte dall'organizzazione ZAKA [rescue], migliaia di proiettili e involucri e schegge di ogni tipo."</span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="9" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="10" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="color: #222c31; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;">Un giornalista del Times of Israel che ha visitato il sito giorni dopo ha raccontato che, "decine di auto erano parcheggiate in fila, alcune di loro bruciate bucce contenenti corpi carbonizzati di giovani frequentatori del festival che sono stati colpiti e bruciati vivi."</div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="11" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="color: #222c31; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;"><b>Salvare proiettili per i soldati</b></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="12" style="color: #222c31; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; white-space-collapse: preserve; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="12" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;">Incredibilmente, i funzionari israeliani affermano che sono stati i combattenti di Hamas a distruggere centinaia di auto a Nova, bruciando vivi i loro passeggeri. </span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="13" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;">Ma Hamas non aveva questo tipo di potenza di fuoco.</span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="13" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="14" style="color: #222c31; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; white-space-collapse: preserve; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;">I combattenti del gruppo erano armati solo con mitragliatrici leggere e RPG, e le loro munizioni erano limitate a ciò che potevano portare con sé nei pick-up da Gaza.</div></span></span></span><p></p><p></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="0" style="background-color: white; color: #222c31; font-family: georgia; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; white-space-collapse: preserve; word-break: break-word;">Il giornalista del Guardian Owen Jones lo ha notato mentre discuteva di una raccolta di 43 minuti di video del 7 ottobre mostrati a giornalisti selezionati dall'esercito israeliano. </span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="1" style="background-color: white; color: #222c31; font-family: georgia; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; white-space-collapse: preserve; word-break: break-word;">Egli dice che i combattenti di Hamas "esortano a salvare le pallottole per aver ucciso i soldati. </span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="2" style="background-color: white; color: #222c31; font-family: georgia; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; white-space-collapse: preserve; word-break: break-word;">Viene chiesto a un festaiolo terrorizzato in una macchina, 'Sei un soldato?"</span></span></div><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="13" style="background-color: white; font-size: medium; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; font-family: georgia; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="14" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="color: #222c31; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;"><span style="font-family: georgia;">Come nota Jones: "Quindi c'è chiaramente una distinzione tra civili e soldati nel filmato scelto da Israele delle migliaia di ore di riprese che non vediamo."</span></div><span style="font-family: georgia;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="4" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="color: #222c31; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;">Mentre le munizioni di Hamas erano limitate, la polizia di frontiera era pesantemente armata e gli elicotteri Apache sono equipaggiati con missili Hellfire e 30 mm di mitragliatrici automatiche, che possono contenere fino a 1.200 colpi di munizioni e sparare 625 colpi al minuto.</div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="5" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="color: #222c31; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;">Ciò suggerisce che le forze israeliane hanno causato la maggior parte della morte e della distruzione a Nova - che potrebbe essere confermata se Israele rilasciasse tutte le sue riprese video dal 7 ottobre.</div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="6" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="color: #222c31; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;"><b>La direttiva Hannibal</b></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="7" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="color: #222c31; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;">Le forze israeliane non avevano solo la potenza di fuoco, ma anche un ordine ufficiale per uccidere gli israeliani a Nova.</div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="8" style="color: #222c31; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; white-space-collapse: preserve; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="8" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;">Una delle principali ragioni per cui Hamas ha lanciato l'operazione Al-Aqsa Flood è stata quella di prendere prigionieri israeliani che potevano essere scambiati per le migliaia di palestinesi tenuti prigionieri nelle prigioni israeliane. </span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="9" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;">Ma le forze israeliane erano determinate a impedire ad Hamas di riportare prigionieri a Gaza, anche se ciò significava uccidere i civili catturati.</span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="9" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="10" style="color: #222c31; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; white-space-collapse: preserve; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;">Un'indagine sulla controversa Direttiva Hannibal di Israele conclude che "dal punto di vista dell'esercito, un soldato morto è meglio di un soldato prigioniero che soffre e costringe lo Stato a rilasciare migliaia di prigionieri per ottenere il suo rilascio."</div></span></span></span></span><p></p><p></p><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #222c31; font-family: georgia; font-size: medium; white-space-collapse: preserve;">Ma, il 7 ottobre, secondo un'indagine di Yedioth Ahronoth, la direttiva Hannibal - che in precedenza si applicava solo ai prigionieri dell'esercito - è stata emessa anche contro i civili israeliani. Il quotidiano in lingua ebraica scrive che "a mezzogiorno del 7 ottobre, l'IDF [l'esercito israeliano] ordinò a tutte le sue unità di combattimento in pratica di utilizzare la 'Procedura di Annibale' anche se senza menzionarlo esplicitamente per nome."</span></div><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="13" style="background-color: white; font-size: medium; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; font-family: georgia; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="14" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="color: #222c31; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;"><span style="font-family: georgia;">L'ordine era di fermare "a tutti i costi ogni tentativo da parte dei terroristi di Hamas di tornare a Gaza, cioè, nonostante il timore che alcuni di loro abbiano rapito dei prigionieri", conclude l'indagine. </span></div><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="10" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; font-family: georgia; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div><span style="font-family: georgia;"><div style="color: #222c31; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;">Nei giorni e settimane dopo l'incidente, le autorità israeliane hanno fatto un grande spettacolo di distribuzione di immagini di veicoli distrutti nel sito del festival, implicando pienamente che le auto - e le vittime morte all'interno - erano state bruciate dai combattenti palestinesi. La relazione Yediot stravolge completamente questa affermazione:</div><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="2" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="3" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="color: #222c31; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;">"Nella settimana successiva all'attacco, i soldati delle unità d'elite hanno controllato circa 70 veicoli rimasti nell'area tra gli insediamenti e la Striscia di Gaza. Questi sono veicoli che non hanno raggiunto Gaza, perché nel modo in cui sono stati colpiti da un elicottero da combattimento, un missile anticarro o un carro armato, e almeno in alcuni casi tutti nel veicolo sono stati uccisi", compresi i prigionieri israeliani.</div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="4" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="color: #222c31; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;">Nof Erez, il colonnello dell'aeronautica israeliana ha osservato sopra, allo stesso modo ha concluso, per quanto riguarda l'uso indiscriminato di Israele della potenza di fuoco dell'elicottero quel giorno, che "La direttiva Hannibal è stata probabilmente schierata perché una volta che si rileva una situazione di ostaggi, questo è Hannibal."</div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="5" style="color: #222c31; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; white-space-collapse: preserve; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;">Un caso evidente di questo al festival di Nova è stato inavvertitamente documentato dalla BBC, che ha riferito che il filmato mostrava una donna che è stata presa in ostaggio, ma chi:</div></span></span></span></span></span><p></p><p></p><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #222c31; font-family: georgia; font-size: medium; white-space-collapse: preserve;">"Riappare improvvisamente due minuti dopo. Salta e agita le braccia in aria. Deve pensare che l'aiuto sia a portata di mano - ormai le Forze di Difesa Israeliane avevano iniziato i loro sforzi per respingere l'incursione. Ma pochi secondi dopo cade a terra mentre i proiettili rimbalzano intorno a lei. Non sappiamo se è sopravvissuta."</span></div><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="13" style="background-color: white; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; font-family: georgia; font-size: medium; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="14" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; font-family: georgia; font-size: medium; white-space-collapse: preserve;">La logica della direttiva Hannibal fu ulteriormente spiegata dal generale di brigata Barak Hiram, che ordinò a un carro armato di aprire il fuoco su una casa per risolvere una situazione di ostaggi nel Kibbutz Be'Eri, "anche a costo di vittime civili." Lo sciopero ha ucciso 12 israeliani, tra cui il dodicenne Liel Hetzroni, e decine di combattenti di Hamas.</span></div><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="10" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; font-family: georgia; font-size: medium; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="5" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify; white-space-collapse: preserve;"><span style="color: #222c31; font-family: georgia; font-size: medium;">"Ho molta paura che se torniamo a Sarona [quartier generale militare israeliano a Tel Aviv] e cerchiamo di tenere tutti i tipi di negoziati [per liberare gli ostaggi], potremmo cadere in una trappola che ci legherà le mani e non ci permetterà di fare ciò che è necessario, che è quello di entrare, manipolare, e ucciderli [Hamas]..."</span></div><span style="color: #222c31; font-family: georgia;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div><span style="white-space-collapse: preserve;"><span style="font-size: medium;"><b><i>Le opinioni espresse in questo articolo non riflettono necessariamente quelle di The Cradle.</i></b></span><span><span style="font-size: medium;">
</span><span style="font-size: large;"><br /></span></span></span></span></span></span></span></span><p></p>Diego Siragusahttp://www.blogger.com/profile/08020255654648039239noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7197585536938540277.post-66258100780573878462024-01-25T02:24:00.000-08:002024-01-25T02:24:11.665-08:00INTERVISTA ALL'AGENZIA INFOPAL: SIONISMO, SUPREMATISMO ETNICO-RELIGIOSO E GENOCIDIO<p></p><div style="text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuBLIdVeiUcU5kSpVGI758cMVNNHvq0bEqtb4rucOoDbtA96_P2aTTJm3H8CCIH9_lJQQho9bCH-zYjHptGZ2_UQ-3TaLLaBYEyHfQWTYagbu-kW1SGmIQslhKfljWjGgHQnrX103ejtsMCN11NSUQhDhiYpMyTZXqOi_LGRMb8Ya_fOCLHUfS9qslRNI/s1058/Copertina%20Rabbino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1058" data-original-width="760" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuBLIdVeiUcU5kSpVGI758cMVNNHvq0bEqtb4rucOoDbtA96_P2aTTJm3H8CCIH9_lJQQho9bCH-zYjHptGZ2_UQ-3TaLLaBYEyHfQWTYagbu-kW1SGmIQslhKfljWjGgHQnrX103ejtsMCN11NSUQhDhiYpMyTZXqOi_LGRMb8Ya_fOCLHUfS9qslRNI/w460-h640/Copertina%20Rabbino.jpg" width="460" /></a></span></div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span><p></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">23 gennaio 2024</span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span></p><p></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">1) Diego Siragusa, nel suo ultimo libro, “Dialogo impossibile con un
rabbino” lei mette in evidenza, tra i tanti aspetti analizzati, anche l’ideologia
alla base del sionismo. Ci può spiegare la relazione tra questo e il
colonialismo occidentale?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"> </span></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><span style="line-height: 107%;">Ho avuto l’opportunità di spiegarlo in una recente intervista
a un periodico di storia. Il colonialismo sionista ha una natura diversa dal
colonialismo occidentale. Quello dei paesi occidentali aveva un percorso <b>verticale</b>,
dall’alto, per mezzo della dominazione armata. I paesi colonizzati servivano
per sfruttare la mano d’opera e per rapinare le risorse naturali a vantaggio
della borghesia interna. I colonialisti europei non miravano a deportare i
nativi perché avevano bisogno della loro mano d’opera schiavizzata. In
Palestina, invece, la colonizzazione è <b>orizzontale</b>, <b>insediativa</b>, più
subdola, più scaltra. C’è già una comunità ebraica; l’Agenzia Ebraica compra
lotti di terra per costruire i suoi kibbutz dai proprietari ricchi e da quelli
che avevano avuto magri raccolti. Theodor Herzl, il fondatore del sionismo, lo
scrisse nei suoi Diari nel 1885 (<i>sic</i>): </span><span style="line-height: 107%;">«</span><span style="line-height: 107%;">Dobbiamo incoraggiare questa
misera popolazione ad andarsene oltre confine, procurando loro un lavoro nei
paesi di destinazione, e negandoglielo nel nostro. Sia il processo di
espropriazione che quello di allontanamento dei poveri devono essere effettuati
con discrezione e cautela</span><span style="line-height: 107%;">»</span><span style="line-height: 107%;">. Il progetto era una colonizzazione d’insediamento
nazionalistica, di pulizia etnica e di genocidio, e Ben Gurion, il padre
fondatore di Israele, lo disse in modo molto chiaro nel 1937, <b>prima della
persecuzione nazista</b>: “Noi dobbiamo espellere gli arabi e prenderci i loro
posti.” La narrazione che era necessario tutelare gli ebrei dalle persecuzioni
cicliche, concedendo loro uno <b>Stato ebraico</b>, era una colossale menzogna.
L’enfasi sui testi biblici, alcune pietre di epoca erodiana, le rovine di
Masada e la mitologia del tempio di Salomone furono solo pretesti
propagandistici, che durano tuttora, per giustificare un “diritto” inesistente
al ritorno accompagnato dalla leggenda ignobile della “Terra Promessa” da dio e
dalla favola del popolo ebraico come “popolo eletto”. Eletto da chi? Da
nessuno. <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Il colonialismo classico aveva come scopo lo sfruttamento di
risorse e la schiavizzazione dei nativi; il sionismo, invece, ha perseguito
subito un insediamento etnico-religioso eseguibile fino in fondo con la
sostituzione di un popolo con un altro. <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"> </span></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">2) Nel suo libro lei analizza anche la questione del cosiddetto “antisemitismo”,
usato dalla propaganda occidentale-israeliana per bloccare ogni forma di
denuncia pubblica dei crimini israeliani. Ce ne può parlare?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"> </span></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">L’antisemitismo ha ricevuto un valore aggiunto dopo la scoperta dei campi
di sterminio nazisti. È diventato la summa di tutti i mali e l’Olocausto è
diventato una religione che sacralizza gli ebrei. Consapevoli di avere in mano
un manganello per bastonare tutti coloro che criticano il sionismo e lo stato
di Israele, gli ebrei sionisti lo usano <i>ad libitum</i> per criminalizzare
chiunque osi denunciare i loro crimini nefandi. La risposta più efficace è
stata data dalla ex ministra laburista Shulamit Aloni durante una intervista
alla piccola TV americana <i>Democracy now</i>: «Antisemita? È un trucco. Lo
usiamo sempre per reprimere le critiche legittime agli ebrei e al sionismo
israeliano». <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Ci sono governi occidentali che perseguitano i militanti filopalestinesi e
hanno leggi per reprimere le critiche a Israele con sanzioni pecuniarie e il
carcere. Nei primi giorni del genocidio a Gaza, a New York, circa 300 ebrei
antisionisti che manifestavano con una maglietta nera su cui era scritto CEASE
FIRE NOW sono stati ammanettati dalla polizia e portati in carcere. Persino la
richiesta del “cessate il fuoco” è stata etichettata come antisemitismo dalla
stampa corrotta e dai governi come quello del sig. Biden. Io stesso sono
ritenuto dagli ebrei italiani “antisemita”, epiteto usato contro di me anche da
esponenti dell’ANPI marcati PD. Siccome gli arabi sono semiti, accusarmi di
antisemitismo è una barzelletta. Sono, quindi, in buona compagnia. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"> </span></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><o:p> </o:p><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0LKmq_MOG1ewZWJR8CI5WQPT0STGCTSXU406jqNlUMJ9L7RskouGBRiKa5H1NDXtkI13sKBZZ5T4JFYQc88W09WsFkwuZKmjnOgWkj6cqDHjgSuMCQzUxNlIpPI-AU9ZnYAs44Aj0a2AxFKI7xlR30vtjS9yHKVq_H2SjXrmEuRFHcOHNofYdHDL0hLY/s586/10384222_549378205171787_2629117956373738695_n.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="586" data-original-width="383" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0LKmq_MOG1ewZWJR8CI5WQPT0STGCTSXU406jqNlUMJ9L7RskouGBRiKa5H1NDXtkI13sKBZZ5T4JFYQc88W09WsFkwuZKmjnOgWkj6cqDHjgSuMCQzUxNlIpPI-AU9ZnYAs44Aj0a2AxFKI7xlR30vtjS9yHKVq_H2SjXrmEuRFHcOHNofYdHDL0hLY/w261-h400/10384222_549378205171787_2629117956373738695_n.png" width="261" /></a></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">3) Nel suo “dialogo” con un sionista viene fuori la menzione a Israele come
paese democratico, multietnico, sviluppato, faro dell’umanità. La solita
propaganda della terra disabitata fatta fiorire da Israele?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"> </span></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><span style="line-height: 107%;">Un ebreo sionista inglese che si chiamava Israel Zangwill,
legò il suo nome a questa menzogna: </span><span style="line-height: 107%;">«</span><span style="line-height: 107%;">Una terra senza popolo per un
popolo senza terra</span><span style="line-height: 107%;">»</span><span style="line-height: 107%;">. Questa era la Palestina? Negli anni ’20, un intellettuale
ebreo russo, un mistico, Asher Hirsch Ginsberg fece un viaggio in Palestina e
scoprì che tutta la Palestina era abitata e coltivata. </span><span style="line-height: 107%;">«</span><span style="line-height: 107%;">Solo le
dune di sabbia e le montagne rocciose non sono coltivate…</span><span style="line-height: 107%;">»</span><span style="line-height: 107%;"> - disse
al suo ritorno. Testimoniò anche la violenza con cui gli ebrei trattavano i
palestinesi e li umiliavano. Tutto questo è documentato nel mio libro IL
TERRORISMO IMPUNITO da pag. 25 in avanti. <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Israele è una democrazia? <i>Hasbara</i>, la solita, consunta
propaganda. No, non è una democrazia! Israele non ha una costituzione e non ha
confini perché ruba la terra ai palestinesi e ai paesi confinanti. Oltre cinque
milioni di nativi sono trattati come schiavi e subumani, senza diritti e alla
completa mercé dei colonizzatori che commettono su di loro tutti gli abusi più
spietati. Le teste pensanti nelle università israeliane, come il prof.
Hiftachel, hanno, giustamente, parlato di ETNOCRAZIA. La recente legge che
definisce lo stato di Israele come lo stato dei soli ebrei conferma questa
definizione. Stato laico? No, confessionale. Uguaglianza davanti alla legge?
Per gli ebrei sì, per i palestinesi no; in tribunale perdono tutte le cause. Perché?
I giudici sono tutti ebrei sionisti. I partiti religiosi e i rabbini più
fanatici e messianici hanno fatto il resto: giudaizzare la Palestina, rimuovere
le chiese cristiane e le moschee. I rapporti, infatti, con la chiesa di Roma
sono tesi e tuttora prevale in Vaticano una eccessiva prudenza per non
compromettere il dialogo interreligioso. A Gaza hanno distrutto le chiese
cristiane e non esiste più una sola moschea. Anche edifici religiosi antichi,
ricchi di valore storico, sono stati distrutti. Quando l’11 luglio 2004
incontrai Yasser Arafat alla Mukata, a Ramallah, alla fine della nostra
conversazione mi diede una fotografia che documenta la distruzione della chiesa
di santa Barbara, un’antica chiesa cristiana. <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Questo si chiama “memoricidio”. <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"> </span></o:p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjni4xFXFMKUzqxFCrw2OH18OO6xeIx_Gow66_kl7FT3XxUbtWmw4nwD1u43Stdi3HYGZ-l2gMl_fLrto_lbTod4kDGFuWdoXOv9ab_-xZfu6ufWHUyX069HsMVmpVig3baMkhr4xnlNQ_rkcqm55KMrQ1tm4H6gtYSaH08JtttbjOss80d0eakD_9oOUk" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="183" data-original-width="275" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjni4xFXFMKUzqxFCrw2OH18OO6xeIx_Gow66_kl7FT3XxUbtWmw4nwD1u43Stdi3HYGZ-l2gMl_fLrto_lbTod4kDGFuWdoXOv9ab_-xZfu6ufWHUyX069HsMVmpVig3baMkhr4xnlNQ_rkcqm55KMrQ1tm4H6gtYSaH08JtttbjOss80d0eakD_9oOUk=w400-h266" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span><p></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">4) Lei parla del “potere pervasivo e totalitario” di ebrei sionisti nel
mondo. Ci può spiegare meglio?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"> </span></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Nel mio libro sono riportati diversi casi di persecuzione verso gli
avversari del sionismo e sostenitori dei diritti dei palestinesi. In
Inghilterra sono riusciti a distruggere il capo dei laburisti, Jeremy Corbin.
Perché? Perché se Corbin avesse vinto le elezioni e fosse diventato Primo
Ministro, la politica estera britannica sarebbe cambiata in Medio Oriente e in
altre aree del mondo. Per questa ragione i sionisti hanno scatenato una
campagna criminale e diffamatoria contro di lui e altri politici antisionisti.
Lo scandalo è che i vertici del partito laburista hanno obbedito alla comunità
ebraica inglese come e peggio dei servi. Intellettuali, attori, scrittori,
registi, poeti sono nel mirino dei sionisti: se critichi Israele la tua
carriera è rovinata e potresti perdere il posto di lavoro. Negli Stati Uniti i
casi non si contano più. Quasi tutte le case produttrici cinematografiche sono
controllare dai sionisti; allo stesso modo giornali e riviste di larga diffusione.
In Italia l’informazione è controllata dai sionisti: La Stampa, Il Corriere
della Sera, Repubblica, la Rai, Rai Storia, Rai libri, Mediaset ecc.. Rammento
sempre che il libro GIORNALISTI COMPRATI di Udo Ulfkotte, che ho tradotto dal
tedesco, non ha ricevuto una sola recensione. Solo <i>ByoBlu</i> mi ha
intervistato e ha realizzato una registrazione della mia presentazione in una
libreria. Perché? Perché è difficile trovare un giornalista che non sia stato
comprato almeno una volta. <i style="mso-bidi-font-style: normal;"><o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"> </span></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">5) Chi critica Israele e il sionismo finisce perseguitato e boicottato...
Nel suo libro lei elenca “5 reazioni” delle comunità ebraiche sioniste nel
mondo.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"> </span></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Si. Mi hanno colpito il linguaggio stereotipato e le reazioni isteriche ad
ogni forma di critica agli ebrei in quanto tali, ai sionisti e a Israele. Si
compattano come una falange e attaccano a testa bassa. Nella loro paranoia
tribale, evidentemente, mantengono uno stretto rapporto operativo. Ricordo che all’Università
di Torino, i giovani studenti del PROGETTO PALESTINA avevano organizzato un
convegno sulla DETENZIONE AMMINISTRATIVA, l’abuso che consente a Israele di
arrestare i palestinesi e tenerli in carcere anche anni senza un’accusa. Tra i
relatori c’era un mio amico, docente a Liverpool, che fu attaccato il giorno
prima dai sionisti i quali mandarono dei loro emissari, tra i quali alcune
donne, a disturbare il convegno e rumoreggiare. Lo stesso era successo con
Shlomo Sand durante il <i>FestivalStoria 2011</i> presso l'Università di
Torino. Le 5 reazioni sono queste:<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"> </span></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">1 - Uniformità di comportamento <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">2 - Rapidità di attacco;<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">3 - Violenza verbale e aggressività;<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">4 - Ripetitività delle accuse (antisemitismo, calunnie, diffamazione)<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">5 - Mobilitazione per la repressione del dissenso e di ogni critica.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"> </span></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">6) La comunicazione occidentale - mainstream e social - è basata su doppi
standard e manipolazione dei fatti. Ce ne può parlare?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br /></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Faccio un’affermazione perentoria: se l’informazione planetaria fosse stata
onesta nella descrizione della natura razzista e suprematista del sionismo e
avesse riportato correttamente i crimini di Israele, tutto l’oceano di sangue
che ha attraversato la storia del Medioriente postbellico e prebellico non ci
sarebbe stato. L’informazione putrefatta e corrotta dell’Occidente ha sparato
pallottole criminali che hanno determinato morti e feriti. Le menzogne, ormai
confermate, sui fatti del 7 ottobre 2023 sono servite ad armare la furia
omicida di Israele che non accenna a fermare il genocidio a Gaza. Come ha
scritto Ulfkotte nel suo libro, tutta l’informazione occidentale è controllata
e influenzata dalla CIA, dagli USA, dai servizi segreti e dall’alta finanza
liberista e monopolista. Chi esce dal recinto o disobbedisce è perduto.
L’abbiamo visto con la guerra in Ucraina e, ora, lo vediamo sulla carne dei
palestinesi e degli arabi. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjCKBR3TApS13hpiUKIChbxPIG1rSTNiYCEw-_kZOoczUiYtnrsDPsBcgyEzRHl-l-8VV4NT_uklp3PKAT1V5VaZy5kmWwEi8JzSbURR4Aes1OPv3lbUB8a0iQtvUBW3P-PmecwerepceUxXTuxDR6M5iXSX4CDvjk4f8Bxxa3vjYevhyyyVNFXvbG6x3k" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="170" data-original-width="296" height="230" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjCKBR3TApS13hpiUKIChbxPIG1rSTNiYCEw-_kZOoczUiYtnrsDPsBcgyEzRHl-l-8VV4NT_uklp3PKAT1V5VaZy5kmWwEi8JzSbURR4Aes1OPv3lbUB8a0iQtvUBW3P-PmecwerepceUxXTuxDR6M5iXSX4CDvjk4f8Bxxa3vjYevhyyyVNFXvbG6x3k=w400-h230" width="400" /></a></div><br /><br /><p></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">7) Cresce nell'opinione pubblica mondiale l'avversione verso il sionismo e
Israele a causa dei loro crimini. Con la guerra israeliana in corso su Gaza,
questo sentimento è ancora più forte, ma Israele continua a fare la “vittima”,
sostenuto dai regimi e dai media occidentali...</span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; tab-stops: 381.8pt; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">È la prosecuzione del “trucco” dell’antisemitismo
denunciato da Shulamit Aloni. I sionisti praticano un ricatto morale su tutti,
come se volessero dirci: “Se ci criticate sarete responsabili
dell’antisemitismo e delle persecuzioni che poi subiremo”. Più volte ho/abbiamo
risposto dicendo: “Gli arabi sono semiti e noi difendiamo le loro ragioni.
Secondo quale logica saremmo antisemiti?” La verità è che hanno sequestrato il
significato delle parole. Sanno che quella parola è una pietra contundente nell’immaginario
collettivo e non esitano a scagliarla. Sanno che i loro complici, il sistema
corrotto dell’informazione e i lacchè politici faranno a gara per ossequiarli.
Nel libro racconto vari episodi persecutori che mi riguardano come quando, alla
Fiera del Libro di Roma, tentarono invano di impedirmi di presentare la mia
traduzione del primo volume dell’opera di Alan Hart, SIONISMO IL VERO NEMICO
DEGLI EBREI. I sionisti della Sardegna, invece, riuscirono a toglierci la sala
della CGIL di Sassari dove dovevamo, io e Alan Hart, presentare quel libro. Fu
sufficiente dire ai dirigenti della CGIL che io e Alan Hart siamo antisemiti e questi
stolti ubbidirono. In prima linea in Italia, per questa missione di censura,
oltre ai partiti di destra, ci sono: il PD, quasi tutte le sezioni dell’ANPI e
settori della CGIL. Una infame e orrenda opera persecutoria da parte di ex
comunisti ed ex democristiani. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; tab-stops: 381.8pt; text-align: justify;"><br /></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">8) Nel suo libro parla della “pedagogia dell'odio” che Israele mutua dalla
Bibbia, con i suoi tantissimi passi violenti e genocidi. Questo argomento,
nonostante sia sempre più diffusamente affrontato dagli storici, è ancora tabù:
tra sionismo e insegnamenti biblici ebraici c’è una relazione? Qual è la
relazione tra colonialismo sionista ed ebraismo?</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Tra i primi pionieri che vennero a colonizzare la Palestina è difficile
trovare documenti fotografici con gli uomini che indossano la kippah, lo
zucchetto. La indossavano, invece, gli ebrei che da diversi secoli convivevano
in pace e rispetto con gli arabi. Questa cupola, tale è il significato della
parola <i>Kippah</i>, è un simbolo di quello che io chiamo “idiotismo
religioso”. Gli ebrei dicono che, per rispetto, bisogna coprirsi il capo
davanti a dio, che sta in alto, è obbligatorio in sinagoga e si può togliere
solo per fare il bagno e per dormire. Dio sta in alto? Chi l’ha detto? Il
filosofo ebreo Spinoza era panteista, quindi per lui dio è dappertutto.
Ammettiamo che sia “in alto”, cosicché dio sarebbe così stupido che potrebbe
offendersi se un ebreo non indossa la kippah? La solita antropomorfizzazione di
dio. Negli ultimi decenni è diventata molto più frequente la presenza nel
governo e nell’esercito di uomini con la kippah, segno evidente della loro
appartenenza a correnti e sette del giudaismo e a gruppi religiosi messianici,
gli stessi che predicano il razzismo e la persecuzione contro tutto ciò che non
è ebraico. Nel libro ho citato questa frase di Einstein:</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><i><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">«Per me, la parola Dio non è niente di più che
un’espressione e un prodotto dell’umana debolezza, e la Bibbia è una collezione
di onorevoli ma primitive leggende, che a dire il vero sono piuttosto
infantili. Nessuna interpretazione, non importa quanto sottile, può farmi
cambiare idea su questo. Per me la religione ebraica, come tutte le altre, è
un’incarnazione delle superstizioni più infantili». <o:p></o:p></span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">(Dalla lettera indirizzata nel 1954 da Albert Einstein al filosofo Eric
Gutkind)</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Quindi, i
sionisti sono sempre meno laici e sempre più estremisti tribal-religiosi,
seguaci di rabbini psicopatici. In questi giorni abbiamo sentito ministri
suggerire lo sterminio dei palestinesi con la bomba atomica. C’è un altro
episodio inquietante: due deputati fanatici hanno proposto una legge per
perseguitare coloro che diffondono il cristianesimo. Il 9 gennaio scorso, senza
rendere noto quanto il loro progetto, due deputati del partito del <i>Giudaismo
della Torah Unita</i>, Moshe Gafni e Yaakov Asher, hanno presentato un disegno
di legge denominato: «Divieto di proselitismo per la conversione religiosa»,
che vieterebbe espressamente l’evangelizzazione, dichiarando illegale qualsiasi
tipo di annuncio che si richiami alla figura di Gesù Cristo e ai suoi
insegnamenti. Sono arrivate proteste da ogni parte del mondo, anche dagli Usa.
Netanyahu, consapevole che l’Occidente suo alleato è tutto cristiano, ha
promesso che bloccherà il disegno di legge, però si è affrettato a paragonare i
palestinesi agli Amaleciti, la popolazione che Saul, il primo re d’Israele, deve
sterminare per ordine del profeta Samuele (cfr. 1 Sam 15). Subito dopo,
Netanyahu ha paragonato i combattenti sionisti del 1948 a Giosuè figlio di Nun,
colui che, secondo la Bibbia, avrebbe conquistato la terra promessa 3000 anni
fa. I sionisti atei, come Golda Meir e Ben Gurion, usavano per convenienza i
mitologemi della Bibbia per non deludere la parte fanatica-messianica degli
israeliani. L’ebraismo, nel corso del tempo, si è evoluto da religione a
tradizione etnico-culturale nella quale si riconoscono anche gli ateisti. Ci
sono quelli come Shlomo Sand che hanno smesso di essere ebrei, e questi ne ha
motivato le ragioni col suo libro COME HO SMESSO DI ESSERE EBREO, pubblicato da
Rizzoli. La grandissima maggioranza si riconosce nello stato di Israele e nelle
sue manifestazioni criminali e aberranti. <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"> </span></o:p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjF8fyD6tdhEk-YQFZO1-edE9XMH2PkSOt4CMMxkCBUaTCM4w3OPd_XIgjWXvwF-uxZKVZWkPgNMPJro4JHSGkoFUXSQqnpuG9HI9PzD2bz6XZ0YyzuQD9UVSq9SjzPZ6LZCHELwLE4ghboBiGjpBzFjAcZS7ql-2IfKfyUPV-vjdv9pyz7am1rqM0zQi4" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="168" data-original-width="301" height="224" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjF8fyD6tdhEk-YQFZO1-edE9XMH2PkSOt4CMMxkCBUaTCM4w3OPd_XIgjWXvwF-uxZKVZWkPgNMPJro4JHSGkoFUXSQqnpuG9HI9PzD2bz6XZ0YyzuQD9UVSq9SjzPZ6LZCHELwLE4ghboBiGjpBzFjAcZS7ql-2IfKfyUPV-vjdv9pyz7am1rqM0zQi4=w400-h224" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span><p></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">9) Il rapporto che lega tra loro le religioni monoteistiche
abramitiche sigilla il discorso di coloro, tra gli studiosi di storia,
archeologia, filologia semitica e scienze religiose, che vorrebbero raccontare
verità altre sui testi sacri, soprattutto la bibbia. Qual è la sua idea?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"> </span></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Quando discuto con qualcuno che tende a dare credito alle narrazioni
bibliche mi risponde dicendo che devo INTERPRETARE e non leggere alla lettera
se voglio capire la religiosità di questo popolo. Un grande studioso e
archeologo italiano, Mario Liverani, nel suo libro OLTRE LA BIBBIA, STORIA
ANTICA DI ISRAELE (edito da Laterza) afferma che ormai tra gli studiosi è
normale considerare gli episodi biblici come “novellistica”. Uno studioso che
ha tradotto la Bibbia, come Mauro Biglino, ha inferto altri duri colpi ai
mitologemi su cui sguazzano i fanatici del giudaismo. I teologi cattolici e
protestanti sanno che lo strano dio della Bibbia incita al massacro, alla
violenza e al genocidio ma cercano giustificazioni, interpretazioni di comodo
per non dire la verità. Il paragone col Nuovo Testamento è abissale, qui Gesù
predica l’amore, nella Bibbia Yahweh esorta allo sterminio e alle uccisioni. Domanda:
chi è il dio della Bibbia?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"> </span></o:p></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"></span></o:p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiqRvc890JD_QkoI2yo6WaVc1jWRmx1IORdOvarmWSRw6316LoUReWzziwsHNOx49OrmRk6mpM5OjqJYzLptcyreR2qcVMdi8Ud8rEEJslBAaQFEVMF3eBBNkclWg53-AvxPXQ1ZXtSRef_ID4v6MBndMr9TRZIiyAZHOOgyI9bxmuFS6VPeQR9gMGkqQQ" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="398" data-original-width="300" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiqRvc890JD_QkoI2yo6WaVc1jWRmx1IORdOvarmWSRw6316LoUReWzziwsHNOx49OrmRk6mpM5OjqJYzLptcyreR2qcVMdi8Ud8rEEJslBAaQFEVMF3eBBNkclWg53-AvxPXQ1ZXtSRef_ID4v6MBndMr9TRZIiyAZHOOgyI9bxmuFS6VPeQR9gMGkqQQ=w302-h400" width="302" /></a></span></div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span><p></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">10) Vogliamo affrontare un altro argomento ostico? Il dio di Israele,
in realtà un comandante militare genocida divinizzato tra il VI e il IV secolo
a.C. da rabbini e re per questioni politiche, invoca costantemente la pulizia
etnica dei popoli dove le tribù ebraiche si insediavano...Tali ordini sono
continuamente citati da leader e soldati israeliani nell'attuale genocidio a
Gaza. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br /></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Concordo con le affermazioni della domanda. È sorprendente che questo
personaggio si presenta a Mosé dicendo il proprio nome: Yahweh. Come può un dio
avere un nome? I nomi servono per distinguerci. Quindi c’erano più dei? Le
varie traduzioni della Bibbia hanno cercato di porre rimedio a queste
assurdità, ma invano. Biglino sostiene che Yahweh sia un alieno: tesi
inaccettabile. Yahweh era <i>eliòn</i>, il superiore, il comandante, colui che
sta in alto. I rabbini messianici, convinti di poter dire “Dio è con noi”,
hanno solo contribuito a fanatizzare gli israeliani e a coprirli di un manto di
invincibilità che è la radice della loro onnipotenza o arroganza, la hybris
come la chiama il poeta Amnon Shmosh che ho citato nel libro, concetto che mi è
servito per il sottotitolo del libro. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br /></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">11) Dalla questione precedente si arriva al concetto di superiorità
etnico-razziale, quindi di razzismo, e alla disumanizzazione del nemico e del
resto del mondo... Israele è uno stato etnocratico-teocratico, con un forte
impianto tribale e suprematista.</span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgLI7C9jAiU6-_MFKVCIWP2v1Zezo1KvckIqiWtxIu2FPXogzR3_qJcHQTwDgwULSQ-Egy7-My8iFoGOwCALDj527ehCZdzSjB5MzMJqUPGO0Ye_rP3pSBIscasUUYNV_2NJNHP29lj5we_VjDay7A4ZbFb75LcvHnG8XHevZdY3cgFvI8nnhDbSg5VAcM" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="" data-original-height="861" data-original-width="1148" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgLI7C9jAiU6-_MFKVCIWP2v1Zezo1KvckIqiWtxIu2FPXogzR3_qJcHQTwDgwULSQ-Egy7-My8iFoGOwCALDj527ehCZdzSjB5MzMJqUPGO0Ye_rP3pSBIscasUUYNV_2NJNHP29lj5we_VjDay7A4ZbFb75LcvHnG8XHevZdY3cgFvI8nnhDbSg5VAcM=w640-h480" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Sansone e Dalila</td></tr></tbody></table><br /><br /></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Nel libro ho citato diverse frasi deliranti di rabbini che predicano
l’omicidio e il razzismo verso i non ebrei senza curarsi del danno che arrecano
a sé stessi e alla loro gente. Un parroco di campagna cattolico, ignorante e
reazionario non solo si vergognerebbe di dire cose simili verso i non
cattolici, ma non riuscirebbe neanche a pensarle. Loro, invece, le dicono e se
ne vantano, come i soldati israeliani che esultano per aver ucciso donne e
bambini come se fossero oggetti per una gara al tiro a segno. Nel mio libro c’è
una tabella comparativa che elenca le similitudini tra nazismo e sionismo.
Mentre facciamo questa conversazione, non cessano le uccisioni a Gaza ed è
stato diffuso dalle Comunità Ebraiche italiane un <i>vademecum</i> per la
Giornata della memoria del 27 gennaio. Ebbene, dimostrando totale assenza di compassione
e pietà umana, gli ebrei dichiarano che “condannare Israele per Gaza è antisemitismo”.
Questo conferma quello che ho sempre pensato: gli ebrei sionisti sono
irredimibili. Sono votati al suicidio o all’Armageddon che sarà la distruzione
del mondo. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgpvKS7SQVsIuvHchNBlJrJ85F523c10fbAA8YAjW5qAC8aB564zXGMLRc_DUNBVO2XB4ZLhe4tzhGwFAjetbbg5uJK51-I0GkAVHrkrGQKunNr68L8vG7fPH-YU01msW5NyCmHTyWxdRxiYuIrKwXwlEgKtEpzMK6C3SpefrB-Wo9sGwyjS44fYFT2dYc" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="178" data-original-width="284" height="402" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgpvKS7SQVsIuvHchNBlJrJ85F523c10fbAA8YAjW5qAC8aB564zXGMLRc_DUNBVO2XB4ZLhe4tzhGwFAjetbbg5uJK51-I0GkAVHrkrGQKunNr68L8vG7fPH-YU01msW5NyCmHTyWxdRxiYuIrKwXwlEgKtEpzMK6C3SpefrB-Wo9sGwyjS44fYFT2dYc=w640-h402" width="640" /></a></div><br /><br /><p></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">12) Shlomo Sand afferma che l’etnia ebraica è fittizia... In generale, il
concetto stesso di nazione è “immaginato”, come sosteneva Benedict
Anderson <span style="background: white; color: #202122;">nell'ambito di una
riflessione sui processi storici di decolonizzazione. Pertanto, la nazione
ebraica sarebbe inventata come collante tra le comunità ebraiche disperse nel
mondo e molto differenti tra loro per appartenenza etnica e linguistica...</span> Non dimentichiamo il razzismo interno a Israele, tra askenaziti,
sefarditi e tutti gli altri...<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br /></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Lei fa riferimento alle opere <i>Comunità immaginate</i> di Benedict
Anderson e <i>Nazioni e nazionalismo</i> di Ernest Gellner. Shlomo Sand ha
scandalizzato la società israeliana col suo libro <i>L’invenzione del popolo
ebraico</i>, ha subito attacchi, insulti e persecuzioni. Come si può parlare di
popolo ebraico dopo 3000 anni? Quante commistioni, quanti intrecci parentali e
meticciati si sono originati dalla diaspora e dall’assimilazione dei seguaci
del giudaismo in giro per il mondo? Ebrei sefarditi, askenaziti, falascià e
mitzrahim… Viene il capogiro solo a pensarci. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg8xP_gdOnVsW0M6XNSF-c89R4kyjEa8ACPTUrdaTZi0N8sJ9QUVvrM6cmM964tZYzP5mHfQ0_5slre6dCQtBz194uqsK1ueyfibAM8rz-btErD64Durv8zpg3uYuhvZpZtlcoZzmV4NTk-zF1W57jP39qkqzf63Xdvb79Aa4H7WW-Ip_hW05tyJZI1-Ww" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="" data-original-height="166" data-original-width="303" height="350" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg8xP_gdOnVsW0M6XNSF-c89R4kyjEa8ACPTUrdaTZi0N8sJ9QUVvrM6cmM964tZYzP5mHfQ0_5slre6dCQtBz194uqsK1ueyfibAM8rz-btErD64Durv8zpg3uYuhvZpZtlcoZzmV4NTk-zF1W57jP39qkqzf63Xdvb79Aa4H7WW-Ip_hW05tyJZI1-Ww=w640-h350" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Genocidio a Gaza</td></tr></tbody></table><br /><br /></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">13) Veniamo ora al caso di genocidio contro Israele presentato dal Sud
Africa alla Corte internazionale di Giustizia dell’Aja. Cosa pensa che
succederà?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br /></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Ho letto una parte del documento presentato dal Sud Africa. Le prove e le
argomentazioni sono schiaccianti. I giuristi sudafricani hanno fatto un lavoro
eccellente a cui la controparte israeliana ha risposto in modo fragile e
bassamente propagandistico. Non essendo un giurista, ho chiesto l’opinione a un
amico che insegna Diritto Internazionale in una università inglese: questa è la
risposta sintetica che ho ricevuto: RESTO OTTIMISTA. Speriamo che sia davvero
così, ma quando scopro che il ministro degli Esteri francese, Stéphane
Séjourné, afferma che il suo paese non sosterrebbe la decisione della Corte Internazionale
di Giustizia se si pronunciasse contro Israele perché accusarlo di genocidio
significa “varcare una soglia morale” e “sfruttare la nozione di genocidio per
scopi politici”, allora abbiamo la prova provata che l’Occidente liberista
continuerà ad essere il regno della barbarie, vessillifero di nuove catastrofi.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br /></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Diego Siragusa<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"> </span></o:p><span style="font-family: georgia; font-size: large;">21 gennaio 2024</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"> </span></o:p></span></p><br /><p></p>Diego Siragusahttp://www.blogger.com/profile/08020255654648039239noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7197585536938540277.post-68322211079979727322024-01-19T09:20:00.000-08:002024-01-19T09:20:22.595-08:00Grazie a Gaza, la filosofia europea si è rivelata eticamente fallita<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgkUyeZRI-m6Z0GOGaZ0qB32P1Bqiuj6yrF4o7XOeCGztme6YMjAzNFV6NosfT_dK1i18ZaJNXAFp5FKQwn0nLzWxICuCF4gI2jvl7cHH3EeMxSL8P160XA7JI4H9GSNBIrhL-BRkepos1STSV0WvWIETdOXqjBSwI2EfqkBqxnr_fAno8WM90RKCa0rh0" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="787" data-original-width="1400" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgkUyeZRI-m6Z0GOGaZ0qB32P1Bqiuj6yrF4o7XOeCGztme6YMjAzNFV6NosfT_dK1i18ZaJNXAFp5FKQwn0nLzWxICuCF4gI2jvl7cHH3EeMxSL8P160XA7JI4H9GSNBIrhL-BRkepos1STSV0WvWIETdOXqjBSwI2EfqkBqxnr_fAno8WM90RKCa0rh0=w640-h360" width="640" /></a></div><br /><br /><p></p><div class="region region-content-top" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: opensans, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px;"><h1 class="page-title" style="box-sizing: border-box; color: inherit; font-family: calluna, "times new roman", serif; font-size: 49px; line-height: 48px; margin: 0px 0px 8px; min-height: 97px; padding-left: 123px; position: relative;"><span style="background-color: #c9d7f1; font-size: 24px;">Dal nazismo di Heidegger al sionismo di Habermas, la sofferenza dell'Altro ha poca importanza </span></h1><div><span class="field field-title" style="box-sizing: border-box;"><span style="background-color: #c9d7f1; font-family: calluna, "times new roman", serif; font-size: 24px;"><br /></span></span></div><div><span class="field field-title" style="box-sizing: border-box;"><br /></span></div><div><span class="field field-title" style="box-sizing: border-box;"><br /></span></div></div><div class="author-field author-info author-picture" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: opensans, Arial, Helvetica, sans-serif; left: 125px; position: relative; top: -4px;"><a href="https://www-middleeasteye-net.translate.goog/users/hamid-dabashi?_x_tr_sl=en&_x_tr_tl=it&_x_tr_hl=it&_x_tr_pto=wapp" style="background-color: transparent; box-sizing: border-box; color: #0076af; font-size: 0px; text-decoration-line: none;"><div class="field field-user-picture" style="box-sizing: border-box; display: inline; left: -125px; position: absolute; top: -22px;"><img alt="" height="100" loading="lazy" src="https://www.middleeasteye.net/sites/default/files/styles/author_thumbnail/public/pictures/2020-06/IMG_1136.jpg?itok=hQWc-Hgb" style="border-radius: 55px; border: 2px solid rgb(1, 178, 169); box-sizing: border-box; height: 110px; max-width: 100%; vertical-align: middle; width: 110px;" typeof="foaf:Image" width="100" /></div></a><div class="author-name" style="box-sizing: border-box; color: #01b2a9; display: inline-block; font-family: calluna, "times new roman", serif; font-weight: 600; line-height: 40px;"><span style="font-size: large;">di <a about="/users/hamid-dabashi" datatype="" href="https://www-middleeasteye-net.translate.goog/users/hamid-dabashi?_x_tr_sl=en&_x_tr_tl=it&_x_tr_hl=it&_x_tr_pto=wapp" lang="" property="schema:name" style="background-color: transparent; box-sizing: border-box; color: #01b2a9; text-decoration-line: none;" title="Visualizza il profilo utente." typeof="schema:Person">Hamid Dabashi</a></span></div></div><p><br /></p><p><br /></p><p><span style="font-size: medium;"><b>18 gennaio 2024</b></span></p><p><span style="font-size: medium;"><b><br /></b></span></p><p><span style="font-size: medium;"><b>Fonte: </b></span><a class="logo navbar-btn" href="https://www-middleeasteye-net.translate.goog/?_x_tr_sl=en&_x_tr_tl=it&_x_tr_hl=it&_x_tr_pto=wapp" rel="home" style="box-sizing: border-box; color: #0076af; display: inline-block; margin-bottom: 8px; margin-top: 8px; order: 0; position: relative; text-decoration-line: none; z-index: 2;" title="Casa"><img alt="Casa" class="en navigation" height="71" src="https://www.middleeasteye.net/themes/mee_subtheme/images/logo-en.svg" style="border: 0px; box-sizing: border-box; height: auto; max-width: 100%; vertical-align: middle; width: 150px;" width="100" /></a></p><nav aria-labelledby="block-top-menu-en-menu" id="block-top-menu-en" role="navigation" style="box-sizing: border-box; flex-grow: 1; order: 3; padding: 5px 0px 0px 35px;"><h3 class="visually-hidden block-title" id="block-top-menu-en-menu" style="background-color: #f9f7f5; box-sizing: border-box; clip: rect(1px, 1px, 1px, 1px); color: #333333; font-family: calluna, "times new roman", serif; font-size: 30px; height: 0px; line-height: 1.1; margin-bottom: 10px; margin-top: 20px; overflow-wrap: normal; overflow: hidden; position: absolute !important; width: 1px;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; vertical-align: inherit;"></span></span></h3><ul class="menu menu--top-menu-en nav" style="background-color: #f9f7f5; border-bottom: 1px solid rgb(141, 141, 141); box-sizing: border-box; color: #333333; display: flex; font-family: opensans, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; list-style: none; margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; padding-left: 0px;"></ul></nav><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">Immaginate se l’Iran , la Siria , il Libano o la Turchia – pienamente sostenuti, armati e protetti diplomaticamente da Russia e Cina – avessero la volontà e i mezzi per bombardare Tel Aviv per tre mesi, giorno e notte, uccidere decine di migliaia di israeliani, mutilare innumerevoli di più e rendere milioni di persone senza casa, e trasformare la città in un mucchio di macerie inabitabili, come Gaza oggi.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">Immaginatelo per qualche secondo: l’Iran e i suoi alleati prendono deliberatamente di mira le parti popolate di Tel Aviv, gli ospedali, le sinagoghe, le scuole, le università, le biblioteche – o addirittura qualsiasi luogo popolato – per garantire il massimo delle vittime civili. Direbbero al mondo che stanno solo cercando il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il suo gabinetto di guerra. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">Chiedetevi cosa farebbero gli Stati Uniti , il Regno Unito, l’UE, il Canada, l’Australia e la Germania in particolare entro 24 ore dall’assalto di questo scenario immaginario. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">Ora torniamo alla realtà e consideriamo il fatto che dal 7 ottobre (e per decenni prima di quella data), gli alleati occidentali di Tel Aviv non solo sono stati testimoni di ciò che Israele ha fatto al popolo palestinese , ma gli hanno anche fornito attrezzature militari, bombe , munizioni e copertura diplomatica, mentre i media americani hanno offerto giustificazioni ideologiche per il massacro e il genocidio dei palestinesi. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">Lo scenario immaginario di cui sopra non sarebbe tollerato per un giorno dall’ordine mondiale esistente. Con la criminalità militare di Stati Uniti, Europa, Australia e Canada completamente a sostegno di Israele, noi popoli indifesi del mondo, proprio come i palestinesi, non contiamo. Questa non è solo una realtà politica; è pertinente anche all'immaginario morale e all'universo filosofico di ciò che si autodefinisce “Occidente”. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">Quelli di noi al di fuori della sfera europea dell'immaginazione morale non esistono nel loro universo filosofico. Arabi, iraniani e musulmani; o popoli dell’Asia, dell’Africa e dell’America Latina – non abbiamo alcuna realtà ontologica per i filosofi europei, se non come minaccia metafisica che deve essere conquistata e calmata. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">A partire da Immanuel Kant e Georg Wilhelm Friedrich Hegel, per proseguire con Emmanuel Levinas e Slavoj Zizek, siamo stranezze, cose, oggetti conoscibili che gli orientalisti avevano il compito di decifrare. Pertanto, l’assassinio di decine di migliaia di noi da parte di Israele, o degli Stati Uniti e dei suoi alleati europei, non provoca la minima pausa nelle menti dei filosofi europei. </span></p><p style="text-align: justify;"><b><span style="font-size: large;">Pubblico tribale europeo</span></b></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">Se ne dubiti, basta dare un’occhiata al principale filosofo europeo Jurgen Habermas e ad alcuni dei suoi colleghi, che in un atto sorprendentemente sfacciato di crudele volgarità, si sono espressi a sostegno del massacro dei palestinesi da parte di Israele. La questione non è più cosa potremmo pensare di Habermas, ora 94enne, come essere umano. La domanda è cosa potremmo pensare di lui come scienziato sociale, filosofo e pensatore critico. Ciò che pensa ha più importanza per il mondo, se mai lo ha fatto? </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">Il mondo ha posto domande simili su un altro grande filosofo tedesco, Martin Heidegger, alla luce delle sue perniciose affiliazioni con il nazismo. Secondo me, dobbiamo ora porci queste domande sul sionismo violento di Habermas e sulle conseguenze significative su cosa potremmo pensare del suo intero progetto filosofico.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">Se Habermas non ha un briciolo di spazio nella sua immaginazione morale per persone come i palestinesi, abbiamo qualche motivo per considerare il suo intero progetto filosofico come in qualche modo correlato al resto dell’umanità – al di là del suo immediato pubblico tribale europeo? </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">In una lettera aperta a Habermas , l'eminente sociologo iraniano Asef Bayat ha affermato che "contraddice le proprie idee" quando si tratta della situazione a Gaza. Con tutto il rispetto, mi permetto di dissentire. Credo che il disprezzo di Habermas per le vite dei palestinesi sia del tutto coerente con il suo sionismo. Ciò è perfettamente coerente con la visione del mondo secondo la quale i non europei non sono completamente umani, o sono “animali umani”, come ha apertamente dichiarato il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant .</span></p><p style="text-align: justify;"><b><span style="font-size: large;">Nel suo disprezzo per le vite dei palestinesi, il sionismo di Habermas si è così unito al nazismo di Heidegger</span></b></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">Questo totale disprezzo per i palestinesi è profondamente radicato nell’immaginario filosofico tedesco ed europeo. L’opinione comune è che, a causa della colpa dell’Olocausto, i tedeschi abbiano sviluppato un solido impegno nei confronti di Israele. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">Ma per il resto del mondo, come ora evidenziato dal magnifico documento che il Sudafrica ha presentato alla Corte internazionale di giustizia, esiste una perfetta coerenza tra ciò che la Germania fece durante l’era nazista e ciò che sta facendo ora durante l’era sionista. .</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">Credo che la posizione di Habermas sia in linea con la politica statale tedesca di partecipare al massacro sionista dei palestinesi. È anche in linea con ciò che passa per la “sinistra tedesca”, con il suo odio altrettanto razzista, islamofobico e xenofobo nei confronti di arabi e musulmani, e il suo totale sostegno alle azioni genocide della colonia di coloni israeliani.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">Dobbiamo essere perdonati se pensassimo che ciò che la Germania aveva oggi non fosse colpa dell’Olocausto, ma nostalgia del genocidio, poiché si è lasciata andare indirettamente al massacro dei palestinesi da parte di Israele nel secolo scorso (non solo negli ultimi 100 giorni ). </span></p><p style="text-align: justify;"><b><span style="font-size: large;">Depravazione morale</span></b></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">L'accusa di eurocentrismo che viene costantemente mossa contro la concezione del mondo dei filosofi europei non si basa semplicemente su un difetto epistemico nel loro pensiero. È un segno coerente di depravazione morale. In diverse occasioni passate , ho sottolineato l’incurabile razzismo al centro del pensiero filosofico europeo e dei suoi rappresentanti più celebri oggi.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">Questa depravazione morale non è solo un passo falso politico o un punto cieco ideologico. È scritto profondamente nella loro immaginazione filosofica, che è rimasta inguaribilmente tribale. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">Il mondo è stato risvegliato dal falso sonno dell’etnofilosofia europea. Oggi dobbiamo questa liberazione alla sofferenza di popoli come i palestinesi</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">Dobbiamo ricapitolare qui la famosa affermazione del glorioso poeta martinicano Aimé Cesaire : “Sì, varrebbe la pena di studiare clinicamente, in dettaglio, i passi compiuti da Hitler e dall'hitlerismo e di rivelarli alla borghesia molto distinta, molto umanistica, molto cristiana di del XX secolo che, senza che se ne renda conto, ha un Hitler dentro di sé, che Hitler lo abita, che Hitler è il suo demone, che se si scaglia contro di lui è incoerente e che, in fondo, ciò che non può perdonare Hitler infatti non è il crimine in sé, il crimine contro l’uomo, non è l’umiliazione dell’uomo in quanto tale, è il crimine contro l’uomo bianco, l’umiliazione dell’uomo bianco, e il fatto di aver applicato all’Europa procedure colonialiste che fino ad allora era stato riservato esclusivamente ai [popoli arabi, indiani e africani]”. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">La Palestina è oggi un’estensione delle atrocità coloniali citate da Cesaire in questo passaggio. Habermas sembra ignorare che il suo appoggio al massacro dei palestinesi è del tutto coerente con ciò che fecero i suoi antenati in Namibia durante il genocidio degli Herero e dei Namaqua. Come il proverbiale struzzo, i filosofi tedeschi hanno infilato la testa nelle loro delusioni europee, pensando che il mondo non li veda per quello che sono. </span></p><p style="text-align: justify;"><b><span style="font-size: large;">La guerra di Israele a Gaza racchiude in sé l'intera storia del colonialismo europeo</span></b></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">In definitiva, a mio avviso, Habermas non ha detto né fatto nulla di sorprendente o contraddittorio; al contrario. È stato del tutto coerente con l'incurabile tribalismo del suo pedigree filosofico, che aveva falsamente assunto una posizione universale. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">Il mondo è ormai disilluso da quel falso senso di universalità. Filosofi come VY Mudimbe nella Repubblica Democratica del Congo, Walter Mignolo o Enrique Dussel in Argentina, o Kojin Karatani in Giappone hanno pretese di universalità molto più legittime di quanto abbiano mai fatto Habermas e i suoi simili. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">A mio avviso, il fallimento morale della dichiarazione di Habermas sulla Palestina segna un punto di svolta nel rapporto coloniale tra la filosofia europea e il resto del mondo. Il mondo è stato risvegliato dal falso sonno dell’etnofilosofia europea. Oggi dobbiamo questa liberazione alla sofferenza globale di popoli come i palestinesi, il cui prolungato eroismo storico e i cui sacrifici hanno finalmente smantellato la palese barbarie alla base della “civiltà occidentale”. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><i><span style="color: red; font-size: large;"><b>Hamid Dabashi è Hagop Kevorkian Professor di Studi iraniani e Letteratura comparata alla Columbia University nella città di New York, dove insegna Letteratura comparata, Cinema mondiale e Teoria postcoloniale. I suoi ultimi libri includono The Future of Two Illusions: Islam after the West (2022); L'ultimo intellettuale musulmano: la vita e l'eredità di Jalal Al-e Ahmad (2021); Invertire lo sguardo coloniale: viaggiatori persiani all'estero (2020) e L'imperatore è nudo: sull'inevitabile scomparsa dello stato-nazione (2020). I suoi libri e saggi sono stati tradotti in molte lingue.</b></span></i></p><p style="text-align: justify;"><i><span style="color: #2b00fe;"><b>Le opinioni espresse in questo articolo appartengono all'autore e non riflettono necessariamente la politica editoriale di Middle East Eye</b></span></i></p>Diego Siragusahttp://www.blogger.com/profile/08020255654648039239noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7197585536938540277.post-84240601451130789962024-01-11T08:21:00.000-08:002024-01-11T08:33:37.378-08:00I palestinesi a Gaza sono tenuti in ostaggio da Israele e Hamas<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhN2l2FN5T3k4waV2ir9KKD_UzBaw4Az_DYL2dtpL8_oRdefacQv2D78NiR36EJUfYigKtEWDcJ-BuYqpCvWwdZ_A4EpcrxNZP88ZA8cBZHnJjoTelPUiBanQLY1iQVjdhwM-zAkRYXeb0jhnZm-0gdtjun42p58bWaSHhVCHUUzb5-4y36_HgtY6i9iTs" style="background-color: white; font-family: georgia; font-size: large; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center; white-space-collapse: preserve;"><img alt="" data-original-height="401" data-original-width="600" height="428" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhN2l2FN5T3k4waV2ir9KKD_UzBaw4Az_DYL2dtpL8_oRdefacQv2D78NiR36EJUfYigKtEWDcJ-BuYqpCvWwdZ_A4EpcrxNZP88ZA8cBZHnJjoTelPUiBanQLY1iQVjdhwM-zAkRYXeb0jhnZm-0gdtjun42p58bWaSHhVCHUUzb5-4y36_HgtY6i9iTs=w640-h428" width="640" /></a></div><span style="font-family: georgia;"><div style="text-align: justify;"><br /></div><b><div style="text-align: center;"><b><span style="color: red; font-size: large;">di Gideon Levy</span></b></div></b></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="0" style="background-color: white; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; white-space-collapse: preserve; word-break: break-word;"><span style="color: #2b00fe; font-family: georgia; font-size: medium;"><b>11 gennaio 2024</b></span></span></p><p></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; font-family: georgia; white-space-collapse: preserve;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #222c31; white-space-collapse: preserve;">Shai Wenkert è il padre del 22enne Omer Wenkert, affetto da colite e tenuto in ostaggio da Hamas. La colite è una malattia cronica maledetta che può essere aggravata in condizioni di stress e in assenza di farmaci e nutrizione appropriata. Causa molta sofferenza alle persone che ce l'hanno.</span></div><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted hovered" data-index="2" style="background-color: #eff1fb; color: #222c31; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; white-space-collapse: preserve; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;">Il padre di Omer ha lanciato avvertimenti da ogni possibile piattaforma: Suo figlio è in pericolo mortale. Cerca di non pensare alle condizioni di suo figlio, ha detto in un'intervista, ma non sempre riesce a farlo. Infatti, pensare a una persona con colite e non avere farmaci, in cattività di Hamas, è simile a pensare all'inferno. Omer deve essere rilasciato, o almeno per ottenere rapidamente il farmaco di cui ha bisogno.</div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="3" style="background-color: white; color: #222c31; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; white-space-collapse: preserve; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;">Non si può mantenere la calma di fronte alle chiamate del padre. Non c'è persona che non sarebbe inorridita dal pensiero della sofferenza del giovane Omer. Allo stesso tempo, non si può non chiedersi quante persone soffrono di colite ci sono ora a Gaza, nelle stesse condizioni di Omer, senza farmaci, senza cibo e sotto stress.</div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="4" style="background-color: white; color: #222c31; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; white-space-collapse: preserve; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;">Omer è imprigionato; persone nella Striscia di Gaza con colite e altre malattie croniche stanno disperatamente fuggendo per la loro vita. Non hanno un letto sul quale posare il loro corpo malato e dolorante, non hanno una casa, le loro condizioni igieniche sono terribili. Hanno vissuto per tre mesi con una costante paura di morire, sotto bombardamenti e bombardamenti che non ha precedenti.</div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="5" style="background-color: white; color: #222c31; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; white-space-collapse: preserve; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;">È stato rapito ed è un ostaggio. Anche gli abitanti della Striscia di Gaza sono ostaggi e le condizioni in cui vivono, compresi i malati, non sono migliori dell'inferno di Omer. Anche loro hanno bisogno di sollievo. Anche loro devono almeno ricevere i farmaci di cui hanno bisogno, rapidamente. È un peccato che il padre di Omer creda che negare gli aiuti umanitari a Gaza, comprese le persone con colite, sia il mezzo che porterà a salvare suo figlio. Tuttavia, non bisogna avere fretta di giudicare una persona in crisi.</div></span></span><p></p><p></p><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #222c31; font-family: georgia; white-space-collapse: preserve;"><span style="font-size: medium;">Non c'è differenza tra Omer e Mohammed, che hanno entrambi la colite. Condividono un destino simile, uno insopportabilmente crudele. Cerco di immaginare il giovane Mohammed, che soffre di colite. Nei 16 anni in cui Gaza è stata assediata, è improbabile che abbia ricevuto i migliori farmaci disponibili per curare la sua malattia. Farlo uscire dal ghetto di Gaza per cure mediche quando la sua malattia peggiorava era difficile, spesso impossibile.</span></span></div><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="5" style="background-color: white; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><span style="font-size: medium;"><div style="color: #222c31; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;"><span style="font-family: georgia;">Ora, Omer è imprigionato in un tunnel buio e spaventoso e Mohammed sta vagando per le strade affamati, a rischio di contrarre qualcosa in un'epidemia, un'infezione intestinale o qualsiasi altro male. Da un momento all'altro, il prossimo guscio potrebbe raggiungerlo. Mohammed e Omer stanno soffrendo tormenti che non possiamo nemmeno immaginare.</span></div><span style="font-family: georgia;"><div style="color: #222c31; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;">Ai 136 ostaggi israeliani bisogna aggiungere 2,3 milioni di abitanti di Gaza, o comunque molti di loro siano ancora vivi, anche come ostaggi.</div><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="2" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div></span><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="3" style="color: #222c31; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; white-space-collapse: preserve; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;">Gli israeliani sono ostaggi di Hamas, mentre gli abitanti di Gaza sono ostaggi sia di Israele che di Hamas. Il loro destino è congiunto. Quando gli ostaggi liberati da Hamas in precedenza hanno parlato del cibo magro che hanno ricevuto mentre erano in cattività, una pita al giorno con del riso di tanto in tanto, hanno anche riferito che questo è esattamente ciò che hanno ricevuto i loro rapitori. Questo era qualcosa a cui pensare, che nessuno in Israele si preoccupava di fare. Questo è ciò che c'è a Gaza ora, per gli ostaggi e i loro rapitori, ma nessuno ne parla.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi-0QEGEtvDYdFCjcHT7q9JNVVCu08xRHFosbFAr257OyNjAGWkIZeDk3evEiqP4nLCCWvskPP_tq_qw8rWbXRjP0Ht4hF8a3CYQ_IMeZttHcuGfZ6C_Y5GQpulwSEzx0EU1Ugv2uSgs7gh7kdU-2VSY0GANtAqOdUYDzf0WTiErPGZCOPINPljmF5XWlY" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; margin-left: 1em; margin-right: 1em; white-space-collapse: collapse;"><span style="font-family: georgia;"><img alt="" data-original-height="488" data-original-width="840" height="372" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi-0QEGEtvDYdFCjcHT7q9JNVVCu08xRHFosbFAr257OyNjAGWkIZeDk3evEiqP4nLCCWvskPP_tq_qw8rWbXRjP0Ht4hF8a3CYQ_IMeZttHcuGfZ6C_Y5GQpulwSEzx0EU1Ugv2uSgs7gh7kdU-2VSY0GANtAqOdUYDzf0WTiErPGZCOPINPljmF5XWlY=w640-h372" width="640" /></span></a></div></span></span></span></span><p></p><p></p><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #222c31; font-family: georgia; white-space-collapse: preserve;"><span style="font-size: medium;">Tsili, nonna dell'ostaggio israeliano Omer Wenkert, rapito da militanti palestinesi il 7 ottobre da un festival musicale nel sud di Israele vicino al confine con Gaza, posa accanto a un ritratto di suo nipote a Gedera il 25 ottobre 2023.</span></span></div><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="5" style="background-color: white; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><span style="font-size: medium;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; font-family: georgia; white-space-collapse: preserve;">Tsili, nonna dell'ostaggio israeliano Omer Wenkert, rapito da militanti palestinesi il 7 ottobre da un festival musicale nel sud di Israele vicino al confine con Gaza, posa accanto a un ritratto di suo nipote a Gedera il 25 ottobre 2023.</span></div><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="3" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; white-space-collapse: preserve; word-break: break-word;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222c31; font-family: georgia;">Solo la sofferenza di Omer fa male, non quella di Mohammad. Gli israeliani sono stati rapiti con la forza all'inferno. Anche gli abitanti della Striscia di Gaza sono stati rapiti con la forza nello stesso inferno. Prima era la crudeltà di Hamas, con uno dei suoi crimini che si imbarcava in questa guerra senza preparare il suo fronte interno; Hamas sapeva perfettamente quanto intensamente Israele avrebbe risposto, ma non si sono presi la briga di preparare alcuna protezione per gli abitanti di Gaza - nessun ospedale, nessuna fornitura di medicine o cibo, nessun rifugio. Quello fu il primo rapimento dei residenti di Gaza. A questo si aggiunse la rinnovata occupazione israeliana di Gaza, più crudele di tutte le precedenti.</span></div><span style="color: #222c31; font-family: georgia;"><div style="text-align: justify;">Il padre di Omer, come detto, cerca di non pensare a quello che sta passando suo figlio. Si può entrare in empatia con lui. È al di là della capacità di un padre immaginare la sofferenza di suo figlio e sentirsi così impotente nel tentativo di salvarlo. Lo stomaco si gira sentendo le grida del padre. Ma non si può continuare a chiudere gli occhi e indurire il cuore di fronte alla sofferenza del resto degli ostaggi - l'intera popolazione della Striscia di Gaza, compresi quelli con colite.</div></span></span></span></span><p></p><div style="text-align: justify;"><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="5" face="Roboto, "Helvetica Neue", sans-serif" style="background-color: white; color: #222c31; font-size: 16px; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; white-space-collapse: preserve; word-break: break-word;"><span _ngcontent-serverapp-c65="" class="ng-star-inserted" data-index="3" style="line-height: inherit; margin: 0px; padding: 3px 0px; word-break: break-word;"><br /></span></span></div>Diego Siragusahttp://www.blogger.com/profile/08020255654648039239noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7197585536938540277.post-49666916461454390892024-01-10T07:43:00.000-08:002024-01-10T07:43:34.795-08:00Perché le affermazioni israeliane non hanno credibilità<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_yafE6TPVEqDH3e_lKFOKL8eiurSD_K9w5XjRcNQI67rmAHFOgoCJkHcLEV_Jfr9ypRqP1X124RlhPtQNIxGyIaiXN0yUQebxQUA6EJF4GZ0kMJmNyoAdHrfxM1XuRXSP-qJ4c8ue7isifjnQvXfiw9Bvf9mvD6rgWszWD-t2iK0QK5cjCxsqseh9YHg/s995/Ceasefire.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="571" data-original-width="995" height="368" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_yafE6TPVEqDH3e_lKFOKL8eiurSD_K9w5XjRcNQI67rmAHFOgoCJkHcLEV_Jfr9ypRqP1X124RlhPtQNIxGyIaiXN0yUQebxQUA6EJF4GZ0kMJmNyoAdHrfxM1XuRXSP-qJ4c8ue7isifjnQvXfiw9Bvf9mvD6rgWszWD-t2iK0QK5cjCxsqseh9YHg/w640-h368/Ceasefire.jpg" width="640" /></a></div><br /><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">30 novembre 2023</span></p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: center;"><span style="color: #2b00fe; font-family: georgia; font-size: large;"><b>di Joseph Massad</b></span></p><p style="text-align: center;"><span style="font-family: georgia;"><b><span style="color: #2b00fe; font-size: medium;">(Professore di cultura e politica araba presso </span></b></span></p><p style="text-align: center;"><span style="font-family: georgia;"><b><span style="color: #2b00fe; font-size: medium;">la Columbia University di New York)</span></b></span></p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Mentre le società occidentali si sono affrettate a credere alla propaganda israeliana sul 7 ottobre, gran parte del mondo arabo e non occidentale rimane scettico a causa dell'impressionante record di menzogne di Israele.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"> </span><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Poco dopo l'offensiva di Hamas contro Israele il 7 ottobre, la macchina della propaganda israeliana si è messa in moto per attuare la sua guerra genocida a Gaza.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Accuse macabre di bambini decapitati e bruciati, stupri di massa di donne e altri crimini non confermati sono stati ampiamente diffusi a un mondo occidentale suprematista bianco pronto a credere a qualsiasi affermazione israeliana sui palestinesi razzialmente inferiori.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Agendo come stenografi per il governo israeliano, i media mainstream occidentali hanno immediatamente iniziato a riportare affermazioni infondate come verità incontestabili, prima di ritrattarne silenziosamente molte. Il presidente Joe Biden, nel frattempo, continua a propagare spudoratamente queste calunnie come fatti.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Testimoni israeliani degli eventi del 7 ottobre hanno testimoniato che le forze israeliane hanno preso di mira e ucciso civili israeliani e combattenti di Hamas. Israele ha poi ammesso di aver bruciato centinaia di persone mentre ridimensionava il suo bilancio iniziale delle vittime. I rapporti hanno anche indicato che i bombardamenti israeliani su case e basi militari israeliane hanno causato morti militari israeliani, case bruciate e altre distruzioni.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgy-3wVNjjy6EfRc2VG-8nWqc7eKXDlrQkrFXO9dmWuCMQxiWTbJcJxYZiPOOYxaJ56l_pbjZCbzVm6MmXOg31xAFlzdQnqdOvSkaRdh3OhRSdgpdM7UeB808feXlzuC1tQAUm84bySdlBw7WYxKGUAzRAjQRY6nFlyWV3C2sauFpxmChJj4gCKMCPdTiM/s1505/Insediamenti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1505" data-original-width="1078" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgy-3wVNjjy6EfRc2VG-8nWqc7eKXDlrQkrFXO9dmWuCMQxiWTbJcJxYZiPOOYxaJ56l_pbjZCbzVm6MmXOg31xAFlzdQnqdOvSkaRdh3OhRSdgpdM7UeB808feXlzuC1tQAUm84bySdlBw7WYxKGUAzRAjQRY6nFlyWV3C2sauFpxmChJj4gCKMCPdTiM/w286-h400/Insediamenti.jpg" width="286" /></a></div><br /><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Eppure tali rivelazioni non hanno dissuaso i media e i governi occidentali dal ripetere a pappagallo le invenzioni razziste di Israele.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Tutti i "vaccini" (compresi gli studi accademici occidentali, arabi e israeliani) disponibili dalla metà degli anni '50 per inoculare i funzionari occidentali e i giornalisti mainstream contro il razzismo con cui tengono i palestinesi e gli altri arabi si sono dimostrati inefficaci e non sono riusciti a resistere alle profondità del loro odio.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Mentre molti hanno accettato il presunto bilancio delle vittime di Israele, il sentimento dominante nel mondo arabo ha trovato le affermazioni più stravaganti di Israele difficili da credere e la maggior parte ha dubitato della loro autenticità fin dall'inizio. La stessa Hamas ha negato di aver preso di mira i civili israeliani.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Ma lo scetticismo tra gli arabi non ha nulla a che fare con qualche pregiudizio, conscio o inconscio, contro lo stato "ebraico". La famigerata mancanza di credibilità di Israele è la ragione per cui la maggior parte non crede alle sue affermazioni.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><b>'Sconcertante' record di menzogne</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Dal 1948, Israele ha accumulato una serie impressionante di menzogne, miti e invenzioni, proprio come ha fatto il movimento sionista sin dalla sua nascita. Negli ultimi 75 anni, ricercatori arabi ed europei hanno lavorato a lungo per sfatare queste menzogne. Dalla metà degli anni '80, gli storici israeliani hanno anche smascherato le invenzioni di Israele attraverso i suoi archivi ufficiali statali e militari.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">La più grande menzogna di Israele è la sua stessa fondazione, che si basava sul più grande crimine sionista della pulizia etnica. Tra il 30 novembre 1947 e il 14 maggio 1948, quando i coloni dichiararono la creazione dello Stato di Israele, i sionisti espulsero 400.000 palestinesi dalle loro case e altri 350.000 entro il dicembre 1948.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Durante la loro guerra di pulizia etnica, le bande sioniste hanno commesso dozzine di massacri e una serie di crimini violenti, tra cui lo stupro di donne e ragazze palestinesi. Eppure, nonostante tutte le prove del contrario, Israele e i suoi propagandisti continuano a insistere sul fatto che i palestinesi non sono stati espulsi e se ne sono andati di loro spontanea volontà.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Negli anni '50 e '60, il governo israeliano ha inoltre affermato che i palestinesi si sono auto-espulsi in risposta alle trasmissioni radiofoniche e agli ordini dei leader arabi vicini. I palestinesi avrebbero ricevuto l'ordine di lasciare la Palestina in modo che gli eserciti arabi potessero intervenire e cacciare gli ebrei colonizzatori.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Tuttavia, considerevoli ricerche da quel periodo in poi hanno dimostrato che tali trasmissioni radiofoniche non sono mai state fatte, mentre le trasmissioni reali invitavano i palestinesi a rimanere saldi nelle loro terre piuttosto che lasciarle. I fabbricanti israeliani alla fine non sono stati in grado di produrre una sola trasmissione per dimostrare la loro propaganda, che speravano li avrebbe scagionati dal crimine di guerra della pulizia etnica.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">In effetti, sono state le trasmissioni radiofoniche sioniste che hanno esortato i palestinesi ad andarsene attraverso menzogne e manipolazioni, compresa la guerra psicologica per indurre il panico tra i palestinesi con storie di diffusione di malattie.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">La persistente menzogna ufficiale israeliana secondo cui i sionisti non avevano alcuna intenzione di espellere i palestinesi dalle loro terre si estende ai primi anni del movimento sionista.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Nel 1923, i palestinesi protestarono con gli inglesi dicendo che i sionisti volevano rubare il loro paese ed espellerli, una preoccupazione che Herbert Samuel, l'alto commissario ebreo britannico per la Palestina, respinse come infondata. Nei suoi incontri con il governo britannico, Samuel dissimulò che l'opposizione araba al sionismo si basava su un "fraintendimento" dei suoi obiettivi e che i leader sionisti responsabili non intendevano confiscare le terre arabe o inondare il paese di immigrati ebrei.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Il fatto che la maggior parte di coloro che vivono oggi a Gaza siano essi stessi, o discendenti, dei palestinesi espulsi nel 1948 non è affatto irrilevante per l'attuale richiesta di Israele di auto-espellersi nel Sinai egiziano o affrontare l'annientamento.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">L'ironia di questo recente piano di pulizia etnica è che l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò la Risoluzione 194 (III) nel dicembre 1948, chiedendo a Israele di rimpatriare i palestinesi che aveva espulso. La risoluzione viene riaffermata ogni anno ed è una delle dozzine di risoluzioni che Israele continua a violare.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Questo è il punto cruciale del massacro in corso da parte di Israele a Gaza e in Cisgiordania.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Le Nazioni Unite e i loro funzionari, che sono in debito con il controllo e il diktat degli Stati Uniti, non hanno osato esigere che se i palestinesi di Gaza devono andare da qualche parte, allora dovrebbe essere loro permesso di tornare alle loro terre e alle loro case all'interno di Israele, come richiedono il diritto internazionale e le risoluzioni delle Nazioni Unite.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Né Antonio Guterres né alcuno dei suoi tirapiedi hanno osato fare una tale richiesta o ritenere Israele responsabile delle risoluzioni delle Nazioni Unite. Fu solo il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, che in risposta alle pressioni israeliane, europee e statunitensi per consentire a Israele di espellere i palestinesi in Egitto, suggerì che Israele avrebbe dovuto spostarli all'interno del proprio territorio, nel deserto del Naqab.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><b>Presa di ostaggi</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Una delle tante menzogne di Israele dopo il 1967 era che stava tenendo in ostaggio i territori palestinesi occupati e la loro popolazione palestinese fino a quando gli "arabi" non avessero accettato di riconoscerli e di fare accordi di pace con esso. Solo allora avrebbe restituito i territori e liberato la popolazione palestinese che teneva in ostaggio.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Questo è stato incapsulato nella formula israeliana e statunitense di "terra in cambio di pace". Date le spettacolari menzogne che Israele spaccia regolarmente, quasi nessuno (compresa l'Autorità Palestinese e altri leader arabi che fingono di crederci), tranne i veri creduloni, ha mai creduto a queste affermazioni.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">La pratica di prendere in ostaggio i civili per contrattare il rilascio dei prigionieri è infatti un'innovazione israeliana. Nel dicembre 1954, aerei da combattimento israeliani dirottarono un aereo di linea civile siriano per catturare ostaggi da scambiare con quattro soldati israeliani catturati in Siria dopo che si erano infiltrati al confine giorni prima.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Nel suo diario, Moshe Sharett, all'epoca primo ministro israeliano, affermò che il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti lo informò che "la nostra azione non aveva precedenti nella storia della pratica internazionale".</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Con il rifiuto della Siria e la condanna internazionale di Israele che impediva qualsiasi scambio, Israele lanciò un raid in Siria un anno dopo, nel dicembre 1955, uccidendo 56 siriani, tra cui tre donne, e rapendo 30 siriani come ostaggi per scambiarli con i quattro soldati israeliani.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Gli Stati Uniti sono rimasti "scioccati" dalla criminalità di Israele e hanno appoggiato una forte risoluzione delle Nazioni Unite che condannava la violazione da parte di Israele della linea dell'armistizio. I siriani alla fine accettarono lo scambio nel marzo 1956.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Mentre la presa di ostaggi civili è un atto illegale, i tentativi occidentali di inquadrare i palestinesi come "barbari" per averlo compiuto ignorando i crimini israeliani sono parte integrante della propaganda in corso.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Gli israeliani "civilizzati" non solo hanno introdotto la pratica, ma hanno nelle loro prigioni più di 9.000 palestinesi rapiti (tra cui 85 donne e 350 bambini, 180 dei quali sono stati appena rilasciati nell'ultimo scambio). Più di 3.290 di loro, tra cui centinaia di donne e bambini, sono stati rapiti da Israele in Cisgiordania e a Gerusalemme Est solo dal 7 ottobre.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Dal 1967, Israele ha tenuto in ostaggio l'intero popolo palestinese che vive in Cisgiordania, Gaza e Gerusalemme Est. Dal 2006 imprigiona gli abitanti di Gaza nella più grande prigione a cielo aperto del mondo e ora li sta massacrando a meno che non accettino di auto-espellersi.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">La condanna da parte dell'Occidente di Hamas, che è designata come organizzazione terroristica da Israele e dalla maggior parte delle potenze occidentali, per aver preso in ostaggio civili israeliani (il cui numero è minuscolo rispetto ai civili palestinesi rapiti da Israele sia prima che dopo il 7 ottobre) riafferma l'assoluta ipocrisia dei valori "universali" di questo Occidente liberale razzista.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><b>Richieste ragionevoli</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Semmai, sono gli americani, gli inglesi e gli europei che dovrebbero ordinare ai propri cittadini, in quanto coloni illegali in Cisgiordania e a Gerusalemme Est, di lasciare i territori occupati e rimpatriare nei loro paesi d'origine.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Nel 2017, è stato stimato che circa 65.000 cittadini statunitensi erano coloni nella sola Cisgiordania (il 15% della popolazione totale dei coloni all'epoca), senza contare Gerusalemme Est. Costituiscono quasi un terzo dei 200.000 coloni americani che vivono in Israele e nei territori occupati. Molti di loro si considerano "liberali" e "di sinistra" e sono professionisti istruiti.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Il fatto che almeno un milione di ebrei israeliani abbiano nazionalità europea e statunitense dovrebbe spingere gli Stati Uniti e i paesi europei a invitarli a tornare nei loro paesi d'origine per garantire la loro sicurezza e in modo che possano fare spazio ai palestinesi indigeni di Gaza, che la loro colonizzazione aveva spostato in primo luogo, a tornare alle loro case e terre d'origine in conformità con il diritto internazionale e le risoluzioni delle Nazioni Unite.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Nessun leader arabo, per non parlare dell'Autorità Palestinese, oserebbe fare tali richieste, sia in pubblico che in privato, agli americani e agli europei. Eppure queste ragionevoli richieste, che sono in linea con la legittimità internazionale, potrebbero contribuire a porre fine all'insistenza belligerante di Israele nel mantenere la supremazia ebraica e il colonialismo di insediamento nella terra dei palestinesi.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">La portata della ferocia di Israele dal 7 ottobre ha soppiantato le sue precedenti guerre barbariche. L'assalto sionista del 1947-1948 per conquistare la Palestina uccise più di 13.000 palestinesi, più di 11.000 dei quali erano civili (senza contare i 3.700 soldati arabi e irregolari che furono uccisi). L'invasione israeliana del Libano nel 1982 uccise più di 18.000 civili palestinesi e libanesi.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">La guerra genocida in corso da parte di Israele contro Gaza ha ucciso finora più di 20.000 civili palestinesi (più di 15.000 morti accertati, tra cui 6.150 bambini e 4.000 donne, e più di 7.000 dispersi sotto le macerie), superando di gran lunga la precedente carneficina.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Dal 1948 il governo israeliano ha spacciato una serie di menzogne sia sul popolo palestinese che sulla natura "democratica" del suo stato coloniale suprematista ebraico.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Tuttavia, non importa quanto le sue menzogne siano regolarmente smascherate, Israele procede con la sua propaganda senza essere ostacolato dai fatti, certo che le sue invenzioni sono sempre credibili per gli israeliani e gli occidentali perché sono sostenute dal razzismo anti-palestinese, anti-arabo e anti-musulmano.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">E' al di fuori dell'Occidente e soprattutto nel mondo arabo e musulmano che la propaganda razzista di Israele non ha alcuna credibilità, né dovrebbe everla</span>.</p><div><br /></div>Diego Siragusahttp://www.blogger.com/profile/08020255654648039239noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7197585536938540277.post-40353368788581990312024-01-04T08:51:00.000-08:002024-01-04T09:11:46.664-08:00LA MIA INTERVISTA SUL SIONISMO E IL FUTURO DI ISRAELE AL PERIODICO "ITALICUM"<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgb9Ed8nJZGlYodPHE6gPybNlRn9yeNTwcDmMMso7n97ZwfFGTN9ryT1JwMdqpM3EHjG3t48lbzsLPtOXhihBDu3HsDMI1PvWUWFl3WPankdcCub9EijBCc3cChgo7ae-Df1WuC-PddOQpUltababd4jRbQtsk8qx97lWgvFnqx1myEUESVNXsCIc8KOGY/s1058/Copertina%20Rabbino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1058" data-original-width="760" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgb9Ed8nJZGlYodPHE6gPybNlRn9yeNTwcDmMMso7n97ZwfFGTN9ryT1JwMdqpM3EHjG3t48lbzsLPtOXhihBDu3HsDMI1PvWUWFl3WPankdcCub9EijBCc3cChgo7ae-Df1WuC-PddOQpUltababd4jRbQtsk8qx97lWgvFnqx1myEUESVNXsCIc8KOGY/w460-h640/Copertina%20Rabbino.jpg" width="460" /></a></div><br /><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><p></p><p><span style="color: #2b00fe; font-family: georgia; font-size: medium;"><b><i>Intervista a cura di Luigi Tedeschi</i></b></span></p><p></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>1) Il sostegno illimitato dell’Occidente a Israele ha
motivazioni sia geopolitiche che ideologico – culturali.<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>Infatti
Israele è considerata l’unica democrazia del Medio Oriente. Non è però una
palese contraddizione<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>definire
lo stato ebraico una democrazia occidentale per quanto riguarda il rispetto dei
diritti dell’uomo,<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>dell’eguaglianza
dei cittadini dinanzi alla legge, delle libertà individuali, della laicità
dello stato, che sono i<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>valori
fondamentali di uno stato democratico? Anzi, l’attuale deriva etnico –
religiosa dello stato ebraico,<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>non ha
de facto legittimato lo stesso radicalismo islamico e trasformato questo
conflitto in una moderna<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>guerra
santa?<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i> </i></span></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>DS – Israele è una
entità artificiale in Medioriente voluta dalla Gran Bretagna dopo la
dissoluzione dell’Impero ottomano. Un classico disegno coloniale che ha avuto
come padrini Lord Balfour e la famiglia Rotschild: Balfour massone e i
Rotschild ebrei sionisti. Agli inizi del ‘900 c’erano in Palestina poche decine
di migliaia di ebrei che convivevano perfettamente con gli arabi e coi
cristiani. Negli altri paesi arabi le comunità ebraiche erano in rapporti di
armonia e di pacifica convivenza coi loro vicini. Tutto cambia con la
diffusione del sionismo, una teoria politica fondata sui miti biblici e sulla
predicazione di una presunta superiorità degli ebrei su tutte le altre nazioni
descritte come subumane, simili alle bestie come affermano tuttora molti
rabbini senza vergognarsi. Dopo la Dichiarazione Balfour del 2 novembre 1917,
favorevole alla costituzione di un focolare ebraico in Palestina, fu istituita
l’Agenzia Ebraica col compito di comprare terre e fondare le prime colonie che
si avvalevano di mano d’opera indigena. In quel tempo si diffuse ad arte lo
slogan: “Una terra senza popolo per un popolo senza terra”. Un mistico ebreo
russo, si chiamava Ahad Aham, fece un viaggio in Palestina e scoprì che era
tutta abitata e tutta coltivata. Vide coi propri occhi che gli ebrei nei
Kibbutz trattavano gli arabi come animali da soma e li picchiavano. Tutto
questo è documentato nel mio libro IL TERRORISMO IMPUNITO e mai contestato.
Miti, menzogne, inganni e propaganda furono i mezzi coi quali i sionisti, PRIMA
DELLE LEGGI RAZZIALI DI HITLER E MUSSOLINI, fondarono la loro pretesa che la
Palestina fosse il luogo ancestrale della loro patria perduta e la terra che un
dio sconosciuto aveva promesso solo a loro. Il terrorismo e la violenza contro
gli arabi furono la logica conseguenza di un progetto di pulizia etnica che i
capi del sionismo non si vergognavano di rivelare e che gli inglesi avevano
assecondato. Questa premessa è necessaria per capire che alla base del sionismo
vi è un approccio razzistico che si coniuga col razzismo dell’Occidente
colonialista e imperialista. Questa è la ragione per cui l’Occidente “si
riconosce” nel regime israeliano, è una sua parte, sembra dire: quelli siamo
NOI e gli arabi sono LORO, esseri inferiori diversi da NOI. <span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Israele è una democrazia? Parole ripetute a vanvera ad uso
e consumo della propaganda. Israele non ha una costituzione e non ha confini
perché ruba la terra ai palestinesi e ai paesi confinanti. Oltre cinque milioni
di nativi sono trattati come schiavi e subumani, senza diritti e alla completa
mercé dei colonizzatori che commettono su di loro tutti gli abusi più spietati.
Le teste pensanti nelle università israeliane hanno, giustamente, parlato di
ETNOCRAZIA. La recente legge che definisce lo stato di Israele come lo stato
dei soli ebrei conferma questa definizione. Stato laico? No, confessionale.
Uguaglianza davanti alla legge? Per gli ebrei sì, per i palestinesi no; in
tribunale perdono tutte le cause al 99,99%. Perché? I giudici sono tutti ebrei
sionisti. I partiti religiosi e i rabbini più fanatici e messianici hanno fatto
il resto: giudaizzare la Palestina, rimuovere le chiese cristiane e le moschee.
I rapporti, infatti, con la chiesa di Roma sono tesi e tuttora prevale in
Vaticano una eccessiva prudenza per non compromettere il dialogo interreligioso.
<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Il radicalismo islamico? E’ la risposta simmetrica al
radicalismo giudaico. Non per caso la recente azione militare di Hamas si
chiama “Ciclone Al Aqsa”, la moschea terzo luogo santo dell’Islam che Israele
vuole abbattere. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><br /></p><p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikB_cPgrQJ9kiETWGFLlk-S-Sc_5mKD6nZHx8qi3Whui_TXeisCTOz0nrF8pVM3C6hR5DI6b6woEYyjs7x6dhYdcl3JmAeYjhMJQ4XIIjsazC-yexbB1nLC34nf3j1gaTrJH2kuW0Biwlafaw4u0YOrzL7wntNnBF-sM8bCR6yBPP0QpPynHzrGZHbsuc/s1618/itaicum.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><img border="0" data-original-height="1618" data-original-width="1080" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikB_cPgrQJ9kiETWGFLlk-S-Sc_5mKD6nZHx8qi3Whui_TXeisCTOz0nrF8pVM3C6hR5DI6b6woEYyjs7x6dhYdcl3JmAeYjhMJQ4XIIjsazC-yexbB1nLC34nf3j1gaTrJH2kuW0Biwlafaw4u0YOrzL7wntNnBF-sM8bCR6yBPP0QpPynHzrGZHbsuc/w428-h640/itaicum.jpg" width="428" /></span></a></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"> </span></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>2) La fondazione di Israele si è realizzata con
l’occupazione coloniale della Palestina. Le guerre israeliane si<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>differenziano però da quelle delle potenze coloniali dei
secoli scorsi. Israele infatti non mira solo<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>all’invasione dei territori, ma alla pulizia etnica e/o
alla deportazione della popolazione palestinese. Le<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>guerre anticoloniali del ‘900, nonostante la rilevante
sproporzione delle perdite riportate degli oppressi<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>rispetto a quelle delle potenze coloniali occupanti (vedi
Algeria e Vietnam), si sono concluse sempre con la<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>sconfitta dei colonizzatori. Aggiungasi poi che raramente
le guerre coloniali si sono concluse con una<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>sconfitta militare dell’occupante. Il colonialismo
occidentale, e con esso l’eurocentrismo, sono tramontati<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>quali fenomeni ormai anacronistici sia dal punto di vista
storico che geopolitico. E’ prevedibile la<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>riproposizione di un simile epilogo nella guerra dei 70
anni israelo – palestinese, quale conflitto scaturito<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>dalla politica neocolonialista dell’Occidente?<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i> </i></span></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">DS – Il colonialismo sionista ha una natura diversa. Quello
dei paesi occidentali aveva un percorso <b>verticale</b>, dall’alto. Provo a
spiegarlo: la Francia è in concorrenza col colonialismo inglese, occupa
l’Indocina e la sfrutta a vantaggio della borghesia interna. I colonialisti
europei non mirano a deportare i nativi perché hanno bisogno della loro mano
d’opera schiavizzata. Nel 1954, a Dien Bien Phu, i vietnamiti colonizzati sotto
la guida del generale Giap sconfiggono i francesi. Domanda: che relazione, che
legame avevano i francesi col Vietnam e l’Indocina più in generale? Nessuno.
Erano gli alieni. Gli uomini venuti dal mare come i nativi chiamarono
Cristoforo Colombo e la sua ciurma. In Palestina, invece, la colonizzazione è <b>orizzontale</b>,
più subdola, più scaltra. C’è già una comunità ebraica, l’Agenzia Ebraica
compra lotti di terra per costruire i suoi Kibbutz dai proprietari ricchi e da
quelli che avevano avuto magri raccolti. Il progetto era una colonizzazione di
insediamento e Ben Gurion, il padre fondatore di Israele, lo disse in modo
chiaro nel 1937, prima della persecuzione nazista: “Noi dobbiamo espellere gli
arabi e prenderci i loro posti.” L’enfasi sui testi biblici, alcune pietre di
epoca erodiana, le rovine di Masada e la mitologia del tempio di Salomone
furono solo pretesti propagandistici, che durano tuttora, per giustificare un
“diritto” inesistente al ritorno accompagnato dalla leggenda ignobile della
“Terra Promessa” da dio e dalla favola del popolo ebraico come “popolo eletto”.
Eletto da chi? Da nessuno. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Il colonialismo classico aveva come scopo lo sfruttamento
di risorse e la schiavizzazione dei nativi, era “l’imperialismo fase suprema
del capitalismo”, come disse Lenin; il sionismo, invece, ha perseguito subito
un insediamento etnico-religioso eseguibile fino in fondo con la sostituzione
di un popolo con un altro. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"> </span></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">3<i>) Israele è una creazione dell’ideologia sionista, quale
dottrina etnico – religiosa che presiede alla sua<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>struttura politico – culturale. Oggi Israele è dilaniata da
conflitti interni tra fazioni laiche ed estremiste<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>religiose, che potrebbero stravolgere la sua stessa
identità. Tuttavia il sionismo permane quale ideologia<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>unificante, quasi incontrastata nella politica israeliana.
Il sionismo infatti incarna i valori della superiorità<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>etnico – religiosa del popolo ebraico. Pertanto, un
futuribile processo di pace, potrebbe essere reso<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>possibile solo con la imprescindibile rimozione della
ideologia sionista? E’ possibile ipotizzare in futuro una<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>Israele non sionista, dato che tale ideologia è parte
integrante del suo DNA politico e identitario? Oppure,<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>venuto meno il mito della sua invincibilità, messa con le
spalle al muro, Israele diverrebbe un paese<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>normale?<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i> </i></span></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">DS – C’era in Israele un uomo politico, un coraggioso
intellettuale, che si chiamava Uri Avneri. Oggi non è più tra noi. Negli anni
’70, dopo la guerra del Kippur, scrisse un libro pubblicato in Italia da
Laterza: ISRAELE SENZA SIONISTI. Aveva intuito che il sionismo è il cancro di
Israele. Nel 1945, dopo la fine della guerra, i sionisti erano una minoranza. La
grande maggioranza degli ebrei era favorevole alla assimilazione nei paesi di
emigrazione o di residenza. Siccome molti ebrei erano ancora ospitati nei campi
di concentramento, ripuliti e resi più confortevoli, in attesa di essere
inviati nei paesi di destinazione, Ben Gurion mandò dei propri emissari per convincere
gli ebrei antisionisti a venire in Israele per incrementare il loro numero
ancora molto inferiore rispetto a quello dei palestinesi. Alcuni si convinsero,
altri no. Con la proclamazione dello stato di Israele, l’immigrazione ebraica
dall’Europa e dagli Stati Uniti aumentò. Le vittorie militari dei sionisti
contro gli arabi furono possibili grazie alle armi occidentali, agli aerei
forniti dalla Francia e da una forte motivazione identitaria degli ebrei. L’Unione
Sovietica di Stalin era schierata con Israele e dalla Cecoslovacchia arrivavano
efficienti armi leggere. Gli arabi, divisi e male armati, dovettero soccombere.
Immaginare una convivenza tra sionisti e palestinesi è impossibile. Il sionismo
è razzismo, suprematismo. Le divisioni all’interno della società israeliana sono
molte. Un proverbio ebraico dice: due ebrei che discutono, tre opinioni
diverse. Gli antisionisti sono un settore minoritario fatto di pochi rabbini
ortodossi e di laici, intellettuali, umanisti cosmopoliti, persone di grande
levatura morale e culturale. Forse ha ragione Gideon Levy quando dice che qualcosa
cambierà quando gli israeliani capiranno che vivere in quelle condizioni
permanenti di violenza, di guerra civile, con tutti i costi connessi, è
insopportabile. Quindi, o se ne andranno, come hanno già fatto molti, o
creeranno un movimento finalizzato alla convivenza pacifica, un obiettivo che
mi sembra abbastanza remoto. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"> </span></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>4) Nel suo libro, uno dei temi più rilevanti è quello della
unicità etnico – religiosa di Israele. Tuttavia, la<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>fondazione e l’ascesa a potenza mediorientale dello stato
ebraico non sono eventi unici nella storia. Gli<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>Stati Uniti, al pari e prima di Israele, sono stati fondati
su valori teologici veterotestamentarii, hanno<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>conquistato il territorio nordamericano mediante la pulizia
etnica dei nativi, condividono con Israele il mito<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>della Terra promessa, la società americana ha dalle sue
origini una struttura razzista ed una cultura<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>identitaria ispirata ad un imperialismo universalista, che
afferma la superiorità morale americana nel<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>mondo e legittima il primato mondiale degli USA in nome del
“destino manifesto”. Del resto, non esiste<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>oggi una perfetta simbiosi sia teologica che politica tra
ebrei israeliani e cristiani evangelici americani?<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>Israele, non è dunque un microcosmo inserito in un
macrocosmo americanocentrico ideologicamente<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>strutturato su una dottrina veterotestamentaria ed
economicamente dominato da un sistema capitalista di<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>origine biblico – calvinista impostisi a livello globale?<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i> </i></span></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">DS – La risposta è già presente nella domanda. Rispondo: sì,
Israele e Stati Uniti hanno fondato il successo della loro colonizzazione grazie
a una pretestuosa e mitica ispirazione messianica. I Padri Pellegrini
arrivarono nel Nuovo Mondo, il 16 settembre del 1620, con la Bibbia in una mano
e col moschetto nell’altra. La storia dei Padri Pellegrini è parte della
mitologia statunitense, che ha elevato i coloni anglosassoni a protagonisti del
“destino manifesto” di dominio nel mondo, quello stupido eccezionalismo
americano sbandierato da Obama a cui Vladimir Putin rispose per le rime. La
conseguenza di questo suprematismo religioso fu lo sterminio dei nativi, gli
indiani. Gli israeliani stanno facendo lo stesso in combutta coi sionisti
cristiani che negli Stati Uniti sono circa 50 milioni!!! Cosa vogliono costoro?
Leggono l’Apocalisse di Giovanni dove si dice che, quando tutto il popolo
ebraico sarà in Israele, arriverà il Messia. Miti, leggende, idiozie, credenze
fanatiche che stanno lastricando di sangue il mondo contemporaneo. Sull’ultima
parte della domanda osservo che mi riesce difficile rintracciare un capitalismo
“biblico-calvinista” come fu magistralmente analizzato da Max Weber; vedo,
invece, che Israele è perfettamente omogeneo al capitalismo iperliberista, massone,
pagano e monopolista.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"> </span></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>5) La società israeliana ha una struttura gerarchica di
natura etnico – religiosa che implica non solo<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>l’emarginazione nella condizione di apartheid della
popolazione araba, ma anche varie differenziazioni tra<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>gli ebrei, a seconda della loro appartenenza ai diversi
gruppi di origine. Israele non è pertanto pervasa da<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>una deriva mono – etnica ultraortodossa, che potrebbe
fatalmente condurre ad un ordinamento castale<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>della società? Tale degenerazione non potrebbe generare una
conseguente frammentazione della società e<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>determinare una conflittualità interna insanabile, che
avrebbe come esito finale l’implosione interna di<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>Israele?<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i> </i></span></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">DS – Nel mio libro, sia il poeta Amnon Shmosh che lo scrittore
Assaf Gavron si pongono il problema dell’identità. Col suo libro COME HO SMESSO
DI ESSERE EBREO, Shlomo Sand ci diede una spiegazione preziosa del carattere
caduco, residuale del suo essere ebreo. Due registi statunitensi ebrei, i
fratelli Cohen, realizzarono un film straordinario, <b><i>A serious man</i></b>,
sulla identità ebraica. Dispersi in tutte le latitudini geografiche, solo la
religione e una complessa tradizione culturale e linguistica li hanno tenuti
insieme in una forma di tribalismo. La lingua hiddish è stata l’invenzione
geniale per marcare la differenza tra NOI ebrei e LORO, i gentili, i goym. Per
esempio, tutta l’opera di Isac Singer è scritta in hiddish ed è difficile
trovare dei non ebrei che conoscano questa lingua. L’assimilazione con le varie
culture nei paesi in cui gli ebrei hanno formato delle comunità ha influito
nella formazione delle differenze religiose e culturali. Nei paesi arabi gli
ebrei si chiamano mitzrahim; quelli che convertirono al giudaismo il re kazaro,
e poi si dispersero nell’est Europa fino alla valle del Reno, si chiamano
askenaziti; quelli che si stabilirono in Spagna si chiamano sefarditi; gli
ebrei dell’Etiopia, discriminati in Israele, si chiamano falascià. Ci fu anche
una regina ebrea, Dihya al-Kahina, che regnò sui berberi.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>La confluenza in Israele di ebrei provenienti
da paesi ospitanti molto diversi ha fatto emergere le differenze di origine. I
sefarditi sono considerati i “proletari” e sono in conflitto cogli askenaziti,
l’aristocrazia ebraica, che essi chiamano “askenazisti”, entrambi sono razzisti
verso i falascià etiopi che sono di pelle scura. Il mio dialogo col rabbino nel
mio libro mostra una frammentazione di correnti religiose nel giudaismo da far
venire il capogiro. Si differenziano e sono perseguitati i rabbini di Neturei
Karta, parole aramaiche che significano I GUARDIANI DELLA CITTA’; questi
rabbini ortodossi sono anti sionisti, subiscono vessazioni e violenze dai
sionisti e propugnano “lo smantellamento pacifico dello stato di Israele” che
essi considerano blasfemo e in totale contrasto con la Torah, il loro vangelo. Vi
sono gli ebrei estremisti, messianici e fanatici, teorici del terrorismo e del
“versamento del sangue non ebraico”, i seguaci del rabbino Kahane, per
intenderci, che oggi hanno molti seguaci anche nel governo israeliano. Esiste
infine un segmento di società laica, emancipata, umanistica che non si
riconosce in questo Israele, ma è minoritaria. Una implosione interna potrà
avvenire solo alle seguenti condizioni: 1) stato permanente di conflitto armato
interno ed esterno; 2) isolamento internazionale rafforzato da una campagna di
sanzioni come il BDS (boicottaggio, disinvestimenti e sanzioni); 3) dichiarazione
di organismi internazionali che Israele è uno stato criminale, razzista e
genocidario; 4) deferimento alla Corte Pena Internazionale di Netanyhau e di
altri dirigenti sionisti per crimini contro l’umanità. Quando l’esistenza degli
israeliani diventerà intollerabile o ci sarà un sommovimento interno o molti israeliani
dovranno emigrare per cercare una vita migliore. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"> </span></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>6) Il conflitto israelo – palestinese si inserisce
nell’ambito della Guerra Grande, nel contesto cioè dei<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>conflitti recentemente sorti nelle varie parti del mondo e
quindi nell’attuale processo di ridefinizione<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>dell’ordine geopolitico mondiale. Il primato globale
americano è ormai in una crisi irreversibile. L’attacco di<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>Hamas ha avuto la funzione di riproporre la causa
palestinese, che sembrava ormai essere stata rimossa<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>dall’espansionismo israeliano, nel contesto geopolitico
mondiale. La causa palestinese contribuirà a<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>compattare il fronte dei paesi e dei popoli ostili al
dominio occidentale. Così si esprime a tal riguardo lo<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>storico israeliano Ilan Pappé
in un’intervista rilasciata al quotidiano Il Manifesto: “Questa
Palestina globale<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>deve sapersi opporre all’Israele globale, che invece è
fatto di governi occidentali e industria militare. Come si fa? Collegando in
una rete le lotte alle ingiustizie in giro per il mondo. Qui in Italia
significa combattere il<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>razzismo.” Resosi improponibile ogni progetto di
pacificazione dell’area che preveda “due popoli – due<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>stati” e tanto meno quello di “uno stato – due popoli”, la
questione palestinese non potrà essere risolta<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>solo nella prospettiva di un nuovo ordine geopolitico
mondiale multilaterale? Certo, i tempi e le modalità<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>sono imprevedibili, come del resto lo è la storia stessa.<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i> </i></span></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">DS – Ilan Pappé, che conosco personalmente, ha usato una
espressione felice: LA PALESTINA GLOBALE. Da ragazzo ho partecipato a
manifestazioni contro la guerra in Vietnam e ricordo una frase di Ho Chi Mihn:
URLINO TUTTE LE INGIUSTIZIE. Oggi il genocidio a Gaza deve essere chiamato col
suo vero nome: GENOCIDIO ISRAELO-STATUNITENSE, Israele massacra e uccide con le
bombe che gli fornisce il governo di Biden. La Palestina rappresenta l’acme
delle ingiustizie dell’Occidente contro il sud del mondo povero e umiliato. Essa
è il simbolo della necessità storica di un rovesciamento dei rapporti di forza:
l’Occidente globalista deve essere messo con le spalle al muro e cedere alla
visione nuova di un mondo multipolare fondato sulla cooperazione paritaria,
sulla pari dignità, sul rispetto di tutte le culture, sull’applicazione vera
del diritto internazionale, su una riforma radicale dell’ONU e sul sostegno economico
e tecnico ai paesi poveri. Faccio un esempio: il Burkina Faso deve avere la
stessa dignità del Canada o dell’Australia. La Russia sta inviando migliaia di
tonnellate di grano gratuitamente ad alcuni paesi africani. L’Occidente,
invece, non ha smesso la sua vocazione per il neocolonialismo ovvero il vecchio
colonialismo eseguito con altri mezzi indiretti. La Cina e la Russia
conquistano prestigio e alleanze nel sud del mondo nonostante l’inutile lavoro
di <i>surplace</i> che la signora Nuland e il Segretario di Stato USA Antony
Blinken tentano pateticamente di fare prevenendo l’attività diplomatica di
Vladimir Putin e di Xi Jing Ping. Il mondo unipolare è alla fine e la Palestina
rappresenta l’ultima trincea: se si verifica la deportazione dei palestinesi di
Gaza e la vittoria dei sionisti allora per i decenni a venire scorreranno fiumi
di sangue. Il Congresso e il Senato USA hanno elaborato un piano di
deportazione dei palestinesi: 1.000.000 in Egitto, 500.000 in Turchia, 250.000
in Yemen e 250.000 in Iraq. Hanno calcolato anche i compensi da corrispondere
ai rispettivi governi per i costi di accoglienza. Senza la sconfitta di Israele
non ci sarà mai uno stato palestinese. Antony Blinken ha incontrato il
presidente palestinese Abu Mazen e gli ha promesso che lo stato palestinese si
farà. Se sarà così, sapete cosa sarà? La Repubblica di San Marino o il
Principato di Andorra.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"> </span></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Diego Siragusa<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"> </span></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"> </span></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"> </span></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"> </span></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-margin-bottom-alt: 8.0pt; mso-margin-top-alt: 0cm; text-align: justify;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"> </span></o:p></p><br /><p></p>Diego Siragusahttp://www.blogger.com/profile/08020255654648039239noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7197585536938540277.post-65207218137225584562024-01-02T08:01:00.000-08:002024-01-02T08:07:08.519-08:00COSA ACCADDE IL 7 OTTOBRE? LA VERSIONE UFFICIALE DI HAMAS<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"> </span><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhX0f3EQ1M4PUqWDzYV7zx2cpByrMeLwl--IK5mTmK6o3uFIHnqHJkR-JfKFf_9CpCGIMAXWAfKk8gEvglVsVh3R7w7IEEopHF6ZcU_35nUsyd2puRg9L1q_PVNFZ1yD7_tw9xnE9AZDi-TrlX23wPe0tqVIWj5z-e3Fy4TWCx5u8JLdcJlhwPjUWBztw4" style="font-family: georgia; font-size: large; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img alt="" data-original-height="480" data-original-width="640" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhX0f3EQ1M4PUqWDzYV7zx2cpByrMeLwl--IK5mTmK6o3uFIHnqHJkR-JfKFf_9CpCGIMAXWAfKk8gEvglVsVh3R7w7IEEopHF6ZcU_35nUsyd2puRg9L1q_PVNFZ1yD7_tw9xnE9AZDi-TrlX23wPe0tqVIWj5z-e3Fy4TWCx5u8JLdcJlhwPjUWBztw4=w640-h480" width="640" /></a><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span></p><p style="text-align: center;"><span style="color: red; font-family: georgia; font-size: medium;"><b>Il membro dell'ufficio politico di Hamas, Dr. Bassem Naim:</b></span></p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">In risposta al rapporto fuorviante del New York Times sul comportamento dei combattenti palestinesi il 7 ottobre:</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Ci dispiace dire che la maggior parte dei media e delle agenzie di stampa occidentali mainstream sono passati dall'idea di parzialità nei confronti della propaganda sionista alla complicità nella diffusione di menzogne e calunnie contro i palestinesi e la loro resistenza.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">L'ultimo di questi resoconti fuorvianti è stato pubblicato dal New York Times sulle accuse di stupro e violenza sessuale da parte dei combattenti palestinesi durante la benedetta operazione Al-Aqsa Flood il 7 ottobre, con il titolo "'Screams Without Words': How Hamas Used Sexual Violence as a Weapon on October 7" di Jeffrey Gettleman e altri.<b><span style="color: #2b00fe;"> ("Urla senza parole": Come Hamas ha usato la violenza sessuale come arma il 7 ottobre?)</span></b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Come abbiamo già dichiarato in precedenza, neghiamo categoricamente queste accuse e le consideriamo parte del tentativo sionista di demonizzare la resistenza e giustificare i crimini di guerra e di genocidio commessi dal nemico sionista contro il nostro popolo palestinese ovunque.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">L'autore si è basato esclusivamente sulle dichiarazioni di funzionari governativi sionisti che parlano solo nel contesto della propaganda ufficiale sionista e di ciò che serve alla demonizzazione del popolo palestinese. Ha anche riportato affermazioni di donne che hanno detto di aver sentito altre donne ripetere queste accuse, nessuna delle quali indica alcuna prova che il nostro popolo abbia commesso questi atti vergognosi.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Le affermazioni del New York Times contraddicono le testimonianze di molte donne "israeliane", che hanno parlato del buon trattamento ricevuto dai combattenti palestinesi il 7 ottobre. Chiunque sia professionale e obiettivo può facilmente accedere a queste testimonianze sulle piattaforme dei social media. Queste donne hanno parlato ai media "israeliani" senza menzionare nessuna delle affermazioni fatte dal New York Times.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Inoltre, le testimonianze di tutte le donne detenute nella Striscia di Gaza e successivamente rilasciate hanno menzionato solo il buon trattamento ricevuto dai loro carcerieri, affermando l'impegno dei combattenti a proteggerle e a fornire tutto ciò che potevano per alleviare le difficili circostanze in cui si trovavano, e hanno parlato degli alti valori umanitari che hanno osservato nei combattenti per tutto il tempo.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">I nostri combattenti sono combattenti per la libertà e dignitosi e non possono commettere atti così vergognosi. La nostra religione islamica, i valori nazionali e la cultura sociale non accettano tali atti vergognosi. Secondo le statistiche approvate dal Consiglio giudiziario supremo di Gaza, non è stato registrato un solo caso di stupro davanti ai tribunali.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Il 7 ottobre, i nostri combattenti palestinesi avevano una missione principale: difendere il nostro popolo contro un'occupazione ingiusta e rompere l'assedio soffocante sul nostro popolo a Gaza, rappresentato dalla Divisione Gaza dell'esercito sionista. Questo è ciò che hanno realizzato con successo, con virilità e onore.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">L'operazione Al-Aqsa Flood non è durata più di qualche ora, dopo di che la maggior parte dei combattenti si è ritirata dai siti militari "israeliani" ed è tornata a Gaza per continuare la propria missione di difesa del popolo contro l'aggressione fascista sionista.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">L'operazione Al-Aqsa Flood non è durata più di qualche ora, dopo di che la maggior parte dei combattenti si è ritirata dai siti militari "israeliani" ed è tornata a Gaza per continuare la propria missione di difesa del popolo contro l'aggressione fascista sionista.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Abbiamo ripetutamente espresso la nostra disponibilità ad accogliere le commissioni investigative internazionali su qualsiasi incidente, e l'entità dovrebbe dichiarare la sua disponibilità ad accogliere queste commissioni o a rivolgersi ai tribunali internazionali e dell'ONU se basa la sua narrazione su qualsiasi prova concreta. Va notato che il New York Times ha deliberatamente ignorato che tutti i crimini commessi nella notte e nel giorno del 7 ottobre, che sosteneva fossero stati commessi dai combattenti, sono stati successivamente dimostrati dai media sionisti come commessi deliberatamente dalle forze sioniste.Il rapporto, nella sua complicità con la propaganda sionista, ha anche trascurato le testimonianze in diretta delle prigioniere palestinesi rapite da Gaza e dalla Cisgiordania dopo l'aggressione, che confermano la loro esposizione a molestie sessuali verbali e fisiche da parte dei soldati sionisti, che ricevono consigli e indicazioni dal rabbino capo dell'esercito sionista e da altri rabbini, che invocano pubblicamente lo stupro delle donne palestinesi a Gaza e lo hanno scritto sui giornali sionisti.In conclusione:Chiediamo che il giornale si scusi per questo errore professionale, cancelli immediatamente l'articolo, smetta di adottare la propaganda e le menzogne sioniste, per mantenere la sua professionalità e la sua reputazione di prestigioso e rispettato giornale internazionale.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Dr. Bassem Naim</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Membro dell'Ufficio politico di Hamas - Gaza</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Domenica: 18 Jumada Al-Akhir 1445 AH</span></p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">(La traduzione è mia)</span></p>Diego Siragusahttp://www.blogger.com/profile/08020255654648039239noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7197585536938540277.post-4689812129231579442023-12-17T12:54:00.000-08:002023-12-17T12:54:46.684-08:00GAZA: PERSECUZIONE CONTRO I CRISTIANI - Patriarcato di Gerusalemme - Ufficio Comunicazione<p style="text-align: center;"><span style="font-family: georgia;"><span style="font-size: medium;"> </span><span style="background-color: white;"><b><span style="color: #2b00fe; font-size: large;">Patriarcato di Gerusalemme</span></b></span></span></p><div class="adn ads" data-legacy-message-id="18c7723d65764224" data-message-id="#msg-a:r4200552318905364177" style="background-color: white; border-left: none; display: flex; padding: 0px;"><div class="gs" style="margin: 0px; min-width: 0px; padding: 0px 0px 20px; width: initial;"><div class="ii gt" id=":nj" jslog="20277; u014N:xr6bB; 1:WyIjdGhyZWFkLWE6cjY4MjI2NTkzMjU5MjE1MzAyMTIiXQ..; 4:WyIjbXNnLWE6cjQyMDA1NTIzMTg5MDUzNjQxNzciXQ.." style="direction: ltr; margin: 8px 0px 0px; overflow-x: hidden; padding: 0px; position: relative;"><div class="a3s aiL" id=":ni" style="direction: initial; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: 1.5; overflow: auto hidden; position: relative;"><div dir="auto"><div dir="auto" style="text-align: center;"><span style="color: #2b00fe; font-family: georgia; font-size: large;"><b>Ufficio Comunicazione</b></span></div><div dir="auto" style="color: #222222; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">16/12/2023</span></div><div dir="auto" style="color: #222222; text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgh3Mzrj-aBdZArhBIq1Tc6-j9R5r8XPPR-t0AAoN8QzYSDUvJuhrKF5ADZGy-SK_cGlYrvRcquV0Ygf-nA2AG5Om5kBX08nQmUcesvtOxfsZxr5HBj3YvZ-mAXQbpSpv5KNF9uubpSXOPvAn2FS-U6ItMM23DiHqqy8HcXUUgWAxDz3RsW-Czp2ymBQcg/s308/Pizza2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="308" data-original-width="246" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgh3Mzrj-aBdZArhBIq1Tc6-j9R5r8XPPR-t0AAoN8QzYSDUvJuhrKF5ADZGy-SK_cGlYrvRcquV0Ygf-nA2AG5Om5kBX08nQmUcesvtOxfsZxr5HBj3YvZ-mAXQbpSpv5KNF9uubpSXOPvAn2FS-U6ItMM23DiHqqy8HcXUUgWAxDz3RsW-Czp2ymBQcg/w319-h400/Pizza2.jpg" width="319" /></a></div><br /><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span></div><div dir="auto" style="color: #222222; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Intorno a mezzogiorno di oggi, 16 dicembre 2023 un cecchino dell'IDF ha ucciso due donne cristiane all'interno della parrocchia della Sacra Famiglia a Gaza, dove la maggior parte delle famiglie cristiane sta trovando rifugio dall’inizio della guerra. Nahida e sua figlia Samar sono state uccise a colpi di arma da fuoco mentre si dirigevano al Convento delle Suore. L’una è stato uccisa mentre cercava di portare in salvo l'altra. Altre sette persone sono state colpite e ferite mentre cercavano di proteggere gli altri all'interno del complesso della chiesa. Non era stato diramato alcun avvertimento, non è stata fornita alcuna notizia. Sono stati uccisi a sangue freddo all’interno dei locali della Parrocchia, dove non ci sono guerriglieri. </span></div><div dir="auto" style="color: #222222; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Nelle prime ore della mattina, un razzo lanciato da un carro armato dell'IDF ha preso di mira il Convento delle Suore di Madre Teresa (Missionarie della Carità). Il Convento ospita oltre 54 disabili e fa parte di un complesso di edifici religiosi, segnalato come luogo di culto fin dall'inizio della guerra. Gli edifici con il generatore (l'unica fonte di elettricità) e le scorte di carburante sono stati distrutti. La casa è stata danneggiata dall’esplosione e dall’incendio conseguente. Altri due razzi, lanciati da un carro armato dell'IDF, hanno colpito il convento medesimo e hanno reso la casa inagibile. Le 54 persone disabili sono attualmente sfollate senza accesso ai respiratori, di cui alcuni di loro hanno bisogno per sopravvivere. Inoltre, a seguito dei pesanti bombardamenti avvenuti nella zona, la notte scorsa tre persone sono rimaste ferite all'interno degli ambienti della chiesa. Infine sono stati distrutti i pannelli solari e le cisterne per l'acqua, indispensabili per la sopravvivenza della comunità. </span></div><div dir="auto" style="color: #222222; text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1bNcTHfQAHsQc5VS7zTeN0IHroGhE4oD9TAgQ5k_jq0vETABVpyC7TYWMJ-o_sPFOpwwbkRZZvVZr-JGhavyvAgY01vEZaO9G303UxR-yoeZ8wRiEAO4Wn52SHEGmb2BCRoPdrjo1q1Q0MYrp5na_1f2fBAHwhkTB8ySMUS8GcD1vAs46nSB9GeQuZkg/s379/Pizza.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="379" data-original-width="207" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1bNcTHfQAHsQc5VS7zTeN0IHroGhE4oD9TAgQ5k_jq0vETABVpyC7TYWMJ-o_sPFOpwwbkRZZvVZr-JGhavyvAgY01vEZaO9G303UxR-yoeZ8wRiEAO4Wn52SHEGmb2BCRoPdrjo1q1Q0MYrp5na_1f2fBAHwhkTB8ySMUS8GcD1vAs46nSB9GeQuZkg/s320/Pizza.jpg" width="175" /></a></div><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Insieme nella preghiera con tutta la comunità cristiana, esprimiamo la nostra vicinanza e il nostro cordoglio alle famiglie colpite da questa insensata tragedia. Allo stesso tempo, non possiamo tacere che non riusciamo a comprendere le ragioni di un simile attacco, tanto più che tutta la Chiesa si prepara al Natale. Il Patriarcato latino di Gerusalemme segue con grande attenzione questa situazione che sta evolvendo in modo preoccupante e fornirà ulteriori informazioni, se necessario.</span></div></div><div class="yj6qo" style="color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;"></div><div class="adL" style="color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;"></div></div></div><div class="hi" style="background: rgb(242, 242, 242); border-bottom-left-radius: 1px; border-bottom-right-radius: 1px; color: #222222; font-family: "Google Sans", Roboto, RobotoDraft, Helvetica, Arial, sans-serif; margin: 0px; padding: 0px; width: auto;"></div><div class="WhmR8e" data-hash="0" style="clear: both; color: #222222; font-family: "Google Sans", Roboto, RobotoDraft, Helvetica, Arial, sans-serif;"></div></div><div class="ajx" style="clear: both; color: #222222; font-family: "Google Sans", Roboto, RobotoDraft, Helvetica, Arial, sans-serif;"></div></div><div class="gA gt acV" style="background: rgb(255, 255, 255); border-bottom-left-radius: 0px; border-bottom-right-radius: 0px; border-top: none; color: #222222; font-family: "Google Sans", Roboto, RobotoDraft, Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 0.875rem; margin: 0px; padding: 0px; width: auto;"><div class="gB xu" jslog="184332; u014N:xr6bB;" style="border-top: 0px; padding: 0px;"><div class="ip iq" style="border-top: none; clear: both; margin: 0px; padding: 16px 0px;"></div></div></div>Diego Siragusahttp://www.blogger.com/profile/08020255654648039239noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7197585536938540277.post-11860042229210907822023-12-09T05:27:00.000-08:002023-12-09T05:27:03.241-08:00Dichiarazione globale da intellettuali, leader religiosi, personaggi pubblici, Scrittori e artisti Le atrocità in corso a Gaza mettono alla prova la moralità del mondo intero<p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"> </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQhFNq-k2rIOi0QQC0aTTw22YIJ5whHZbqjKY8knzjKMxI1f0d1ruyg0s-kFvYZKJ6ubVTxaBABHs8Fdg2i34oeJMCvm_krd9fOMml7_HYDINQiVp3SQCxR2hyL8hdcqTQF9ei9fQ9FNWQeY2EPT4k-yBJuSWsR8FOWrKX_W-N8nguPde1uk5f-MB5F6U/s1431/Gaza%20cibo%20collettivo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1431" data-original-width="1079" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQhFNq-k2rIOi0QQC0aTTw22YIJ5whHZbqjKY8knzjKMxI1f0d1ruyg0s-kFvYZKJ6ubVTxaBABHs8Fdg2i34oeJMCvm_krd9fOMml7_HYDINQiVp3SQCxR2hyL8hdcqTQF9ei9fQ9FNWQeY2EPT4k-yBJuSWsR8FOWrKX_W-N8nguPde1uk5f-MB5F6U/w482-h640/Gaza%20cibo%20collettivo.jpg" width="482" /></a></span></div><p></p><p style="text-align: center;"><b><span style="color: red; font-size: large;">Dichiarazione globale</span></b></p><p style="text-align: center;"><b><span style="color: red; font-size: large;">da intellettuali, leader religiosi, personaggi pubblici,</span></b></p><p style="text-align: center;"><b><span style="color: red; font-size: large;">Scrittori e artisti</span></b></p><p style="text-align: center;"><b><span style="color: red; font-size: large;">Le atrocità in corso a Gaza mettono alla prova la moralità del mondo intero</span></b></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">1- Con dolore e rabbia, siamo stati testimoni di orrende atrocità contro oltre due milioni di palestinesi nella Striscia di Gaza, la maggior parte dei quali sono bambini e donne. Ciò rappresenta una sfida morale per il mondo intero, una questione che richiede un’urgente vigilanza umana e una profonda rivalutazione dei principi.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">2- Rifiutiamo di chiudere un occhio sugli atroci crimini contro l’umanità commessi contro il popolo palestinese a Gaza – crimini simili al genocidio e alla pulizia etnica. Condanniamo con veemenza il continuo sostegno militare, politico e propagandistico che i suoi autori ricevono dalle potenze internazionali.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">3- Questi sviluppi hanno messo in luce gravi squilibri nel nostro mondo, una crisi etica sempre più profonda, un dilemma di valori intrattabile e pratiche propagandistiche ingannevoli.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">4- Mettiamo in guardia contro le conseguenze di trattati e leggi marginali che mettono a repentaglio la pace globale e gli interessi delle nazioni minando il diritto internazionale e il diritto umanitario internazionale.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">5- Sostenere l’occupazione militare, le politiche di oppressione, persecuzione, genocidio, pulizia etnica e crimini di guerra con il pretesto di etica, principi e umanità è una confezione ingannevole che trasforma slogan etici, di principio e umanitari in uno strumento per uccidere, opprimere e perseguitare.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">6- È inaccettabile invocare, sostenere o disattivare selettivamente valori, principi e convenzioni in modo bellicoso secondo le priorità politiche degli stati e il loro oscillante pendolo di interessi. L’incoerenza delle posizioni delle potenze internazionali rispetto ai loro interessi e allineamenti mina la credibilità delle loro posizioni in generale.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">7- La continua e orrenda aggressione contro il popolo palestinese nella Striscia di Gaza ha eroso la residua fiducia dei popoli e delle masse in tutto il mondo nell’etica dell’ordine internazionale, nell’efficacia della giustizia penale internazionale e nell’impatto di valori, principi e convenzioni e slogan sul campo.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">8- Un motivo di allarme è la celebrazione da parte di piattaforme internazionali, politiche e mediatiche di dichiarazioni dedicate a giustificare l’aggressione, glorificare i suoi autori, incolpare le sue vittime e ritenerle responsabili del loro terrificante destino di morte, distruzione, sete, fame e sfollamento. .</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">9- Ciò che sta accadendo in Palestina riporta alla mente capitoli terrificanti dell'era coloniale. Ciò sottolinea l’importanza di aprire i polverosi fascicoli del colonialismo, ritenendolo responsabile sia moralmente che di principio, e traendone le lezioni necessarie sia per il presente che per il futuro.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">10- Condanniamo la collocazione gerarchica di alcuni esseri umani al di sopra di altri in termini di status, diritti e attenzione, e denunciamo qualsiasi violazione esplicita o implicita della dignità di qualsiasi persona e di tutte le comunità umane.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">11- Le atrocità che si verificano a Gaza sono un esempio espressivo di un mondo che soffre di gravi squilibri a scapito dell’emisfero meridionale e dei suoi popoli e società. Ciò richiede un approccio correttivo urgente e inflessibile.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">12- Mettiamo in guardia contro l’approccio di monopolizzare la verità, confiscare valori e principi e impiegarli selettivamente secondo gli interessi delle potenze internazionali e imporre una narrazione unilaterale al mondo basata su pregiudizi, arroganza, disprezzo e sotterfugio.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">13- Un mondo che decide di impiegare selettivamente i suoi valori, principi e leggi – dove le vite umane non sono uguali in diritti, libertà e dignità – è un mondo ingiusto che semina rabbia e discordia tra generazioni che notano il divario tra alti slogan e pratiche terrificanti.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">14- Soccombere ai discorsi che giustificano il genocidio, la pulizia etnica e i crimini di guerra emessi da piattaforme internazionali, politiche e culturali rappresenta una minaccia per l’umanità nel suo insieme, non solo per il popolo palestinese.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">15- Mettiamo in guardia dall'attribuire termini come "civiltà", "civiltà", "umanità", "bontà" e "luce" a politiche di genocidio e crimini di guerra, e dal giustificare le atrocità privando l'umanità dei popoli oppressi, così come come avvelenare l’atmosfera della convivenza umana e dell’interazione culturale in un mondo diverso.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">16- Al nostro mondo manca una bussola di responsabilità etica che respinga l’arroganza, il dominio, la violazione di trattati e convenzioni, le politiche di genocidio, la pulizia etnica, i crimini di guerra e la persecuzione.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">17- È diventato ormai imperativo impegnarsi in un discorso filosofico, intellettuale e culturale globale per valutare la preparazione del nostro mondo, in termini di principi ed etica, ad aderire alle convenzioni internazionali e umanitarie e a opporsi alle campagne di genocidio e pulizia etnica e l’usurpazione dei diritti e delle libertà dei popoli.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">8- I sostenitori della filosofia, del pensiero, della cultura, della letteratura, dell’arte e delle società religiose e civili devono sollevarsi per adempiere ai loro ruoli etici e di principio nel difendere i diritti, la giustizia, la libertà e la dignità umana in Palestina e in tutto il mondo, e opporsi tutte le ingiustizie, l’oppressione, la persecuzione, il genocidio, la pulizia etnica e le politiche razziste.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">19- La voce della coscienza umana deve essere elevata, coraggiosamente, prima che sia troppo tardi poiché i crimini contro l'umanità sono una violazione contro l'umanità nel suo insieme, non solo contro le sue vittime dirette che sono private dei loro diritti alla vita, alla sicurezza, alla libertà, e dignità in Palestina.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">20- Un mondo che decide la propria posizione nei confronti delle atrocità e delle violazioni in base all’identità dell’autore e all’identità della vittima è un mondo senza sicurezza, diritti o giustizia. Le sue nazioni e i suoi eserciti non esiteranno ad annientare alcuni esseri umani per attuare determinate politiche che diano priorità ai loro interessi rispetto agli impegni dichiarati.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Gerusalemme, 29 novembre 2023</span></p><div style="text-align: justify;"><br /></div>Diego Siragusahttp://www.blogger.com/profile/08020255654648039239noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7197585536938540277.post-42760472956757866212023-11-24T03:28:00.000-08:002023-12-09T05:21:34.756-08:00Un influente leader della sicurezza nazionale israeliana sostiene la causa del genocidio a Gaza<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFE1i4ABeOfa_aIwdzrZRcTy9x7qF5DehhNxn4Ffj1sOBYgRRnoY4UCzIscvT2gCZP3362E7nt5aH0qsgRpAaVAGO3pGIP076QIc3y7v7yBAvM38T_ZJC96e9_aJFRFVCZJpVcQUSwxhgUaG089tvi9e3q-r-IO9TVmY8ExzLi9HO2z_tOsdvUfGGbqz8/s1024/Giora-Eiland-AWZ-Ventures_l-1024x556.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="556" data-original-width="1024" height="347" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFE1i4ABeOfa_aIwdzrZRcTy9x7qF5DehhNxn4Ffj1sOBYgRRnoY4UCzIscvT2gCZP3362E7nt5aH0qsgRpAaVAGO3pGIP076QIc3y7v7yBAvM38T_ZJC96e9_aJFRFVCZJpVcQUSwxhgUaG089tvi9e3q-r-IO9TVmY8ExzLi9HO2z_tOsdvUfGGbqz8/w640-h347/Giora-Eiland-AWZ-Ventures_l-1024x556.jpg" width="640" /></a></div><br /><p></p><p><br /></p><h1 class="post-title" style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background-color: white; border: 0px; color: #111111; font-family: Roboto, Arial, sans-serif; font-size: 40px; line-height: 1.3; margin: 18px 0px 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="vertical-align: inherit;">Un influente leader della sicurezza nazionale israeliana sostiene la causa del genocidio a Gaza</span></h1><div class="sub-title" style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background-color: white; border: 0px; color: grey; font-family: Roboto, Arial, sans-serif; font-size: 17px; line-height: 1.4; margin: -4px 0px 16px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="vertical-align: inherit;"><span style="vertical-align: inherit;">In un editoriale intitolato "Non lasciamoci intimidire dal mondo", il ret. </span><span style="vertical-align: inherit;">Il Maggiore Generale Giora Eiland sostiene che tutti i palestinesi a Gaza sono obiettivi legittimi e che anche una “grave epidemia” a Gaza “avvicinerà la vittoria”.</span></span></div><div class="post-meta post-meta-c the-post-meta" style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background-color: white; border: 0px; color: #aaaaaa; font-family: Roboto, Arial, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 1.5; margin: 0px 0px 35px; padding: 0px; text-transform: uppercase; vertical-align: baseline;"><span class="post-author" style="border: 0px; font-family: inherit; letter-spacing: 0.1em; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span class="by" style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="vertical-align: inherit;"><span style="vertical-align: inherit;">DI </span></span></span><a class="author url fn" href="https://mondoweiss.net/author/jonathan-ofir/" rel="author" style="border: 0px; color: #0364aa; font-family: inherit; font-weight: 600; margin: 0px; opacity: initial; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.25s ease-in-out 0s; vertical-align: baseline;" title="Messaggi di Jonathan Ofir"><span style="vertical-align: inherit;"><span style="vertical-align: inherit;">JONATHAN OFIR</span></span></a></span> <span class="meta-sep" style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"></span> <a class="date-link" href="https://mondoweiss.net/2023/11/influential-israeli-national-security-leader-makes-the-case-for-genocide-in-gaza/" style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px; opacity: initial; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.25s ease-in-out 0s; vertical-align: baseline;"><time class="post-date" datetime="2023-11-20T11:13:12-05:00" style="border: 0px; font-family: inherit; letter-spacing: 0.1em; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">20 NOVEMBRE 2023</time></a> <span class="meta-sep" style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"></span> </div><p><br /></p><p style="background-color: white; border: 0px; color: rgba(0, 0, 0, 0.74); font-family: ff-more-web-pro, "PT Serif", Georgia, serif; font-size: 19px; margin: 0px 0px 1.65em; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="vertical-align: inherit;">Dal 7 ottobre non sono mancati </span><a href="https://mondoweiss.net/2023/11/do-not-dismiss-the-gaza-genocide-allegations/" style="border-bottom-style: solid; border-color: rgb(3, 100, 170); border-image: initial; border-left-style: initial; border-right-style: initial; border-top-style: initial; border-width: 0px 0px 2px; box-shadow: none; font-family: inherit; margin: 0px; opacity: initial; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0s ease 0s; vertical-align: baseline;"><span style="vertical-align: inherit;">appelli al genocidio</span></a><span style="vertical-align: inherit;"> da parte dei leader israeliani, così come </span><a href="https://mondoweiss.net/2023/10/israeli-think-tank-lays-out-a-blueprint-for-the-complete-ethnic-cleansing-of-gaza/" style="border-bottom-style: solid; border-color: rgb(3, 100, 170); border-image: initial; border-left-style: initial; border-right-style: initial; border-top-style: initial; border-width: 0px 0px 2px; box-shadow: none; font-family: inherit; margin: 0px; opacity: initial; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0s ease 0s; vertical-align: baseline;"><span style="vertical-align: inherit;">piani chiari</span></a><span style="vertical-align: inherit;"><span style="vertical-align: inherit;"> , anche a livello ministeriale, per la completa pulizia etnica di Gaza. </span><span style="vertical-align: inherit;">E mentre l'uso di eufemismi biblici come il riferimento ad “Amalek” del Primo Ministro Netanyahu può sembrare troppo vago per alcuni, anche se la storia suggerisce l'uccisione di neonati, durante la pausa domenicale. </span><span style="vertical-align: inherit;">Il Maggiore Generale Giora Eiland, ex capo del Consiglio di Sicurezza Nazionale e attuale consigliere del Ministro della Difesa, ha deciso di parlare di genocidio in modo più esplicito.</span></span></p><p style="background-color: white; border: 0px; color: rgba(0, 0, 0, 0.74); font-family: ff-more-web-pro, "PT Serif", Georgia, serif; font-size: 19px; margin: 0px 0px 1.65em; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="vertical-align: inherit;">In un </span><a href="https://twitter.com/QudsNen/status/1726239911013982326" style="border-bottom-style: solid; border-color: rgb(3, 100, 170); border-image: initial; border-left-style: initial; border-right-style: initial; border-top-style: initial; border-width: 0px 0px 2px; box-shadow: none; font-family: inherit; margin: 0px; opacity: initial; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0s ease 0s; vertical-align: baseline;"><span style="vertical-align: inherit;">articolo</span></a><span style="vertical-align: inherit;"> in ebraico sull'edizione stampata del centrista </span><em style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Yedioth Ahronoth</em><span style="vertical-align: inherit;"><span style="vertical-align: inherit;"> intitolato “Non lasciamoci intimidire dal mondo”, Eiland ha chiarito che l'intera popolazione civile di Gaza è un obiettivo legittimo e che anche “gravi epidemie nel sud della Striscia di Gaza colpiranno avvicinare la vittoria”. </span><span style="vertical-align: inherit;">La sua conclusione non lascia dubbi sulla sua opinione:</span></span></p><blockquote class="wp-block-quote" style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: rgba(0, 0, 0, 0.74); font-family: "IBM Plex Serif", ff-more-web-pro, "PT Serif", Georgia, serif; font-size: 1.2rem; font-style: italic; line-height: inherit; margin: 0px 0px 1.65em; overflow-wrap: break-word; padding: 0px 0px 0px 40px; quotes: none; vertical-align: baseline;"><p style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: 16.8px; margin: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="vertical-align: inherit;">"Non sono solo combattenti di Hamas armati, ma anche tutti i funzionari 'civili', compresi gli amministratori ospedalieri e scolastici, e anche l'intera popolazione di Gaza che ha sostenuto con entusiasmo Hamas e ha applaudito le sue atrocità il 7 ottobre."</span></p></blockquote><p style="background-color: white; border: 0px; color: rgba(0, 0, 0, 0.74); font-family: ff-more-web-pro, "PT Serif", Georgia, serif; font-size: 19px; margin: 0px 0px 1.65em; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="vertical-align: inherit;">Eiland si pronuncia contro la preoccupazione umanitaria e l’intero principio di distinzione:</span></p><div class="mondo-ads-injection-1" id="mondo-ads-313937271" style="background-color: white; border: 0px; color: rgba(0, 0, 0, 0.74); font-family: ff-more-web-pro, "PT Serif", Georgia, serif; font-size: 19px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><div class="mondo-ads-target" data-mondo-ads-trackbid="1" data-mondo-ads-trackid="274201" id="mondo-ads-827370646" style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><div class="ml-embedded" data-form="efHM2I" style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><div class="ml-form-embedContainer ml-subscribe-form ml-subscribe-form-5111043" id="mlb2-5111043" style="border: 0px; box-sizing: border-box; display: table; font-family: inherit; margin: 0px auto; padding: 0px; position: static; vertical-align: baseline; width: 710.031px;"><div class="ml-form-align-center " style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px; padding: 0px; text-align: center; vertical-align: baseline;"><div class="ml-form-embedWrapper embedForm" style="border-radius: 0px; border: 1px solid rgb(0, 0, 0); box-sizing: border-box; display: inline-block !important; font-family: inherit; margin: 0px; max-width: 100%; padding: 0px; position: relative; vertical-align: baseline; width: 710.031px;"><div class="ml-form-embedBody ml-form-embedBodyHorizontal row-form" style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px; padding: 20px 20px 0px; vertical-align: baseline;"><div class="ml-form-embedContent" style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px 0px 20px; padding: 0px; text-align: left; vertical-align: baseline;"><h4 style="-webkit-font-smoothing: antialiased; border: 0px; color: black; font-family: Roboto, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 30px; font-weight: 400; line-height: 1.1em; margin: 0px 0px 10px; padding: 0px; text-align: center; vertical-align: baseline; word-break: break-word;"></h4><p style="border: 0px; color: black; font-family: Roboto, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><strong style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Iscriviti alla newsletter Daily Headlines. </strong><span style="vertical-align: inherit;">Riceverai nuove storie direttamente nella tua casella di posta ogni mattina alle 8:00 EST.</span></p></div><form action="https://assets.mailerlite.com/jsonp/59730/forms/87976930476820024/subscribe" class="ml-block-form" data-code="" method="post" style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 668.031px;" target="_blank"><div class="ml-form-formContent horozintalForm" style="border: 0px; float: left; font-family: inherit; height: auto; margin: 0px; padding: 0px 0px 20px; vertical-align: baseline; width: 668.031px;"><div class="ml-form-horizontalRow" style="border: 0px; float: left; font-family: inherit; height: auto; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 668.031px;"><div class="ml-input-horizontal" style="border: 0px; float: left; font-family: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 467.609px;"><div class="horizontal-fields" style="border: 0px; box-sizing: border-box; float: left; font-family: inherit; margin: 0px; padding: 0px 10px 0px 0px; vertical-align: baseline; width: 467.609px;"><div class="ml-field-group ml-field-email ml-validate-email ml-validate-required" style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px; padding: 0px; text-align: left !important; vertical-align: baseline;"><input aria-invalid="false" autocomplete="email" class="form-control" data-inputmask="" name="fields[email]" placeholder="E-mail" style="background: rgb(255, 255, 255); border-color: rgb(204, 204, 204); border-radius: 4px; border-style: solid; border-width: 1px; color: #333333; font-family: Roboto, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; height: 3.14286em; line-height: 20px; margin: 0px; max-width: 100%; outline: 0px; overflow-y: initial; padding: 10px; vertical-align: baseline; width: 457.609px;" type="email" /></div></div></div><div class="ml-button-horizontal primary " style="border: 0px; float: left; font-family: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 200.406px;"><button class="primary" style="appearance: none; background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: rgb(0, 0, 0) !important; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border-color: rgb(0, 0, 0); border-radius: 4px; border-style: solid; border-width: 1px; box-shadow: none; color: rgb(255, 255, 255) !important; cursor: pointer; font-family: Roboto, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px !important; font-weight: 700; height: auto; line-height: 20px; margin: 0px !important; padding: 10px !important; vertical-align: baseline; width: 200.406px;" type="submit"><span style="vertical-align: inherit;">sottoscrivi</span></button></div></div></div></form></div></div></div></div></div></div></div><p><br style="background-color: white; clear: both; color: rgba(0, 0, 0, 0.74); display: block; float: none; font-family: ff-more-web-pro, "PT Serif", Georgia, serif; font-size: 19px;" /></p><blockquote class="wp-block-quote" style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: rgba(0, 0, 0, 0.74); font-family: "IBM Plex Serif", ff-more-web-pro, "PT Serif", Georgia, serif; font-size: 1.2rem; font-style: italic; line-height: inherit; margin: 0px 0px 1.65em; overflow-wrap: break-word; padding: 0px 0px 0px 40px; quotes: none; vertical-align: baseline;"><p style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: 16.8px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="vertical-align: inherit;">“Israele non sta combattendo un’organizzazione terroristica ma contro lo Stato di Gaza”.</span></p></blockquote><p style="background-color: white; border: 0px; color: rgba(0, 0, 0, 0.74); font-family: ff-more-web-pro, "PT Serif", Georgia, serif; font-size: 19px; margin: 0px 0px 1.65em; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="vertical-align: inherit;">Pertanto, secondo Eiland, “Israele non deve fornire all’altra parte alcuna capacità che prolunghi la sua vita”.</span></p><p style="background-color: white; border: 0px; color: rgba(0, 0, 0, 0.74); font-family: ff-more-web-pro, "PT Serif", Georgia, serif; font-size: 19px; margin: 0px 0px 1.65em; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="vertical-align: inherit;">Eiland si fa beffe dell'idea delle “donne povere” come rappresentazione di civili non coinvolti:</span></p><blockquote class="wp-block-quote" style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: rgba(0, 0, 0, 0.74); font-family: "IBM Plex Serif", ff-more-web-pro, "PT Serif", Georgia, serif; font-size: 1.2rem; font-style: italic; line-height: inherit; margin: 0px 0px 1.65em; overflow-wrap: break-word; padding: 0px 0px 0px 40px; quotes: none; vertical-align: baseline;"><p style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: 16.8px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="vertical-align: inherit;"><span style="vertical-align: inherit;">“Chi sono le 'povere' donne di Gaza? </span><span style="vertical-align: inherit;">Sono tutte madri, sorelle o mogli degli assassini di Hamas”.</span></span></p></blockquote><p style="background-color: white; border: 0px; color: rgba(0, 0, 0, 0.74); font-family: ff-more-web-pro, "PT Serif", Georgia, serif; font-size: 19px; margin: 0px 0px 1.65em; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="vertical-align: inherit;">La formulazione ricorda l’ex ministro della Giustizia di estrema destra Ayelet Shaked, che, durante l’assalto del 2014, </span><a href="https://mondoweiss.net/2017/02/azaryas-normative-genocide/" style="border-bottom-style: solid; border-color: rgb(3, 100, 170); border-image: initial; border-left-style: initial; border-right-style: initial; border-top-style: initial; border-width: 0px 0px 2px; box-shadow: none; font-family: inherit; margin: 0px; opacity: initial; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0s ease 0s; vertical-align: baseline;"><span style="vertical-align: inherit;">suggerì</span></a><span style="vertical-align: inherit;"> che il nemico di Israele fosse l’intero popolo palestinese:</span></p><blockquote class="wp-block-quote" style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: rgba(0, 0, 0, 0.74); font-family: "IBM Plex Serif", ff-more-web-pro, "PT Serif", Georgia, serif; font-size: 1.2rem; font-style: italic; line-height: inherit; margin: 0px 0px 1.65em; overflow-wrap: break-word; padding: 0px 0px 0px 40px; quotes: none; vertical-align: baseline;"><p style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: 16.8px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="vertical-align: inherit;"><span style="vertical-align: inherit;">“Dietro ogni terrorista ci sono dozzine di uomini e donne, senza i quali non potrebbe impegnarsi nel terrorismo. </span><span style="vertical-align: inherit;">Ora questo include anche le madri dei martiri, che li mandano all'inferno con fiori e baci. </span><span style="vertical-align: inherit;">Dovrebbero seguire i loro figli, niente sarebbe più giusto. </span><span style="vertical-align: inherit;">Dovrebbero andarsene, così come le case fisiche in cui hanno allevato i serpenti. </span><span style="vertical-align: inherit;">Altrimenti lì verranno allevati altri serpenti”.</span></span></p></blockquote><p style="background-color: white; border: 0px; color: rgba(0, 0, 0, 0.74); font-family: ff-more-web-pro, "PT Serif", Georgia, serif; font-size: 19px; margin: 0px 0px 1.65em; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="vertical-align: inherit;"><span style="vertical-align: inherit;">Eiland si pronuncia contro l'arrendersi alla sensibilità americana. </span><span style="vertical-align: inherit;">La pressione umanitaria (cioè l’eliminazione di tutte le necessità vitali fondamentali) è un mezzo legittimo di guerra, afferma:</span></span></p><blockquote class="wp-block-quote" style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: rgba(0, 0, 0, 0.74); font-family: "IBM Plex Serif", ff-more-web-pro, "PT Serif", Georgia, serif; font-size: 1.2rem; font-style: italic; line-height: inherit; margin: 0px 0px 1.65em; overflow-wrap: break-word; padding: 0px 0px 0px 40px; quotes: none; vertical-align: baseline;"><p style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: 16.8px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="vertical-align: inherit;">“Il governo israeliano deve assumere una linea più dura nei confronti degli americani, e avere almeno la capacità di dire quanto segue: finché non tutti gli ostaggi verranno restituiti in Israele, non parlateci degli aspetti umanitari”.</span></p></blockquote><p style="background-color: white; border: 0px; color: rgba(0, 0, 0, 0.74); font-family: ff-more-web-pro, "PT Serif", Georgia, serif; font-size: 19px; margin: 0px 0px 1.65em; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="vertical-align: inherit;">Inoltre, bisogna resistere al resto della comunità internazionale, con le sue preoccupazioni umanitarie – anche la diffusione di gravi epidemie è un mezzo legittimo di guerra:</span></p><blockquote class="wp-block-quote" style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: rgba(0, 0, 0, 0.74); font-family: "IBM Plex Serif", ff-more-web-pro, "PT Serif", Georgia, serif; font-size: 1.2rem; font-style: italic; line-height: inherit; margin: 0px 0px 1.65em; overflow-wrap: break-word; padding: 0px 0px 0px 40px; quotes: none; vertical-align: baseline;"><p style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: 16.8px; margin: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="vertical-align: inherit;"><span style="vertical-align: inherit;">“La comunità internazionale ci avverte di un disastro umanitario a Gaza e di gravi epidemie. </span><span style="vertical-align: inherit;">Non dobbiamo tirarci indietro, per quanto difficile possa essere. </span><span style="vertical-align: inherit;">Dopotutto, gravi epidemie nel sud della Striscia di Gaza avvicineranno la vittoria e ridurranno le vittime tra i soldati dell’IDF”.</span></span></p></blockquote><p style="background-color: white; border: 0px; color: rgba(0, 0, 0, 0.74); font-family: ff-more-web-pro, "PT Serif", Georgia, serif; font-size: 19px; margin: 0px 0px 1.65em; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="vertical-align: inherit;">Ma no, Eiland non è un sadico né un genocida: tutto questo non è altro che un mezzo per raggiungere un fine apparentemente buono:</span></p><blockquote class="wp-block-quote" style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: rgba(0, 0, 0, 0.74); font-family: "IBM Plex Serif", ff-more-web-pro, "PT Serif", Georgia, serif; font-size: 1.2rem; font-style: italic; line-height: inherit; margin: 0px 0px 1.65em; overflow-wrap: break-word; padding: 0px 0px 0px 40px; quotes: none; vertical-align: baseline;"><p style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: 16.8px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="vertical-align: inherit;">"E no, non si tratta di crudeltà fine a se stessa, dal momento che non sosteniamo la sofferenza dell'altra parte come fine ma come mezzo."</span></p></blockquote><p style="background-color: white; border: 0px; color: rgba(0, 0, 0, 0.74); font-family: ff-more-web-pro, "PT Serif", Georgia, serif; font-size: 19px; margin: 0px 0px 1.65em; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="vertical-align: inherit;">Il pezzo scandalosamente genocida di Eiland è stato approvato dal ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, che </span><a href="https://twitter.com/bezalelsm/status/1726198721946480911/photo/1" style="border-bottom-style: solid; border-color: rgb(3, 100, 170); border-image: initial; border-left-style: initial; border-right-style: initial; border-top-style: initial; border-width: 0px 0px 2px; box-shadow: none; font-family: inherit; margin: 0px; opacity: initial; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0s ease 0s; vertical-align: baseline;"><span style="vertical-align: inherit;">ha twittato</span></a><span style="vertical-align: inherit;"><span style="vertical-align: inherit;"> l’articolo completo e ha affermato di “essere d’accordo con ogni parola”. </span><span style="vertical-align: inherit;">Smotrich è noto, tra le altre cose, </span></span><a href="https://mondoweiss.net/2023/03/bezalel-smotrich-doubles-down-on-support-for-wiping-out-huwwara/" style="border-bottom-style: solid; border-color: rgb(3, 100, 170); border-image: initial; border-left-style: initial; border-right-style: initial; border-top-style: initial; border-width: 0px 0px 2px; box-shadow: none; font-family: inherit; margin: 0px; opacity: initial; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0s ease 0s; vertical-align: baseline;"><span style="vertical-align: inherit;">per aver incitato</span></a><span style="vertical-align: inherit;"> a “spazzare via Huwwara” in Cisgiordania, quindi non dovrebbe sorprendere che ora appoggi l'appello di Eiland a fare lo stesso a Gaza.</span></p><h2 class="wp-block-heading" style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background-color: white; border: 0px; color: #111111; font-family: Roboto, Arial, sans-serif; font-size: 30px; line-height: 1.5; margin: calc(13px + 1.2em) 0px calc(10px + 0.2em); padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><strong style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Un campo di concentramento</strong></h2><p style="background-color: white; border: 0px; color: rgba(0, 0, 0, 0.74); font-family: ff-more-web-pro, "PT Serif", Georgia, serif; font-size: 19px; margin: 0px 0px 1.65em; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="vertical-align: inherit;"><span style="vertical-align: inherit;">Eiland è da sempre sorprendentemente schietto riguardo al suo punto di vista sullo stato della Striscia di Gaza. </span><span style="vertical-align: inherit;">Nel 2004, allora capo del Consiglio di Sicurezza Nazionale, considerava la Striscia di Gaza come “un enorme campo di concentramento” mentre sosteneva che gli Stati Uniti costringessero i palestinesi a rifugiarsi nel deserto del Sinai come parte di una “soluzione a due Stati”.</span></span></p><p style="background-color: white; border: 0px; color: rgba(0, 0, 0, 0.74); font-family: ff-more-web-pro, "PT Serif", Georgia, serif; font-size: 19px; margin: 0px 0px 1.65em; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="vertical-align: inherit;">Secondo un dispaccio diplomatico statunitense trapelato a Wikileaks </span><a href="https://wikileaks.org/plusd/cables/04TELAVIV1952_a.html" style="border-bottom-style: solid; border-color: rgb(3, 100, 170); border-image: initial; border-left-style: initial; border-right-style: initial; border-top-style: initial; border-width: 0px 0px 2px; box-shadow: none; font-family: inherit; margin: 0px; opacity: initial; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0s ease 0s; vertical-align: baseline;"><span style="vertical-align: inherit;">qui</span></a><span style="vertical-align: inherit;"> :</span></p><blockquote class="wp-block-quote" style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: rgba(0, 0, 0, 0.74); font-family: "IBM Plex Serif", ff-more-web-pro, "PT Serif", Georgia, serif; font-size: 1.2rem; font-style: italic; line-height: inherit; margin: 0px 0px 1.65em; overflow-wrap: break-word; padding: 0px 0px 0px 40px; quotes: none; vertical-align: baseline;"><p style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: 16.8px; margin: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="vertical-align: inherit;"><span style="vertical-align: inherit;">Ripetendo un punto di vista personale che aveva precedentemente espresso ad altri visitatori del governo americano, il direttore dell’NSC Eiland ha presentato all’ambasciatore Djerejian una soluzione finale diversa da quella comunemente immaginata come la soluzione dei due Stati. </span><span style="vertical-align: inherit;">Il punto di vista di Eiland, ha detto, parte dal presupposto che considerazioni demografiche e di altro tipo rendano impraticabile la prospettiva di una soluzione a due Stati tra il Giordano e il Mediterraneo. </span><span style="vertical-align: inherit;">Attualmente, ha detto, ci sono 11 milioni di persone in Israele, Cisgiordania e Striscia di Gaza, e quel numero aumenterà fino a 36 milioni tra 50 anni. </span><span style="vertical-align: inherit;">L’area tra Beer Sheva e la punta settentrionale di Israele (comprese la Cisgiordania e Gaza) ha la più alta densità di popolazione al mondo. </span><span style="vertical-align: inherit;">La sola Gaza, ha detto, è già “un enorme campo di concentramento” con 1,3 milioni di palestinesi. </span><span style="vertical-align: inherit;">Inoltre, la terra è circondata su tre lati da deserti. </span><span style="vertical-align: inherit;">I palestinesi hanno bisogno di più terra e Israele non può permettersi di cederla. </span><span style="vertical-align: inherit;">La soluzione, ha sostenuto, sta nel deserto del Sinai.</span></span></p></blockquote><p style="background-color: white; border: 0px; color: rgba(0, 0, 0, 0.74); font-family: ff-more-web-pro, "PT Serif", Georgia, serif; font-size: 19px; margin: 0px 0px 1.65em; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="vertical-align: inherit;">È interessante vedere Eiland riconoscere tale realtà anche prima del “disimpegno” da Gaza del 2005, prima dell’elezione di Hamas nel 2006, e prima dell’assedio genocida del 2007, la cui gravità è aumentata solo dal 7 ottobre. Punto, per quanto riguarda Gaza, il termine campo di concentramento appare forse troppo debole: è diventato un campo di sterminio.</span></p><p style="background-color: white; border: 0px; color: rgba(0, 0, 0, 0.74); font-family: ff-more-web-pro, "PT Serif", Georgia, serif; font-size: 19px; margin: 0px 0px 2.2em; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="vertical-align: inherit;">Ecco il testo completo tradotto* del pezzo di Eiland:</span></p><div class="wp-block-group has-background is-layout-constrained wp-block-group-is-layout-constrained" style="background-color: #eeeeee; border: 0px; box-sizing: border-box; color: rgba(0, 0, 0, 0.74); font-family: ff-more-web-pro, "PT Serif", Georgia, serif; font-size: 19px; margin: 40px auto; overflow: auto; padding: 40px; vertical-align: baseline;"><div class="wp-block-group__inner-container" style="border: 0px; font-family: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: auto !important; margin-right: auto !important; margin-top: 0px; max-width: initial; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><h2 class="wp-block-heading" style="-webkit-font-smoothing: antialiased; border: 0px; color: #111111; font-family: Roboto, Arial, sans-serif; font-size: 30px; line-height: 1.5; margin: calc(13px + 1.2em) 0px calc(10px + 0.2em); max-width: initial; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><strong style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px; max-width: initial; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Non lasciamoci intimidire dal mondo</strong></h2><p style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px 0px 1.65em; max-width: initial; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="max-width: initial; vertical-align: inherit;">Giora Eiland, Yedioth Ahronoth, 19 novembre 2023</span></p><p style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px 0px 1.65em; max-width: initial; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="max-width: initial; vertical-align: inherit;">Verso il collasso di Hamas</span></p><p style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px 0px 1.65em; max-width: initial; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="max-width: initial; vertical-align: inherit;">Il dibattito sulla conformità di Israele alle richieste internazionali di consentire l'ingresso di carburante a Gaza riflette un conflitto fondamentale tra Israele e Stati Uniti riguardo alla narrazione corretta.</span></p><p style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px 0px 1.65em; max-width: initial; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="max-width: initial; vertical-align: inherit;"><span style="max-width: initial; vertical-align: inherit;">Secondo la narrazione americana, ci sono due gruppi di persone a Gaza. </span><span style="max-width: initial; vertical-align: inherit;">Uno sono i combattenti di Hamas, che sono terroristi brutali e quindi devono morire. </span><span style="max-width: initial; vertical-align: inherit;">La maggior parte della popolazione di Gaza appartiene ad un secondo gruppo, quello dei civili innocenti che soffrono senza alcuna colpa. </span><span style="max-width: initial; vertical-align: inherit;">Pertanto Israele non deve solo evitare di far loro del male il più possibile, ma deve anche agire per rendere loro la vita più facile.</span></span></p><p style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px 0px 1.65em; max-width: initial; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="max-width: initial; vertical-align: inherit;"><span style="max-width: initial; vertical-align: inherit;">L’altra, e più corretta, narrazione è la seguente: Israele non sta combattendo un’organizzazione terroristica ma contro lo Stato di Gaza. </span><span style="max-width: initial; vertical-align: inherit;">Lo Stato di Gaza è infatti sotto la guida di Hamas, e questa organizzazione è riuscita a mobilitare tutte le risorse del suo Stato, il sostegno della maggioranza dei suoi cittadini e l'assoluta lealtà della sua amministrazione civile nei confronti della leadership di Sinwar, pur sostenendo pienamente la sua ideologia. </span><span style="max-width: initial; vertical-align: inherit;">In questo senso Gaza è molto simile alla Germania nazista, dove ebbe luogo un processo simile. </span><span style="max-width: initial; vertical-align: inherit;">Poiché questa è la descrizione accurata della situazione, è anche corretto condurre la guerra di conseguenza.</span></span></p><p style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px 0px 1.65em; max-width: initial; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="max-width: initial; vertical-align: inherit;"><span style="max-width: initial; vertical-align: inherit;">Una guerra tra Stati non si vince solo con il combattimento militare, ma anche con la capacità di una parte di rompere il sistema della parte avversaria, e la capacità economica, innanzitutto la capacità di fornire energia, è della massima importanza. </span><span style="max-width: initial; vertical-align: inherit;">Il crollo della Germania all'inizio del 1945 fu dovuto principalmente alla perdita dei giacimenti petroliferi della Romania, e una volta che la Germania non ebbe abbastanza carburante per i suoi aerei e i suoi carri armati, la guerra fu vinta.</span></span></p><p style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px 0px 1.65em; max-width: initial; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="max-width: initial; vertical-align: inherit;"><span style="max-width: initial; vertical-align: inherit;">Israele, quindi, non deve fornire all’altra parte alcuna capacità che ne prolunghi la vita. </span><span style="max-width: initial; vertical-align: inherit;">Inoltre, ci diciamo che Sinwar è così malvagio che non gli importa se tutti gli abitanti di Gaza muoiono. </span><span style="max-width: initial; vertical-align: inherit;">Tale presentazione è imprecisa poiché chi sono le “povere” donne di Gaza? </span><span style="max-width: initial; vertical-align: inherit;">Sono tutte madri, sorelle o mogli degli assassini di Hamas. </span><span style="max-width: initial; vertical-align: inherit;">Da un lato, fanno parte dell’infrastruttura che sostiene l’organizzazione, e dall’altro, se subiscono un disastro umanitario, allora si può presumere che alcuni combattenti di Hamas e i comandanti più giovani inizieranno a capirlo la guerra è inutile e che è meglio evitare danni irreversibili alle loro famiglie.</span></span></p><p style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px 0px 1.65em; max-width: initial; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="max-width: initial; vertical-align: inherit;"><span style="max-width: initial; vertical-align: inherit;">Il modo per vincere la guerra più velocemente e a un costo inferiore per noi richiede il collasso del sistema da parte opposta e non la semplice uccisione di più combattenti di Hamas. </span><span style="max-width: initial; vertical-align: inherit;">La comunità internazionale ci mette in guardia dal disastro umanitario a Gaza e da gravi epidemie. </span><span style="max-width: initial; vertical-align: inherit;">Non dobbiamo tirarci indietro, per quanto difficile possa essere. </span><span style="max-width: initial; vertical-align: inherit;">Dopotutto, gravi epidemie nel sud della Striscia di Gaza avvicineranno la vittoria e ridurranno le vittime tra i soldati dell’IDF. </span><span style="max-width: initial; vertical-align: inherit;">E no, non si tratta di crudeltà fine a se stessa, poiché non sosteniamo la sofferenza dell'altra parte come fine ma come mezzo.</span></span></p><p style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px 0px 1.65em; max-width: initial; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="max-width: initial; vertical-align: inherit;"><span style="max-width: initial; vertical-align: inherit;">All’altra parte viene data la possibilità di porre fine alla sofferenza se si arrende. </span><span style="max-width: initial; vertical-align: inherit;">Sinwar non si arrenderà, ma non c’è motivo per cui i comandanti delle milizie di Hamas nel sud della Striscia di Gaza non si arrendano quando non hanno né carburante né acqua, e quando l’epidemia raggiunge anche loro, e quando il pericolo per la vita dei loro le donne aumentano. </span><span style="max-width: initial; vertical-align: inherit;">Il governo israeliano deve assumere una linea più dura nei confronti degli americani e avere almeno la capacità di dire quanto segue: finché non tutti gli ostaggi verranno restituiti in Israele, non parlateci degli aspetti umanitari.</span></span></p><p style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px 0px 1.65em; max-width: initial; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="max-width: initial; vertical-align: inherit;"><span style="max-width: initial; vertical-align: inherit;">E sì, crediamo che la pressione umanitaria sia anche un mezzo legittimo per aumentare le possibilità di vedere gli ostaggi vivi. </span><span style="max-width: initial; vertical-align: inherit;">Ma non dobbiamo, assolutamente non dobbiamo adottare la narrativa americana che ci “permette” di combattere solo contro i combattenti di Hamas invece di fare la cosa giusta – combattere contro l’intero sistema avversario perché è proprio il suo collasso civile che porterà alla fine del la guerra più vicina. </span><span style="max-width: initial; vertical-align: inherit;">Quando figure di spicco israeliane dicono ai media: “o noi o loro”, dovremmo chiarire la questione su chi sono “loro”. </span><span style="max-width: initial; vertical-align: inherit;">“Loro” non sono solo i combattenti di Hamas armati, ma anche tutti i funzionari “civili”, compresi gli amministratori ospedalieri e scolastici, e anche l’intera popolazione di Gaza che ha sostenuto con entusiasmo Hamas e ha applaudito le sue atrocità il 7 ottobre.</span></span></p><p style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px; max-width: initial; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><em style="border: 0px; font-family: inherit; margin: 0px; max-width: initial; padding: 0px; vertical-align: baseline;">*Molte grazie a Tali </em></p></div></div>Diego Siragusahttp://www.blogger.com/profile/08020255654648039239noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7197585536938540277.post-49128165229994169402023-05-26T09:07:00.002-07:002023-05-26T09:07:55.743-07:00 CERCASI PROPAGANDISTI<p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh454YnqV7Kqt9u2_lnRYzmB9i-AUGRbUGcijX99tZexfFbsmmkwY4dkQm_AZXHRxFwMMxpmU3hs01FxGs-3eC_idrEO1BIIGxjJnVK0Sj_JW82agRGOn-xyAQG6CaAI9mXAFsOGrK8WDOGZB46YdSWS4TcLu79SG8XmgOLaxfnuL4boIW6WujhYVYS" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="127" data-original-width="233" height="217" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh454YnqV7Kqt9u2_lnRYzmB9i-AUGRbUGcijX99tZexfFbsmmkwY4dkQm_AZXHRxFwMMxpmU3hs01FxGs-3eC_idrEO1BIIGxjJnVK0Sj_JW82agRGOn-xyAQG6CaAI9mXAFsOGrK8WDOGZB46YdSWS4TcLu79SG8XmgOLaxfnuL4boIW6WujhYVYS=w400-h217" width="400" /></a></div><br /><p></p><p style="text-align: center;"><span style="color: red; font-family: georgia; font-size: large;"><b>Di Diego Siragusa</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Pasolini ha scritto: “Quando non ci saranno più contadini e artigiani, sarà la fine della nostra storia”. Se fosse vivo, a quelle due categorie di persone aggiungerebbe anche i giornalisti. Questi da tempo sono spariti; sono rimasti alcuni sopravvissuti, eroici e tenaci che non si arrendono a questa deriva forse inarrestabile. Ormai viviamo nell’epoca dei propagandisti travestiti da paludati commentatori, in realtà si tratta di manutengoli prezzolati dal potere di turno disposti ad assecondare le più criminali imprese delle élites finanziarie e liberiste. Una volta tanto, durante questi mesi, non voglio parlare della guerra in Ucraina che rappresenta la tomba del sistema dell’informazione, ma voglio tornare a centrare l’attenzione sullo scenario israelo-palestinese dove la violenza è endemica. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Dopo la formazione del nuovo governo di Netanyhau in cui figurano col ruolo di ministri esponenti della feccia sionista, Israele appare spaccato in due: da una parte un elettorato maggioritario orientato verso l’estrema destra con esplicite dichiarazioni fasciste (Ben Gvir), e l’altra parte scesa nelle piazze invocando “Democrazia”. Entrambi gli schieramenti sono divisi ma uniti nella NON SOLUZIONE del problema storico: la questione palestinese. La repressione sanguinosa continua dall’inizio dell’anno e si fa più decisa coi recenti, e tuttora in corso, bombardamenti a Gaza. Alcune organizzazioni della resistenza palestinese (La fossa dei leoni) hanno capito che non vi sono vie percorribili al di fuori della resistenza armata e si sono attrezzate a infliggere alcuni colpi ben riusciti contro i militari e contro le orde di coloni armati e protetti dal governo sionista. Il coro dei propagandisti e politici prezzolati ha iniziato a ragliare sulle colonne dei giornali e negli studi televisivi. La musica è sempre la stessa: Israele ha il diritto di difendersi, Hamas è una organizzazione terroristica, l’unica soluzione è quella a due stati, tornare al dialogo e via ragliando… Se qualcuno osserva che tutto l’Occidente arma e finanzia il governo nazista di Kiev e che, per coerenza, sarebbe necessario armare e finanziare la resistenza palestinese, allora cominciano le distinzioni speciose e strampalate che approdano INEVITABILMENTE a quel grimaldello che si chiama “accusa di antisemitismo” e col quale i sepolcri imbiancati dell’Occidente scassano tutti i principi cardinali del Diritto Internazionale e rinviano all’infinito la soluzione della tragedia palestinese. La guerra in Ucraina serve anche a questo: declassare la questione palestinese e le aree critiche mediorientali per lasciarle nell’oblio. Il risultato? Il disordine internazionale sotto il cielo. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Proprio qualche ora fa mi è stato riferito che, durante un convegno, si è discusso sulla eventualità che una critica da parte di settori della comunità ebraica italiana verso la politica di Israele sia assunta in Italia dall’attuale governo di estrema destra come pretesto persecutorio verso gli ebrei della diaspora. Argomento capzioso che serve a depotenziare qualsiasi capacità di denuncia e di mobilitazione dell’opinione pubblica. Gli ebrei italiani critici verso Israele sono quattro gatti e universalmente conosciuti. Gli altri, gli ebrei sionisti, li abbiamo visti genuflessi davanti a Netanyhau durante la sua recente visita in Italia. Osservo, invece, l’attivismo militante di esponenti sionisti del giornalismo italiano collocati in posti strategici per controllare e orientare tutta la disinformazione tesa a giustificare ogni atto di Israele e a scongiurare la sconfitta, ormai prossima, dell’Ucraina. Costoro sanno che la vittoria della Russia sarà una lezione decisiva per tutti gli alleati dell’imperialismo nordamericano e un monito a Israele come prossimo obiettivo se continuerà nella sua politica criminale e genocidaria. Nessuno dimentichi che il signor Zelensky è ebreo sionista così pure il miliardario ucraino che lo ha finanziato e portato alla presidenza: Kolimoysky. Questo è il motivo per cui Israele è tiepida verso la richiesta di aiuti a Kiev. Il recente invito del Presidente Putin ai dirigenti di Hamas a Mosca è un chiaro segnale rivolto a Israele: stai attento che dopo l’Ucraina tocca a te! </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbziDPOMr2TR-9Qcx4ozJDIuwRaDv2MU-Dn_4AfEbBjKQrDV39noxpXYnApZUwofsrk7ksG5o4DqwAtuunRweKdlgRSl6CZrMRu_TMAx3EdvKxhIXLPAFt_fNAxI3KukZwPpLbnGPx8tZS5mEJtDCKusSLVMj8b8GWqJAxJ_hf_wwKN_KzREpit_Ev/s582/Copertina%20udo%202.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="582" data-original-width="398" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbziDPOMr2TR-9Qcx4ozJDIuwRaDv2MU-Dn_4AfEbBjKQrDV39noxpXYnApZUwofsrk7ksG5o4DqwAtuunRweKdlgRSl6CZrMRu_TMAx3EdvKxhIXLPAFt_fNAxI3KukZwPpLbnGPx8tZS5mEJtDCKusSLVMj8b8GWqJAxJ_hf_wwKN_KzREpit_Ev/w438-h640/Copertina%20udo%202.JPG" width="438" /></a></div><br /><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Osservo che sento sempre più spesso parlare del libro GIORNALISTI COMPRATI di Udo Ulfkotte che ho tradotto per i lettori italiani. Ne sono lieto. L’irreggimentazione fanatica dei giornalisti occidentali conferma le affermazioni di Ulfkotte: la CIA finanzia i giornalisti, li controlla e li ricatta. Ho consultato i consigli di gestione di alcune fondazioni americane e non mi sono meravigliato di leggere i nomi di giornalisti e di politici che traggono le loro prebende e il loro prestigio dalla vicinanza viscida a queste organizzazioni. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Israele è sempre più nel caos e nervose sono le reazioni dei dirigenti USA costretti ad assistere alla ripresa delle relazioni diplomatiche tra Arabia Saudita e Iran, alla fine della guerra contro il Bahrein, al rientro della Siria nella Lega araba, al crescente prestigio della Russia in Africa e alle richieste di molti paesi di far parte del BRICS. Come reagiscono gli Stati Uniti? Sono privi di una politica perché il Presidente Biden è ostaggio della lobby ebraica che con miliardi di dollari il prossimo anno dovrà appoggiare l’uomo che garantirà i propri interessi tribali. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Infatti, il Presidente Biden e il Suo Segretario di Stato Blinken ripetono la giaculatoria della “soluzione a due stati” e che “entrambi le parti devono ridurre le tensioni”. Il gioco linguistico e l’automistificazione elevati a tecniche permanenti di soluzione di un conflitto foriero di tragedie ancora più gravi di quelle della storia del ‘900. Si possono ridurre le tensioni violando il diritto internazionale e con la certezza che tutto l’Occidente comunque sosterrà Israele o, come direbbe il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin, “il nostro impegno nei confronti di Israele è duraturo e ferreo”?</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Che fare? Il senatore Bernie Sanders, ebreo ed esponente della sinistra del Partito Democratico, formula una proposta dignitosa che potrebbe essere efficace, se applicata:</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>Sono molto preoccupato per quello che stanno facendo Netanyahu e alcuni dei suoi alleati al governo e per quello che potrebbe accadere al popolo palestinese. E lasciate che vi dica una cosa, (…) non l'ho detto pubblicamente. Ma penso che gli Stati Uniti diano miliardi di dollari in aiuti a Israele. E penso che dobbiamo mettere alcuni vincoli a questo e dire che non si può dirigere un governo razzista. Non si può voltare le spalle a una soluzione a due stati. Non si può sminuire il popolo palestinese. Non si può farlo e poi venire in America e chiedere soldi. </i></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Appunto. Come sempre, i personaggi saggi come Sanders sono destinati ad essere negletti e a finire i loro giorni come profeti che gridano nel deserto. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Diego Siragusa</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">13 maggio 2023</span></p><p style="text-align: justify;"><br /></p>Diego Siragusahttp://www.blogger.com/profile/08020255654648039239noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7197585536938540277.post-5371059931504168222023-05-13T06:09:00.007-07:002023-05-13T06:14:29.230-07:00ZELENSKY A ROMA TRA IPOCRISIA E BUGIE<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><b></b></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgHjpsfneQD96V0dLGB6Awd4lRJHh_UR7ntBjDX64HIGr4HfPgIsbUaifGJY6Hudhk6fwsdSVz2KKINjE8RfPBOnjB1xWfgT4p_9PNVHGRH12e2UhsqHgR7bcxDjeQmTmKNvQJviIwPeJpBJBd9ZV3UavvsBkXTtqntsvyZrzDPXwVIq566saze-GAw" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="286" data-original-width="474" height="386" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgHjpsfneQD96V0dLGB6Awd4lRJHh_UR7ntBjDX64HIGr4HfPgIsbUaifGJY6Hudhk6fwsdSVz2KKINjE8RfPBOnjB1xWfgT4p_9PNVHGRH12e2UhsqHgR7bcxDjeQmTmKNvQJviIwPeJpBJBd9ZV3UavvsBkXTtqntsvyZrzDPXwVIq566saze-GAw=w640-h386" width="640" /></a></b></span></div><p></p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: center;"><span style="color: red;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><b>di </b></span><b style="font-family: georgia; font-size: x-large;">Vincenzo Brandi</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: georgia;"><b>Oggi 13 maggio il presidente ucraino, l’ex mediocre guitto Zelensky, è in visita a Roma tra grandi </b></span><b style="font-family: georgia;">misure di sicurezza. Sarà ricevuto da vari esponenti politici, tra cui anche il presidente Mattarella.</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: georgia;"><b>La visita di Zelensky è accompagnata da una serie di falsità e bugie alimentate da giornalisti come </b></span><b style="font-family: georgia;">Mentana e da gran parte dei nostri mass media opportunamente condizionati.</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: georgia;"><b>Si dice che Zelensky rappresenterebbe un paese democratico aggredito dai soliti cattivissimi Russi e </b></span><b style="font-family: georgia;">che – come tale – andrebbe sostenuto con il continuo invio di armi ed addestrando le sue truppe nei </b><b style="font-family: georgia;">paesi europei occidentali. In realtà Zelensky (che di fatto rappresenta solo una parte centro-</b><b style="font-family: georgia;">occidentale dell’Ucraina posta sotto il controllo del governo di Kiev) è un presidente la cui elezione, </b><b style="font-family: georgia;">come quella del suo predecessore Porosenko, è stata resa possibile da un colpo di stato </b><b style="font-family: georgia;">sponsorizzato dagli USA ed attuato da squadracce armate ultranazionaliste e di chiara ispirazione </b><b style="font-family: georgia;">nazi-fascista nel 2014 (cosiddetta “rivoluzione” di Euromaidan che ha abbattuto il precedente </b><b style="font-family: georgia;">governo legale).</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: georgia;"><b>Quando si parla di ispirazione nazi-fascista non si fa tanto per dire. I cecchini che hanno agito a M</b></span><b style="font-family: georgia;">aidan appartenevano a due formazioni apertamente naziste (Pravi Sector e Svoboda). Dopo il </b><b style="font-family: georgia;">colpo di stato è stato dichiarato eroe nazionale il criminale Stephan Bandera che durante la Seconda </b><b style="font-family: georgia;">Guerra Mondiale guidò le milizie filonaziste e i reparti di SS ucraine che combattevano dalla parte </b><b style="font-family: georgia;">dei Nazisti contro l’Armata Rossa sovietica. Queste formazioni sono state responsabili d</b><b style="font-family: georgia;">ell’assassinio di oltre un milione e mezzo di Ebrei, in collaborazione con le SS tedesche, oltre che </b><b style="font-family: georgia;">di centinaia di migliaia di Comunisti e cittadini sovietici. La data di nascita di Bandera è diventata </b><b style="font-family: georgia;">festa nazionale. Recentemente è stata abolita la festa del 9 maggio che celebrava la vittoria </b><b style="font-family: georgia;">dell’URSS sui Nazisti ed un progetto di legge prevede addirittura l’abolizione della Festa dei </b><b style="font-family: georgia;">Lavoratori il 1° maggio, considerata troppo “sovietica” (in realtà nata nel 1887 negli USA in </b><b style="font-family: georgia;">ricordo dei 7 anarchici di Chicago condannati a morte in seguito ai disordini dell’anno precedente).</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: georgia;"><b>Tra le prime azioni portate avanti dai golpisti sono state la messa fuori legge dei partiti della </b></span><b style="font-family: georgia;">sinistra, la persecuzione (ed in alcuni casi il massacro, come nel caso del Palazzo dei Sindacati di </b><b style="font-family: georgia;">Odessa assalito e dato alle fiamme) di militanti e sindacalisti, il divieto della lingua russa (parlata da </b><b style="font-family: georgia;">metà della popolazione). Le regioni dell’Est e del Sud, abitate prevalentemente da Russi si sono </b><b style="font-family: georgia;">ribellate. Gli abitanti russi della Crimea (che era stata trasferita solo amministrativamente </b><b style="font-family: georgia;">all’Ucraina dall’ucraino Kruschev ai tempi dell’URSS) hanno votato in un referendum a larga </b><b style="font-family: georgia;">maggioranza per l’adesione alla Russia, mentre gli abitanti del Donbass si sono dichiarati </b><b style="font-family: georgia;">indipendenti raggruppandosi in due repubbliche (Donetsk e Lugansk). Ciò ha provocato il </b><b style="font-family: georgia;">bombardamento e l’attacco delle milizie di destra contro le due repubbliche, fatto costato quasi </b><b style="font-family: georgia;">15000 morti, per la maggior parte civili.</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: georgia;"><b>Questi avvenimenti evidenziano la seconda grande bugia dei nostri governanti e mass media </b></span><b style="font-family: georgia;">secondo cui la guerra in Ucraina sarebbe nata solo lo scorso anno con l’intervento russo. In realtà si </b><b style="font-family: georgia;">combatte da 9 anni ed alcune città come Donetsk ed altre città del Donbass hanno subito enormi </b><b style="font-family: georgia;">danni. I Russi si sono sentiti minacciati dal colpo di stato nel paese fratello e limitrofo. L’hanno </b><b style="font-family: georgia;">giudicato l’ultimo atto di quella politica di accerchiamento militare da parte della NATO durata 30 </b><b style="font-family: georgia;">anni. nonostante le assicurazioni che erano state fatte dagli USA all’ingenuo Gorbacev dopo che </b><b style="font-family: georgia;">questi aveva sciolto il Patto di Varsavia tra URSS e paesi alleati. La Russia ha cercato di trattare, ed </b><b style="font-family: georgia;">era stato raggiunto un compromesso con gli Accordi di Minsk che prevedevano una larga </b><b style="font-family: georgia;">autonomia del Donbass, pur rimanendo nello stato ucraino, ed il mantenimento della neutralità </b><b style="font-family: georgia;">dell’Ucraina. Questi accordi non sono mai stati rispettati da Kiev che ha continuato ad attaccare, </b><b style="font-family: georgia;">mentre la stessa cancelliera Merkel, che era stata la mediatrice degli accordi, ha recentemente </b><b style="font-family: georgia;">confessato che gli accordi erano stati presi solo per prendere tempo e permettere all’Ucraina di </b><b style="font-family: georgia;">riarmarsi, come di fatto è avvenuto. Dopo aver inutilmente cercato di trattare fino alla fine del 2021, </b><b style="font-family: georgia;">il governo russo ha ritenuto che non vi era altra scelta che intervenire, pur ficcandosi </b><b style="font-family: georgia;">coscientemente in una trappola preparata da USA e NATO.</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: georgia;"><b>A questo proposito occorre fare un discorso sul governo Putin. E’ utile ricordare la posizione del </b></span><b style="font-family: georgia;">Partito Comunista della Federazione Russa che è di gran lunga il principale partito di opposizione al </b><b style="font-family: georgia;">governo Putin, avendo circa il 15% dei voti. I Comunisti russi criticano aspramente il governo per la </b><b style="font-family: georgia;">sua politica economico-sociale basata sul capitalismo degli oligarchi, ma si schierano a favore dello </b><b style="font-family: georgia;">sforzo bellico del paese, così come la maggior parte dei partiti russi, tranne qualche piccola </b><b style="font-family: georgia;">formazione liberale filo-occidentale. I Russi si sentono accerchiati e minacciati e si stringono </b><b style="font-family: georgia;">intorno alla politica estera del governo, sentendo che si tratta di una questione di sopravvivenza </b><b style="font-family: georgia;">stessa della Russia. Questo significa che una possibile seria trattativa di pace deve tener conto delle </b><b style="font-family: georgia;">esigenze di sicurezza della Russia e i diritti dei Russi della regione ucraina. Se prevarrà </b><b style="font-family: georgia;">l’ostinazione bellicista dell’estrema destra ucraina, degli USA e dei loro servi sciocchi europei, la </b><b style="font-family: georgia;">principale vittima sarà proprio l’Ucraina che subirà distruzioni, perderà centinaia di migliaia di </b><b style="font-family: georgia;">giovani soldati (come già sta avvenendo) e alla fine dovrà cedere ampi territori. L’alternativa è </b><b style="font-family: georgia;">l’intervento diretto della NATO, ma ciò significherebbe la Terza Guerra Mondiale combattuta con </b><b style="font-family: georgia;">armi atomiche. Speriamo che non avvenga, ma l’arroganza e la scara lucidità mostrata da </b><b style="font-family: georgia;">personaggi come Biden, la Von Der Leyen, Borrell e Stoltemberg fa temere il peggio.</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><b>Roma 13 maggio 2023, </b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><b><br /></b></span></p><p style="text-align: justify;"><br /></p>Diego Siragusahttp://www.blogger.com/profile/08020255654648039239noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7197585536938540277.post-62058561511443941152023-04-28T05:29:00.004-07:002023-04-28T05:31:13.294-07:00Robert Fisk: I bambini di Fallujah - l'ospedale degli orrori e gli effetti dell'uranio impoverito<p style="text-align: justify;"><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjb4uwElN_aOoCP3miJc1D_-FnvjyOH1nwEnmroBXP0ekXbkDPrk_xTnQAvrgbOjd9zy6yeC1Vi1oZrCax27YcgCj7LHNfOoCAzfWNxHLhwecb-Kd6S_Kmu_0VBnBiNUW0pHidTio-R4oriQ1EuC2CrWS0qkBGHR76stsLSWou7SvqAXxWF4MAlGBkI/s719/FaLLUja.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="546" data-original-width="719" height="304" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjb4uwElN_aOoCP3miJc1D_-FnvjyOH1nwEnmroBXP0ekXbkDPrk_xTnQAvrgbOjd9zy6yeC1Vi1oZrCax27YcgCj7LHNfOoCAzfWNxHLhwecb-Kd6S_Kmu_0VBnBiNUW0pHidTio-R4oriQ1EuC2CrWS0qkBGHR76stsLSWou7SvqAXxWF4MAlGBkI/w400-h304/FaLLUja.jpg" width="400" /></a></div><br /><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><b>Rapporto speciale secondo giorno: nati morti, disabilità, deformità troppo angoscianti da descrivere - cosa si nasconde dietro i tormenti nell'ospedale generale di Fallujah?</b></span></p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><b>di Robert Fisk</b></span></p><p style="text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><b><br /></b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Fonte: THE INDEPENDENT</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Giovedì 26 Aprile 2012 10:23</span></p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Le immagini lampeggiano su uno schermo al piano superiore del Fallujah General Hospital. E all'improvviso, l'ufficio amministrativo di Nadhem Shokr al-Hadidi diventa una piccola camera degli orrori. Un bambino con una bocca enormemente deforme. Un bambino con un difetto del midollo spinale, materiale dalla colonna vertebrale al di fuori del corpo. Un bambino con un terribile, vasto occhio ciclopico. Un altro bambino con solo mezza testa, nato morto come gli altri, data di nascita 17 giugno 2009. Ancora un'altra immagine scorre sullo schermo: data di nascita 6 luglio 2009, mostra un bambino piccolo con mezzo braccio destro, nessuna gamba sinistra, nessun genitale.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">"Lo vediamo tutto il tempo ora", dice Al-Hadidi, e una dottoressa entra nella stanza e guarda lo schermo. Ha partorito alcuni di questi bambini nati morti. "Non ho mai visto niente di così brutto in tutto il mio servizio", dice tranquillamente. Al-Hadidi riceve telefonate, saluta i visitatori nel suo ufficio, ci offre tè e biscotti mentre questo orribile spettacolo di immagini si svolge sullo schermo. Ho chiesto di vedere queste fotografie, per assicurarmi che i bambini nati morti, le deformità, fossero reali. C'è sempre un lettore o uno spettatore che borbotterà la parola "propaganda" sotto il loro respiro.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Ma le fotografie sono una ricompensa schiacciante e spaventosa per tali dubbi. 7 gennaio 2010: un bambino con la pelle sbiadita e gialla e le braccia deformi. 26 aprile 2010: una massa grigia sul lato della testa del bambino. Un medico accanto a me parla di "Tetralogia di Fallot", una trasposizione dei grandi vasi sanguigni. 3 maggio 2010: una creatura simile a una rana in cui – dice il medico di Fallujah che è entrato nella stanza – "tutti gli organi addominali stanno cercando di uscire dal corpo".</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Questo è troppo. Queste fotografie sono troppo terribili, il dolore e l'emozione di esse – almeno per i poveri genitori – impossibili da contemplare. Semplicemente non possono essere pubblicati.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: x-large;">C'è un atteggiamento senza fronzoli da parte dei medici di Fallujah. Sanno che noi sappiamo di questa tragedia. In effetti, non c'è nulla di sconosciuto sulle deformità infantili di Fallujah. Altri corrispondenti – tra cui il mio collega Patrick Cockburn – hanno visitato Fallujah per riferire su di loro. Ciò che è così vergognoso è che queste deformità continuano senza essere monitorate. Una dottoressa di Fallujah, ostetrica formatasi in Gran Bretagna – se n'è andata solo cinque mesi fa – che ha acquistato dalle sue fonti per la sua clinica privata una macchina di scansione da 79.000 sterline per il rilevamento prenatale di anomalie congenite, mi dà il suo nome e mi chiede perché il Ministero della Salute di Baghdad non terrà un'indagine ufficiale completa sui bambini deformi di Fallujah.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">"Sono stata a vedere il ministero", dice. "Hanno detto che avrebbero avuto un comitato. Mi sono rivolto alla commissione. E non hanno fatto nulla. Non riesco proprio a farli rispondere". Poi, 24 ore dopo, la stessa donna manda un messaggio a una mia amica, un altro medico iracheno, chiedendomi di non usare il suo nome.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Se il numero di bambini nati morti di Fallujah è una vergogna, il personale medico dell'ospedale generale di Fallujah dimostra la sua onestà avvertendo ripetutamente del pericolo di giungere a conclusioni troppo presto.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">"Ho partorito quel bambino", dice l'ostetrica mentre un'altra immagine lampeggia sullo schermo. "Non penso che questo abbia nulla a che fare con le armi americane. I genitori erano parenti stretti. I matrimoni tribali qui coinvolgono molte famiglie che sono vicine dal sangue. Ma devi anche ricordare che se le donne hanno bambini nati morti con anomalie a casa, non ce lo riferiranno, e il bambino sarà sepolto senza che ci raggiunga alcuna documentazione.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Le fotografie continuano sullo schermo. 19 gennaio 2010: un bambino con arti minuscoli, nato morto. Un bambino nato il 30 ottobre 2010, con labbro leporino e schisi, ancora vivo, un buco nel cuore, un difetto in faccia, bisognoso di cure ecocardiografiche. "Un labbro leporino e palatoschisi sono anomalie congenite comuni", dice tranquillamente la dottoressa Samira Allani. "Ma è l'aumento della frequenza che è allarmante". Il dottor Allani ha documentato un documento di ricerca sulla "maggiore prevalenza di difetti alla nascita" a Fallujah, uno studio su quattro padri "con due lignaggi di progenie". I difetti cardiaci congeniti, dice il documento, hanno raggiunto "numeri senza precedenti" nel 2010.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">I numeri continuano a salire. Anche mentre stiamo parlando, un'infermiera porta un messaggio al dottor Allani. Andiamo subito in un'incubatrice accanto alla sala parto dell'ospedale. Nell'incubatrice c'è un bambino di soli 24 giorni. Zeid Mohamed è quasi troppo piccolo per sorridere, ma giace addormentato, sua madre guarda attraverso il vetro. Mi ha dato il permesso di vedere il suo bambino. Suo padre è una guardia di sicurezza, la coppia si è sposata tre anni fa. Non esiste un record familiare di difetti alla nascita. Ma Zeid ha solo quattro dita su ciascuna delle sue piccole mani.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">I file del computer del dottor Allani contengono un centinaio di Zeid. Chiede a un altro medico di chiamare alcuni genitori. Parleranno con un giornalista? "Vogliono sapere cosa è successo ai loro figli", dice. "Meritano una risposta". Ha ragione. Ma né le autorità irachene, né gli americani, né gli inglesi – che sono stati marginalmente coinvolti nella seconda battaglia di Fallujah e hanno perso quattro uomini – né alcuna grande ONG sembrano disposti o in grado di aiutare.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Quando i medici possono ottenere finanziamenti per un'indagine, a volte si rivolgono a organizzazioni che hanno chiaramente una propria predeterminazione politica. Il documento del dottor Allani, ad esempio, riconosce i finanziamenti della "Kuala Lumpur Foundation to Criminalise War" – difficilmente un gruppo che cerca di scagionare l'uso di armi statunitensi a Fallujah. Anche questo, temo, fa parte della tragedia di Fallujah.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">L'ostetrica che ha chiesto di essere anonima parla desolatamente della mancanza di attrezzature e formazione. "I difetti cromosomici – come la sindrome di Down – non possono essere corretti prenatale. Ma un'infezione fetale possiamo affrontare, e possiamo risolvere questo problema prelevando un campione di sangue dal bambino e dalla madre. Ma nessun laboratorio qui ha questa attrezzatura. Un trasferimento di sangue è tutto ciò di cui ha bisogno per prevenire una tale condizione. Naturalmente, non risponderà alle nostre domande: perché l'aumento degli aborti qui, perché l'aumento dei nati morti, perché l'aumento delle nascite premature?"</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Il dottor Chris Busby, professore ospite presso l'Università dell'Ulster che ha intervistato quasi 5.000 persone a Fallujah, concorda sul fatto che è impossibile essere specifici sulla causa dei difetti alla nascita e dei tumori. "Un'esposizione mutagena molto importante deve essersi verificata nel 2004, quando sono avvenuti gli attacchi", ha scritto due anni fa. Il rapporto del dottor Busby, compilato con Malak Hamdan e Entesar Ariabi, afferma che la mortalità infantile a Fallujah è stata trovata in 80 nascite su 1.000, rispetto a 19 in Egitto, 17 in Giordania e solo 9,7 in Kuwait.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Un altro dei medici di Fallujah mi dice che l'unica assistenza del Regno Unito che hanno ricevuto proviene dal dottor Kypros Nicolaides, il capo della medicina fetale al King's College Hospital. Gestisce un ente di beneficenza, la Foetal Medicine Foundation, che ha già formato un medico di Fallujah. Lo chiamo. Sta scoppiando di rabbia.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">"Per me, l'aspetto criminale di tutto questo – durante la guerra – era che i governi britannico e americano non potevano andare a Woolworths e comprare alcuni computer per documentare le morti in Iraq. Quindi abbiamo una pubblicazione di Lancet che stima 600.000 morti in guerra. Eppure la potenza occupante non aveva la decenza di avere un computer del valore di sole 500 sterline che avrebbe permesso loro di dire "questo corpo è stato portato oggi e questo era il suo nome".</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Ora c'è un paese arabo che ha un numero di deformità o tumori più alto dell'Europa e serve uno studio epidemiologico adeguato. Sono sicuro che gli americani hanno usato armi che hanno causato queste deformità. Ma ora c'è un governo chissà quale governo in Iraq e nessuno studio. È molto facile evitare di fare qualsiasi cosa, tranne che per qualche simpatico professore pazzo come me a Londra per cercare di ottenere qualcosa".</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Nell'ufficio di al-Hadidi, ora ci sono fotografie che sfidano le parole. Come si può anche solo iniziare a descrivere un bambino morto con una sola gamba e una testa quattro volte più grande del suo corpo?</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Domani: Sayef Ala'a, il bambino di Fallujah di cinque anni senza udito all'orecchio sinistro</span></p>Diego Siragusahttp://www.blogger.com/profile/08020255654648039239noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7197585536938540277.post-76915181195153894222023-03-10T07:43:00.000-08:002023-03-10T07:43:04.872-08:00PROSSIMO OBIETTIVO DELLA NATO: LA GEORGIA<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"> </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiN8llft6xJcIk93axOiYEmawNm_GfDqyZRKwXkkZRbeifl0Umt5t48K1b4cy8YM5Yp5GLPinW1S409LPYc1mT3fdmMJz8rSRhkJCpIYAUNlugTjcQzp8ZrWiTvn-f3cTNnyfTxNqsR95M26Fzg6XeZXS83FBiJKRs_FwcxYFx2jXB0YJs8A4Omg2x_" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="416" data-original-width="735" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiN8llft6xJcIk93axOiYEmawNm_GfDqyZRKwXkkZRbeifl0Umt5t48K1b4cy8YM5Yp5GLPinW1S409LPYc1mT3fdmMJz8rSRhkJCpIYAUNlugTjcQzp8ZrWiTvn-f3cTNnyfTxNqsR95M26Fzg6XeZXS83FBiJKRs_FwcxYFx2jXB0YJs8A4Omg2x_=w400-h226" width="400" /></a></span></div><p></p><p style="text-align: center;"><b><span style="color: #2b00fe; font-size: large;"><span style="font-family: georgia;">di </span><span style="font-family: georgia;">Vincenzo Brandi</span></span></b></p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: x-large;">Roma, 9 marzo 2023 </span></p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">La Georgia è un antichissimo paese bagnato dal Mar Nero, posto in posizione strategica a sud del Caucaso ed inserito tra Russia, Turchia, Armenia ed Azerbaigian. Attualmente sono in corso nel paese violente manifestazioni antigovernative ufficialmente dirette a contrastare il progetto di legge in discussione al parlamento sugli “agenti stranieri”.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Il progetto di legge prevede di considerare “agenti stranieri” tutte le Organizzazioni non Governative (ONG), i social network, i media, le associazioni, i siti informatici dei vari blogger, che ricevano finanziamenti dall’estero superiori al 20% del loro bilancio ufficiale.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Lo spirito della legge è chiarissimo e tende a salvaguardare l’indipendenza del paese. E’ ormai cosa nota che negli ultimi decenni ONG, media, social network e blogger, finanziati e manovrati dall’esterno, hanno svolto un’azione di provocazione e destabilizzazione in vari paesi in cui hanno provocato disordini e “rivoluzioni colorate” (in realtà veri colpi di stato). Tra i paesi colpiti, ricordiamo la ex-Jugoslavia, l’Ucraina, l’Egitto, ed anche Siria, Libia, Bielorussia, Hong Kong, la stessa Georgia, e molti altri.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">La Georgia, ex paese aderente all’Unione Sovietica, dopo lo scioglimento dell’URSS, ha già traversato un periodo di privatizzazioni selvagge e licenziamenti ispirati all’ideologia neoliberista, e si è accostata alla NATO come l’Ucraina dopo il colpo di stato di Euro-Maidan. L’ex presidente, il fascistoide Mikheil Saakashvili, portò il paese anche ad uno scontro armato con la Russia nel 2008 risoltosi in soli 6 giorni con la sconfitta della Georgia. Saakashvili aveva sperato in un intervento diretto della NATO, che nell’occasione si tenne prudentemente da parte.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Dopo questo episodio, ed anche a causa della crisi sociale interna, la stella di Saakashvili declinò, finché l’ex presidente, sconfitto alle elezioni del 2012, chiese poi asilo al nuovo governo di estrema destra ucraino del dopo Maidan che addirittura lo nominò governatore di Odessa, una città abitata da Russi filo-russi da tenere sotto stretto controllo anche con stragi, come quella operata nel 2014 dalle bande nazi-fasciste nel Palazzo dei Sindacati della città. Saakashvili ha poi tentato di tornare in Georgia dove è stato arrestato per ordine del nuovo governo neutralista.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Le manifestazioni attuali sono state ovviamente ispirate da agenti statunitensi e della UE, cui i manifestanti si rivolgono nei loro slogan. E’ ironico che il progetto di legge (considerato liberticida da USA e UE) sia in gran parte ispirato alla legge contro gli “agenti stranieri” in vigore negli USA da oltre 80 anni! Attualmente non è possibile prevedere se il governo neutralista ed indipendentista della Georgia (che si è anche rifiutato di aderire alle sanzioni contro la Russia) potrà resistere, o avremo una nuova edizione dei colpi di stato a favore di USA e NATO attuati in Jugoslavia, Ucraina ed altri paesi.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><br /></p><div style="text-align: justify;"><br /></div>Diego Siragusahttp://www.blogger.com/profile/08020255654648039239noreply@blogger.com0