Conclusioni
I maltrattamenti
di bambini palestinesi nel sistema israeliano di detenzione militare appare essere
diffusa, sistematica e istituzionalizzata. Questa conclusione si basa su ripetute affermazioni circa tale trattamento
nel corso degli ultimi 10 anni e sul volume, la consistenza e la persistenza di
queste accuse. La revisione dei casi è stata documentata attraverso il
meccanismo di monitoraggio e di denuncia delle gravi violazioni dei diritti dei
bambini, così pure con interviste
condotte dall'UNICEF con bambini palestinesi e avvocati e israeliani e
palestinesi, rafforzano anche questa conclusione.
Il modello di
maltrattamenti include gli arresti di bambini presso le loro case tra mezzanotte
e le 05:00 da soldati armati fino ai denti, la pratica di bendare i bambini legando le mani con fascette di plastica,
abusi fisici e verbali durante il trasferimento a un sito di interrogatorio, compreso
l'uso di sistemi di privazioni dolorose, lim itazioni di acqua e cibo, di assistenza medica e di accesso
ai servizi igienici ; interrogatori cpn uso di violenza fisica e minacce,
confessioni estorte, e la mancanza di vvocati o familiari durante l’interrogatorio.
Il trattamento
in contrasto con i diritti dei bambini continua durante le apparizioni in tribunale,
compreso l’incatenamento dei bambini; la
negazione della cauzione e l'imposizione di pene detentive; e il trasferimento
dei bambini al di fuori del territorio palestinese occupato per scontare la
pena all'interno di Israele. L'incarcerazione li isola dalle loro famiglie e interrompe
i loro studi. Queste pratiche sono in violazione del diritto internazionale che
protegge tutti i bambini contro i maltrattamenti quando sono a contatto con le
forze dell'ordine, le istituzioni militari e giudiziarie.
L’annuncio nell'aprile
2010 da parte di funzionari militari israeliani di modifiche alla procedura della
legatura delle mani è uno sviluppo positivo. Analoga è l’ordinanza militare
1676 (settembre 2011), che ha introdotto requisiti per la polizia (anche se non
per l'esercito) di notificare ai genitori l'arresto dei loro figli e di
informare i bambini che hanno il diritto di consultare un avvocato. Dovrebbero
essere introdotte ulteriori misure per assicurare la protezione dei bambini
sotto detenzione militare e la conformità del sistema internazionale con norme
e regolamenti, nonché per dissipare false accuse di cattiva condotta da parte delle
autorità.
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