Il piano Yinon e il progetto per il
"Grande Israele" nel Medio Oriente
Di Michel Chossudovsky
Il seguente documento costituisce la pietra angolare della
formazione della Grande Israele, di pertinenza di potenti fazioni sioniste
all'interno dell'attuale governo Netanyahu, il Likud, e all'interno dei
militari israeliani e delle istituzioni di intelligence.
Secondo il padre fondatore del sionismo Theodor Herzl, L'area
dello Stato ebraico si estende dal fiume d'Egitto al fiume Eufrate.
Secondo Rabbi Fischmann, la terra promessa si estende dal
fiume Nilo fino all'Eufrate, e comprende parti di Siria e Libano.
Se visti nel contesto attuale, la guerra in Iraq, la guerra
del 2006 in Libano, l’intervento del 2011 in Libia, la guerra in corso in
Siria, per non parlare del processo di cambiamento dei regimi in Egitto, devono
essere intesi in relazione al Piano Sionista per il Medio Oriente. Quest'ultimo
consiste nell’indebolimento e nella fratturazione degli stati arabi confinanti,
come parte di un progetto espansionista israeliano.
Il Grande Israele consiste in un'area che si estende dalla
Valle del Nilo a quella dell’Eufrate. Il progetto sionista appoggia il
movimento ebraico dei coloni. Più in generale si tratta di una politica che
tende ad escludere i palestinesi dalla Palestina portando alla eventuale
annessione sia della Cisgiordania che di Gaza, allo Stato di Israele.
Il Grande Israele dovrebbe creare un certo numero di stati
membri per procura. Esso include parti del Libano, la Giordania, la Siria, il
Sinai, così come parti dell’Iraq e dell’Arabia Saudita. (Vedi mappa).
Secondo Mahdi Darius Nazemroaya in un articolo su Global
Research del 2011, il Piano Yinon è una continuazione del progetto coloniale
della Gran Bretagna in Medio Oriente. Il Piano Yinon è un piano strategico di
Israele per garantirsi la superiorità regionale. Stabilisce che Israele deve
riconfigurare il suo ambiente geo-politico attraverso la balcanizzazione degli
stati arabi circostanti in stati più piccoli e più deboli.
Gli strateghi israeliani consideravano l'Iraq come la più
grande sfida strategica da parte di uno stato arabo. È per questo che l'Iraq è
stato delineato come il fulcro per la balcanizzazione del Medio Oriente e del
mondo arabo. Sulla base dei concetti del Piano Yinon, gli strateghi israeliani
hanno chiesto la divisione dell'Iraq in uno stato curdo e due stati arabi, uno
per i musulmani sciiti e l'altro per i musulmani sunniti. Il primo passo verso
la creazione di queste nuove entità era la guerra tra Iraq e Iran, che il Piano
Yinon affronte e discute.
The Atlantic, nel 2008, e Armed Forces Journal, giornale
delle forze armate degli Stati Uniti, nel 2006, entrambi hanno pubblicato mappe
ampiamente diffuse che seguivano da vicino lo schema del Piano Yinon. A parte
un Iraq diviso, che richiede anche il Piano Biden, il Piano Yinon prevede la
divisione del Libano, dell'Egitto e della Siria. La suddivisione di Iran,
Turchia, Somalia e Pakistan, tutti rientrano in linea con queste visioni. Il
Piano Yinon include anche la dissoluzione del Nord Africa e prevede di iniziare
con la destabilizzazione dell'Egitto, la creazione di divisioni tra fazioni
all'interno dell’Egitto come orchestrato dalla primavera araba, che porterà
alla formazione di uno Stato basato sull’identità settaria e dominato dai
Fratelli Musulmani. Per poi contaminare il Sudan, la Libia, e il resto della
regione.
Il Grande Israele richiede la rottura degli Stati arabi
esistenti in piccoli stati.
Il piano opera su due premesse fondamentali. Per
sopravvivere, Israele deve 1) diventare una potenza regionale imperiale, e 2)
deve effettuare la divisione di tutta l'area in piccoli stati con la
dissoluzione di tutti gli stati arabi esistenti. La loro dimensione reale
dipenderà dalla composizione etnica o settaria di ogni stato. Di conseguenza,
la speranza sionista è che gli stati settari diventino satelliti di Israele e,
ironia della sorte, anche la sua fonte di legittimazione morale ... Questa non
è un'idea nuova, né emerge per la prima volta come pensiero strategico
sionista. Infatti, frammentando tutti gli stati arabi in unità più piccole è
stato un tema ricorrente.
Visto in questo contesto, la guerra in Siria è parte del
processo di espansione territoriale israeliana. Intelligence israeliana lavora
al fianco di Stati Uniti, Turchia e della NATO, inoltre è direttamente solidale
con i mercenari terroristi di Al Qaeda all'interno della Siria.
FONTE:http://www.globalresearch.ca/greater-israel-the-zionist-plan-for-the-middle-east/5324815
Traduzioni in
italiano:http://sadefenza.blogspot.it/2013/08/grande-israele-il-piano-sionista-per-il.html
Il piano Yinon e il progetto per il
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