"Un concetto assai caro anche al sito chiave che dà al
M5S i contenuti da esibire per piacere a Mosca, «lantidiplomatico.it», che si
distingue per il suo sostegno a Putin, Assad e Trump"
(La Stampa, 5 novembre 2016)
Negli ultimi mesi il nostro sito, l'AntiDiplomatico, ha
notevolmente aumentato il numero dei suoi lettori. Non è stato solo merito
nostro, lo dobbiamo ammettere. Tanto hanno fatto anche tutti coloro che hanno
scelto di utilizzare a nostro favore la loro cattiva fama e il loro essere
sempre dalla parte sbagliata della storia. Tutto potevamo aspettarci, dobbiamo
essere onesti, tranne che ad attaccarci arrivasse anche il giornale di Fiat
Chrysler.
L'articolo che ci chiama in causa è il sequel di un
precedente che ha l'obiettivo di far passare questo messaggio: la Russia del
nemico Putin ha deciso di investire tanti miliardi in propaganda per far
vincere il No al referendum del 4 dicembre, utilizzando siti satelliti italiani
"grillini" che fanno da ponte. Per non offendere ulteriormente la
vostra intelligenza, non aggiungiamo nulla di più rispetto alle considerazioni
puntuali di Francesco Santoianni sul nostro sito (qui e qui), ma lasciateci
solo una considerazione tragi-comica che denota lo stato dell'arte della nostra
"informazione": dopo che l'ambasciatore del paese più potente del
mondo e che controlla direttamente o indirettamente quasi tutti i mezzi di
informazione occidentale ha fatto un endorsment diretto per il SI; dopo che lo
stesso presidente della prima potenza del mondo e che controlla quasi tutti i
mezzi di informazione occidentali ha organizzato una serata di gala in onore di
Renzi per dire agli italiani che devono votare Si per non compromettere gli
investimenti; e dopo che, infine, il presidente di Fiat Chrysler, Marchionne, si è espresso per il Si
ripetutamente, non si è forse sbagliato indirizzo per cercare una violazione
del nostro diritto di non ingerenza negli affari interni?
Abbiamo deciso di riproporre la citazione che ci chiama in
causa all'inizio dell'articolo perché l’isteria maccartista di chi vede in un
giornale (e in un movimento politico) non allineato alle direttive di Renzi una
quinta colonna al soldo del “nemico"
non è solo de La Stampa ma infetta oggi anche l’Unione Europea, che nell’aprile
di quest’anno, ha creato una struttura finalizzata a contrastare la
“propaganda” e la “disinformazione” proveniente dalla Russia: cioè la UE
pagherà (con soldi nostri) giornalisti per scrivere articoli contro Putin.
Ma soffermiamoci su due velenose affermazioni contenute
nella citazione, le più preoccupanti.
1) "contenuti da esibire per piacere a Mosca".
Il sito "l'AntiDiplomatico" nasce nel 2013 per
iniziativa di giovani studiosi di relazioni internazionali e giornalisti
interessati a vario titolo e varie esperienze alla politica internazionale.
Credevamo che la politica estera nel nostro paese venisse raccontata male e ci
siamo lanciati in quest'avventura. Tanti amici abbiamo incontrato nel nostro
percorso e tanti sono i blog che stiamo aprendo.
C'è una visione di mondo nell'AntiDiplomatico e c'è una
scelta redazionale negli articoli che pubblichiamo? Certamente si.
Ci sono dei valori di riferimento? Certamente si.
Si combatte ogni giorno contro le menzogne, le bufale e la
propaganda dell'universalismo neo-liberista e i crimini delle guerre
d'aggressione occidentali? Certamente si.
Crediamo che fenomeni in corso a livello internazionale
(Alba, Brics e le sfide al Washington consensus) debbano essere raccontati
bene? Certamente si.
Non si vuole dettare nessuna "direttiva" ma, più
semplicemente, presentare – soprattutto attraverso gli articoli tradotti da
siti come Telesur, Zero Hedge, Hispan Tv, Al Masdar, Press Tv, Russia Today,
Correo de l'Orinoco, El Telegrafo, Cubadebate, Guardian, Telegraph, Indipendent... e tanti altri - una visione
del mondo diversa da quella della propaganda dell'universalismo neo-liberista e
guerrafondaio così brillantemente portata avanti da giornali italiani come La
Stampa.
Il tutto con libertà assoluta, dignità e passione. Abbiamo
deciso di inserire la pubblicità nel nostro sito, nella speranza di poter
trasformare nel minor tempo possibile la nostra redazione informale di
volontari volenterosi in una struttura più consolidata.
2) "(L’AntiDiplomatico) che si distingue per il suo
sostegno a Putin, Assad e Trump".
Una affermazione falsa che, per quanto riguarda il nostro
presunto "sostegno" a Trump (che riteniamo la stessa faccia della
tragica medaglia di un regime, il più violento dalla seconda guerra mondiale ad
oggi, al capolinea) è smentito da articoli come questo, questo, questo, questo,
questo (e potremmo continuare) che contrasta con le nostre simpatie dichiarate
per Jill Stein, candidata verde alle elezioni nord-americane, censurata in
Italia da tutti, giornale di Fiat Cyrsler compresa.
Per quanto riguarda il presunto sostegno a Putin, e Assad
(anche esso smentito da innumerevoli articoli de L’Antiplomatico) non fa i
conti con una realtà elementare e cioè che essi oggi, indipendentemente dal
giudizio che si può dare del loro operato e delle loro politiche interne, sono
l’obbiettivo di una colossale operazione, anche mediatica, portata avanti dai
governi di quasi tutto l’Occidente che vede in una guerra (forse peggiore della
Seconda guerra mondiale) lo sbocco finale.
L’inaudito attacco a L’Antiplomatico da parte di uno dei più
importanti giornali padronali italiani deve preoccupare tutti coloro che hanno
a cuore le sorti della libertà di stampa e della democrazia nel nostro Paese;
anche perché il maccartismo, che trasforma in “nemico interno” chiunque non
accetti i diktat del Governo, delle banche, dell’Unione Europea… diventerà una
costante nei prossimi tempi. Per questo, lungi dal volere ergerci a “vittime”
di alcunché, chiediamo solidarietà ai nostri lettori e ai tanti altri siti che
– come L’Antiplomatico – operano “per un’altra visione del Mondo”. Noi
continueremo a raccontarvela con ancora maggiore forza e passione.
La Redazione de L’Antidiplomatico
Nessun commento:
Posta un commento