lunedì 14 novembre 2016

REFERENDUM COSTITUZIONALE: REPLICA AI COMMENTI CRITICI



Umberto Terracini, presidente della Costituente, consegna il testo della Costituzione al Capo provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola. Nella destra della foto appare Teresa Mattei, la più giovane degli eletti nell'Assemblea Costituente.




14/11/2016


Ringrazio tutti coloro che hanno commentato, se non altro per aver speso il loro tempo a leggermi. Ringrazio chi ha apprezzato ma anche chi ha dissentito. Oggi sul Blog di Diego Siragusa è stata pubblicata un'importante ed esaustiva intervista al Professor Ferrajoli, uno dei massimi costituzionalisti italiani nonché ex Magistrato. Nella sostanza le affermazioni del Professore coincidono con quanto da me sostenuto e non perché io sia minimamente degna di paragone con Lui ma perché il Diritto è una scienza esatta, se gestita con onestà intellettuale e senza barare. I punti fondamentali esposti dal Professore sono stati infatti : 1) la illegittimità di questo Parlamento e 2) la modalità di gestione di uno stravolgimento della Costituzione, peraltro senza le larghissime maggioranze, politiche e sociali, che richiederebbe. Anzi, mentre io avevo sostenuto (solo) la necessità di un'Assemblea Costituente, il Professore si è spinto addirittura oltre sostenendo che 47 articoli su 139 non sono una "riforma", per quanto vasta, ma una "nuova costituzione" che non si può fare perché i Padri Costituenti hanno previsto (con l'art. 138) la possibilità di "modificarla" e non di"rifarla". Riscrivere una nuova Costituzione significa infatti cambiare regime politico e ordinamento dello Stato. Ossia fare un colpo di stato per via legislativa ... appunto ciò che i Costituenti dell'epoca volevano evitare. Detto questo vorrei replicare, pacificamente e serenamente, ad alcune critiche mosse a quanto da me scritto nella convinzione che il dialogo arricchisce tutti. La contestazione più ricorrente è stata la mia affermazione secondo cui Renzi non è stato votato da nessuno ... mi si fa notare che in Italia il Presidente del Consiglio non è soggetto ad elezione popolare. Si, è vero. Ma mi riferivo al fatto, secondo me gravissimo, che un Capo del Governo non sia Parlamentare eletto dal Popolo. Questo aspetto conduce al più generale fenomeno (poco piacevole) dei c.d. Governi Tecnici, ossia guidati da soggetti "nominati". Tipo Mario Monti per capirci, che Napolitano dovette nominare almeno Senatore a vita per dargli una parvenza di legittimazione parlamentare. Con Renzi ci si è accontentati dell'elezione a Sindaco di Firenze. Altra critica ricorrente è stata la faccenda del Parlamento "delegittimato" ... mi si fa notare che la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la legge elettorale ma validi gli atti compiuti dal Parlamento. Appunto ... sono legittimi gli atti, per la necessità di salvaguardare la continuità istituzionale sino al nuovo insediamento, non la modalità di elezione. E, per me, senza far tante sofisticazioni, se un'elezione è truccata gli eletti sono fasulli. Ma mi rincuora che anche il Professor Ferrajoli ritenga questo Parlamento illegittimo e considero la Sua parola (non la mia) definitiva. Altra contestazione ha riguardato la mia affermazione secondo cui "l'attuale Costituzione è figlia del fascismo, per eliminare ciò che di male ha fatto e per conservare ciò che di buono ha fatto" ... 25 anni di studi giuridici mi hanno insegnato (almeno) che la giustizia è sempre frutto dell'equilibrio. Il Fascismo fu "male" ma non "male assoluto" ... basti solo pensare che nella costituzione precedente all'attuale e precedente anche al fascismo (il c.d. Statuto Albertino), la Proprietà era considerato un diritto "pieno ed assoluto" perché quello Statuto era espressione del liberismo (sfrenato) ottocentesco. Fu il regime fascista (la sua parte buona) a ridimensionare molto la proprietà privata per tutelare gli interessi della collettività, ossia dello Stato. Ed è per questo che i Costituenti non considerarono più la proprietà come un diritto "pieno ed assoluto" ma come un diritto che può essere "limitato allo scopo di assicurarne la funzione sociale e renderla accessibile a tutti" (art. 42 Costituzione). Analogamente i Costituenti pensarono e scrissero molte norme per impedire il male del fascismo, ossia la deriva autoritaria e la concentrazione di un eccessivo potere decisionale nelle mani del Capo del Governo. Concludo riportando testualmente la critica che più mi ha fatto sorridere ... "EVIDENTE INCOMPETENZA SU TEMI COSTITUZIONALI. UN ARTICOLO PRIVO DI CONTENUTI DI MERITO" ... a questa gentile osservazione rispondero' brevemente ... LEGGASI ARTICOLO DEL PROFESSOR FERRAJOLI ... se sono un'incompetente (cosa non da escludersi), lo sono certamente in ottima ed eccelsa compagnia.

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