giovedì 17 novembre 2016

UN SEGRETARIO DI CIRCOLO DEL PD ANNUNCIA IL SUO VOTO PER IL "NO"





di Daniele Pinai

http://barandola.blogspot.it/2016/11/il-mio-voto-per-il-no.html


mercoledì 16 novembre 2016

Il mio voto per il NO

Dopo aver riunito il Circolo PD del quale sono segretario, dopo aver comunicato a tutti i tesserati del Circolo la linea del Partito e aver fornito indicazioni e opuscoli/volantini, come credo sia doveroso per chi ricopre un ruolo e, a mio avviso, deve essere coerente e rispettoso del ruolo che ricopre, dopo tutto ciò ho informato i tesserati del mio Circolo che contrariamente alle indicazioni del Partito io voterò NO.
Ho spiegato a loro le mie motivazioni e adesso credo sia venuto il momento di elencarle :

L'abolizione del Senato.
Il Senato non sarà abolito. Cambierà la sua composizione. E' cosa ben diversa.
Rimarrà la sua struttura e rimarranno gli apparati.
I Senatori non saranno più eletti dai cittadini ma deriveranno in forme diverse e disomogenee da scelte legate ai Partiti, al Pres. della Repubblica e ai Consigli Regionali.
A mio avviso il doppio incarico è una delle cose più deprecabili della Politica e del malcostume in genere. Voglio Consiglieri regionali che svolgano al 100% il loro lavoro e Senatori (visto che il Senato resta) che facciano altrettanto.

Il risparmio economico.
Prima di tutto mi schiero con quella minoranza che crede ancora sia stato un errore abolire il finanziamento pubblico dei Partiti che semmai andava rivisto, controllato ma non abolito.
La Politica costa, la Democrazia ancora di più.
Il risparmio ventilato si trova in una larga forchetta che va  da 500Milioni (stime governative) a 57Milioni (Ragioneria dello Stato).
Sono numeri importanti. Ma non significativi. I valori hanno un senso quando confrontabili.
Riporto i numeri in una bilancia capibile/comparabile.
Una famiglia con un reddito mensile (di tutta la famiglia) di 1900 Euro risparmierebbe al massimo 50 centesimi  (0,5 Euro) , al minimo 0,57 centesimi  (0,057 Euro) al mese.
Di questo stiamo parlando.

Il risparmio economico bis.
Mi chiedo quanto stia costando in termini economici questa campagna referendaria. Quanto stia costando al Paese questo appiattimento su un tema del tutto distante dalle problematiche che vivono le persone. Quanto questo impegno stia togliendo energie e risorse temporali a chi dovrebbe occuparsi di Sanità, di Infrastrutture di Lavoro, di Economia.
Infine il costo stesso del Referendum in quanto momento elettorale.
(PS a chi sta pensando beh allora se costa non riformeremo mai ricordo che se le riforme costituzionali vengono approvate con una % dei 2/3  non hanno bisogno di referendum confermativo)

Siamo irriformabili.
Assolutamente no !!  Le riforme costituzionali nell'arco di questi 70 anni sono state molte.
Non siamo irriformabili ma proprio la nostra Costituzione ha previsto che vi fosse lo sbarramento dei 2/3 del Parlamento per non andare al referendum.
La Carta deve essere riformabile ma necessità anche di protezioni da maggioranze risicate.
E' importante avere una carta Costituzionale nella quale si possano riconoscere il maggior numero di cittadini. Senza una comunità,a nche legislativa, questo paese galoppa verso la divisione.

Lo snellimento dell'iter legislativo.
Non esiste forma alcuna che consenta con sicurezza uno snellimento, con conseguente velocizzazione, dell'iter legislativo. Una legge per qualsiasi motivo può essere accelerata o rallentata.
Può trovare ostacoli, o riflessioni, in Commissione più o meno lunghi.
Sarebbe davvero preoccupante il contrario.
Se ci fosse una contingentazione dei tempi per la realizzazione di una legge si andrebbe a togliere la riflessione, l'analisi, l'approfondimento che sono essenziali.
Quando si è voluto fare leggi in tempo rapido esse sono state fatte, anche con il bicameralismo perfetto.
L'abitudine ad annunci spot, alla fretta, al tutto e subito ci ha fatto perdere di vista la qualità del fare,
Leggi in Italia ce ne sono anche troppe. Andrebbero semmai fatte meglio, scritte meglio e applicate.
( ogni Rif alla riforma costituzionale (approvata senza referendum) del pareggio in bilancio è voluto)

Lo snellimento burocratico.
L'abolizione delle Province e il conseguente accorpamento di molti organi porterà ad uno snellimento burocratico. Premesso come è ovvio e giusto che i primi hanno sono e saranno di caos io mi chiedo quanto in questo snellimento si possano inserire pratiche poco ortodosse.
Siamo certi che sia cosa buona che sul territorio lo stato centrale  possa effettuare infrastrutture e prendere decisioni senza confrontarsi ?  Lo snellimento e la velocità sono sempre cosa buona ?

La Posizione del PD.
Quando ho fatto al riunione al Circolo e abbiamo parlato del Referendum è uscito fuori il volantino del 2006 (se non sbaglio l'anno) dove si diceva espressamente che il nostro Partito ripudiava il cambiamento della Costituzione a colpi di maggioranza. IO sono ancora li. Forse sarà vecchio ma prima questa cosa si chiamava COERENZA.

La Governabilità e il Voto Utile.
In molti, anche a livello politico nazionale, parlano di un NO che può far cadere il Governo e che quindi occorra votare SI per dare stabilità politica al Paese.
Credo sia folle, oggettivamente folle, legare un Governo con una riforma Costituzionale.
Non dovrebbe esserci cosa più distinta.
Potere Legislativo con Potere Esecutivo.
Riforma destinata a durare anni e Politica con un livello Amministrativo che ha una durata più ristretta nel tempo.
FOLLIA. 
E chi dice e pretende che il cittadino, l'elettore, debba essere riflessivo e lungimirante dovrebbe forse riflettere sul fatto che chi ha il potere per primo doveva porsi il problema e non portare il paese a questo.

La mia posizione Politica
Mi chiedo e vi chiedo quanto sia stato opportuno, in un momento di ancora così profonda crisi, che il Paese  sia stato condotto ad una battaglia così aspra, forte e divisiva.
Mi chiedo se il GOVERNO, perché la Riforma Costituzionale della quale stiamo parlando è stata voluta dal GOVERNO e non dal Parlamento, non avesse invece compiti diversi.
Se non doveva lavorare per creare una sinergia di forze utili a compattarsi e a fare fronte comune verso tutte le asprezze che stiamo vivendo.
Mi chiedo e vi chiedo, qualsiasi sia l'esito del referendum, che paese ci lascerà questa scissione. se dal 5 Dicembre ci sarà la capacità di lottare insieme per i bisogni REALI che il paese ha.
Purtroppo la mia risposta è tutt'altro che allettante.


PS : Aggiunta  
Il giochino del chi vota Cosa.
Onestamente è di una tristezza infinita il giochino 'Voti no?  Guarda chi vota come te'
Davvero triste. Voto con la mia testa e con la mia capacità di analisi.
Fallibile ma MIA.
Se dall'estrema destra all'estrema sinistra viene dichiarato il NO alla riforma vi verrà mica in mente che è una riforma sbagliata o al limite limite limite inutile e che siete voi dalla parte del torto?
Se però devo stare a questo giochino votano con me ANPI, CGIL e ARCI.... beh io dormo tranquillo.

... Barandola ...

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