A cura di Enrico Vigna
MOLDAVIA: alle elezioni presidenziali il popolo moldavo
cambia rotta e cerca un alternativa, rivolgendosi verso la Russia.
Una svolta geopolitica.
Dopo decenni di rapine e saccheggio sistematico del paese compiuto dai politici e dai partiti legati,
finanziati e protetti dall’occidente, dal Fondo Monetario Internazionale, dalla Banca Mondiale,
dall’Unione Europea e dalla NATO, che hanno portato il paese ad essere il paese più povero
d’Europa; infatti secondo uno studio del FMI basato sul reddito pro-capite a parità di potere di
acquisto, in Moldavia risulta di 5.006 dollari pro-capite. Questo è un dato riferito a chi
materialmente vive nel paese, altro discorso andrebbe fatto per chi è emigrato in occidente.
Anche un rapporto dell’UNDP (United Nations Development Programme), ha stabilito che l’8,1%
della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà internazionale di 1,25 dollari al giorno
(2000-2007); ma il 48,5% vive al di sotto della cosiddetta soglia di povertà nazionale.
La Moldavia è un paese con circa 3.600.000, di cui oltre la metà vivono all’estero, situata tra
Ucraina e Romania. Si parla rumeno, come lingua ufficiale, ma una grande parte parla russo.
La Moldavia, posizionata alla 103esima posizione nella Corruption Perceptions Index 2015 di
Trasparency International è anche considerato uno dei Paesi più corrotti d’Europa, preceduta nella
classifica solo dalla Georgia.
Il 13 novembre c’è stato il secondo turno delle elezioni presidenziali, dove ha prevalso il candidato
del Partito Socialista della Repubblica di Moldavia, con il 52,18% complessivo, ma senza i voti
esteri, in Moldavia la media è del 75%. Questo nonostante tutto l’insieme dei “poteri forti” del
sistema, partiti, apparati, media e ONG filooccidentali hanno profuso ogni sforzo e investimento
finanziario, sabotaggi elettorali, ricatti, pressioni e minacce sulla stampa e i media, completamente
in mano ai potentati filo occidentali. Un esempio denunciato dal Blocco elettorale per il candidato
socialista Dodon è quello che, mentre nei paesi occidentali il governo moldavo ha istituito centinaia
di seggi per permettere di votare i propri emigrati, in stragrande maggioranza fautori dell’occidente
in quanto arricchitisi e culturalmente occidentalizzati, un dato che non ha bisogno di ulteriori
commenti, al primo turno in Italia l’80% aveva votato per l’americana Sandu e il 7% per
Dodon! In Russia e in altri paesi dove i lavoratori emigrati non riconoscono l’occidente come un
modello o una soluzione, il governo ha ridotto ad una minima presenza i seggi, basta pensare che in
una città come Mosca, dove vivono e lavorano oltre 700.000 moldavi emigrati, le scorse elezioni
erano stati messi 3 seggi.
Al ballottaggio erano arrivati Igor Dodon, giurista ed economista, fino al 2011 esponente dei
comunisti moldavi e poi entrato nel Partito Socialista, di cui è attualmente presidente, e Maia
Sandu, ex ministro dell’educazione dal 2012 al 2015, dei governi del corrotto Filat, oggi
imprigionato; esponente del partito Azione e Solidarietà, sostenuta dagli USA e dall’UE, laureatasi
negli Stati Uniti dove ha vissuto dal 1989 al 1994, funzionaria della Banca Mondiale, protetta della
Fondazione Soros.
Igor Dodon un uomo che viene dal popolo, padre di tre figli, persona che ha realizzato la
Fondazione benefica "Soluzione", che, in tutti gli anni della sua esistenza ha aiutato decine di
migliaia di persone; che ha organizzato ed è diventanto leader della campagna patriottica "Amo la
Moldavia", in cui si sono svolte centinaia di azioni al livello nazionale, volte a sostenere l'identità
moldava e la difesa dell’ Ortodossia come patrimonio spirituale del popolo.
Lo scontro tra i candidati era molto profondo e andava oltre la piccola realtà moldava ma investe
una modificazione di equilibri in quell’area, con valenze geopolitiche, che potrebbe dare un forte
colpo alle mire egemoniche e imperialistiche occidentali; basti pensare al problema interno della
Transnistria, al rapporto finora stretto tra i golpisti ucraini di Kiev e le forze proeuropee di Chisinau,
la posizione verso le Repubbliche Popolari del Donbass, della Bielorussia, dell’Ossezie del Sud e
soprattutto la posizione di rifiuto della NATO, questa sì una questione delicata e foriera di
stravolgimenti strategici; oltre al rifiuto di una riunificazione, di fatto un assoggettamento, con la
Romania.
La Sandu sosteneva l’accordo ratificato nel 2014 di Associazione e Libero Scambio con l’Unione
Europea, di cui è oggi parte, il Dcfta (Deep and Comprehensive Free Trade Area;, Dodon invece
ha proposto e sostenuto l’ingresso della Moldova nell’Unione Economica Eurasiatica con
Bielorussia, Kazakistan, Russia, Armenia e Kirghizistan e la ricerca relazioni più strette ed
investimenti con la Cina.
La vittoria di Dodon è fondata al 90% sulla popolazione che vive la devastata realtà sociale prodotta
da oltre trentanni di rapine e privatizzazioni selvagge, dai lavoratori e i contadini più poveri, dalle
minoranze regionali come i Gagauzi, i Bessarabi e i Russi; dalle centinaia di migliaia di emigrati in
Russia; e anche la Chiesa ortodossa sostiene il cambiamento.
La candidata europeista era sostenuta soprattutto dagli abitanti della capitale Chișinău, dagli
approfittatori insediatisi in uffici statali e pubblici, attraverso corruzione e favoritismi politici e
sopratutto dagli emigrati in occidente.
Ora, come sempre, si tratterà di aspettare l’applicazione dell’ottima piattaforma elettorale nel
concreto della realtà moldava, e soprattutto i prossimi passaggi, tra cui appare evidente la
prospettiva di indire nuove elezioni politiche.
Una cosa è certa: i programmi finora adottati, sfociati in risultati di immiserimento e devastazioni
sociali, prodotti dalle politiche occidentali nei paesi ex sovietici, hanno qui trovato una inaspettata
battuta d’arresto e il popolo moldavo, come quello di altre realtà dell’area orientale europea, stanno
riprendendo in mano il loro destino e la speranza ritrova un germoglio da coltivare e rinforzare.
In ogni caso un segnale inquietante per le mire di espansione e dominio delle strategie politiche
occidentali e soprattutto di quelle militari e di sopraffazione della NATO.
Questa la PIATTAFORMA ELETTORALE del Partito Socialista della Repubblica di
Moldavia, con cui ha vinto nelle elezioni presidenziali di novembre 2016
IGOR DODON:
Durante i primi 100 giorni intraprenderò i seguenti passi:
1) Ristabilirò il partenariato strategico con la Russia.
La mia prima visita come Presidente del paese avrà come destinazione Mosca. Avvierò le
trattative per sviluppare un accordo di partnership strategica di amicizia con la Federazione
Russa, per la cooperazione economica e la risoluzione pacifica del conflitto in Transnistria.
L’obiettivo che mi pongo è l'apertura completa del mercato russo per i prodotti moldavi e il
sollevamento di tutti i divieti imposti ai cittadini moldavi riguardo il soggiorno in Russia.
2) Insisterò per organizzare le elezioni parlamentari anticipate.
Lancerò consultazioni con tutti i partiti politici e la società civile per elezioni parlamentari
anticipate.
3) Avvierò azioni concrete e negoziali per la riunificazione del paese.
Mi incontrrerò con il leader transnistriano a Tiraspol. Metteremo in discussione i problemi
accumulati nei rapporti tra la parte destra e sinistra del Nistru e raggiungeremo un
compromesso sulla proposta di una soluzione politica e pacifica.
4) Sosterrò la pace.
Andrò a Bruxelles e insisterò sulla creazione di una commissione trilaterale, con la
partecipazione di Stati Uniti, UE e Russia al fine di assicurare garanzie internazionali per la
neutralità della Moldova.
5) Chiusura all’unificazione con la Romania
Mi rivolgerò al presidente rumeno con l’iniziativa di firmare un Trattato di base moldavorumeno
riguardo il regime di confine. Darò direttiva al Servizio di Informazione e Sicurezza
e alla Procura di agire contro le organizzazioni unioniste, e quindi antistataliste di Moldova.
Otterrò l’approvazione in Parlamento di una legge che vieta l’unionismo
6) Intraprenderò il processo di rilancio del paese.
Proporrò una nuova composizione del Consiglio di Sicurezza Supremo e dell'Istituzione
Presidenziale con personalità di patrioti ed esperti. Chiedero che siano puniti tutti i colpevoli
del "furto del secolo" e la distruzione del paese. Proporrò al Governo e al Parlamento nuove
strategie di sicurezza nazionale e di difesa della Repubblica di Moldova.
Darò indicazioni al Governo sulla realizzazione delle priorità indicate nel programma
“economia sviluppata e giustizia sociale “, che si concentrerà in primo luogo sulla creazione
di posti di lavoro, sull’aumento delle pensioni e degli stipendi. Tutte le questioni importanti
e controverse saranno decisi dal popolo attraverso un referendum.
Per la patria, per il popolo.
Statalità, Neutralità, Identità moldava.
Economia forte e Giustizia sociale.
Relazioni di amicizia con la Russia. Protezione dell’Ortodossia.
La crisi degli ultimi anni in Moldova si è ulteriormente rafforzata. Il paese è
vicino al collasso.
Gli ultimi 7 anni del governo eurounionista ha portato la nostra repubblica a un crollo totale.
I cinque governi corrotti succedutisi, la sottrazione di miliardi nel sistema finanziario-bancario,
oltre al 70% dei prestiti e concessioni, hanno portato sull'orlo del collasso totale la Moldova.
Il Partito Socialista ha organizzato innumerevoli proteste.
Come risultato di queste manifestazioni è stato arrestato e condannato uno dei principali leader della
politica corrotta moldava, l’ex primo ministro del paese, Vlad Filat.
Allo stesso tempo sono stati licenziati altri funzionari dei governi filo-europei, per corruzione e la
depredazione che ha subito il popolo. Insieme siamo riusciti ad ottenere le elezioni presidenziali
diretti.
Una vittoria in queste elezioni significa l'unica possibilità per cambiare la situazione nel paese,
per creare un'alternativa al regime criminal-oligarchico e ottenere elezioni parlamentari
anticipate, per iniziare la ricomposizione della società e rilanciare il Paese.
BASTA CON UNO STATO SEQUESTRATO!
Negli ultimi anni, la Moldova è arrivata ad essere detenuta da oligarchi. E' un dato di fatto
riconosciuto sia nel paese che all'estero. Al momento, la situazione si è aggravata: Parlamento,
Governo, Magistratura, Forze dell'ordine, la maggior parte dei mass-media, compresa la televisione
nazionale, tutti i flussi finanziari del paese sono concentrati nelle mani degli oligarchi.
Questo non può essere più tollerato.
LA ROTTURA CON LA RUSSIA.
La politica irresponsabile del regime al potere dal 2009, ha portato a una crisi senza precedenti nelle
relazioni con il nostro principale partner strategico: la Federazione Russa. La chiusura del mercato
russo ha provocato il fallimento di agricoltori, la distruzione di migliaia di ettari di alberi da frutta,
la scomparsa di decine di migliaia di posti di lavoro. Il paese ha subito danni di milioni.
Più di 700 mila dei nostri cittadini, che lavorano in Russia, sono messi in difficoltà. In pericolo sono
anche le loro famiglie rimaste a casa, che sono da loro sostenute.
Il regime degli oligarchi continua ad aggravare la situazione cercando di vietare la trasmissione di
canali televisivi russi, con una feroce propaganda anti-russa in tutti i media controllati dal sistema.
I MILIARDI DIROTTATI.
Il mondo intero ha imparato a conoscere la Moldavia dopo le frodi criminali, approvate anche dal
governo Iurie Leanca, dove ha partecipato anche Maia Sandu. Ora questi due sono candidati alle
presidenziali, per cercae di sfuggire alle loro responsabilità.
I criminali hanno rubato fondi dal paesi pari a un miliardo di euro.
"Il furto del secolo" è stato uno dei colpi più tremendi assestati all'economia e alla vita del paese,
avendo avuto come effetto l’aumento delle tasse e l’abbassamento della capacità delle persone di
acquistare lo stretto necessario, così il regime degli oligarchi intende riequilibrare le perdite dei
miliardi rubati ai cittadini.
LA POVERTA’ ASSOLUTA.
L’Economia e il settore sociale sono tornati nei tempi turbolenti degli anni '90.
La Moldova è sull'orlo di un'esplosione sociale. Tutti i prestiti contratti vengono utilizzati per il
consumo.
I beni pubblici proficui sono venduti a prezzi stracciati. Il 70 per cento della popolazione vive al di
sotto della soglia di povertà. Circa un milione di persone, secondo i dati presentati proprio da parte
del governo, che in precedenza negava queste cifre, vivono e lavorano all'estero. Se ne vanno le
persone tra i più competenti. Più della metà di coloro che si trovano adesso all'estero sono persone e
famiglie giovani. Purtroppo, un gran numero di giovani famiglie hanno deciso definitivamente di
non ritornare in patria.
Il cosiddetto governo ha organizzato un genocidio sociale. Questo influisce soprattutto sui
pensionati, i disabili, le famiglie numerose. Gli imprenditori onesti, che contribuiscono più o meno
a mantenere il bilancio del paese, sono costretti a chiudere e vendere le loro attività.
PER I BAMBINI! PER I GENITORI! PER LA FEDE! PER LA GIUSTIZIA!
PER IL PAESE!
DISTRUZIONE DI FAMIGLIE.
Attualmente, ci sono più di 150 mila bambini soprannominati orfani sociali. I loro genitori sono
vivi, ma non hanno visto da tanto tempo i loro bambini. Si rompono le famiglie. L'istituzione del
matrimonio è screditato.
La povertà porta i giovani a rinviare la fondazione di una famiglie e la nascita dei figli. La felicità
umana è stata convertita in denaro.
Mentre le persone lasciano il loro paese in cerca di guadagni, i loro bambini crescono senza cure e
supervisione parentali e gli anziani rimangono senza cura da parte dei figli.
ATTACCHI CONTRO L’ORTODOSSIA E CONTRO I VALORI TRADIZIONALI.
Ogni giorno si verificano provocazioni verso la Chiesa ortodossa. Ci vengono imposti modelli di
vita stranieri, si impone una nuova moda.Viene promosa l’ irresponsabilità verso i bambini, i
genitori, la società, la fede, la patria, una sorta di "schiavitù liberale".
RISCHIO DI PERDITA DELLA STATALITA’.
Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da una deliberata distruzione dell'economia, del settore
sociale. Dal piccolo schermo ci persuadono con l’idea che non dobbiamo studiare la nostra storia, la
nostra lingua, che siamo di un'altra nazionalità, che dobbiamo fare causa comune con qualcuno
contro gli altri.
Si costruiscono continuamente tentativi di far litigare tra di loro coloro che per secoli hanno vissuto
insieme su questa terra, hanno costruito insieme la Moldova: moldavi, russi, ucraini, gagauzi,
bulgari, ebrei e altri, tutto popolo moldavo.
Il loro obiettivo è di distruggere la Moldova, annettendola a un altro stato entro il 2018.
Per questa occasione, in Romania è già stato istituito una commissione speciale, in Moldova le
strutture che governano sono piene di traditori della Patria.
Oggi, come non mai, le elezioni presidenziali del paese sono importanti per mantenere il nostro
paese sulla mappa del mondo. Le elezioni del Presidente della Repubblica sono importanti per
contrastare le azioni criminali di una cricca di usurpatori politici, per fermare il scivolamento nel
caos, per porre fine alle umiliazioni di cui sono soggetti i nostri cittadini.
Una delle principali missioni come futuro presidente sarà quello di ripristinare la fiducia della gente
nello stato, nelle qualità del proprio potenziale, per avviare il rilancio del Paese.
Sono stato spesso in situazioni in cui è stato necessario risolvere i problemi più difficili del Paese,
aiutare le persone, difendere i loro interessi. So cosa devo fare in qualità di Presidente.
Ho una squadra di esperti con una visione chiara per sconfiggere il regime attuale e iniziare la
rinascita del Paese.
NEL CONSIGLIO SUPREMO DELLA SICUREZZA CI SARANNO SOLO PATRIOTI.
Porterò nel Consiglio Supremo di Sicurezza esperti e statalisti convinti. La maggior parte delle
riunioni del Consiglio Supremo di Sicurezza saranno rese pubbliche, con la partecipazione dei
mezzi di comunicazione.
DIVIETO DI CITTADINANZA DOPPIA PER I FUNZIONARI PUBBLICI.
Nessuna nomina che dipende dal Presidente potrà essere sarà fatta per persone che sono cittadini di
altri Stati. Tutte le persone con doppia cittadinanza, che sono stati precedentemente nominati
attraverso il dispositivo del Presidente, saranno licenziati o rinunceranno alla seconda cittadinanza.
INTERDIZIONE DELL’UNIFICAZIONISMO.
La campagna aggressiva per promuovere l'unificazione con la Romania è condotta apertamente in
Parlamento, al Governo e nelle altre istituzioni pubbliche.
Premeditatamente l’unionismo viene inoculato attraverso il sistema educativo, promosso in
televisione, attraverso le marce nelle principali città del paese .
Si verificano regolarmente azioni di negazione dello Stato moldavo, della storia e della lingua.
Mi attiverò per l'iniziativa di vietare per legge l’unionismo in tutte le sue forme.
Il divieto riguarderà partiti politici, organizzazioni pubbliche, le azioni e la propaganda.
Gli inviti per la liquidazione della statalità moldava dovrebbero essere sanzionati penalmente.
GARANZIE INTERNAZIONALI PER LA NEUTRALITA’. PER LA PACE!
La Costituzione prevede che la Moldavia sia uno stato neutrale. Tuttavia, si sentono sempre più
voci che richiedono l’adesione al blocco militare NATO. Si effettuano delle provocazioni a livello
statale, con la partecipazione di attrezzature militari.
Invoco la pace. Otterrò garanzie internazionali per la neutralitatà della
Moldova. I soldati della NATO non marceranno nelle nostre strade.
LA STORIA DELLA MOLDOVA NEL PROGRAMMA SCOLASTICO.
La normativa relativa all’istruzione richiede cambiamenti fondamentali. I nostri figli devono
studiare la storia del nostro paese. Nelle scuole verrà insegnata la storia della Moldova.
Il nostro paese ha 657 anni. Sulla mappa del mondo e soprattutto dell’Europa troveremo pochi stati
che possono vantare una storia così lunga.
In questi secoli ci sono stati tentativi di disintegrarci, di sottometterci,di distruggerci, ma la
Moldavia si è salvata principalmente grazie alla suo popolo.
Credo nel nostro paese e nel potere del nostro popolo. So che la Moldova ha un futuro.
Immagini della Marcia della Memoria per commemorare il 72° Anniversario della Liberazione
della Moldavia dall’occupazione nazifascista .
ELABORAZIONE DI UNA NUOVA STRATEGIA DI SICUREZZA.
Avvierò l’elaborazione di una nuova strategia di sicurezza nazionale, dove alla voce minacce
saranno indicati l’unificazionismo e le attività criminali degli oligarchi.
In pochissimo tempo saranno sradicati questi due flagelli.
ECONOMIA FORTE, SVILUPPATA E GIUSTIZIA SOCIALE
Insieme ad un team di professionisti abbiamo sviluppato un programma per lo sviluppo di medio
termine. A differenza di altri, sappiamo come rilanciare l'economia, restituire alla gente la speranza
e la dignità sociale. Come Presidente del paese proporrò 7 strategie presidenziali nazionali per lo
sviluppo economico e per garantire la giustizia sociale.
Inoltre la nostra squadra ha elaborato il programma nazionale "economia sviluppata e giustizia
sociale". Nel programma è pianificato lo sviluppo dell’industria, del settore dei servizi, il sostegno
dei produttori moldavi, soprattutto quelli del campo dell'agricoltura e delle tecnologie avanzate.
Questo creerà posti di lavoro, un significativo aumento delle pensioni, dei salari e delle indennità
sociali.
REFERENDUM SUL VETTORE DI POLITICA ESTERA DEL PAESE.
Il popolo e soltanto il popolo deve decidere il corso di sviluppo del nostro paese.
Sarò il promotore di un referendum sul vettore di politica estera della Moldova.
Proporrò per la Moldavia l'iniziativa di tornare al regime commerciale asimmetrico con i paesi UE,
un regime favorevole per il paese. Manterremo il regime senza visti per i cittadini moldavi nella
UE e e nella CSI.
VILLAGGIO CONFORTEVOLE
Avvierò il Programma Nazionale "Villaggio confortevole" che assegni obbligatoriamente a ogni
villaggio del paese, almeno un asilo, una scuola primaria, un ambulatorio, una farmacia. A poco a
poco, dovranno essere risanate le condizioni dellle strade e altri aspetti delle infrastrutture.
RESTITUZIONE DEL MILIARDO.
Costituirò una commissione presidenziale per indagare sull'appropriazione indebita di miliardi di
lei, comissione composta anche da esperti esteri qualificati e non permetterò che i debiti statali
prodotti dai furti, siano messi sulle spalle dei cittadini. Tutte le persone coinvolte nell’
appropriazione indebita di fondi pubblici saranno punite nel modo più duro.
QUALITA’ NELLA SANITA’ E SERVIZI MEDICI ACCESSIBILI
Il prezzo della polizza assicurativa medicale deve essere ridotto e deve essere prevista la possibilità
di pagamento a rate della stessa, e l'elenco dei servizi offerti nell'ambito della polizza dovrà essere
più ampio.
Presenterò un'iniziativa parlamentare sulla visita medica annuale obbligatoria per tutti i cittadini, un
sostegno pubblico, la compensazione per gli errori commessi da medici e personale medico, la
fornitura di farmaci gratuiti e cure odontoiatriche per le categorie svantaggiate, soprattutto i
pensionati, gli invalidi e i minori. Per i medici sarà previsto lo status di dipendenti pubblici.
PROTEZIONE SOCIALE PER OGNUNO.
Le pensioni devono essere aumentate 2 volte l'anno, e devono superare notevolmente la soglia di
povertà. Proporrò di limitare i margini commerciali sui beni di prima necessità. Avvierò un
programma nazionale per sostenere le giovani famiglie, attraverso il programma "Bonusmamma".
CONTROLLO TOTALE DEI BENI DI GIUDICI, PROCURATORI E ALTRI
FUNZIONARI.
Attualmente, i rappresentanti della magistratura ricevono stipendi di decine di migliaia di lei,
chiedendo e beneficiando di pensioni e indennità ugualmente grandi, mentre la pensione di un
comune cittadino non raggiunge il minimo di sussistenza. Siamo tra i primi nel mondo in termini di
livello di corruzione.
Migliaia di destini sono stati segnati a causa di espropri illegali e corruzione. La lotta alla
corruzione diventerà una priorità. Nominerò per la carica di procuratore generale un vero
professionista che non è mai stato coinvolto nella corruzione, che sarà in grado di condannare tutti i
responsabili.
Avvierò una verifica completa dei dipendenti pubblici, giudici, pubblici ministeri e delle loro
famiglie per quanto riguarda l'origine dei fondi e dei beni detenuti.
Tutti i i colpevoli saranno puniti e le loro proprietà verranno confiscate.
EDUCAZIONE: PRIORITA’ DELLO STATO!
Avvierò un programma nazionale di sviluppo dell’educazione in Moldova. Io sono del parere che
quelli che finiscono la scuola primaria devono avere scelta tra liceo e scuola superiore. Enessuna
obbligarietà. Nel programma si prevede una graduale transizione verso l'istruzione statale
completamente gratuita. Appoggio l'idea che gli insegnanti dovrebbero ottenere lo status di
dipendenti pubblici con tutte le garanzie sociali incluse.
RAPPORTI DI AMICIZIA CON LA RUSSIA.
PROTEZIONE DELL’ORTODOSSIA
Con la Russia ci legano secoli di storia comune e di realizzazioni. Da centinaia di anni
condividiamo la stessa fede, quella ortodossa. Insieme con la Russia habbiamo ottenuto la
liberazione dal giogo ottomano. Insieme abbiamo vinto la Grande Guerra Patriottica, insieme
abbiamo ricostruito dalle rovine ogni città e ogni strada, abbiamo creato l’Accademia delle Scienze,
costruito fabbriche , centrali elettriche, aeroporti, scuole, università, asili, ospedali, teatri, musei.
Ma oggi qualcuno ci costringe a fare un fronte comune contro la Russia. Questo non accadrà.
Ristabilirò gli ampi rapporti di amicizia con la Federazione Russa.
Proteggerò la nostra fede ortodossa.
ACCORDO DI ASSOCIAZIONE STRATEGICA CON LA FEDERAZIONE
RUSSA
La mia prima visita come presidente sarà a Mosca. Avvierò la stesura e la firma di un accordo di
associazione strategica con la Federazione Russa, che comprenderà la cooperazione economica,
sociale e politica, un approccio peculiare e negoziale per la risoluzione del conflitto in Transnistria e
le garanzie per i lavoratori migranti moldavi che lavorano in Russia.
In brevi termini, cercherò di ottenere un completo ritorno della produzione moldava sul mercato
russo.
Allo stesso tempo, continueremo le relazioni amichevoli con i paesi dell'Unione Europea e
insisteremo sul ritorno al regime commerciale asimmetrico con l'UE.
NO AL DIVIETO DI DIFFUSIONE DEI PROGRAMMI TV RUSSI !
Rifiuterò il nuovo Codice sull’audiovisivo, che prevede di vietare la diffusione di programmi
televisivi russi e sarà necessario un aggiustamento al fine di garantire i principi costituzionali di
libertà di esprimersi e di informazione.
LAVORATORI MIGRANTI, CHE LAVORANO ALL’ESTERO.
PARTE DELLE NOSTRE PREOCCUPAZIONI
Secondo il governo ufficialmente all'estero si trovano al lavoro oltre 800mila lavoratori migranti
provenienti da Moldavia, ma il loro numero reale è molto superiore, sfiorano i due milioni.
Preoccuparsi di queste persone ha sempre fatto parte della nostra attività.
In Russia vivono permanentemente circa 700 mila lavoratori migranti provenienti dalla Moldavia.
A causa della politica miope, irresponsabile e sabotatrice del regime al potere, queste persone sono
diventate i più vulnerabili dei nostri cittadini all'estero. In ogni città, dove il numero di cittadini
moldavi è di oltre 10 mila persone, saranno aperti uffici consolari dell'ambasciata moldava.
Io ritengo che il numero di seggi aperti all'estero deve essere proporzionale al numero di nostri
connazionali all'estero e il diritto di voto dovrebbe essere garantito ad ogni cittadino.
Chiederò labolizione integrale del divieto di soggiorno in Russia per tutti migranti lavoratori
moldavi, il cui divieto non è collegato a delle violazioni penali o amministrative, porrò il problema
della loro libera circolazione, nonché quello che riguarda l’occupazione e le garanzie sociali.
PROTEZIONE DELL’ORTODOSSIA
L’Ortodossia è il fondamento spirituale della nostra statualità e identità.
Lavorerò in associazione e a stretto contatto con la Chiesa Ortodossa per quanto riguarda la crisi
sociale, la promozione di moralità pubblica, l’educazione spirituale e la conservazione del
patrimonio culturale della nostra gente. Non permetterò pressioni da parte delle autorità verso la
Chiesa e l’oltraggio dei sentimenti religiosi dei credenti.
IGOR DODON
ECCO la speranza per un futuro degno di essere vissuto:
QUESTA è la gioventù che può salvare un paese e la dignità
del popolo moldavo!
14 novembre 2016
Collaborazione e traduzioni di Oxana L.
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