Cari compagni,
Come è ben noto, il nostro partito, insieme ad altri partiti progressisti e patriottici della Siria, sta lottando contro quella che oggi è considerata una delle più barbare aggressioni imperialiste fin dal tempo della Seconda Guerra Mondiale, e contro i movimenti radicali più estremisti e fondamentalisti del secolo, condannati a livello internazionale, come il “Fronte Al Nusra”, l' “ISIS” e “Al Qaeda”.
Questa lotta si scontra con i progetti imperialisti di dominazione del mondo e in particolare della regione che è chiamata “Nuovo Medio Oriente”.
Fino ad ora decine di migliaia di persone sono state uccise, altre migliaia sono rimaste ferite e migliaia di famiglie sono state costrette a emigrare in aree più pacifiche e fuori dalla Siria. I danni sono innumerevoli, migliaia di medie e piccole industrie sono state distrutte allo stesso modo di quelle più grandi, e infrastrutture, scuole, ospedali, reperti archeologici e città antiche sono stati devastati. Il petrolio siriano e altre ricchezze del nostro popolo sono stati rubati e contrabbandati in Turchia, il cui regime è alleato delle organizzazioni terroriste. Il valore di questi danni è stimato in circa 200 bilioni di dollari USA.
Il popolo siriano, insieme con il governo, l'esercito siriano e le forze politiche progressiste del paese, sta resistendo coraggiosamente all'aggressione dall'inizio del 2011.
I terroristi che sferrano questo attacco alla Siria sono venuti da più di 80 paesi, sostenuti dalle potenze imperiali del mondo e dai loro alleati.
La minaccia ora si sta estendendo dalla Siria e dalla regione in altre aree e paesi, come la Francia e il Belgio in Europa. Ora il terrorismo rappresenta un fenomeno internazionale, e l'amministrazione USA è considerata il sostenitore numero uno di questo progetto realizzato da terroristi e mercenari. Specialisti dei paesi occidentali ed entità finanziarie dei regimi reazionari arabi, come l'Arabia Saudita e il Qatar, forniscono sostegno e sponsorizzazione alle organizzazioni terroriste con la cooperazione della Turchia.
Di fronte a questa durissima situazione, la Siria ha dovuto chiedere aiuto alla Federazione Russa.
Mosca ha fornito alla Siria il supporto necessario per resistere alla barbara aggressione.
L'aiuto russo ha disorientato i governi occidentali e i regimi reazionari regionali, come la Turchia, il Qatar e l'Arabia Saudita. Grazie a questo sostegno è cambiato radicalmente il rapporto di forze sul campo di battaglia, e la Siria ha potuto recuperare terreno in 6 mesi di guerra.
La Siria continuerà la lotta in difesa del suo popolo e per liberare l'intero suolo siriano dagli aggressori.
Il governo siriano ha informato tutta la comunità internazionale sulle ragioni dell'aiuto ricevuto dalla Federazione Russa.
1. L'aiuto è arrivato su richiesta del legittimo governo.
2. In accordo con la Carta delle Nazioni Unite e con tutte le risoluzioni internazionali, esso ha dissuaso ogni stato dall'attaccarci e interferire negli affari interni di un altro stato.
3. Qualsiasi paese sotto attacco ha il diritto di difendersi, in accordo con le leggi e le norme internazionali.
Mentre le forze legittime continuano a rappresentare la Siria e a liberare i territori occupati dai terroristi, che stanno cercando di imporre le loro leggi che risalgono a 1.500 anni fa, che stanno commettendo crimini da assetati di sangue, la Siria sostiene la soluzione politica della crisi sulla base dell'interruzione del bagno di sangue e dell'evacuazione delle aree occupate dalle forze terroristiche estranee, ed anche di elezioni democratiche nel paese e dell'inizio di un dialogo nazionale inclusivo con l'opposizione rappresentata prevalentemente dai partiti presenti nel paese. Ma i terroristi, che hanno rapporti con alcuni gruppi dell'opposizione, cercano costantemente di fare pressione su di essi per continuare a combattere il governo e far fallire i processi politici basati sulle conferenze di Ginevra 1 e 2, sull'incontro di Vienna e sull'accordo tra le parti russa e statunitense.
Compagni,
Il sangue scorre ancora in Siria, specialmente nella città di Aleppo, la seconda capitale del paese, il cui territorio per il 75% è stato liberato dall'Esercito Arabo Siriano e i suoi alleati. Ma sull'altro fronte, i terroristi hanno rifiutato qualsiasi tregua per salvare le vite dei civili, che sono usati come scudi umani.
Compagni, il nostro partito intende confermare questa versione dei fatti:
1. E' inaccettabile porre sullo stesso piano gli aggressori e le vittime.
2. Le leggi internazionali non consentono a nessun paese di interferire negli affari interni di un altro paese, ma è quello che i terroristi e i loro sostenitori fanno in Siria, chiedendo al presidente Assad di dimettersi, cosa che dovrebbe essere decisa unicamente dal popolo siriano.
3. Gli aggressori sono l'unica parte che porta la piena responsabilità per le perdite e i danni nel paese.
4. L'aggressione imperialista prosegue con il supporto della campagna massmediatica imperialista, pagata con miliardi di dollari da USA e Arabia Saudita. In tal modo, gli eventi nel paese sono falsificati e questa versione dei fatti viene diffusa in tutto il mondo.
5. Anche l'Iraq sta subendo la stessa aggressione, e mentre il popolo iracheno resiste, il dovere di tutte le forze progressiste del mondo è quello di sostenere la coraggiosa resistenza dei popoli siriano e iracheno contro gli aggressori terroristi del mondo.
Compagni,
I partiti progressisti in Siria lottano per salvaguardare le condizioni di vita delle persone, soprattutto nella situazione di guerra e di fronte all'ingiusto blocco economico contro il popolo siriano.
I siriani hanno dimostrato, durante anni di aggressione imperialista, il loro patriottismo basato su una visione democratica, progressista e indipendente, nello stesso tempo in cui sostengono la soluzione politica della crisi.
Il nostro partito, in uno spirito di collaborazione reciproca, è pronto a dare, con tutti gli strumenti a sua disposizione, risposte a tutte le questioni che riguardano la situazione in Siria.
Il Partito Comunista Siriano (unificato) invita i vostri partiti e tutte le forze progressiste e democratiche dei vostri paesi a collaborare per assicurare aiuto umanitario.
Siria – Damasco, 7 dicembre 2016 -
Il Partito Comunista Siriano (unificato)
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