domenica 6 novembre 2016

LE VERE RAGIONI DEL "NO"




di Paola Grassi

6/11/2016

Dunque, sono settimane che leggo pareri di tutti i generi, di semplici cittadini e di esperti, di chi vuole il si e di chi vuole il no.
Mi sono persino studiata la riforma proposta ma non esporrò alcuna opinione tecnica sulle nuove norme che vorrebbero introdurre.

Non è questo il punto.
La questione non è se sono modifiche buone o cattive.
La questione fondamentale è che chi vorrebbe farle non ha l'autorità per modificare nemmeno mezza norma della Costituzione, figuriamoci 47 articoli su 139.

Partiamo da un dato certo ... l'art. 138 della Costituzione prevede la procedura da seguire per modificare anche solo UNA norma costituzionale ... è una procedura molto lunga e che richiede fortissime maggioranze. Sono previste due votazioni alla Camera e due al Senato con la maggioranza assoluta dei "componenti" (attenzione, non dei presenti in aula ma di tutti i parlamentari in carica). Dunque ben 4 votazioni e tutte a maggioranza assoluta.
I Signori che scrissero la Costituzione, quelli che noi chiamiamo Padri Costituenti, erano i migliori giuristi in circolazione in Italia ed appartenevano a tutti gli schieramenti politici, dalla destra alla sinistra ai repubblicani ai liberali. 
C'era di tutto proprio per garantire che tutte le forze politiche e sociali del Paese fossero rappresentate. 
Ma SOPRATTUTTO quella Costituzione non fu scritta da semplici Parlamentari o, peggio, dal Governo ... no, fu nominata un'Assemblea Costituente che, con calma, con riflessione ed infinite discussioni alla fine produsse i 139 articoli della nostra Costituzione. Norme che cercano di proteggere gli interessi un pò di tutte le categorie di cittadini così da non dare eccessivo potere solo ad una parte.

Bene, nel corso degli anni alcune di quelle norme sono state modificate certo, ma sempre seguendo la procedura dell'art. 138 e sempre limitandosi a piccoli interventi ... una, due, cinque norme. Niente di più.
Adesso la cosa è ben diversa ... adesso vorrebbero cambiare, stravolgere completamente, 47 ARTICOLI su un totale di 139 ... capite bene che si tratta di quasi la metà della Carta Costituzionale.
Se si considera, attenzione a questo, che i primi 50 articoli riguardano i diritti fondamentali che non vengono toccati e il resto riguardano l'ordinamento della Repubblica, i poteri, l'equilibrio tra questi poteri, le forme di controllo di questi poteri, cosa ne esce fuori ? ne esce fuori, dato che la matematica non è un'opinione, che verrebbe completamente modificato l'assetto dello Stato. Completamente. I 47 articoli da cambiare riguardano tutti il funzionamento e l'organizzazione dello Stato.

Ora, io credo che un'operazione del genere debba essere affidata ad un'ASSEMBLEA COSTITUENTE, nominata da un Parlamento legittimo, con un PRESIDENTE DEL CONSIGLIO CHE SIA PARLAMENTARE ELETTO DAL POPOLO, e possibilmente senza pregiudicati a parlare di riforme costituzionali.
Ecco ... la ragione vera, fondamentale, per la quale si dovrebbe votare MILLE VOLTE NO è che queste persone, questo Parlamento e questo Presidente del Consiglio, sono ILLEGITTIMI perchè eletti con legge elettorale dichiarata INCOSTITUZIONALE e, nel caso di Renzi, perchè mai eletto da nessuno.
E chi non ha la legittimazione legale e, men che meno, l'autorevolezza morale (dato che o sono ignoranti o sono pregiudicati) non potrebbe cambiare nemmeno una norma della Costituzione ... figuriamoci 47 ...
Ma non è tutto ... il peggio arriva ora ...
Solitamente quando una categoria di persone, con una certa ideologia, vuole prendere il potere la prima cosa che fa è quella di modificare in modo massiccio le norme giuridiche perchè attraverso la forza della legge impone la sua ideologia. 
E' quello che è accaduto subito dopo la Rivoluzione Francese quando i borghesi rivoluzionari in quasi tutta europa fecero codici nuovi di zecca basati sulle loro necessità ... ossia la proprietà e il denaro. 
Da li derivarono tutte le storture che vediamo oggi ... le banche, l'usura legalizzata, lo sfruttamento dei lavoratori, la povertà diffusa e le grandi ricchezze concentrate in mano a pochi.
Ma poi arrivarono le ideologie socialiste del 900 che iniziarono a indebolire quelle norme tutte a favore dei ricchi borghesi ... Paradossalmente la Costituzione Italiana, con la sua attenzione per le classi deboli e con il potere affidato soprattutto al Parlamento (e non al Governo) è figlia del regime fascista ... per evitare ciò che di male fece e per salvare ciò che di buono fece.
Fatto sta che molti privilegi delle borghesie ottocentesche furono eliminati, prima dai regimi dittatoriali e poi dalla Costituzione.
Bene ... ora vogliono riprendersi tutto ... ora non si chiama più Borghesia, si chiama Finanza ... ma l'esigenza è sempre la stessa ... tutelare al massimo i loro interessi attraverso modificazioni massicce di legge.
Ma per fare questo hanno bisogno di una struttura dello Stato che faccia capo a pochissime persone facilmente controllabili e corruttibili ... e soprattutto non soggette al controllo popolare o giudiziario. 
Insomma, vogliono modellare lo Stato sulla base delle loro personali esigenze economiche ... una cosetta da niente và ... 
Questo è tutto.

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