Che mondo crudele: Tre studenti di una yeshiva sono stati rapiti e il mondo non è interessato; tre madri gridano e il mondo non risponde. E ‘tutto perché il mondo intero è contro di noi; è anti-semita e odia Israele. L’Anti-Defamation League sta già preparando una relazione.
Le tre madri sono andate fino a Ginevra. Una di loro è andata all’estero per la prima volta in vita sua per andare al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite Per ironia della sorte: circa due anni fa Israele ha sospeso ufficialmente la cooperazione con tale consiglio; insieme alle Isole Marshall, Palau e agli Stati Uniti, ma ora nella sofferenza e nell’angoscia delle madri, si è rivolta al Consiglio che è davvero ostile a Israele e passa più tempo su di esso rispetto a qualsiasi altro paese. Improvvisamente Israele ha bisogno del mondo. Ha bisogno anche dell’ ONU, che tutto ad un tratto non è il corpo inutile come il Primo Ministro David Ben-Gurion una volta lo definì .
Ci vuole una notevole faccia tosta nel pretendere che il mondo si interessi al destino di tre israeliani rapiti e una notevole faccia tosta nell’ essere deluso dal fatto che ha taciuto. Certo Israele presso le Nazioni Unite ha tenuto un discorso commovente nel tentativo di racimolare qualche punto in più nei confronti di Hamas, ma quel mondo bizzarro è più interessato alla campagna di punizione collettiva inflitta a migliaia di residenti della Cisgiordania dopo il rapimento, è più interessato al mezzo secolo di occupazione, è più turbato per la sorte di tre milioni di palestinesi che al destino di tre israeliani. Nelle ultime due settimane che ho trascorso in Svezia, non ho letto una sola menzione del rapimento nei media. Non uno.
Il mondo non ha motivo di essere più interessato alla sorte di Naftali Fraenkel, Eyal Yifrah e Gilad Shaar rispetto a Mohammed Dudin, un ragazzo di 15 anni , ucciso dal fuoco dei soldati israeliani a Dura Venerdì scorso .
Non ha motivo di essere particolarmente commosso dalle parole ossessionanti di Rachel Fraenkel che il suo Naftali è un bravo ragazzo, che ama suonare la chitarra e ama il calcio, anche Mohammed era un bravo ragazzo che ha aiutato suo padre a costruire la casa durante le vacanze scolastiche e ha venduto dolci per contribuire a sostenere la sua famiglia. Rachel vuole abbracciare Naftali? Jihad, il padre in lutto di Mohammed , vorrebbe anche lui abbracciare suo figlio. Per inciso nessuno lo ha portato a Ginevra. E’ rimasto solo con il suo lutto, presso la casa miserabile la cui costruzione non è ancora stato terminata e , forse, non lo sarà mai.
Il mondo è un disastro come si suol dire. In Iraq, Nigeria, Siria e persino in Ucraina, la situazione è molto più crudele. Eppure, la totale mancanza di interesse per gli israeliani rapiti non deriva da questo solo. E' impossibile pretendere la simpatia dal mondo quando Israele ignora le decisioni di tutto il mondo; è impossibile chiedere un’azione quando Israele perpetua l’occupazione; è impossibile chiedere solidarietà per la sorte delle vittime israeliane quando la stessa vittima Israele continua ad uccidere, ferire e arrestare innocenti
Ora Israele sta scoprendo che non è più al centro dell’attenzione come è sempre stata prima e che il destino delle sue vittime di rapimento non ferma il mondo , nemmeno negli Stati Uniti. Il mondo è stanco di Israele e delle sue follie. Quando Israele era un paese più giusto, il mondo si identificava con le sue vittime, ma ora, quando il negazionismo israeliano sta raggiungendo nuove altezze e la sua oppressione sui palestinesi sta tornando a quella che è stata durante i peggiori periodi, il mondo ha cominciato a stancarsi di tutto. Anche le ragazze nigeriane sequestrate interessano di più.
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