di Marinella Correggia
25/12/2016
Il giorno di Natale un misterioso incidente aereo ha sterminato i membri del mitico coro dell'Armata rossa (adesso russa), quelli che eseguivano l'inno nazionale più epico del mondo; e vari giornalisti delle televisioni russe che li accompagnavano.
Siccome stavano andando a Latakia in Siria, per uno dei concerti il cui scopo era riportare un po' di serenità nella catastrofe, è lecito fin d'ora affermare che, qualunque sia la causa dell'incidente occorso all'aereo (attentato o improbabile guasto tecnico), i responsabili (im)morali sono già identificabili:
- quei governi Nato/Golfo
- quegli organi d'informazione Nato/Golfo
- quelle Ong internazionali
- quei sedicenti "attivisti rivoluzionari" siriani (e prima libici)
- quelle commissioni "d'inchiesta" dell'Onu
Tutti questi attori, in un incredibile circolo vizioso, hanno deformato a tal punto i fatti da provocare la tragedia della guerra in Siria - e prima quella in Libia. Sono virtualmente responsabili di tutti quei morti, di quelle distruzioni.
Responsabili anche, per peccato di ignavia, tutte le persone che, nei paesi Nato/Golfo, non si sono mosse per contrastare questo orrore. C'è di che sentirsi apolidi.
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