mercoledì 22 febbraio 2017

LE STRANE MORTI DEGLI AMBASCIATORI RUSSI


Il rappresentante permanente della Russia alle Nazioni Unite, Vitaly Churkin è morto a New York il 20 febbraio, un giorno prima del suo 65 ° compleanno. Secondo la versione preliminare, la causa della sua morte è un attacco di cuore. Churkin ha ricoperto la carica di ambasciatore dall'aprile 2006.
In precedenza è stato riferito che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha reso pubblica una dichiarazione in relazione alla morte di Vitaly Churkin, esprimendo profondo cordoglio alla famiglia del diplomatico, ma anche al governo e al popolo russo. Le condoglianze sono state espresse anche dal segretario generale delle Nazioni Unite Anthony Gutteresh, che ha definito Churkin un eccezionale diplomatico. L'Ucraina ha bloccato la dichiarazione del presidente del Consiglio di sicurezza, in quanto ora lo presiede.

di Patrizio Ricci

fonte: LPL NEWS 24


Churkin era il più anziano e  noto diplomatico russo insieme a ministro degli esteri Sergey Lavrov. Nato a Mosca nel 1952, si era  laureato presso l’MGIMO nel 1974, successivammente aveva cominciato la sua carriera decennale presso il Ministero degli affari esteri . Durante il suo incarico all’Onu, memorabili i suoi scontri con i membri del Consiglio di Sicurezza che hanno sempre contestato le sue decisioni di
porre il veto. Prima della  nomina, Churkin è stato ambasciatore presso il Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa (2003-2006), ambasciatore in Canada (1998-2003), ambasciatore in Belgio e ambasciatore  di collegamento alla NATO e UE (1994-1998) , inoltre è stato  vice ministro degli esteri e rappresentante speciale del Presidente della Federazione russa per i colloqui sulla ex Jugoslavia (1992-1994) e direttore del Dipartimento Informazione del Ministero degli affari esteri della Federazione russa (1990-1992).



La morte di Vitaly Churkin arriva dopo il recente assassinio dell’ambasciatore russo in Turchia Andrei Karlov ,  seguita da altre misteriose morti di alti funzionari russi a Beirut e Mosca, insieme con la strana morte di uno degli autisti del presidente russo Putin in un incidente d’auto che sembrava costruito artificialmente .

Sei mesi fa, l’ ex-direttore della CIA (durante la presidenza Clinton)  Michael Morell  disse in una intervista ‘Russi e iraniani pagheranno un prezzo in Siria” tramite operazioni coperte“.  I russi che insieme all’esercito siriano, hanno liberato Aleppo e salvato la Siria dai tagliagole sono stati chiamati dagli Usa (che li hanno favoriti), “criminali”.

E’ sotto gli occhi di tutti che è in essere un brutto clima. Tanta ostilità, tanta voglia di fare la guerra a tutti i costi tramite provocazioni continue, certo non è giustificata soltanto dall’atteggiamento russo. Le manovre della Nato in Europa a ridosso della Russia sono più che eloquentii e gettano ulteriore benzina sul fuoco. E purtroppo il sovvenzionamento e i legami degli USA con il terrorismo islamico in funzione anti-russa ed anti-iraniana è cronaca di tutti giorni. 

Qualunque sarà il risultato degli accertamenti per quanto riguarda la morte Churkin, questi eventi, in combinazione con l’isteria russofobica dei media occidentali, aiutano la volontà pervicace di alcuni di creare un clima violento tale da provocare un violento scontro con la Russia, non importa il costo.

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Il console russo in Grecia, Andrei Malanin e' stato trovato morto nel suo appartamento nel centro di Atene per cause non ancora chiarite. La polizia per ora non avvalora l'ipotesi che sia stato commesso alcun reato. Il corpo del diplomatico, 55 anni, e' stato scoperto dai colleghi che nel pomeriggio di ieri sono andati nella sua abitazione perche' non lo avevano visto in ufficio e non rispondeva alle chiamate:  è stato trovato disteso sul pavimento nella sua stanza da letto, come ha detto a France Presse una fonte della polizia aggiungendo che non c'erano segni di forzatura alla porta. Le chiavi erano all'interno dell'appartamento. La polizia pensa che si sia trattato di morte per cause naturali. Sara' l'autopsia a fugare eventualmente i dubbi sulla vicenda.

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