27 febbraio 2017
**Ancora una volta la Palestina si conferma vincente al contest musicale Arab Idol. Sabato sera, infatti, a trionfare al noto talent show giunto alla sua quarta edizione è stato Yaqoub Shahin di Betlemme che ha avuto la meglio alla
fine sul palestinese cittadino d'Israele Amir Dandan (di Majd Krum) e sullo yemenita Ammar Mohammed. La notizia della vittoria di Shahin è stata accolta con gioia nei Territori Occupati dove migliaia di persone hanno seguito a piazza della Mangiatoia a Betlemme le due ultime puntate del programma trasmesso da Beirut. Felice per il suo successo personale, il giovane palestinese ha voluto rendere omaggio ai suoi sfidanti: “Per me questo titolo è solo un nome perché i miei idoli sono il mio compatriota Amir e ‘Ammar.
Ammar, hai alzato il nome del tuo Paese, lo Yemen, molto in alto e sono sicuro che saranno orgogliosi di te”.**
Non appena è stata comunicata la sua vittoria, Betlemme è esplosa di gioia: balli, danze, migliaia di persone hanno affollato le principali strade della città paralizzando la circolazione veicolare. Una vittoria che, come accade sempre in queste occasioni, è stata molto sentita (e pubblicizzata) sia dalla popolazione palestinese che dalle autorità locali che considerano anche questi momenti di svago e di entertainment occasioni importanti per ribadire la centralità della questione palestinese e l'orgoglio del suo popolo. Il sostegno del comune di Betlemme verso il suo concittadino si è spinto oltre la pura retorica: gli amministratori, infatti, sono riusciti a raggiungere un accordo con la compagnia telefonica locale Jawwal per ridurre i prezzi sui voti per Sms nel tentativo così di incoraggiare le persone a votare a favore del loro connazionale. In campo è sceso anche il mondo politico: una delegazione che includeva Yasser Abbas (il figlio del presidente palestinese), il direttore generale della Tv palestinese Ahmad Assad e la sindaca di Betlemme Vera Baboun si sono recati di persona nella capitale libanese per seguire le fasi finali della competizione canora.
A Beirut era presente anche Muhammad Assaf, il gazawi che nel 2013, incantando tutti per la sua voce, fu il primo palestinese a vincere l'ambito premio musicale. Assaf, che riscosse un notevole successo mediatico in Occidente anche
per la kefya indossata al collo mentre cantava, annunciò pubblicamente il suo progetto di creare nella martoriata Striscia di Gaza un centro per le arti per “coltivare il talento di giovani scrittori, attori e musicisti”.
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