di Diego Siragusa
Lo studioso inglese Bryan Mark Rigg ha fatto un lavoro prezioso. Le leggi razziali di Hitler non colpirono tutti gli ebrei. Fu applicata una certa flessibilità verso coloro che erano di sangue misto (Mischling). Figli di padre ebreo e di madre tedesca. I soldati ebrei di Hitler furono circa 150.000 ed erano rappresentati in tutte le armi: esercito, marina e aeronautica. Molti di loro occuparono anche alti gradi e ricevettero da Hitler riconoscimenti e onorificenze.
La ricerca di Rigg è stata lunga e rigorosa. Il libro è ricco di documentazione fotografica, interviste, elenchi di nomi e di certificati rigorosamente riprodotti dagli archivi militari.
Perché Hitler accordava queste esenzioni? Si chiede Rigg. Perché anche questi ebrei Mischlinge non sono stati deportati ed eliminati? Rigg lo spiega così:
Qualcuno ha affermato che Hitler effettuasse delle esenzioni a favore dei Mischlinge a causa del suo passato "ebreo". Visto che questa faccenda è emersa frequentemente durante le discussioni relative alla presente ricerca, è bene analizzarlo nei dettagli. I fatti sembrano indicare che Hitler temesse che il suo nonno paterno fosse ebreo. Il dottor Fritz Redlich, autore dell'opera Hitler: Diagnosis of a Destructive Prophet, disse: "Hitler era confuso riguardo alle proprie origini. Egli era assolutamente terrorizzato dalla possibilità di avere un nonno ebreo". Tuttavia, non sono emersi documenti che abbiano confermato o smentito questa ipotesi. (pag. 224)*
Gli ebrei sionisti insinuano, pur di sostenere la loro professione razzistica e suprematista, che i palestinesi hanno combattuto nelle file dell'esercito nazista. In verità, molti arabi hanno combattuto tra le truppe alleate, come mi conferma il mio amico Salameh Ashur, presidente della comunità palestinese di Roma e del Lazio. Ashur mi dice di aver visitato le loro tombe in una zona nei pressi della Camilluccia, a Roma, e in un cimitero presso Cassino dove vi sono i resti di 3.700 arabi
Chi di spada ferisce di spada perisce!
* Il libro di Rigg è pubblicato in Italia da Newton Compton Editori
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