lunedì 19 dicembre 2016

L'Unione Europea utilizza la “minaccia russa” come pretesto per reprimere il dissenso



di  Jon Hellevig


18/12/2016


Dopo un decennio e mezzo di intensa propaganda anti-russa, i media mainstream occidentali ei loro padroni stanno vivendo un crollo virtuale della loro narrazione propagandistica. Durante l’ultimo un anno e mezzo, hanno raddoppiato la loro propaganda con una campagna di accuse e di illazioni contro la Russia e di diffamazione nei confronti di Vladimir Putin che non ha precedenti se non nel periodo più acuto della Guerra Fredda.

La UE è arrivata a considerare come propaganda russa qualsiasi fonte che non sia conforme alla linea mantenuta da Bruxelles e dai media atlantisti fino al punto di dichiarare tutti i media alternativi critici e dissidenti come notizie e”fonti” false.

Questa campagna è ora culminata con un primo ciclo di provvedimenti che prevedono l’emanazione di mezzi repressivi e delle leggi di controllo dei media alternativi sia nell’Unione Europea (Parlamento Europeo, il 14 ottobre 2016, sulla comunicazione strategica UE per contrastare la propaganda contro di essa da parte di terzi; lo stesso avviene negli Stati Uniti (US House of Representatives disegno di legge del 30 novembre annunciando un giro di vite sui media, blog e gli individui che sono coinvolti in “diffusione di propaganda e disinformazione filo russa”).

Tuttavia, mentre la Russia è stato identificata, sia nella UE e gli Stati Uniti, come il presunto avversario contro il quale questi stati si stanno presumibilmente proteggendo, il vero obiettivo del loro giro di vite è l’imbavagliamento del dissenso interno. Le voci possono essere pluraliste ma devono avere sempre rispondere ad una visione di Pensiero Unico politicamente corretto che non può mettere in discussione i concetti base del globalismo, dell’atlantismo filo USA, del primato dei mercati, dell’ideologia neoliberista e del relativismo culturale.
Le chiamate scandalose delle autorità della UE ad una guerra interna contro la Russia sono in realtà una falsa pista destinata a nascondere l’obiettivo molto più sinistro che è quello di stabilire un controllo totalitario regime mediatico e di parola con tutti i mezzi a propaganda e la censura interna negli Stati dell’UE.

La Russia rappresenta la vera novità, 
l’Occidente lancia la propaganda


Ovviamente l’UE e gli USA hanno ben poco da temere dalle risorse multimediali piuttosto limitate della Russia. La Russia non ha alcuna portata propagandistica rispetto all’Occidente e in base alle osservazioni dei vari osservatori non è nemmeno stata impegnato in tali tentativi. Questo non toglie che la Russia ha, tuttavia, notevolmente aumentato la sua legittima comunicazione in inglese con un obiettivo di diffondere il suo punto di vista in Occidente e verso altri tipi di pubblico a livello mondiale. Si tratta di operazioni del tutto insignificanti come dimensione e raggiungono solo un pubblico molto limitato. Tuttavia questo è bastato per le autorità occidentali hanno lanciare l’allarme per il timore che i media russi possano incrinare il monopolio dell’informazione in mano ai grandi gruppi occidentali.

Quella forma di comunicazione attuale trasmessa dai media russi, non rappresenta alcuna sobillazione come vogliono far credere le autorità della UE che la Russia, nè tanto meno un tentativo di fare qualcosa di simile alla propaganda occidentale – nel senso di cercare di spingere i falsi racconti mediante ricostruzioni di comodo e sotterfugi. La macchina della propaganda occidentale è quella che si occupa di produrre contenuti di propaganda, e fonti di informazione alternative russe e non devono fare altro che trasmettere le proprie informazioni e confutare la propaganda occidentale con le narrative trasmesse 24 ore al giorno, così come il punto di vista alternativo ai mega media occidentali rappresenta la vera novità.

Di sicuro, questo è abbastanza fastidioso per l’Occidente, ma la vera preoccupazione delle elites occidentali è ancora più funesta. Le centrali di potere che dirigono le politiche dei paesi dedlla UE hanno una necessità di mettere in atto un regime mediatico in forma di monopolio ed un controllo delle informazioni in stile totalitario al fine di continuare senza ostacoli nelle loro nuove macchinazioni geopolitiche in direzione di un nuovo ordine e nei loro sforzi per stabilire un governo mondiale conforme con la loro agenda politica e culturale.

Fonte: Russia Insider


Traduzione e sintesi: Luciano Lago

ENGLISH VERSION  



EU Using Russia as Pretext to Crack Down on Internal Dissent

by Jon Hellevig 



Dec 17, 2016 | 3,942  79

The EU's assault on the media recalls our greatest fears

Today I published a report outlining the background and goals of how the European Union and the United states are in the process of establishing a totalitarian media regime and speech control on the back of false allegations of Russian propaganda and the fake news hoax.

The report is titled: "EU's Infowar on Russia - Putting in Place a Totalitarian Media Regime and Speech Control", and can be accessed in in full here . 

The following is a short presentation about the main theses of the report.

After a decade and a half of intensive anti-Russian propaganda, the Western mainstream media and their masters are experiencing a virtual meltdown of their propaganda narrative. During the last half a year, they doubled down on their propaganda with a campaign of declaring all critical alternative media and dissidents as ‘fake news” sources. This campaign has now culminated with the first round of repressive media and speech control laws both in the European Union (EU Parliament, 14 October 2016, on EU strategic communication to counteract propaganda against it by third parties; referenced below) and in the United States (US House of Representatives bill of November 30 announcing a crackdown on media, blogs and individuals who are involved in “spreading Russian propaganda and misinformation”).


However, while Russia has been identified both in the EU and the US as the supposed adversary against whom these states are supposedly protecting, the real target of their crackdown is internal dissent. Their scandalous calls to an infowar against Russia is actually a red herring intended to conceal the much more sinister aim of establishing a totalitarian media regime and speech control with all-out propaganda and censorship internally in the EU states.

Russia is the real news, the West is the propaganda

Obviously the EU and USA have very little to fear from Russia's quite limited media resources. Russia has no propaganda reach over the West and based on my observations has not even been engaged in any such attempts. Russia has, however, increased its legitimate reporting in English with an aim at Western and other global audiences. These are quite insignificant operations and reach only a very limited audience. Hereby, there is no need for Russia even to try to do anything called propaganda – in the sense of trying to push false narratives by subterfuge. The Western propaganda machine is the one that takes care of producing the propaganda content, and Russian and other alternative media sources need not do anything else than sit there and refute the Western propaganda narratives 24 hours a day, as well as report the real news.

For sure, this is annoying enough for the West, but their real concern is yet much more baleful. They have a need to enact a totalitarian media regime and speech control in order to continue unhindered in their geopolitical new world order machinations and in their endeavors to establish a World Government with its political and cultural agenda. 
  
The real reason is to prop up the EU and the political agenda of the Western elite

The EU represents a proto-World Government and a testing ground for its intended policies. However, Project EU is now in serious trouble.  Presently the EU is a walking disaster and its masters find it harder and harder to keep the growing chorus of critics in check with its traditional media monopoly. The totalitarian powers are therefore needed to safeguard their political agenda and to prop up the European Union, which they have destined to serve as the proto-World Government. This political agenda may fairly be referred to as the New World Order or NWO agenda.

Tons of problems have accumulated on all fronts and the EU would rather stow them away from public scrutiny: The economy is a disaster and getting worse. The Euro currency is an utter failure and strangling the economies and people’s livelihoods with that. New independent political parties are challenging the traditional pro-EU consensus parties from right to left. People are fed up with the EU elite’s program of mass importation of migrants. The European populations are up in arms against what they see as a forceful superimposition of a repulsive alien culture and the wrecking of Europe’s traditional values by a centrally led campaign of promotion of new sexual mores, invented gender identifications and a despicable newspeak politically correct language. People have woken up to oppose the eradication of national sovereignty and the imposition of the EU superstate. The EU and the West at large are being increasingly marginalized economically, politically, culturally and militarily in the face of ever growing significance of China, Russia and other emerging free world countries.

These and other problems pose insurmountable problems for the EU and World Government projects of the Western elite, and it is therefore they are busy strengthening their repressive powers.

The Western media is the real fakestream media

That the European mainstream media had been converted into a totalitarian propaganda machine should have become clear to the most lazy observer by the latest in 2013/2014 with the jaw-dropping anti-Sochi propaganda and the massive propaganda support and whitewashing of the Ukrainian coup and the atrocities in its wake - which clearly were perpetrated by people and groups that openly displayed their adherence to fascist and Nazi ideologies – on the Maidan, Odessa, Mariupol and its war of terror on the population of Donbass. The Western propaganda war on Syria in support of jihadists and Western mercenary terrorists labeling these groups “moderate rebels” should have come as final proof for those who still wanted to give the Western media the benefit of the doubt. – Now, they want to remove that doubt once and for all by the introduction of a totalitarian media regime and speech control.

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