venerdì 10 marzo 2017

LA SOLIDARIETA' DELL'ANPI DI GRUGLIASCO DOPO GLI ATTACCHI DELL'ESTREMA DESTRA SIONISTA A CUI SI E' ACCODATA LA DIRIGENZA NAZIONALE DELL'ANPI




Caro Prof. Siragusa,
abbiamo approfondito la questione di Biella di cui ti mandiamo il nostro comunicato di solidarietà.
Speriamo possa servire a sostenere la giusta causa della Resistenza e della Liberazione, ovunque e in qualunque tempo questa si sviluppi. Puoi diffonderlo come meglio credi, in copia per conoscenza i componenti del nostro Comitato di Sezione.

Con rinnovata stima
per il Comitato di Sezione ANPI "68 Martiri" Grugliasco
il Vicepresidente Fulvio Grandinetti

Grugliasco, Giovedì 9 Marzo 2017

"L'attuale governo di Israele è un governo ultra-reazionario, razzista, ideologicamente orientato a negare ai palestinesi dignità e identità. Il mondo si è reso conto che nel cuore di Israele sono germinati dei fascisti, carichi di odio e violenza: il governo ha dato a fascisti e nazionalisti religiosi la legittimità di crescere dentro Israele. La prima cosa da fare è che Israele ponga fine all'occupazione e alla guerra. È una mentalità colonialista, la prima responsabilità del colonialismo è non riconoscere pari dignità a un altro".
[Moni Ovadia, ebreo antifascista]

L'ANPI contrasta ogni nazionalismo e sostiene ogni popolo oppresso: 
solidarietà alla Sezione ANPI Valle Elvo e Serra, 
alla regista Samantha Comizzoli e al Prof. Diego Siragusa

In questi anni abbiamo organizzato innumerevoli iniziative per sostenere la lotta del popolo palestinese e la solidarietà internazionale, rivolta in particolare alla popolazione di Gaza: quale simbolo di fratellanza e di comunanza di lotte, la bandiera palestinese ci accompagna nelle nostre iniziative e in particolare sfila al nostro fianco il 25 Aprile di ogni anno.
La nostra più grande difficoltà è stata, col tempo, quella di far conoscere la realtà dell'occupazione israeliana e i soprusi che ogni giorno vivono i palestinesi, spiegando la differenza tra antisemitismo e antisionismo.
Riteniamo inaccettabile l'equiparazione tra antisionismo e antisemitismo: come antifascisti, abbiamo il dovere di sostenere che il sionismo (cioè il nazionalismo ebraico, cosa diversa dalla religione ebraica) è in aperta antitesi con l'antifascismo e come ogni forma di nazionalismo va respinto.
Non ci stancheremo mai di ricordare che la bandiera di Israele non è la bandiera degli Ebrei, né della religione ebraica: è solo la bandiera di uno Stato oggi oppressore e negatore dei principi della nostra Costituzione. 
Rete Ebrei contro l'Occupazione, 25 aprile 2015
Lo Stato israeliano viola costantemente, da decenni, le risoluzioni ONU, commettendo palesi ed evidenti atti di imperialismo militare, politico ed economico ai danni del popolo palestinese.
Che senso ha “difendere” il sionismo nella situazione attuale, dove con evidente disparità di mezzi e capacità di offesa, uno Stato limita le libertà collettive ed individuali di un intero popolo, in spregio ai più elementari principi del diritto internazionale?
Noi siamo appassionatamente antifascisti, in un’ottica internazionale e internazionalista: contestiamo il sionismo ed i suoi brutali effetti, che hanno portato alla segregazione e/o all’esilio dell’intera popolazione palestinese.
Si ponga immediatamente fine alla guerra, all'occupazione e allo sterminio attualmente in corso in Palestina, si rispettino le risoluzioni ONU e i diritti umani universali definiti inviolabili al termine della Seconda Guerra Mondiale proprio per i devastanti effetti che il nazionalismo e l'imperialismo hanno provocato.
Se il titolo di un film (“Israele, il cancro”) può essere ritenuto inopportuno, o anche sbagliato, ci auguriamo che ciò non venga usato come pretesto per ignorare, ancora una volta, la vera sostanza della questione, e cioè la differenza oggettiva che esiste tra aggressori e aggrediti, tra oppressori e oppressi, tra occupanti e occupati, tra sfruttatori e sfruttati, tra chi pratica ingiuste privazioni di libertà e chi lotta per conquistarla: Israele sta dalla parte dei primi, noi stiamo dalla parte dei secondi.
Respingiamo con vigore le accuse di antisemitismo, chiaramente diffamatorie, verso il prof. Siragusa, più volte ospite sui nostri territori, persona di grande correttezza e di altissimo profilo morale: l'Italia avrebbe bisogno di più intellettuali antifascisti come lui. 
Inviamo la più calorosa solidarietà al Prof. Siragusa, alla regista Samantha Comizzoli e alle compagne e i compagni della Sezione ANPI Valle Elvo e Serra.
Come già avanzato in passato, inascoltati, ci auguriamo che trovi presto nell’ANPI un dibattito non retorico e corretto sulla situazione di conflitto in Israele e nei Territori Palestinesi, nella piena consapevolezza che i sionisti di oggi al comando d'Israele, che praticano quotidianamente crimini contro l'umanità, non sono gli ebrei perseguitati di ieri, e che sia giunto il tempo di prenderne atto pubblicamente, magari con l'ausilio di organizzazioni come l'ARCI, convenzionata con l'ANPI a livello nazionale, che organizza da anni progetti internazionali in Palestina coinvolgendo centinaia di giovani.
Nel perenne ricordo del positivo esempio dell'esperienza praticata e vissuta dal compagno Vittorio "Vik" Arrigoni, da antifascisti diciamo NO al sionismo e invitiamo a riflettere attentamente su quanto accade oggi: "Lasciate i carnefici, scendete dal carro armato e venite ad abbracciare le vittime. Vi aspettiamo a braccia aperte. Restiamo umani."
[Vittorio "Vik" Arrigoni]
Palestina libera subito. 
Restiamo umani.
Il Comitato di Sezione ANPI "68 Martiri" Grugliasco

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