sabato 10 ottobre 2020

Filmati mostrano violenti attacchi della polizia contro manifestanti anti-Netanyahu e giornalisti

di Bar Peleg

4 ottobre 2020 - Haaretz



Manifestanti portati in ospedale dopo essere stati colpiti in faccia ■ Un gruppo di manifestanti riferisce di parecchi altri attacchi contro chi protestava ■ I poliziotti hanno picchiato i manifestanti che bloccavano la strada


Le proteste che si sono svolte sabato in tutto Israele contro il Primo Ministro Benjamin Netanyahu sono state segnate da incidenti violenti, compresi attacchi contro i manifestanti da parte di civili e poliziotti.

Violenti incidenti si sono verificati in diversi luoghi del Paese, quando migliaia di manifestanti hanno chiesto le dimissioni del governo Netanyahu a causa di ciò che definiscono cattiva gestione della pandemia da coronavirus.   

Diversi video girati durante le proteste mostrano la polizia che spintona, carica e arresta in modo violento i manifestanti.

Nel sud di Tel Aviv poliziotti antisommossa hanno picchiato i manifestanti che bloccavano la strada e rifiutavano di disperdersi.

La polizia ha anche impedito al giornalista indipendente Jonathan Hempel di fotografare una marcia a Tel Aviv e lo ha gettato a terra, pur sapendo che si trattava di un giornalista.

In un video si vede un giovane camminare lentamente lungo una strada di Tel Aviv filmando sul suo telefonino la protesta, quando un poliziotto improvvisamente lo afferra e lo arresta. Il poliziotto spinge il manifestante contro un autobus di passaggio. 

Nel contempo la polizia ha detto che un poliziotto era stato ferito, ma non ha fornito dettagli.

I manifestanti hanno subito violenze anche da parte di civili. Con la tensione in aumento, un manifestante colpito in faccia sabato nel quartiere Ramat Hahayal di Tel Aviv, è stato portato all’ospedale Ichilov. Sono state arrestate tre persone, ma il loro coinvolgimento nell’incidente non è risultato chiaro.

Domenica la polizia ha detto di aver arrestato un residente di Hadera sospettato di aver aggredito in città il giorno precedente una manifestante che ha affermato di essere stata aggredita e che il cartellone che esibiva le è stato strappato e lacerato.

[L’aggressore] è stato interrogato ed ha confessato, poi è stato rilasciato sotto misure restrittive.

L’associazione di manifestanti ‘Arise Israel’ [Insorgi Israele] ha riferito di molti altri incidenti violenti contro i manifestanti in tutto il Paese. Secondo i rapporti ricevuti dall’associazione, a Pardes Hannah un manifestante è stato aggredito ed ha riportato un braccio rotto; a Tel Aviv due manifestanti che erano stati aggrediti sono stati ricoverati all’ospedale Ichilov; a Ramat Gan è stata scagliata una bottiglia di vetro sui manifestanti da un balcone; a Gerusalemme un manifestante è stato picchiato e un altro gettato a terra; a Holon è stata scagliata una bottiglia di vetro contro i manifestanti; a Haifa è stato lanciato contro i manifestanti un petardo.

Il movimento ‘Bandiera nera’, impegnato nell’organizzazione delle proteste, ha emesso un comunicato riguardo alle violenze, in cui afferma: “Il governo di Israele è guidato da un fuorilegge che porta all’esasperazione i cittadini che dovrebbe governare. Lui e la banda di istigatori intorno a lui sono responsabili di ogni goccia di sangue versata nella scorsa settimana.”

Un comunicato di ‘Arise Israel’ e di altri movimenti afferma: “Il sangue dei manifestanti versato in tutto il Paese lorda le mani di Netanyahu, che istiga e lancia accuse di calunnia contro i manifestanti e ci sta portando alla guerra civile.”

Domenica la polizia israeliana ha emesso il seguente comunicato riguardo agli avvenimenti di sabato: “In forza del proprio ruolo la polizia israeliana lavora per applicare la legge, i regolamenti e le restrizioni di movimento e di assembramento ivi indicati, senza eccezioni.

La libertà di manifestare entro i limiti consentiti dalla legge definiti dai vertici politici alla luce di una delle più gravi crisi sanitarie che hanno colpito Israele e di fronte agli alti tassi di morbilità del coronavirus, non significa libertà di contagiare e non consente ad alcun manifestante di violare la legge e l’ordine e di danneggiare la salute pubblica.

Purtroppo la scorsa notte sono state riscontrate molte gravi violazioni nei luoghi della protesta, compresi turbamento dell’ordine pubblico, blocchi stradali e atti di violenza, pertanto ove necessario sono state erogate multe ed effettuati arresti, specialmente in casi in cui i manifestanti non hanno rispettato, o addirittura hanno contrastato, le istruzioni e gli avvisi della polizia.

La polizia non permetterà tali brutali violazioni della legge e dell’ordine pubblico durante le proteste e in ogni altro luogo e continuerà ad agire con risolutezza ed imparzialità dovunque e ogni qualvolta sarà necessario.”


(Traduzione dall’inglese di Cristiana Cavagna)

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