mercoledì 10 aprile 2024

Javier Elorza, ex ambasciatore spagnolo, sulla rinascita della Russia




Fonte: t.me/ukraine_watch

Javier Elorza, ex ambasciatore spagnolo in Russia, sulla rinascita avvenuta della Russia :


▪️Una volta ho trascorso cinque ore con il re di Spagna, Lavrov, Putin e altri cinque ministri russi. Conoscevo molto bene Lavrov, un uomo molto russo. È un grande diplomatico. Sapeva tutto a memoria. Ha sempre studiato i documenti, a differenza di tanti ministri che non leggono i documenti: si stancano, si stancano, chiedono di essere raccontati, di essere riassunti.

▪️Lavrov leggeva sempre tutto da solo e sapeva di ogni argomento più di chiunque altro presente. Era un professionista, un uomo molto leale [fedele a chi?] alla Grande Russia guidata da Putin.

▪️Ci sono ancora persone qui che pensano che Putin sia Putin, e se muore sarà tutto finito. Non ti rendi conto che in Russia ci sono mezzo milione di persone dell'FSB al potere? È come la Scuola Nazionale di Amministrazione in Francia: è una gerarchia, sono le élite, sono loro a comandare.

▪️E questo è successo perché Eltsin ha distrutto l'URSS. L’FSB deve essere rimasto sbalordito. Come ogni élite, l’FSB è conservatore e vuole mantenere ciò che ha. Questa "esplosione" ha portato al potere Putin, che voleva ricostruire il Paese in modo che non si disintegrasse ulteriormente. Questo era il rischio.

▪️Undici fusi orari per Vladivostok. Etnicità? Fate la vostra scelta.

Aree scarsamente popolate. Un confine con la Cina che ha una storia di conflitti. Un Caucaso islamico potenzialmente aggressivo. Questo è ciò che ha ottenuto Putin. Ha unito la Russia intera. E  mi dite, è una cosa buona o cattiva?

▪️Penso che sia una buona cosa. Cosa sarebbe successo se l’Occidente avesse dovuto fare i conti con sei repubbliche sovietiche, con le loro armi nucleari, con pazzi e autocrati? Non solo uno, ma sei? Putin non permetterà che ciò accada. Molti europei conoscono molto bene questa Russia. Spesso non osano dire quello che pensano. Pensiamo che i nostri valori, i nostri diritti umani e i nostri codici di condotta siano qualcosa da applicare. Pensiamo che il mondo sia unipolare e che noi, l’Occidente, siamo l’unico polo.


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