Caro
Diego, ti voglio far sapere che, a seguito della censura intervenuta a Sassari
il giorno 12, in occasione della presentazione del libro di Alan Hart, abbiamo
preso l'iniziativa di inviare una nota di protesta al sindaco di Sassari
(Nicola Sanna), al direttore del quotidiano La Nuova Sardegna e alla CGIL
locale ( Anche se sicuramente non ci risponderà nessuno.) Sentiamo di dovervi
chiedere scusa a nome della parte migliore della città di Sassari per l'indegna
ospitalità che avete ricevuto....Questo è il testo della lettera :
" Gent.
le Sig. Sindaco di Sassari Mi rivolgo a Lei per avere chiarimenti su un
episodio abbastanza increscioso intervenuto nella città di cui è Primo
Cittadino e per conoscere la Sua opinione in merito. Ella è certamente a conoscenza
del fatto che il giorno 12 aprile alle ore 18,30 doveva tenersi nel salone del
Centenario presso la CGIL in Largo Budapest un incontro dibattito in occasione
della presentazione del libro “Il sionismo il vero nemico degli ebrei”,
presenti l’autore Alan Hart e Diego Siragusa, scrittore, saggista, autore della
prefazione e della traduzione. L’iniziativa era promossa dall’ARCI regionale,
dalla Comunità Palestinese in Sardegna e dall’’Associazione Ponti non Muri. Le
conclusioni erano affidate a Nabeel Khair della Comunità Palestinese in
Sardegna. Partecipi dell’iniziativa Franco Uda, Coordinatore Nazionale di ARCI
PACE E SOLIDARIETÀ E COOPERAZIONE INTERNAZIONALE e Rosa Lavinia
dell’associazione PONTI NON MURI.
Quando ho letto la nota del consigliere
regionale Marcello Orrù, che si è rivolto direttamente a Lei per far cancellare
questo appuntamento, ho subito pensato che esso sarebbe stato fortemente
ostacolato e annullato, come sta avvenendo ormai da tempo in varie parti
d’Italia (e non solo) quando si affrontano temi scottanti come quelli che
dovevano essere oggetto di esposizione e di discussione. Ho temuto,
fondatamente, che la prestigiosa sala della CGIL ,dopo essere stata messa a
disposizione, sarebbe stata negata, così come è poi avvenuto, ai presentatori e
agli organizzatori di questo dibattito. L’incontro si è dovuto spostare in
luogo improvvisato ed è stato raggiunto l’obiettivo censorio , come si erano
prefissi il suddetto Marcello Orrù e chi lo ha spinto freneticamente a questo
passo indecoroso. Certamente Orrù e compagni avranno brindato al successo, ma
si tratta di una vittoria di Pirro. Mi sentirei di applicare a soggetti del
genere una famosa frase dell’imperatore WEI- CHENG della dinastia TANG:
“Ascolta le due parti e vedrai la luce, credi a una sola parte e resterai nelle
tenebre”. Occorre constatare, purtroppo, che Orrù (e non solo lui) neanche sa
di che parla, la sua lettera contiene una somma di menzogne che è facile
smontare: 1) anzitutto, Alan Hurt, già corrispondente della BBC nelle zone di Guerra
(Vietnam, in Israele durante i vari conflitti che l’hanno vista opposta ad
arabi e palestinesi, Nigeria, Zambia, Sud Africa etc…) non è affatto un
antisemita, ma il suo contrario: è documentata storicamente la sua stretta e
personale amicizia con Golda Meir, già Primo Ministro di Israele, che affidava
proprio a lui gli scoop che pubblicava primo fra tutti tra i corrispondenti
internazionali. Alan Hurt ha avuto colloqui personali e diretti con i più
influenti governanti al tempo in cui svolgeva la sua attività giornalistica:
Golda Meir, Jimmy Carter, Re Hussein di Giordania, Arafat, il principe
ereditario saudita etc…Quindi Alan Hurt è un personaggio storicamente rilevante
a cui la nostra Città, compreso il suo Primo Cittadino, avrebbe dovuto dedicare
un’accoglienza calda e degna anche della cortesia che Sassari ha sempre
riservato a persone di tale rilevanza; 2) il consigliere regionale nostrano non
ha nemmeno sfogliato il libro di Alan Hurt altrimenti non lo avrebbe accusato
di essere un antisemita-complottista: l’opera laboriosa e puntigliosa di Alan
Hurt mira, al contrario, proprio a proteggere Israele da future ondate di
antisemitismo dimostrando, documenti alla mano, come si deve all’attuale
entourage di Israele (nonché i predecessori che hanno adottato la stessa linea
nel passato) la causa di questo pericoloso fenomeno di ritorno; 3) il Sig.
Marcello Orrù accusa,inoltre, la “sinistra”, di cui Lei, Sig. Sindaco, faceva
parte fino alla data della Sua elezione (il Sindaco, una volta eletto, si pone,
giustamente, come super partes) di “non avere rispetto per Israele e per la sua
dolorosa storia”. Ma in quale pianeta vive, questo signore? Accusa indegna nei
confronti del sindacato più importante del nostro paese verso il quale rincara
la dose affermando che la CGIL, per il tramite di qualche “benpensante nostro
concittadino”, voglia “insultare Israele, la sua storia, il suo popolo”.
Sarebbe semplicemente superfluo replicare a siffatte affermazioni scandalose se
non fosse che dietro di essa si cela la sintesi del pensiero aggressivo e
stupido di chi non vuole nemmeno discutere della questione israelo-palestinese
e della sua soluzione. La sinistra ha sempre tenuto alta la difesa degli ebrei
contro ogni forma di antisemitismo ma vuole anche raccontare con coraggio la
drammatica situazione della popolazione palestinese nei territori occupati e
assediati, vuole documentare con filmati, immagini e servizi autentici
l’impunità che proprio l’attuale regime sionista assicura a tutti coloro
(militari o coloni o religiosi estremisti) che fanno dell’arbitrio più totale
la loro legge. 4) anche le accuse rivolte al prof. Diego Siragusa sono il
frutto soltanto di pregiudizi e di pessima informazione; a chi ha letto i suoi
scritti risulterà persona lontanissima dai conati antisemiti cui si assiste da
tempo, anche lui cerca con vigore e pregio della verità (lo si verifichi in un
confronto diretto con lui) di far conoscere ciò che i media dominanti
concordemente oscurano, le ragioni di questo infinito conflitto israelo-palestinese
che impediscono una soluzione di pace concreta non solo in quella zona della
terra ma anche nel resto del mondo. Ad insultare la verità pare, invece,
proprio il Sig.Orrù che avrebbe potuto presenziare alla discussione e muovere
in quella sede le accuse confrontandosi democraticamente con una posizione
opposta alla sua, nessuno gli avrebbe tolto la parola come, invece, lui
pretende di toglierla a chi espone non opinioni ma fatti su cui ricostruire una
verità condivisa invece che stracciarla e adattarla alla propria soggettiva e
mendace visione della realtà. Mi sento di chiedere scusa, a nome di quella
parte della città di Sassari positiva e democratica, ad Alan Hurt, a Diego
Siragusa e a tutti gli organizzatori del Convegno. Poiché ho sempre difeso gli ebrei
dall’antisemitismo e i palestinesi dall’oppressione e dall’apartheid, a
conclusione di questo mio appello alla Sua conclamata onestà voglio far uso,
riferendomi a persone come Orrù e simili, di una espressione di Dante Alighieri
(Convivio - IV, XV, 16) per spiegare il mio pensiero al loro riguardo:
:”costoro mai a dottrina non vengono, credendo da sé sufficientemente essere
dottrinati, mai non domandano, mai non ascoltano o disiano essere domandati e,
anzi, a la dimandagione compiuta, male rispondono”.
Cordiali saluti....."
Angela Ginatempo
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