VIAGGIO IN SARDEGNA CON
ALAN HART….
E I SIONISTI ALLE COSTOLE
Prima di partire per Cagliari,
Alan mi scrive dicendomi se sono state previste delle sale di riserva. Mi
sorprendo e chiedo ad Alan il perché. “Perché in Inghilterra, tutte le volte
che incontro il pubblico, mezz’ora prima mi negano la sala su pressione degli
ebrei sionisti”. Lo rassicuro e gli dico che in Sardegna abbiamo l’amicizia
dell’ARCI e della CGIL che hanno messo a disposizione le loro strutture. Non è
convinto. E ha ragione. In Inghilterra lo hanno isolato: la BBC, per la quale
ha lavorato tanti anni, ha l’ordine di non intervistarlo e di non citare mi il
suo nome, i giornali, le radio, i bollettini parrocchiali, insomma …. Di Alan
Hart non bisogna parlare. Così vogliono gli ebrei sionisti e tutti chinano la
testa.
Il giorno prima di partire con un
aereo per Cagliari, mi arriva la notizia che i sionisti sono già in azione. Un
consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione presenta una interrogazione e
attacca noi e gli organizzatori. Il sito internet buongiornoalghero.it titola: «Arci
e Cgil organizzano un evento antisemita - Marcello Orrù: "Indecente"».
Pubblico la sua dichiarazione nella mia pagina face book e il soggetto in
questione viene sommerso da decine di epiteti. Questo il testo di Orrù:
«Rimango
indignato nell'apprendere che il prossimi 12 aprile a Sassari, la mia città, si
tenga un evento che definire di dubbio gusto significherebbe essere troppo
buoni. L'evento, organizzato dalla Cgil e l'Arci, è la presentazione del libro del
giornalista inglese Alan Hart intitolato "Sionismo, il vero nemico degli
ebrei" e prevede la presenza oltrechè dell'autore anche dell'italiano
Diego Siragusa. I due signori sono molto conosciuti negli ambienti nostrani
della sinistra radicale in quanto il primo è uno dei campioni di complottismo
anti-Israele avendo persino affermato che la strage dell'11 settembre fu
causata probabilmente dagli agenti del Mossad che avrebbero -udite udite -
deviato la rotta degli aerei, il secondo è conosciuto come un simbolo del
moderno antisemitismo di casa nostra. E'
veramente incredibile che il sindacato più importante del nostro Paese, nella
nostra città, si renda fautore di una presenza simile. A Roma qualche mese fa
l'Anpi, associazione partigiani, ha ritirato la propria presenza allo stesso
evento perché chiaramente antisemita. Ecco che ora qualche
"benpensante" nostro concittadino pretende di insultare Israele, la
sua storia e il suo popolo nella nostra città. Non è accettabile, la sinistra
abbia rispetto per Israele e per la sua dolorosa storia. Chiedo con urgenza al
sindaco Sanna che intervenga sugli organizzatori, in qualità di massimo
responsabile dell'ordine e della sicurezza in città, al fine di ottenere
l'annullamento di questa indecente manifestazione. Sassari - conclude Marcello
Orrù - non merita di essere lo scenario di un evento antisemita».
L’11 aprile parto per Cagliari.
All’aeroporto mi attende Nabil. Due ore dopo arriva da Londra Alan. È il
nostro primo incontro. Ho avuto la fortuna di tradurre il primo volume del suo
libro e di scrivere la prefazione. In una precedente lettera, Alan mi aveva
gratificato con parole generose e
riconoscenti per il mio lavoro. Qualche ora dopo arriva anche un vecchio amico
di Alan, Alfredo Giannantonio, che sarà il nostro interprete. Alfredo è nato e
vissuto negli USA fino a 19 anni. L’inglese è la sua lingua madre e conosce
molto bene la situazione mediorientale. Mentre andiamo in albergo un nostro
amico dell’ARCI ci informa che la CGIL di Sassari ritira il patrocinio
dell’evento, cancella la sala e chiede la rimozione del proprio logo dalle
locandine. Siamo sconcertati. Nabil è furibondo. È iscritto alla CGIL, il suo
sindacato! Alan e Alfredo non sono sorpresi. Lo sapevano. Chiediamo spiegazioni.
Ci dicono che i sionisti hanno fatto pressioni a Roma e da lì è arrivata la
telefonata alla CGIL di Sassari. Riservatamente ci confermano che sia stata la
segretaria generale in persona: Susanna Camusso. Ma non abbiamo le prove. L’ARCI
si muove e raccoglie la disponibilità della sala di Amnesty International. La manifestazione
è salva. La giornata si conclude con meste considerazioni sul ruolo infame del
PD di Matteo Renzi che ormai ha svenduto il partito ai sionisti e si è portato
dietro settori dell’ANPI e della stessa CGIL. Tutti costoro, senza aver letto
il libro e senza sapere chi è Alan Hart, si sono prostrati e hanno obbedito “perinde
ac cadaver”.
Il giorno dopo, 12 aprile, facciamo un
lungo viaggio in macchina fino a Sassari. Alle 18,30 siamo nella sede di
Amnesty International. È venuto anche un amico, conosciuto dieci giorni prima
durante una mia crociera ai Caraibi, e una cara amica di mio figlio diventata
antropologa e docente universitaria. Persone collegate con me tramite facebook si
presentano e, finalmente, le posso conoscere direttamente. La sala si riempie.
Introduco l’autore e il libro. Alan
attrae l’attenzione dell’uditorio coi suoi aneddoti e rivelando gli incontri con
personaggi della storia mediorientale, vivi e morti, che ha conosciuto e che
gli hanno raccontato i loro segreti. Alan, prima di lavorare in Medioriente,
era stato preparato dalla BBC seguendo la solita narrazione israeliana. Solo in
seguito, a contatto diretto con la realtà, ha dovuto cambiare opinione e scoprire
che lo stato di Israele era stato creato con grandi menzogne e che i
palestinesi erano le vittime sacrificali di un delirio nazionalistico chiamato
sionismo. Quando Alan parla del suo incontro riservato col presidente Jimmy
Carter che gli rivela i veri motivi per cui gli israeliani hanno fatto fallire
il suo tentativo di pace condiviso dai dirigenti sovietici, allora l’attenzione
del pubblico diventa tesa e pronta a cogliere ogni parola. Questa è la storia
vera, non quella raffazzonata dei giornali e delle riviste di grande tiratura.
Alla fine il pubblico è soddisfatto e
acquista molte copie del libro di Hart e, inaspettatamente, anche il mio “Terrorismo
impunito”. Poco dopo, a cena, si brinda
a questo primo ceffone dato ai sionisti.
13 aprile. Siamo a Nuoro presso la
Biblioteca “Satta”: ore 18,30. Prima di iniziare, gli attivisti e i palestinesi
presenti in città, hanno già venduto 40 copie del libro. Un bel lavoro era già
stato fatto da un caro amico, il medico palestinese Amjad. La sala della
biblioteca è molto grande ma vi sono circa 50 persone. Nessuna traccia di
sionisti né di minacce e sfracelli di antisemitismo. Come a Sassari, la presentazione
segue un copione collaudato fine alla fine. Secondo successo e secondo smacco
per i sionisti.
Andiamo a cena. Alan è sofferente e si
tocca il basso ventre. Gli chiedo se ha male e annuisce. Informo Nabil e Amjad,
entrambi medici. A tavola c’è anche una loro collega primaria. Si consultano e
decidono di portare Alan al Pronto Soccorso. Cominciamo a mangiare preoccupati.
Più tardi Amjad ci telefona per dirci che c’è una sospetta ernia strozzata.
Forse bisogna intervenire chirurgicamente. Finiamo la cena e andiamo al Pronto
Soccorso dell’ospedale che è nelle vicinanze. Per fortuna tutto si risolve bene
e Alan riappare commosso per le cure che gli sono state riservate. È sorpreso
per la pulizia dell’ambulatorio e per l’efficienza del servizio sanitario di
Nuoro. Così veniamo a sapere che in Inghilterra, un tempo patria del migliore
servizio sanitario del mondo, ora le
cose sono molto cambiate: l’assistenza è ai minimi livelli.
14 aprile. Ripartiamo per Cagliari.
Ore 18,30 presentazione a Iglesias. Siamo ospiti dell’ARCI. Una bella sede la
sala piena. Prende la parola anche il vicesindaco del PD che pronuncia parole giuste
e da tutti condivise. Molte domande dal pubblico notevolmente interessato. Terzo
successo consecutivo. È sera e andiamo a cercare un ristorante nel centro della
città. Iglesias, come Sassari, ha dei palazzi pregevoli. Gli amici dell’ARCI ci
portano in una piazza e ci mostrano il palazzo vescovile e il palazzo del
comune. “Qui – dicono – presenteremo il prossimo anno il secondo volume di Hart”.
Alan osserva ammirato.
15 aprile. Quarta tappa del nostro
giro: Monserrato, vicino Cagliari. Ero già stato qui per presentare il mio
libro sul terrorismo israeliano. E i sionisti? Arrivano, arrivano!! Sul sito
internet http://www.castedduonline.it/
compare il testo di una interrogazione del consigliere comunale Franco Magi
rivolta al sindaco di Cagliari Mazzimo Zedda. Il titolo:
«Magi: "Zedda patrocina le manifestazioni antisemite: è
inaccettabile". La prima interrogazione nella storia della Città
Metropolitana accende la polemica a Cagliari» - La presentazione del libro del
giornalista inglese Alan Hart dal titolo "Sionismo, il vero nemico degli
ebrei, che si terrà sabato alla Mem, fa scoppiare la polemica. E arriva anche
la prima interrogazione al consiglio metropolitano. Franco Magi neo consigliere
metropolitano non ci sta a quella che ritiene una manifestazione antisemita in
un luogo pubblico e ha depositato oggi una interrogazione diretta al Sindaco
metropolitano Massimo Zedda. Per Magi è inaccettabile che venga patrocinata dal
comune di Cagliari una manifestazione, a detta sua, antisemita. Si legge nel
documento che ha pubblicato pochi minuti fa su facebook: Tale presentazione,
che prevede la presenza oltreché dell’autore inglese anche dell’italiano Diego
Siragusa, si caratterizza incontrovertibilmente per antisemitismo e becero
pacifismo radical chic. I due signori sono infatti molto conosciuti negli
ambienti nostrani della sinistra radicale, in quanto il primo è uno dei
campioni di complottismo anti-Israele, avendo persino affermato che la strage
dell’11 settembre fu causata probabilmente dagli agenti del Mossad che
avrebbero deviato la rotta degli aerei, il secondo è conosciuto come un simbolo
del moderno antisemitismo di casa nostra.»
Per
Magi l'evento è un elevato concentrato
di banalità, mistificazioni e bugie di tali premenzionate e ridicole
affermazioni. E ricorda quanto recentemente fatto dalla CGIL a Sassari, e da
Roma l’Anpi, Associazione Nazionale Partigiani, le quali hanno ritirato la
propria presenza allo stesso evento perché chiaramente antisemita. Si ritiene
oltremodo indegno ed inopportuno che una pubblica amministrazione patrocini o
offra ospitalità ad un “convegno” - continua -
che invero rappresenta un ombrello di copertura sotto il quale si celano
numerose organizzazioni radicali contrarie ai processi di pace - contro lo
Stato laico e democratico di Israele, ritenuto di offrire un breve cenno sullo
Stato di Israele, in quanto talvolta gli organi di stampa veicolano notizie
artatamente deformate e prive di veridicità." Per Magi Israele è l’unica democrazia di tutto il
Medio-Oriente, all’interno del quale convivono liberamente tutte le religioni,
le culture, gli orientamenti politici e sessuali.
Non sapevo di essere il “simbolo
del moderno antisemitismo di casa nostra”!! Come si può vedere, questo solerte
consigliere ha fatto copia/incolla del precedente testo di Orrù (certamente redatto
dagli ebrei sionisti) e lo ha dato ai giornali. Ripeto ad Alan, a Nabil e ad
Alfredo che tutto questo è un buon segno: “Ci stanno facendo pubblicità gratis –
insisto - . A Roma, l’anno scorso è accaduta la stessa cosa: i sionisti, col
rabbino capo in testa, hanno fatto una comica sceneggiata. Risultato? Tanta
gente ha comprato il libro e la prima edizione si è esaurita”. Infatti, anche a
Monserrato l’incontro si rivela soddisfacente. Quarta sconfitta per i sionisti.
Incontro il mio amico Fawzi
Ismail che mi aveva organizzato, tre anni prima, il mio primo incontro in
Sardegna per presentare il mio libro IL TERRORISMO IMPUNITO. Anch’egli è un
medico molto attivo sulla scena culturale cagliaritana. Mi informa che domani,
16 aprile, l’ultimo incontro si svolgerà al MEM, Mediateca del Mediterraneo, un
centro modernissimo dotato di sale per conferenze e attrezzature audiovisive e
didattiche di prim’ordine.
16 aprile. Al mattino in albergo
viene il giornalista Simone Spiga di Cagliaripad
per intervistare Alan. Abbiamo ascoltato le dichiarazioni in un video dell’alfiere
del sionismo cagliaritano, Franco Magi, e le abbiamo tradotte per Alan. Il
giornalista gli chiede di commentarle e Alan, sicuro e perentorio, commenta: “Gli
hanno fatto il lavaggio del cervello”. L’intervista prosegue su argomenti più
seri.
Nel pomeriggio Alfredo deve
ripartire per la sua città. Siamo stati molto bene insieme e questa esperienza
è stata indimenticabile. Troviamo due interpreti al suo posto. Alle 17,30 siamo
al MEM. Osservo il salone ampio, luminoso e conto le sedie: sono più di cento. Quante
resteranno vuote? Chi verrà a sentirci? Nabil e Fawzi mi dicono di non
preoccuparmi. “La gente verrà” – mi dicono. Hanno ragione: lentamente la sala
si riempie completamente e c’è gente in piedi. Dobbiamo fare in fretta. L’aereo
di Alan parte alle ore 21 e alle 19,30 dobbiamo terminare. Nabil fa una
introduzione appassionata sul futuro dell’Autorità Nazionale Palestinese e sul
suo ruolo e invita Alan per un altro convegno coi
responsabili europei delle varie comunità palestinesi della diaspora. A me non
resta che rammentare che coloro che si sono associati ai sionisti in quest’opera
di censura preventiva senza aver letto il libro, dovranno rendere conto di
questa condotta liberticida e contraria alla storia delle loro organizzazioni
di appartenenza.
Alan comincia mostrando la foto
di Golda Meir con una dedica per lui “Ad un caro amico, Alan Hart. Golda Meir”.
Voi pensate che Golda Meir avrebbe avuto con me un’amicizia così intensa se io
fossi un antisemita? Esordisce Alan. Il pubblico lo segue nella sua analisi e nel
racconto di fatti privati e pubblici che nessun giornale ha mai riferito ma che
dimostrano quanto distante sia dalla realtà la ricostruzione dozzinale di
giornalisti improvvisati e privi di struttura morale.
Ore 19,30. Alan deve partire.
Firma le copie dei libri ormai tutte vendute. Abbiamo contato circa 150
persone. E i sionisti? Continuano nella loro paranoia. Un altro attacco arriva
da un certo Alessandtro Matta dell’Associazione Memoriale Sardo della Shoah:
LETTERA AL SINDACO MASSIMO ZEDDA
SULLA PRESENTAZIONE DI SABATO 16 APRILE
2016 :
Sindaco , Annulli la Concessione della Mem per
la Manifestazione Antisemita di Sabato !
Dallo scorso 12 al 16 Aprile , la
Sardegna sta ospitando a Sassari , Nuoro , Iglesias , Monserrato e Cagliari ,
una serie di conferenze di presentazione tenute da Diego Siragusa insieme al
giornalista Alan Hart , in collaborazione con la Associazione Sardegna
Palestina , in presentazione dal libro di quest'ultimo dal titolo :
"Sionismo , il vero nemico degli ebrei" . Come si evince dal link qui
sotto riportato :
http://diegosiragusa.blogspot.it/…/con-alan-hart-in-sardegn…
Siamo del tutto sconcertati da
una simile presentazione . Siamo convinti che presentare un libro che ha come
per titolo "Sionismo, il vero nemico degli ebrei" , sarebbe pari a
creare solo zizzania in un qualunque possibile dialogo o processo di pace tra
Israeliani e Palestinesi. E' come se noi della Associazione o una delle Altre
Associazioni vicine ad Israele presenti qui a Cagliari, organizzassimo una
conferenza dal titolo "Palestina , Lo stato che non esisterà mai" , o
qualcosa del genere .
Inoltre , Diego Siragusa non è
nuovo a posizioni Antisemite ed Antistoriche , dove si parla di Israele come di
uno stato etnico e confessionale che sta praticando un Genocidio dei
Palestinesi .
Siamo del parere , come Associazione
Memoriale Sardo della Shoah , che parlare di un Genocidio dei Palestinesi
mentre la Popolazione Palestinese in questi ultimi anni è addirittura
raddoppiata , o presentare libri con titoli carichi di odio come questo di Hart
fomenti solo odio Antisemita e carne al fuoco di organizzazioni Islamiste
vicine al terrorismo Antisemita .Già a Sassari , la Cgil ha ritenuto opportuno
ritirare il suo logo da una simile manifestazione non dando più la
disponibilità degli spazi.
Le chiediamo, Sindaco Zedda , di
fare Altrettanto su Cagliari , impedendo che la Mem-Mediateca del Mediterraneo
, ospiti l'iniziativa prevista per Sabato Pomeriggio . Iniziativa per la quale
tra l'altro , la responsabile della Mem ci ha scritto sostenendo l'assurda tesi
secondo la quale a suo giudizio non si tratterebbe di una manifestazione
Antisemita , con un argomentazione secondo la quale si dovrebbero a questo
punto presentare i libri di tutti , compresi quelli magari dei terroristi
Islamisti. La invitiamo , sindaco , a annullare la disponibilità della Mem per
questa presentazione di un libro non certo amico della soluzione "due
popoli e due stati"
Alessandro Matta , Associazione
Memoriale Sardo della Shoah
In tutta questa congerie di
fesserie non c’è una sola parola sui massacri di palestinesi, sulla loro
espulsione, sulla distruzione delle loro case, sul furto continuo di terra,
sulla loro disumanizzazione, sui complotti, sulle violazioni del diritto
internazionale e sulle minacce che i sionisti si permettono di rivolgere a
chiunque non si assoggetti ai loro voleri totalitari e fanatici. Nulla di nulla.
La cecità totale, crudele, disumana, irredimibile che tanti ebrei onesti, vicini alla causa di questo popolo oppresso, hanno sempre denunciato con vigore morale.
Cinque eventi, cinque vittorie
contro questa setta di stolti che da un secolo insanguina il Medioriente. Alan
mi abbraccia e parte. Ci aspettano altre battaglie. Sto lavorando alla traduzione
del secondo volume e lo presenteremo a dicembre alla Fiera del Libro di Roma. A
presto, Alan!
Diego Siragusa
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