giovedì 3 agosto 2017

Le sanzioni USA tendono a mettere la Russia in condizione di colpire gli alleati europei.


di Diana Johnstone

28 Luglio 2017

Sanno cosa stanno facendo?Quando il Congresso US adotta sanzioni draconiane
con lo scopo principale di togliere potere al presidente Trump e impedire qualsiasi
mossa per migliorare le relazioni con la Russia, si rendono conto che le misure
costituiscono una dichiarazione di guerra economica contro i loro cari amici europei?
Che lo sappiano o meno, ovviamente non gliene importa. I politici US vedono il
resto del mondo come una periferia americana da sfruttare, abusare e ignorare
impunemente.
La legge H.R. 3364, Atto di contromisura per gli avversari dell’America
attraverso sanzioni, è stato adottato il 25 Luglio da tutti i membri della House of
Representatives salvo tre. Una versione precedente è stata adottata da tutti a parte due
senatori. Un passaggio finale con un capovolgimento delle proporzioni di veto è una
certezza.
Questo umore stizzoso del Congresso aleggia in tutte le direzioni. Le principali
vittime saranno probabilmente i cari europei, alleati amati dell’America, in
particolare la Germania e la Francia. Le quali, alcune volte, capita siano delle
concorrenti, ma queste grossolane considerazioni non contano nei sacri spazi del
Congresso degli US, totalmente votati a mantenere la moralità universale.

Il Soft Power economico colpisce duramente.
Sotto le sanzioni degli USA, qualsiasi nazione europea che faccia affari con la
Russia potrebbe trovarsi in pesanti guai. In particolare, la recente legge prende di
mira le società coinvolte nel finanziamento del Nord Stream 2, un gasdotto designato
a provvedere il molto necessario gas naturale dalla Russia.
In ogni modo, solo per aiutare, le compagnie americane venderanno volentieri il
loro gas naturale frantumato ai loro amici tedeschi, a un prezzo molto maggiore.
Questo è l’unico modo in cui la legge sottometterà le banche europee e le
imprese a paralizzanti restrizioni, denunce legali e multe gigantesche.
Mentre gli US predicano la libera concorrenza, prendono costantemente misure
per impedire la libera concorrenza a livello internazionale.

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Secondo l’accordo del luglio 2015 che garantiva che l’Iran non avrebbe potuto
sviluppare armi nucleari, le sanzioni internazionali erano state tolte, ma gli Stati Uniti
hanno mantenuto le loro precedenti. Da allora, qualsiasi banca estera o società che
contemplasse di fare affari con l’Iran potrebbe ricevere una lettera da un gruppo di
New York che si chiama United against Nuclear Iran (Uniti contro l’Iran nucleare)
con l’avviso che ci sono seri rischi legali, politici, finanziari e di reputazione
associati al commercio con l’Iran, particolarmente in settori dell’economia iraniana
come petrolio e gas. I rischi citati includono miliardi di dollari di multe (US),
sorveglianza da parte di una miriade di agenzie di controllo, pericolo personale,
mancanza di copertura assicurativa, pericolo cyber, perdita o peggio di affari lucrosi,
danno alla reputazione corporativa e una caduta del valore delle azioni.
Gli Stati Uniti se la cavano con questo comportamento da gangster perché negli
anni hanno sviluppato un vasto, oscuro legalistico labirinto, capace di imporre la
propria volontà sull’economia del mondo libero grazie all’onnipresenza del dollaro,
all’insieme di un’intelligence senza rivali e a semplice intimidazione.
I leader europei hanno reagito con indignazione alle ultime sanzioni. Il Ministro
degli Esteri tedesco ha detto che era inaccettabile da parte degli stati Uniti di
impiegare possibili sanzioni come uno strumento per servire gli interessi
dell’industria US. Il Ministro degli Esteri Francese ha denunciato l’extra territorialità
della legislazione US come illegale e ha annunciato che per proteggerci dagli effetti
extraterritoriali della legislazione USA, dovremo lavorare per adattare le nostre
leggi francesi ed europee.


Effettivamente,un amaro risentimento per l’arrogante imposizione US delle loro
leggi su gli altri sta crescendo in Francia ed é stata oggetto di un serio rapporto
parlamentare sottoposto ai comitati per gli affari esteri e finanza dell’Assemblea
Nazionale francese il 5 ottobre scorso, sull’argomento della extraterritorialità della
legislazione Americana.
Extraterritoralità
Il presidente della commissione d’inchiesta, Pierre Lellouche, rappresentante di
Parigi da lungo tempo, ha riassunto la situazione come segue:
I fatti sono molto semplici. Ci troviamo di fronte un muro estremamente denso di
leggi americane la cui la precisa intenzione é quella di usare la legge per servire gli
scopi dell’impero economico e politico con l’idea di guadagnare vantaggi economici
e strategici. Come sempre negli Stati Uniti, questo impero, questo bulldozer di
normative opera nel nome delle migliori intenzioni del mondo da quando gli Stati
Uniti si considerano un potere benevolo, un paese che può solo fare bene.
Sempre nel nome della della lotta contro la corruzione o la lotta contro il
terrorismo gli Stati Uniti perseguono giustamente qualsiasi cosa legalmente chiamata
una persona US, che secondo la strana legge americana si può riferire a qualsiasi
entità che fa affari in terra di libero mercato, sempre se sussidiario americano, o
listato alla borsa di New York, o impiegato come base di servizio US, o anche

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semplicemente trattando in dollari, che é qualcosa che nessuna impresa internazionale
può evitare.
Nel 2014, una banca leader in Francia, la BNP Parisbas, ha accettato di pagare una
enorme multa di quasi nove miliardi di dollari, in pratica per aver usato trasferimenti
in dollari per affari con nazioni sotto sanzioni USA. Le transazioni erano
perfettamente legali per la legge francese. Ma poiché si trattava di dollari, il
pagamento transitava attraverso gli Stati Uniti, dove diligenti esperti di computer
potevano trovare l’ago nel pagliaio.
Le banche europee si trovano di fronte a una scelta: affrontare l’accusa, che
comprende ogni sorta di restrizioni e punizioni prima che sia raggiunto un verdetto, o
allora, consigliati da costosi studi legali americani,entrare nell’oscura cultura del
sistema giudiziario US del richiedere e patteggiare, poco familiare agli europei.
Come un poveraccio accusato di rubare al minimarket, gli avvocati spingono le
grosse imprese europee a dichiararsi colpevoli per sfuggire a peggiori conseguenze.
Alstom, una delle maggiori corporazioni multinazionali la cui sezione ferroviaria
produce i treni ad alta velocità di Francia, é un gioiello dell’industria francese. Nel
2014 per la pressione delle accuse di corruzione US (probabilmente bustarelle a
funzionari di alcuni paesi in via di sviluppo). Alstom ha svenduto il suo ramo
elettricità alla General Electric. In ogni modo, la multa di 720 milioni di dollari
richiesta dagli US, non é stata pagata dal nuovo proprietario, General Electric, ma
addossate alla divisione treni della Alstom.
L’accusa sottoscritta é che la presunta corruzione di società estere causa perdita
di mercati a società US. Questo é possibile, ma non esiste reciprocità in pratica.
Un’intera serie di agenzie di intelligence US, capaci di spiare le comunicazioni
private di ognuno, sono impegnate in spionaggio commerciale in tutto il mondo. Ad
esempio, l’Ufficio di Controllo delle Attività estere, dedito a questo scopo, opera con
200 impiegati con un budget annuo di 30 milioni di dollari. L’ufficio simile a Parigi
impiega 5 persone.
Questa era la situazione fino all’ottobre scorso. L’ultimo giro di sanzioni può solo
esporre le banche e le imprese europee ad ancor più severe conseguenze,
specialmente riguardo agli investimenti nel vitale gasdotto per gas naturale, Nord
Stream.
Questa legge é soltanto l’ultima di una serie di misure legislative tendenti a
distruggere la sovranità legale nazionale e creare una giurisdizione globalizzata in cui
chiunque può denunciare chiunque altro per qualsiasi cosa, con le ultime capacità e
potere esecutivo tenuti dagli Stati Uniti.
Affondando l’Economia Europea
Oltre una dozzina di banche europee ( inglesi, tedesche, francesi, olandesi e
svizzere) sono scampate alla moralizzazione giudiziale, rispetto a una sola banca US:
JP Morgan Chase.
Gli US prendono di mira il centro delle nazioni europee, mentre la loro influenza
travolgente nel cerchio nordico – Polonia, Stati Baltici e Svezia – impedisce

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all’Unione Europea di prendere qualsiasi misura ( necessariamente unanime)
contraria agli interessi degli Stati Uniti.
La più grossa presa nella spedizione di pesca finanziaria dello Zio Sam é di gran
lunga la Deutsche Banke. Come Pierre Lellouche aveva messo in guardia durante
l’udienza finale delle udienze extraterritoriali l’ottobre scorso, gli US perseguono la
Deutsche Banke con il rischio di abbattere l’intero sistema bancario europeo.
Sebbene abbia già pagato centinaia di milioni di dollari allo stato di New York, la
Deutsche Banke si trova ad affrontare una multa di 14 miliardi di dollari, quando
vale solo cinque e mezzo... in altre parole, se questo viene eseguito, rischiamo un
effetto domino, una importante crisi finanziaria in Europa.
In breve, le sanzioni US costituiscono una spada di Damocle minacciando
l’economia dei maggiori partner d’affari del paese. Questa potrebbe essere una
vittoria di Pirro, o più semplicemente il colpo che uccide l’oca che depone le uova
d’oro. Ma evviva, l’America sarò la vincitrice in un campo di rovine.
La ex Ministro della giustizia Elisabeth Guigou ha definito la situazione
scioccante e ha notato che la Francia aveva informato l’Ambasciata US che la
situazione é insupportable e ha insistito dobbiamo essere fermi.
Jacques Myard ha detto che la legge americana viene usata per guadagnare
mercati ed eliminare i concorrenti.
L’inchiesta ha fatto un passo avanti nella consapevolezza e resistenza francesi a
una nuova forma di tassazione senza rappresentanza esercitata dagli Stati Uniti
contro i suoi satelliti europei. I membri del comitato sono stati d’accordo che
qualcosa andava fatto.
Questo succedeva l’ottobre scorso. In giugno la Francia ha tenuto le sue elezioni
parlamentari. Il presidente della commissione, Pierre Lellouche (repubblicano), la
relatrice Karine Berger (socialista), Elisabeth Guigou (leader socialista) e Jacques
Myard (repubblicano) hanno tutti perduto i loro seggi in favore di nuovi venuti senza
esperienza recrutati dal partito del Presidente Emmanuel Macron, Republique en
marche. I nuovi arrivati stanno facendo fatica a trovare il loro posto nella vita
parlamentare e non hanno memoria politica, per esempio del Rapporto sulla
Extraterritorialità.
In quanto a Macron, come Ministro dell’economia, nel 2014 é andato contro le
precedenti decisioni del governo approvando l’acquisto di Alstom da parte di General
Electric. Non sembra ansioso di fare qualcosa che faccia arrabbiare gli Stati Uniti.
Comunque, ci sono alcune cose che sono così evidentemente ingiuste che non
possono andare avanti per sempre.

Articolo pubblicato da COUNTER PUNCH.

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