mercoledì 26 aprile 2017

QUATTRO SPIE ISRAELIANE UCCISE DALL'ESERCITO SIRIANO. I TAGLIAGOLE SI SCUSANO CON GLI ISRAELIANI PER AVERLI ATTACCATI PER ERRORE.



di Stefano Zecchinelli 



La collaborazione di Israele con Daesh ed il Fronte Jabat Al Nusra, nelle alture del Golan siriano, è comprovata da centinaia di video e documentazioni inoppugnabili. Ora l’ultradestra sionista ha ricevuto le scuse di Daesh, subito dopo l’attacco dei tagliagole wahhabiti, rivolto per errore ad una postazione dell’IDF, nei territori illegalmente occupati. A dare la notizia è una fonte autorevole ‘’sabato scorso, alla tv israeliana ‘Canale10, Moshe Yaalon, ex ministro della Difesa israeliano’’ 1.

Questa prima notizia si completa con ciò che ci comunica, proprio oggi, HispanTV: ‘’Una unidad del Ejército sirio con el apoyo de los comités defensores de la aldea de Hazr tendió una emboscada en las colinas de Al-Ahmar contra cuatro espías israelíes, y acabó con la vida de ellos, han informado este martes medios locales’’ 2. Nel medesimo territorio, appartenente di diritto alla Siria baathista, l’esercito siriano ha ucciso ben quattro spie israeliane. Domanda: che ci facevano agenti legati all’intelligence sionista in una regione trafficata dagli wahhabiti? Forse è corretto ricordare ai lettori come la stessa ONU abbia rivelato che, fino a quest’estate, Israele offriva assistenza medica – ed ora sappiamo anche militare – a Daesh ed Al Qaeda. L’alleanza fra Israele e Daesh è militare ma anche politica; più passa il tempo e più si stringe.

L’ex agente della CIA, Robert David Steele, ha dichiarato che il recente attacco chimico contro la Siria è una Operazione false flag finanziata da Israele e dall’ Arabia Saudita: “Nos informó una fuente que trabajaba para tres traidores estadounidenses, es decir, el senador John McCain, el exdirector de la CIA John Brennan, y el teniente general de la Seguridad Nacional, Herbert McMaster, que ellos conspiraron con Israel y Arabia Saudí” 3. Il marionettista è sempre il senatore McCain il quale, dopo essersi incontrato con lo sceicco Al Bagdadi, ha recentemente ricevuto a Tirana, in Albania, Maryam Rajavi, leader dell’MKO, organizzazione antiraniana e filo USA che dichiara apertamente di voler rovesciare la Repubblica Islamica. Domanda: McCain e Casa Saud stanno legando Daesh ad Israele tramite l’MKO? Le date si susseguono un pò troppo rapidamente e nulla, nel mondo di questi ‘’predoni imperialisti’’, è legato al caso. La regia dell’MKO e di Daesh è sempre la stessa? Sembrerebbe di sì.


McCain e il califfo Al Bagdadi

I destini di Israele, Daesh ed MKO sembrano stringersi: l’MKO ha recentemente accusato – mentendo! – l’Iran di aver violato l’Accordo sul nucleare; Daesh lancia la sua offensiva contro le forze della Resistenza siriana. La verità è che le due organizzazioni wahhabite – quella di Rajavi e quella di Al Bagdadi – pensano di poter far sprofondare il Medio Oriente nel caos, contando sulla protezione di Usa, Israele e Arabia Saudita. Per questo Trump tende la mano alla dittatura saudita, mentre McCain caccia la museruola a Rajavi. La politica di Trump è sempre più in mano a McCain ed al sionista di destra Jared Kushner; un bell’affare per il wahhabismo.

Quella del giornale New York Times è una vera e propria dichiarazione d’amore per Daesh. Il NYT è legato alla lobby pro-Israele ma, quando si tratta di fare la guerra agli Stati indipendendi o agli sciiti, è disposto a farsi sodomizzare anche dall’anima ‘’buona’’ di Osama Bin Laden. Leggiamo la ricostruzione di Fulvio Grimaldi:


McCain e la leader del MKO Maryam Rajavi

‘’Si chiede dunque il NYT: “Perché mai il nostro obiettivo dovrebbe ora essere quello di sconfiggere lo Stato Islamico in Siria?” Stupefacente onestà. Cinica, oscena, ma verità. Scrive l’acrobatico Friedman: “Di Isis ce ne sono due. Quella satanica, crudele e amorfa è l’Isis Virtuale. E’ quella che compie attentati a Londra, Parigi, Cairo. L’altra è l’Isis territoriale che controlla qualche zona in Iraq e vaste aree in Siria. Suo obiettivo è sconfiggere il regime di Assad insieme ai suoi alleati russi, iraniani e hezbollah e anche il regime filo-iraniano in Iraq, rimpiazzando entrambi con il califfato. Credo che se l’Isis territoriale venisse battuto, quello virtuale diverrebbe ancora più virulento”. L’abbiamo partorito (sottinteso), ora facciamolo fiorire e moltiplicarsi, ché, senza, di Siria e Assad non ci liberiamo più.

Concede , il NYT, che il fine degli Usa in Siria è schiacciare Assad, la Russia, l’Iran e Hezbollah, al punto che questi  si accordino con i “ribelli moderati” sull’eliminazione di Assad. “Serve dunque una no-fly-zone perché si costituisca, accanto a quella curda intorno a Raqqa, anche un’entità jihadista a Idlib, dove sono concentrati i moderati e dove Assad ha buttato le sue bombe chimiche. Cosa dunque potremmo fare? Aumentare drammaticamente il nostro sostegno militare ai ribelli e smettere di combattere l’Isis territoriale. Se dovessimo sconfiggere l’Isis territoriale permetteremmo ad Assad, Iran, Russa e Hezbollah di distruggere gli ultimi ribelli moderati…. E’ tempo che Trump faccia il Trump, cinico e imprevedibile. L’Isis è la più grande minaccia per Iran, Hezbollah, Russia e milizie scite… Perché mai sconfiggere l’Isis in Siria? Manco per niente. Non ora. Gli Usa devono aiutare l’Isis a essere il mal di testa di Assad, Iran, Hezbollah e Russia… Questo è il Trump che ci serve…” E che fino a ieri il NYT, gazzetta liberal dei progressisti del mondo, considerava alla stregua di un rigurgito gastrico. Muri, migranti, gay, flirt con Putin, misoginia, tutto  perdonato. Sono bastati una MOAB sui civili afghani e il colpaccio armi-chimiche-59 Tomahawk sulla Siria. E così, incoraggiati da tanto riconoscimento del Sion-NYT, gli eroi Isis hanno celebrato la Pasqua esibendosi nell’agghiacciante massacro di Aleppo e Mosul, ordinatogli per punire le popolazioni decise a tornare sotto la protezione del loro sanguinario dittatore.’’ 4

Quella del giornalista filo-israeliano, Friedman, è una confessione d’amore per Daesh, alleato militare di Israele. Resta da chiarire – a seguito dell’incontro di Rajavi con McCain – come mai l’MKO abbia rapporti tanto interessati con l’amministrazione Trump. Forse i ‘’wahhabiti amanti dello Scià’’ mirano a riciclarsi all’interno dell’estrema destra Usa? Tutto è possibile: Daesh sul campo e l’MKO nelle lobbys. Una prospettiva disdicevole ma degna di McCain, Netanyahu ed il loro nuovo pupazzo: Donald Trump. Insomma, non abbiamo da augurarci nulla di buono.

Trump rappresenta la destra dei neoconservatori; la Clinton fa parte dei ‘’falchi liberal’’ quindi antirussi; il mondo vede in Daesh, giustamente, dei tagliagole ma l’MKO gode – per esempio in Italia – dell’appoggio del Partito radicale. Negli Usa col Ku Klux Klan ed in Italia con la sinistra politically correct. Che dire? I paradossi dell’imperialismo e l’imperialismo dei paradossi.


http://www.lantidiplomatico.it/dettnews-lisis_si__scusato_con_israele_per_aver_attaccato_erroneamente_le_sue_postazioni/82_19842/

http://www.hispantv.com/noticias/siria/339691/ejercito-sirio-mata-espias-israel-golan-quneitra

http://www.hispantv.com/noticias/siria/339616/cia-arabia-saudita-israel-financia-ataque-quimico-idlib

http://fulviogrimaldi.blogspot.it/2017/04/isis-e-lgbt-uso-e-abuso.html



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