venerdì 13 luglio 2018

IL QUOTIDIANO LA STAMPA, CHIAMATO DAI TORINESI "LA BUSIARDA", E' IL VESSILLIFERO DEL SIONISMO ITALIANO


di Amedeo Rossi


Per chi non lo sapesse, due giorni fa il consiglio comunale di Torino ha votato una mozione, approvata all'unanimità, tranne il voto contrario del rappresentante della Lega e l'uscita dall'aula della sindaca e dei consiglieri del PD (tranne due, che hanno votato a favore), di condanna delle stragi perpetrate contro i manifestanti di Gaza e si chiede l'embargo delle forniture militari a Israele.
Ciò ha provocato la durissima reazione della comunità ebraica locale, di quella nazionale e dei vari gruppi filo-israeliani più accaniti.
"La Stampa" ha dato ampissimo spazio alle ragioni di questi ultimi, ignorando gli argomenti e le voci a favore della mozione. Ieri è comparso un articolo in questo senso ed oggi le stesse posizioni vengono riproposte con evidenza ancora maggiore, mentre viene quasi del tutto ignorata la posizione favorevole alla condanna di Israele dell'intellettuale ebreo Moni Ovadia, che ovviamente smentirebbe le accuse di antisemitismo. Accludo in allegato l'articolo in questione.
Su questa questione abbiamo avviato l'invio di lettere di protesta alla garante dei lettori de "La Stampa". La garante è già intervenuta in seguito alle proteste di alcuni lettori contro il modo in cui il giornale ha raccontato gli eventi di Gaza. Oltretutto si tratta di un metodo di pressione messo ampiamente in atto dai filo-israeliani, soprattutto in USA ma anche in Italia (vedi il sito "Informazione corretta").
Vi chiediamo quindi di mandare lettere di protesta in cui in sintesi si dice che:

1. L'edizione odierna del giornale riprende  quanto già scritto ieri, ripetendo le stesse argomentazioni degli oppositori alla mozione, mentre anche in questo caso ignora totalmente le ragioni di chi invece è favorevole;
2. Ignora quasi del tutto la presa di posizione a favore della mozione da parte del più famoso intellettuale ebreo italiano, Moni Ovadia, ignorandone le argomentazioni;
3. Riferisce di nuove prese di posizione contrarie alla mozione, in questo caso da parte di Pezzana, che ribadisce opinioni già espresse da altri;
4. Insiste sul concetto, già esternato ieri dagli stessi personaggi, secondo cui la critica contro il governo di Israele rappresenta una manifestazione di antisemitismo, cosa evidentemente falsa, come dimostra ad esempio la presa di posizione di Moni Ovadia.
5. Nella polemica il giornalista ignora totalmente il fatto che innumerevoli rapporti e denunce da parte di organizzazioni terze, tra cui Amnesty International, Human Right Watch, agenzie ONU, ecc. hanno denunciato da tempo il comportamento delle truppe israeliane ed il massacro di civili, come denunciato dalla mozione approvata, e hanno chiesto l'embargo della fornitura delle armi a Israele.

Vi preghiamo quindi di mandare lettere di protesta ed invitare altri posti conoscenti a fare altrettanto al seguente indirizzo della garante dei lettori:


Vi chiediamo anche di informarci delle lettere inviate.
Cordiali saluti

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