di Diego Siragusa
27 maggio 2025
Edith Bruck ha la testa dura. Come buona parte degli ebrei, ha un ghetto in testa da cui non riesce ad uscire. E' una stimata intellettuale, una donna sopravvissuta a una terribile esperienza: i campi di concentramento hitleriani. Eppure tutte le volte che parla di Israele non riesce a collocarsi in una posizione umanistica, ma sempre in un posizione etnica, viscerale, difensiva come se un invisibile aguzzino nazista fosse dietro l'angolo per colpire proprio lei.
L'intervista di questa mattina su LA STAMPA (27 maggio 2025) contiene una serie di affermazioni strampalate che non fanno onore al suo abito intellettuale. Dice di essere "critica" verso la politica di Netanyahu, un aggettivo che significa: su alcune cose non sono d'accordo ma, tutto sommato, va bene. Davvero quell'aggettivo è adeguato contro un criminale infanticida e genocidario, corrotto? So benissimo cosa limita Edith Bruck: il fatto che Netanyahu è ebreo. Questo legame viscerale con l'ebraismo è la causa prima del sionismo e dell'autocondanna che gli ebrei migliori, una minoranza, infliggono a se stessi esponendosi a un odio straripante.
Auspica manifestazioni contro il genocidio in cui siano presenti insieme bandiere palestinesi e israeliane!!! Le bandiere sporche del sangue degli oppressi assieme alla bandiere delle vittime? Io non credo che Edith Bruck non sappia come i suoi simili ebrei in oltre un secolo abbiano trattato i palestinesi. Non posso pensare che non conosca la Nakba, la pulizia etnica, il furto di case e di terre quotidiano, le atrocità che i soldati ebrei infliggono ai palestinesi ridendo, sputacchiandoli e sbeffeggiandoli. Aggiunge inoltre, senza una minima ombra di prudenza, che "Hamas vuole uccidere gli ebrei di tutto il mondo"!!! Se questa fosse la verità, allora il gen0cidio in corso avrebbe qualche giustificazione. Ecco perché si è limitata a enunciare generiche "critiche" a Netanyahu.
Pessima intervista! Una prova ulteriore che nel ghetto mentale dell'ebraismo c'è il cancro che genera il sionismo se oltre il 95% degli ebrei di tutto il mondo concordano con le politiche genocidarie e terroristiche di tutti i governi israeliani.
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