venerdì 26 marzo 2021

IN BRASILE I MEDICI NON DANNO FARMACI AI MALATI DI COVID

Brasile. I medici non danno farmaci ai malati Covid in quanto ritengono che NON ci siano cure. Tuttavia, pare che molti cittadini che si informano qua e là prendano azitromicina (i cui prezzi di vendita solo saliti enormemente!), cortisonici e idrossiclorochina, autonomamente, come PREVENZIONE, non, come si dovrebbe, ai primi sintomi, e questo sta creando gravi problemi epatici.
Di fatto, qui non ci sono medici, come in Italia, che spiegano quando e cosa e come prendere questi farmaci in caso di sintomi da Covid. Semplicemente si dice: state in casa, mettete la mascherina, non agglomeratevi. Come se ciò fosse sufficiente.
E dunque, la gente ha letto o sentito dire che azitromicina, idrossiclorochina e cortisonici curano il Covid e li prende senza avere il Covid, pensando di allontanarlo - tipo, vade retro Satana. E si ammala di altro... E' una situazione folle di cui hanno colpa governo e sistema sanitario, ma anche gli stessi medici.
Poiché, seguendo i consigli di medici italiani, ho comprato (da tenere in casa, all'occorrenza!) gli stessi farmaci, mio figlio e mia nuora, studenti di Medicina, erano spaventatissimi e pensavano che anche io li stessi assumendo come prevenzione. Ovviamente li ho tranquillizzati, ma questo mi ha dato molto da pensare sulla situazione in Brasile.
Mi sembra, infatti, che sia in corso l'ennesimo genocidio brasiliano di cittadini, che in questo caso sono tenuti all'oscuro sulle cure (i farmaci citati sopra, ma anche eparina, terapia al plasma, ecc.) che qui non vengono usate, costretti a stare in casa (solo la classe media e medio-alta con stipendi e pensioni o redditi garantiti, può permetterselo!) o ad agglomerarsi su autobus, metro, furgoni, favelas e altro ancora, a indossare improbabili mascherine con 40 gradi, e, una volta ammalati sintomatici, a sperare di non avere difficoltà respiratorie, poiché, in questo caso, le opzioni sono due: rimanere a casa o andare in ospedale (hanno il 100% di occupazione). In ospedale, per protocollo, vengono quasi tutti intubati o sottoposti a ventilazione, e l'80% degli intubati MUORE.

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