di MOHSEN PAKPARVAR (*)
15 Marzo, 2020 La Stampa
Il
coronavirus rappresenta un'enorme sfida per la nave
globale ed alcuni paesi timonieri stanno affrontando
direttamente gli effetti di questa crisi. I governi di
Cina, Italia e Iran stanno facendo del loro meglio per
proteggere le popolazioni dei loro paesi e su una scala
più ampia, del mondo e stanno cercando di offrire un
contributo all’eliminazione di questo virus con il
supporto internazionale. Alcuni paesi invece stanno
cercando di infliggere danni alla nave globale, con delle
sinistre intenzioni.
Da
un punto di vista morale, mentre intere popolazioni stanno
lottando con una delle epidemie più gravi dell'ultimo
millennio, non è corretto esacerbare le crisi e dare
spazio ai disaccordi ed ambizioni politiche per
danneggiare altri paesi, limitando l'accesso alle
strutture sanitarie e ai presidi medici. Affrontare queste
azioni immorali lontane da qualsiasi regola di convivenza
internazionale, richiede una reazione globale, con i media
in prima linea come parte importante della democrazia nel
mondo.
Dopo
il ritiro illegale dall'accordo nucleare, che è stato
censurato dalla comunità internazionale, le autorità
americane non solo hanno aumentato le sanzioni contro
l'Iran, ma hanno anche esercitato pressioni su altri
paesi, adottando una politica di massima pressione per
distruggere la resistenza del popolo iraniano e
ristabilire il dominio americano nel mondo, per arrivare
ad una realtà globale unipolare. Sebbene la Repubblica
Islamica dell'Iran sia stata in grado di prosperare negli
ultimi decenni e raggiungere una relativa autosufficienza,
sfortunatamente parte delle esigenze del paese nei settori
della medicina, della salute e delle attrezzature mediche,
che richiedono importazioni e interazioni con le
principali aziende del settore, stanno affrontando gravi
problemi. La forte pressione degli Stati Uniti su società
straniere, sta rendendo estremamente difficile per l’Iran
accedere a forniture mediche e di medicina preventiva per
combattere il coronavirus, tecnologie aggiornate,
finanziamenti per l'acquisto e l'importazione di questo
genere di prodotti o la loro fabbricazione all’interno del
paese.
Secondo
la Corte Internazionale di Giustizia, tutte le sanzioni
che violano l'attività umanitaria devono essere sospese e
il libero accesso degli Stati a quanto indispensabile per
far fronte a crisi sanitarie e catastrofi naturali non è
sanzionabile. L'accesso alle medicine, alle attrezzature
mediche e alle cure è un diritto umano fondamentale
enfatizzato nella Carta delle Nazioni Unite.
Questa
azione criminale degli Stati Uniti sta di fatto impedendo
agli aiuti umanitari di raggiungere l'Iran e Washington
cerca anche di negare all'Iran qualsiasi accesso ai
finanziamenti attraverso il divieto di esportazioni non
petrolifere. Trump sta intensificando ferocemente nuove
sanzioni disumane. Alcune organizzazioni statunitensi,
come United Against Nuclear Iran, hanno chiesto il totale
boicottaggio farmacologico dell'Iran, e il Presidente
della Fondazione per la Difesa delle Democrazie negli Usa,
ha espresso gioia per il fatto che il coronavirus sia
stato in grado di fare in Iran quello che le sanzioni
americane non sono riuscite a compiere.
La
Repubblica islamica dell'Iran fa appello all'opinione
pubblica mondiale e ai liberi pensatori che credono nei
valori autentici dei principi umani affinché si oppongano
in ogni modo possibile a queste azioni disumane degli
Stati Uniti e per esercitare pressioni nei confronti di
Washington per togliere le restrizioni nell’accesso a
medicinali, risorse sanitarie e finanziarie necessarie
percombattere il coronavirus. La storia insegna che la
vittoria finale è di coloro che si battono contro il
sopruso e l’oppressione.
(*)
Consigliere per le pubbliche relazioni dell’Ambasciata
Iraniana a Roma
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