di Chantal Meloni
(Professore associato di Diritto penale presso l'Università degli Studi di Milano ove è titolare del corso di International Criminal Law)
7/11/2024
"Messaggio per i cari giornalisti italiani a reti unificate: oggi, in uno storico parere consultivo, la Corte internazionale di giustizia, massimo organismo giudiziario dell'Onu, NON ha semplicemente detto che le colonie israeliane sono contrarie al diritto internazionale. Al contrario di quel che i vostri titoletti, relegati dopo notizie e gossip vario e irrilevante, sembrano suggerire, la Corte ha concluso che l'occupazione del territorio palestinese (Cisgiordania con Gerusalemme est e Gaza) è illegale e deve immediatamente cessare. Ha anche concluso che Israele discrimina i Palestinesi e viola l'art 3 della convenzione contro le discriminazioni razziali, che richiama l'apartheid. Ha anche concluso che Israele viola il diritto alla autodeterminazione del popolo palestinese, diritto inviolabile e senza eccezioni. Ha anche concluso che Israele annette illegalmente territorio palestinese in violazione del divieto di acquisizione di territori con l'uso della forza sancito dalla Carta Onu. Ha inoltre concluso che Israele sottrae illegalmente risorse naturali ai palestinesi, demolisce le case, trasferisce forzatamente la popolazione. Ha stabilito che la situazione di illegalità deve cessare rapidamente, le colonie devono essere smantellate, le terre restituite. Restituzioni, risarcimenti e compensazione spettano ai Palestinesi per i 57 (!) anni di occupazione illegale. Ha anche concluso che tutti gli Stati e le organizzazioni internazionali hanno il dovere di porre fine a questa situazione illegale e che spetta ora alla Assemblea Generale dell'Onu e al Consiglio di Sicurezza individuare le modalità per porre fine alla occupazione etc etc. E molti altri dettagli su cui avremo modo di tornare. Credo che la notizia meriterebbe di essere raccontata ai cittadini in tutto altro modo rispetto a quello che leggo. E meriterebbe la prima pagina, non trafiletti timidi e imbarazzati. Speriamo nei prossimi giorni..."
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